Ustica sape

Ustica, considerazioni conclusive sul dissesto


Questo sara’ veramente l’ultimo intervento sul dissesto. C’e’molto da fare e “dire”andava fatto prima. Dalle comunicazioni del sindaco e dal tenore dell’ordine del giorno convocato dalla v. Presidente del consiglio comunale (il presidente era impedito ?) Appare chiaro che non c’e’alcun interesse a porre fine ad una situazione insostenibile che mina anche i bilanci futuri finche’ non verra’ dichiarata e presentato un bilancio riequilibrato e che -questa e’ una mia opinione- non si voglia andare alla consultazione elettorale dopo aver dichiarato di aver portato il comune al dissesto, sia pur addebitando tale stato di cose all’amministrazione precedente od addirittura anche a quella antecedente al 2013. Questo si legge a chiare lettere nelle comunicazioni del  Sindaco, ultimo punto all’ordine del giorno della seduta di  consiglio comunale del 31 marzo 2023.

Assistiamo ad uno scontro nella maggioranza che ricorda il recente scontro all’ars, tra miccicheiani ed altri e ci convinciamo che gli odii piu’ grandi esplodono proprio tra i sodali, tra i piu’vicini.

Cio’ detto, dopo che l’ottimo Diego Altezza ha provveduto a mettere in risalto i passaggi della certificazione di fine mandato sindacale redatta dal revisore, che ne sconfessa il contenuto, sia pur sotto forma di una “certificazione di conformita’” con pesantissime eccezioni, quel che si puo’fare e’ di esaminare la “relazione di fine mandato del Sindaco”, costituita da una serie di schede di rilevamento dati ( gestionali e contabili).

Senza scendere nello specifico dei numeri e dei dati, appare evidente che neanche nella relazione di fine mandato si specifica che ci sono debiti fuori bilancio non riconosciuti e non approvati per euro 1.669.000,36 OLTRE l’importo di euro 1.700.000,00 gia’ riconosciuto. Si tace che tale anomalia contabile, peraltro, era stata rilevata e segnalata dall’organo di revisione e che a tale anomalia non e’ stata data alcuna spiegazione in sede di confronto con la Corte dei Conti.

Per quanto riguarda il personale, non si da’ atto che e’ stata effettuata un’assunzione, tuttora in corso, di un dirigente a tempo determinato NONOSTANTE vi fosse personale interno in grado di ricoprire il ruolo, avendo peraltro in passato dichiarato contro il vero che tale personale fosse indisponibile  a ricoprire il ruolo.

Come ha rilevato il revisore nella certificazione, la relazione non e’ veritiera in quanto continua a tacere elementi certi, segnalati dal revisore ed accertati dalla Corte dei Conti nel contraddittorio col comune.

In questa situazione il presidente del consiglio comunale continua a non convocare la seduta per la dichiarazione di dissesto e si trastulla con favolette per rincuorare il sindaco che non si capacita del voltafaccia dei suoi “viciniores” che gli hanno chiesto di non ricandidarsi.

A favore di chi? Di qualcuno estraneo alla situazione di dissesto ? A favore di qualcuno che aveva segnalato tale situazione ed aveva cercato di impedirne il verificarsi?

Il Sindaco uscente non e’ responsabile piu’ di altri della situazione attuale. Sicuramente chi non da’ seguito tempestivo alle previsioni normative lo e’ di piu’, chi non dichiara il dissesto favorendo l’allungarsi degli effetti negativi sui bilanci successivi, dopo non aver esercitato compiutamente la funzione di controllo sulla gestione amministrativa lo e’ di più’ e questo va detto chiaramente perché’ non si accreditino come salvatori della Patria soggetti che , viceversa, hanno avuto ed hanno responsabilita’ rilevanti sull’attuale stato di cose.

