Ustica sape

Jessica Bertucci ad Ustica con il marito in cerca delle loro radici


Ustica, giovani di ieri in cerca di “successo”


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Marlene e Laura dalla California in cerca delle loro radici (2012)


dalla California in cerca proprie radici (2012)
dalla California in cerca proprie radici (2012)

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Dalla California Marlene Robershaw Manfrè

so many fond memories, will always have USTICA IN MY HEART. Hoping your new Italian leaders and new mayor will bring many good changes to Italy and ustica. with love, Marlene Robershaw, Manfre
tanti bei ricordi, avrà sempre USTICA NEL MIO CUORE. Sperando che i tuoi nuovi leader italiani e il nuovo sindaco porteranno molti buoni cambiamenti in Italia e in ustica. con amore, Marlene Robershaw, Manfre

Ustica, americani in cerca delle loro radici – una sosta al “carpe diem”


Ustica, americani in cerca delle loro radici - una sosta al "carpe diem"
Ustica, americani in cerca delle loro radici – una sosta al “carpe diem”

Turiste ad Ustica in cerca di avventura


Turiste ad Ustica in cerca di avventura
Turiste ad Ustica in cerca di avventura

Con lo specchio in cerca di polpi


con lo specchio in cerca di polpi
con lo specchio in cerca di polpi

In cerca di lavoro non affaticante


In cerca di lavoro non affaticante
In cerca di lavoro non affaticante

Famiglia Bertucci dal Mississippi (USA) ad Ustica in cerca delle loro radici


Famiglia Bertucci dal Mississippi ad Ustica in cerca delle loro radici
Famiglia Bertucci dal Mississippi ad Ustica in cerca delle loro radici

Orazio Pepe cerca notizie di Giacomo Famularo


Giacomo Famularo
Giacomo Famularo

Salve mi piacerebbe mettermi in contatto con Giacomo Famularo di Ustica classe 1954.  Sono un amico di Catania famiglia Pepe Martino e Turi Pompa amici  militare del 1975/76. Se per favore mi fate sapere qualcosa di Giacomo.  
Grazie buona serata

Aforismi, Citazioni, Proverbi… del giorno

perse nassequando, perse le nasse, si va in cerca dei sugheri!

Americani ad Ustica, in cerca delle loro radici…


 Americani ad Ustica

La famiglia Margee Wohner Giuffria – Maggiore al Comune di Ustica

La famiglia Margee Wohner Giuffria/Maggiore e gli ospiti  dal Mississippi (USA),  in assenza del Sindaco, sono stati ricevuti dal Segretario Comunale Dott. Giudo Ingrassia e dal sempre allegro (o quasi…) Enrico Tranchina 

La famiglia Margee Wohner Giuffria – Maggiore IMG_8297

Margee Wohner Giuffria – Maggiore arriva ad Ustica in cerca delle proprie radici.


 

Margee Wohner Giuffria – Maggiore dal Mississippi (USA) arriva ad Ustica, con la famiglia ed amici, in cerca delle proprie radici.

in cerca delle proprie radici^^^^^^^^^^^

Dalla California Rosanne Giorgio

Una bella esperienza per tutti!!! E’ la prima volta ad Ustica?

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Da San Diego (CA) Marlene Robershaw Manfrè

la Nave è Catamarano ??

 

Tre sorelle dalla California in cerca delle proprie radici – Manfrè


[ id=22285 w=320 h=240 float=left] three sisters from California (San Jose and Sacramento) in search of their roots – MANFRE’

Maria (Barca) e Peter Gealey dalla California ad Ustica in cerca dei loro antenati


[ id=19925 w=320 h=240 float=left] Dear Pietro, Just wanted to let you know we are home safe and sound. We loved our visit to Ustica, and want to thank you for making it so special. Your warm welcome, the tour of the island, and the boat ride with Peppe Caminita were some of the highlights of our stay. We look forward to returning someday with more of our family and seeing you again! Please share our e-mail address with the lady in San DIego, and please keep us updated on Ustica-related events. Although my ancestors left over a century ago, I still feel a connection to this beautiful island. It was a pleasure meeting you, and we look forward to seeing you again either here in the states or back on Ustica… We will keep in touch! Thanks again! Warm regards, Maria (Barca) and Pietro Gealey ———– Caro Pietro, Volevo solo farvi sapere che siamo a casa sani e salvi. Abbiamo apprezzato molto la nostra visita a Ustica, e vogliamo ringraziarvi per averla reso così speciale. La vostra calorosa accoglienza, il giro dell’isola, e il giro in barca con Peppe Caminita sono stati alcuni dei momenti salienti del nostro soggiorno. Non vediamo l’ora di tornarci con più della nostra famiglia e vedere incontravi di nuovo! Condividete il nostro indirizzo e-mail con la signora a San Diego, e prego di tenerci aggiornati sugli eventi che ci legano ad Ustica. Anche se i miei antenati hanno lasciato più di un secolo fa, mi sento ancora legata a questa bellissima isola. E ‘stato un piacere incontrarvi, e non vediamo l’ora di vedervi di nuovo sia qui negli Stati Uniti o di nuovo ad su Ustica … Ci terremo in contatto! Grazie ancora! Cordiali saluti, Maria (Barca) e Pietro Gealey

In cerca di borragini (“vurraini”)


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Da Ustica Angela D’Angelo

Giovanni, sei bellissimo!!!

