Ustica sape

Centro Studi: Lo sfratti “depaupera la vostra comunità di un patrimonio di conoscenze”


Egregi amministratori

Non posso entrare nel merito della vostra decisione di sfrattare il Centro studi dalla sede che lo ha ospitato per anni. Certo avrete ben ponderato, tra gli altri, gli effetti negativi nella immagine vostra e dell’intera isola, la quale trova da molti anni nel Centro studi un elegante e colto “biglietto da visita”.

Ho avuto modo di collaborare con il Centro in varie occasioni, nella mia qualità di studiosa e di docente universitaria di Storia moderna e in quella di membro del comitato scientifico dell’Istituto Gramsci siciliano.

Ricordo tra le iniziative promosse la mostra dei disegni satirici di Scalarini che ho voluto “esportare” per la sua importanza a Palermo o la presentazione del pregevole lavoro di Franco Foresta Martin sul terremoto di Ustica del primo ‘900, avvenuta ancora a Palermo in presenza di autorevoli membri della comunità scientifica. Ma lo stesso può dirsi per altre iniziative, quale quella sui confinati libici, che hanno avuto un’eco nazionale e Internazionale.

La rivista pubblicata dal Centro vede contributi di grande serietà e impegno, alcuni dei quali entrano nelle bibliografie delle tesi di laurea.

Sfrattare il centro mette a serio repentaglio la sua operosa attività e certo nessuno di voi ne vorrà sopportare la responsabilità. Vi chiedo dunque di soprassedere da una decisione che depaupera la vostra comunità di un patrimonio di conoscenze, di una militanza culturale e di una passione disinteressata verso la vostra bellissima isola.

Con i miei più cordiali saluti

Giovanna Fiume
( cattedra di Storia Moderna, Università di Palermo)