Quanto sopra rilevato lo potete riscontrare alla parte III punto 7.3 della relazione di fine mandato del Sindaco;  alla parte IV punto 2 in cui si afferma ( contrariamente a quanto rilevato dal revisore, che dichiara di avere fatto tempestiva segnalazione alla corte dei Conti) di non aver ricevuto rilievi dall’organo di revisione a fronte del quale l’amministrazione non ha adottato alcun provvedimento correttivo ed alla parte V in cui non si da’ atto di alcuna iniziativa per contenere la spesa ( essendo certamente impossibile sostenere che il collocamento a far fotocopie di un tecnico con trent’anni di esperienza  possa costituire “attenta riorganizzazione e distribuzione delle competenze” ed il collocamento a riposo di tre unita’ di personale e’ dovuta al calendario e non certo a brillanti iniziative amministrative).

Per il resto, prendiamo atto delle dimissioni del revisore dopo la sottoscrizione.

A quando la dovuta presa d’atto della situazione da parte di chi ha l’onere di dichiarare il dissesto ed invece attende di superare la consultazione elettorale incurante delle conseguenze del ritardo per i cittadini?

Possiamo attenderci – finalmente-una presa d’atto della situazione ed un comportamento responsabile conseguente o dovremo leggere una favoletta di Esopo giusto per estraniarci – ancora!- dalla realtà’?

Palermo, li’, 2 aprile 2023

Francesco Menallo

Brevi considerazioni a pochi giorni dalla elezione di Militello a Sindaco di Ustica. 


Se è vero come è vero che <chi ben comincia è alla metà dell’opera> il neo Sindaco di Ustica Salvatore Militello questo primo risultato lo ha già raggiunto; può ben dirlo, visto tempo ed energie già spese e che sicuramente continuerà a spendere per affrontare d’ufficio, ovviamente in costante collaborazione col suo “team”, le problematiche del territorio che non sono poche. Per lui ad oggi parla la sua operatività apertamente visibile agli occhi di tutti, usticesi e non.            Sbaglierebbe comunque chi per frettoloso giudizio o immancabile pregiudizio dovesse etichettare tanta visibilità come il classico “scrusciu ‘i scupa nova”. Salvatore Militello non sta facendo altro che mettere in pratica i vari punti del programma pre-elettorale della lista civica “L’Isola” nell’interesse, ora che è stato eletto, non della sua parte ma dell’intera comunità, di chi gli ha espresso il consenso ma anche di chi glielo ha negato; in pratica non ha interrotto, come purtroppo accade “dopo”, né ha intenzione di interrompere quel rapporto diretto con i suoi compaesani cercato durante la campagna elettorale. Ne ha dato prova anche con la confortevole recente visita ad una signora ammalata; tante ne darà sicuramente ancora facendo sentire con ammirevole sensibilità la sua istituzionale e sopratutto umana presenza agli anziani con l’ovvio impegno di mai tralasciare attenzione alle spinose problematiche dei giovani, delle nuove generazioni nelle cui mani sarà il futuro di Ustica.
Vedo benissimo Salvatore fra la gente e la gente fra lui, fra coloro che lo gratificheranno come fra coloro che lo criticheranno magari fortemente ma costruttivamente, perchè questa è l’idea di Sindaco che ho personalmente; tutto Casa (comunale) e Isola. Mi piace constatare che il lavoro dell’Amministrazione Militello è avviata in questa giusta direzione. Rinnovo il mio augurio di buon lavoro a tutti, maggioranza e minoranza; in particolare concludo inviando un chiaro messaggio all’amico Sindaco: “Caro Salvatore, oggi ti ho spontaneamente e sentitamente riservato il “dolce” ma da attento e obiettivo osservatore esterno, sarò pronto in qualsiasi momento a servirti un “amaro”. Spero, anzi sono certo, che in futuro, vicino o lontano. non me ne darai occasione.     

Mario Oddo – odmar@libero.it

Riceviamo e pubblichiamo – Considerazioni sulla presentazione della candidatura di Salvatore Militello


Errata corrige: non ho lasciato il m5s un anno e mezzo dopo la rinuncia alla candidatura a Sindaco di Ustica ma soli nove mesi dopo, nel febbraio del 2014, dopo la fucilazione alla schiena dei senatori eletti nella Sicilia occidentale e che si erano rifiutati di sottostare al diktat della srl padrona -oggi come allora- del m5s.

Le elezioni amministrative sono del 2013, non del 2012.