Per mare in cerca di storia


Anche quest’anno il Centro Studi di Ustica ha organizzato una visita in barca attorno all’isola. Già da tre anni due grandi appassionati di Ustica, il geologo Franco Foresta Martin e l’architetto Mariella Barraco ne guidano la spedizione alla scoperta del territorio e degli aspetti relativi alla sua storia. Il tema scelto per quest’occasione è stato quello dell’acqua, bene prezioso ed indispensabile per la vita, e del suo rapporto con l’uomo.

Il fascino dell’isola ha richiamato molte persone, prevalentemente bambini e adolescenti che, saliti su tre imbarcazioni messe a disposizione da Nino Zanca, Felice Longo e “Usticamare”ed inizialmente scortate dalla Capitaneria di Porto, ieri 16 Agosto hanno effettuato il periplo dell’isola nel tardo pomeriggio.

Di quest’isola, il cui elemento più attraente è l’immensa distesa blu insieme a tutti i suoi tesori, abbiamo scoperto altri fattori di fascino, nonché curiosità. La morfologia del territorio, per esempio, di evidente natura vulcanica, mostra svariati materiali, tra i quali il basalto, le bombe laviche ed il tufo per un’estensione di soli 9 km². E’ impressionante pensare che il punto più alto dell’isola sul monte Guardia del Turco è a quota 240 m, ma al di sotto del livello del mare in alcuni punti il fondale arriva fino a circa 2500 metri di profondità. Relativamente all’evoluzione delle ere geologiche è stato sorprendente scoprire come 100 mila anni fa la zona costiera dove oggi sorge il villaggio dei pescatori fosse completamente sommersa e che col tempo potrebbe nuovamente scomparire sotto il livello del mare, come conseguenza dell’innalzamento della temperatura globale e dello scioglimento dei ghiacciai.

Dei crateri del vulcano usticese solo uno è facilmente visibile all’occhio umano, cioè quel costone di terra che ancora rimane e sul quale si erge, come a sfidare le forze della natura, la Fortezza della Falconiera. 120 mila anni fa esso ha causato un’eruzione vulcanica la cui potenza è stata pari a quella di venti bombe atomiche ed ha quasi totalmente distrutto la barriera corallina che si estendeva attorno all’isola, cambiandone la fisionomia. Su questo versante, all’interno di ciò che rimane dell’antico cratere, l’ambiente naturale si fonde con l’aspetto umano, poiché scopriamo che un tempo vi cresceva un folto bosco di castagni, così intensamente utilizzato dai primi abitanti insediatisi nell’isola in epoca borbonica per le loro costruzioni da farlo scomparire. Fu così che le stesse opere dell’uomo furono impietosamente distrutte dalla furia dell’acqua piovana per lo smottamento del terreno laddove il bosco non le resisteva più. Le vicende umane che sin dalla notte dei tempi si fondono nel rapporto con gli elementi naturali e con l’esigenza imprescindibile di acqua dolce, ci conduce in uno dei punti più suggestivi dell’isola, la Grotta Azzurra. Dopo la cisterna di epoca romana sulla Falconiera, alle prime 44 famiglie, insediatesi sull’isola nel 1759, essa si rivelò la prioritaria fonte di approvvigionamento idrico per le sue infiltrazioni di acqua piovana. Ci stupiamo nel sapere che le donne vi si recavano persino per fare il bucato all’interno di due vasche naturali oggi non più visibili.

Questa e altre curiosità serba in sé quest’isola, insieme ai suoi misteri, e ci auguriamo che l’iniziativa possa ancora divulgarli negli anni a venire, grazie all’amore e ala buona volontà dei suoi organizzatori.

Torniamo a Cala Santa Maria e il nostro sguardo si posa su quelle innumerevoli piante di capperi di cui l’isola è piena e viene spontaneo pensare come tali piante , così tenacemente abbarbicate alle rocce arse dal sole e dal mare, si possano associare alla perseveranza con la quale negli ultimi cinque secoli i più recenti abitanti dell’isola siano riusciti a sopravvivere nonostante la penuria di acqua potabile e a diventare così tanti da dover emigrare in cerca di una vita più agiata.

Antonella Carrubba,

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Da Ustica Franco Foresta Martin

Ottima sintesi, chiara relazione: brava Antonella sei una reporter eccezionale!

Da Baton Rouge, Louisiana USA – in cerca delle proprie radici…


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Dalla California in cerca delle proprie radici – sorelle Manfrè


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