Francesco Menallo

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Ustica, alcune considerazioni dopo il risultato elettorale…


 

 

 

Gruppo Consiliare di Minoranza

 

 

Le recenti elezioni regionali hanno consegnato un risultato elettorale che rende necessarie alcune considerazioni ed obbligatoria una precisa richiesta, perché quello che è accaduto domenica 5 novembre cambia irrimediabilmente lo stato delle cose. Infatti,  se non abbiamo chiesto le dimissioni del Sindaco a seguito delle vicende giudiziarie che lo hanno visto, e lo vedono, coinvolto, non possiamo oggi non chiedere a lui ed al suo cerchio magico di dimettersi e liberare Ustica  dalla loro cattiva amministrazione.

E’ un atto dovuto chiesto non solo da noi, ma principalmente reclamato dai cittadini attraverso quella che è la massima espressione di democrazia: il voto popolare.

Già, perché con il loro voto, domenica, i cittadini usticesi hanno in modo elegante ma efficace sfiduciato il Sindaco Attilio Licciardi e la sua giunta, inviando loro un avviso di sfratto esecutivo dalle stanze del Comune.

E, soprattutto, non faccia finta di non avere capito il messaggio, scrivendo “post” di disappunto sul comportamento degli usticesi nei suoi confronti, quasi gli dovessero delle scuse.

Come dice un noto giornalista televisivo “si faccia una domanda e si dia una risposta” sul perché il Sindaco di Ganci raccoglie più di 9000 preferenze in una lista di supporto al candidato di sinistra nel comprensorio madonita e lui solo 120 preferenze tra le fila del PD, come rappresentante della corrente del Ministro Orlando, ad Ustica.

Il segnale dato con il voto dai cittadini è chiaro, così come chiaro è il fallimento dell’esperienza amministrativa della Giunta del PD di Ustica con Sindaco Attilio Licciardi.

I Consiglieri di minoranza “ L’ Isola “

Ustica, 11 Novembre 2017

Valutazioni/Considerazioni squisitamente politiche


Gent. Le Direttore,

Chiediamo ospitalità presso il Suo blolg per esprimere alcune considerazioni personali in merito alle due riunioni svoltesi dietro input di Frances Barraco e aventi ad oggetto la posizione debitoria del Comune di Ustica, nonché la disponibilità di singole persone, ovvero di gruppi, a condividere unitamente un progetto di recupero socio-economico dell’isola.

Personalmente, abbiamo sempre ritenuto che discutere dei problemi, aiutare e farci aiutare a comprenderli sia un esercizio che arricchisce in ogni caso.

Al contempo, non possiamo esimerci dal rappresentare le nostre perplessità in merito ad interventi che, tendono a precisare, più e più volte, come la partecipazione alla discussione non debba in alcun modo essere considerata alla stregua di un eventuale “impegno politico”.

Suscita, parimenti, perplessità la continua esigenza di rimarcare la distanza che intercorre tra storie ed esperienze politiche diverse, precludendosi, così, ogni possibilità di giungere ad una comune  condivisione di intenti.

Dobbiamo confessare che, sotto questo profilo, la delusione è grande e pensiamo che organizzare un incontro con la cittadinanza, privandola di una possibile soluzione ai problemi, si traduca in un esercizio dialettico fine a se stesso.

Continuiamo ad avere l’idea che, in un momento di particolare difficoltà per la nostra comunità, le migliori volontà debbano raccogliersi attorno ad un progetto che guardi, in via prioritaria, al bene comune, mettendo da parte egoismi e personalismi.

Precisando, altresì, che cercare il consenso è cosa assai diversa dal cercare una convergenza più ampia possibile su quello che occorre fare, convergenza che deve necessariamente assumere il volto di chi si è impegnato a raggiungerla e declinarla.

Non pensiamo di avere sbagliato nella valutazione “politica” che abbiamo inteso dare alle riunioni svoltesi, dal momento che l’assunto comune tra i presenti si identifica con la considerazione che l’amministrazione, attualmente in carica, ha fallito tanto negli obiettivi di programma, quanto nella gestione ordinaria.

Tralasciamo l’analisi dei motivi, perché quello che ci preme evidenziare è che, di fronte alla consapevolezza di dati evidenti a tutti,  non c’è alcuna volontà di affrontare con la necessaria chiarezza il problema.

Quanto fin qui affermato muove dal fatto che non abbiamo ravvisato, negli interventi, alcuna apertura in questo senso, ma soltanto il peso enorme di un passato, travestito di presente, che impedisce di intraprendere un percorso di emancipazione.

Per quanto ci riguarda, come persone impegnate politicamente nel gruppo L’Isola, abbiamo discusso più volte, non senza preoccupazione, della difficile situazione in cui versa Ustica e riteniamo essere giusto rimanere aperti a qualsiasi contributo sia in termini di proposte, che di partecipazione fattiva senza alcuna riserva mentale.

Quello che non faremo, sicuramente, è indurre chiunque a doversi turare il naso per discutere o stare con noi.

I Consiglieri Comunali del gruppo “L’Isola”

Franco Foresta Martin: Ringraziamenti e considerazioni sulle varie attività svolte


 

Franco Foresta Martin: Ringraziamenti e considerazioni sulle varie attività scolteE LONTANO, LONTANO NEL TEMPO …
A conclusione di numerose giornate dense d’impegni: dall’inaugurazione della mostra ‘Ustica prima dell’uomo’ (visitabile ogni pomeriggio-sera nei locali del Centro Studi, presso l’Antico Municipio), alle escursioni geologiche guidate per amici e illustri ospiti, fino alle serate astronomiche in varie parti dell’Isola, desidero ringraziare quanti mi hanno rivolto messaggi scritti e verbali di apprezzamento e incoraggiamento.
In primo luogo ringrazio la professoressa Antonella Carrubba (posso osare dire, la mia amichevole consulente per la lingua inglese?!) e il caro cugino Mario Oddo, che dalla più giovane età partecipa emotivamente alle mie avventure professionali. Entrambi, pur non essendo presenti per ora ad Ustica, mi hanno fatto sentire dalle pagine di Usticasape la loro affettuosa vicinanza. Per entrambi, e per altri amici non ancora giunti ad Ustica, ho pronta una presentazione personalizzata alla mostra: affrettatevi perché lunedì prossimo partirò!
Ma vorrei approfittare dell’ospitalità di Usticasape per sviluppare un discorso più ampio sulle attività di volontariato culturale cui mi dedico da anni.
Mai come in questi giorni ho provato la sensazione che ci sono progetti culturali i quali necessitano di un lungo percorso, prima di prendere corpo e diventare patrimonio comune.
Già da molto tempo sentivo che un aspetto della storia e del patrimonio naturalistico di Ustica ė poco conosciuto, in quanto poco illustrato e divulgato. Mi riferisco alla geo-vulcanologia dell’isola, all’origine di Ustica e alla sua evoluzione. Storia questa che, a mio modo di vedere, precede e alimenta tutte le altre storie usticesi, ed è quindi degna di essere approfondita e raccontata.
Così, fin dagli anni ‘90, ho cominciato a fare sintesi di tutta la copiosa letteratura scientifica esistente su Ustica, spesso prendendo contatto diretto con i ricercatori che l’hanno prodotta, con il proposito di trasformarla da ostica trattazione per soli addetti ai lavori, in narrazione accessibile a tutti.
In primo luogo ho pensato agli studenti della scuola di Ustica, di ogni grado, per i quali ho sviluppato una serie di lezioni-presentazioni-escursioni. Ma è stato inevitabile, parallelamente, offrire la stessa materia a quelle parti della popolazione residente e dei visitatori interessate all’argomento, attraverso eventi organizzati nell’ambito delle attività del Centro Studi.
Poi, grazie alla sensibilità di insegnanti della scuola di Ustica che, nonostante le ben note difficoltà organizzative e strutturali dell’Istituto Comprensivo, si sono dedicati e continuano a dedicarsi con slancio e passione alla formazione dei ragazzi, ho potuto trasformare le episodiche lezioni scolastiche in progetti più organici, realizzando un Piano dell’Offerta Formativa (POF) centrato sulla geo-vulcanologia usticese.
Così, a partire dall’Istituto Comprensivo di Ustica, sono nati itinerari, raccolte di campioni, laboratori e mostre, tutti compresi nel POF: “Ustica un vulcano da scoprire”.
Era inevitabile, a questo punto, tentare di coinvolgere nei progetti di didattica e divulgazione un’importante istituzione di ricerca e di formazione come l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV), che ha sempre avuto grande attenzione alle realtà geologicamente significative del nostro territorio, per quanto piccole e distanti.
E finalmente il progetto didattico si è trasformato nell’attuale mostra pubblica “Ustica prima dell’Uomo”, sponsorizzata dall’INGV, che ha fatto il suo esordio a Palermo, presso il Museo ‘Gemmellaro’ dell’Università, per poi tornare nell’isola in una veste graficamente elegante, accompagnata da un libro-catalogo bilingue (italiano e inglese) edito dal Centro Studi.
Ora, con un’iniziativa unanime del Consiglio Comunale, si riparla del proposito di destinare un locale della Falconiera, da troppi anni abbandonato all’oblio e al degrado, in Laboratorio-Museo di Scienze della Terra. Il progetto aleggia da alcuni anni, ma non prende il volo. Sarà questa la volta buona?
Me lo auguro perché, con una mostra permanente e un punto di riferimento saldo, si potrebbe dare vita a un’istituzione che si occupi sia di portare avanti, organicamente, i progetti didattici e divulgativi per gli studenti (non solo usticesi), per i cittadini residenti e per i turisti; sia di fornire consulenza e supporto logistico ai ricercatori interessati agli studi su Ustica, incrementando la loro presenza e produttività.
Come si dice: se son rose fioriranno!
La mia gratitudine va a tutti i soggetti che hanno contribuito, in vari modi, alla realizzazione e al successo delle varie tappe del progetto culturale che ho qui riassunto: il Centro Studi e i suoi soci; i Sindaci, le Amministrazioni e i Consigli Comunali che si sono succeduti in questi anni; l’Istituto Comprensivo con i suoi insegnanti e studenti; l’AMP; l’INGV; il Museo Gemmellaro dell’Università di Palermo; la Parrocchia di Ustica (anche essa, sapete perchè? Ha messo a disposizione per le analisi dei piccoli reperti vulcanologici raccolti da Padre Carmelo!); e, non ultima, la cittadinanza usticese tutta.

FRANCO FORESTA MARTIN

Ustica 8 agosto ’14

 

 

Riflessioni sul dopo elezioni amministrative, da uno che Ama Ustica


Gaetano Nava 1Dal 10 Giugno sera, dopo il risultato delle votazioni, si sono susseguiti nei vari siti, i commenti dei risultati che man mano venivano riversati dal seggio elettorale, con gioie per i vincitori e amarezza per i perdenti.

Cosa molto logica, l’alternarsi degli umori, mentre venivano fuori i risultati dalla stanza dei “bottoni”.

Ho notato, che da parte dei vincitori ( Ustica Democratica, fermo restando la gioia sfrenata della vittoria), il commento al successo, e il non voler sfottere gli avversari .

Secondo il mio modesto avviso, cosa buona e giusta per il rispetto degli avversari, a maggior ragione se perdenti. Così pure, subito dopo alcuni commenti della parte (dell’Isola), molto leali a riconoscere la sconfitta, eccetto Nuccio dalla lontana America, che continua tutt’ora a sparare delle bordate, che sinceramente non capisco.

In questi giorni sto leggendo con molta frequenza sull’Isola,(mi è venuto in mente un famoso film di Sergio Leone )“ LA RESA DEI CONTI”. Si, accuse a destra e manca, io ti ho detto tu non hai fatto etc. etc.

L’accusa che diverse persone stanno facendo a Salvatore Militello, che prima aveva nominati alcuni assessori , poi ha fatto retromarcia su varie pressioni, almeno così leggo.

Ma mi domando: ( adesso parlo da ex allenatore, che il paragone è molto calzante), prima di fare una squadra di calcio, in questo caso la squadra della lista dei candidati, penso che la “campagna acquisti si faccia di comune accordo fra le parti, invece per quello che ho letto,prima si è trovato l’accordo per i consiglieri , poi arrivati alla nomina degli assessori la diatriba è scoppiata. La discussione dei temi morali propri , delle filosofie morali, è andata a farsi benedire.

Ho letto i vari motivi, quello che non voleva quella/o se tu ci sei io me ne vado e così si è sfasciato il famoso “ gioco di squadra”. Questo prima che iniziassero le votazioni. Secondo me a Salvo gli è scappato via qualcosa, non è stato capace di tenere le fila e secondo il mio modesto avviso ha influito sul risultato finale, anche se il divario tra le liste non è stato così grande. Quello che ha scritto Claudio Iovane è la linea da seguire, bisogna collaborare con la maggioranza, con critiche costruttive , per il bene comune.

Vorrei chiudere , con un “appello” a Nuccio dagli States.

Data l’amicizia che ci ha sempre legati, avendo passato anni stupendi a Ustica, lo sport ci ha uniti, a volte compagni a volte avversari nel calcio, partite che duravano ore e ore, fino a quando il sole illuminava il campo, giocavamo e poi tutti a mare a “lavarsi”, tantissime partite a ring pong: Ecco , come sportivo che sei sempre stato , ed accettavi sia le vittorie che le sconfitte, ti “VOGLIO INVITARE” ad accettare questa sconfitta elettorale, come una sconfitta “SALUTARE”. A volte ci sono sconfitte che fanno bene , meglio delle vittorie. Io non so chi è il tuo contatto a Ustica, (non lo voglio sapere , non mi interessa) sono CERTO che i tuoi interventi da lontano ,non fanno male ad Attilio o in prospettiva futura al suo avversario, ma fanno male alla tua amata Ustica, che sono sicuro che Tu ami ANCORA tanto. Un caro saluto e” buon lavoro” a tutti Gaetano Nava

 

Riflessioni sulle considerazioni di De Maio in ordine alla A.M.P.


Al fine di porre chiarezza, ritengo opportuno intervenire in ordine alla polemica emersa sulle dichiarazioni dell’On. le Di Maio in merito alla A.M.P.

Che quanto affermato dal predetto possa essere interpretato quale messaggio elettorale, posso anche condividerlo, ma ciò che lui afferma è sacrosanta verità in quanto in passato è stato dimostrato che la Riserva Marina, oggi Area Marina Protetta, oltre ad avere assunto una valenza di rilievo nazionale aveva agevolato il processo di sviluppo socio economico dell’isola.

Non è invece accettabile l’affermazione che il Governo Berlusconi “ ha affossato spudoratamente e scientificamente la Riserva Marina di Ustica”.. La riserva è stata affossata dalle gravissime responsabilità emerse nella gestione della stessa in seguito alla verifica economico-finanziaria disposta dal Ministero, nel luglio 2002, a seguito di un esposto denuncia alla Procura della Repubblica ed al Ministero stesso, dall’allora direttore della Riserva che, per ben sette anni aveva collaborato a stretto contatto di gomito con l’amministrazione comunale. Dopo tale denunzia il predetto è stato licenziato nel settembre 2001.

Per la soluzione delle criticità emerse il Ministero dell’Ambiente aveva disposto una specifica azione di assistenza e di supporto nei confronti del Comune di Ustica allo scopo di pervenire ad un complessivo riordino gestionale. Tale disposizione che, oltre tutto era limitata dall’ottobre 2002 al maggio successivo, venne, con fermezza inusitata, formalmente rigettata dal comune. Dopo una serie di diffide, da parte del Ministero, ed a seguito degli elementi emersi dall’analisi istruttoria il Ministro, anche in considerazione della crisi del rapporto istituzionale creatasi fra il Ministero ed il Comune, con regolare decreto, ebbe a revocare l’affidamento al Comune di Ustica della gestione dell’Area Marina Protetta e nelle more della individuazione di un diverso ente gestore , la gestione dell’area venne affidata per sei mesi alla Capitaneria di Porto di Palermo che a tutt’oggi, malgrado siano passati nove anni, la gestisce attraverso un commissario.

Non si comprende perché il comune non volle accettare l’assistenza del Ministero.

Se l’avesse fatto la gestione ancora oggi sarebbe affidata al Comune.

Si ritiene che gli accostamenti del piano politico , (destra, sinistra, centro) sono del tutto impropri anche perché vero è che l’art. 8 della legge 179/2002 ha disposto che le spese relative alle risorse umane, destinate al funzionamento delle riserve marine venivano poste a carico dei soggetti gestori, ma è pur vero che non veniva disposta, con la predetta legge, la cessazione del finanziamento dei programmi annuali.

La riserva poteva essere gestita attraverso la predisposizione di appositi progetti obiettivo le cui risorse all’uopo necessarie potevano trovare ristoro anche attraverso finanziamenti statali o regionali per come avvenuto in tante altre aree protette.

Se il Comune, per sua colpa, non ne avesse persa la gestione, la riserva oggi continuerebbe ad essere il fiore all’occhiello dell’Isola e certamente, come già lo era, sarebbe stato il volano per lo sviluppo e la coesione economica, sociale, territoriale coniugando lo sviluppo con le esigenze di tutela del patrimonio naturale improntato non esclusivamente alla sua cristallizzazione.

Salvatore Compagno

 

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COMMENTO

Da Salvatore De Maio 

Cari amici, vedo che devo precisare alcune cose, io conosco bene tutti voi e ogni vicenda dell’Isola e della riserva marina, non ho alcuna carica elettiva, il mio non è uno spot elettorale ma il reale pensiero di uno che ama l’isola, la sua natura, le sue riserve. Precisato ciò sono lieto che quanto da me dichiarato sia stato oggetto di discussione, vi dico subito che non ho perso tempo a leggere tutto perchè certo che il contenuto non è strettamente costruttivo ma maggiormente polemico, e con le polemiche non si va avanti, in mancanza della costruttività politica che manca sull’isola da decine di anni, desidero invitarvi pubblicamente a concordare un documento propositivo valido ragionato e approvato dalla maggioranza della popolazione per portare alla luce le carenze dell’Isola in termini di sviluppo o ripristino economico-turistico, tali intendimenti, qualora lo riterreste opportuno, potranno essere utilizzati per un piano di sviluppo programmatico che potrei proporre all’amministrazione Regionale che si accinge a governare. Grazie per la vostra attenzione 3314141603

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Da Ustica Fabio Ailara 

dato che tutti ricordano i fatti vorrei sapere quale è stato l’esito delle verifiche fatte dal ministero???

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Da Ustica Salvatore Compagno

Risposta ad Attilio Licciardi

Che il mio intervento, sulla polemica scaturita dallo scritto dal Sig. De Maio, potesse suscitare le reazioni di qualcuno , era scontato. Non mi aspettavo, però, di essere accusato di parlare a “vanvera” . E’ mio costume essere in grado, sempre, di poter dimostrare ciò che affermo di conseguenza invito chi mi accusa di ciòi a farmi conoscere quali delle mie affermazioni non rispondono al vero e sarò ben felice di dimostrare la veridicità di quanto da me affermato..

Non ho inteso gettare fango su alcuno, in quanto è fuori dalla mia cultura, mi sono limitato a riportare, cronologicamente, gli avvenimenti che portarono alla revoca della gestione della Riserva Marina al Comune di Ustica, senza aggiungere alcun mio commento.

Non sono entrato nel merito, in quanto non a mia conoscenza, sulle risultanze delle visite ispettive e, sono convinto che non sono note al alcuno, sono però a conoscenza di una nota del febbraio 2003, diretta al Sindaco di Ustica, del direttore generale del Ministero dell’Ambiente Dr. Aldo Casentino con la quale comunica :” che dalle ulteriori analisi istruttorie, si configurano le condizioni per proporre al sig. Ministro l’atto di revoca del predetto affidamento”. proposizione successivamente verificatesi. Ciò dimostra che la revoca della gestione non è stata promossa dall’allora Ministro Matteoli per scopi elettorali, come affermato, bensi dalla proposizione di organi amministrativi che hanno ritenuto il verificarsi delle condizioni perché la riserva cambiasse ente gestore.

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Da Ustica Riccardo Caserta

Sono armai più di 12 anni che sento “puttan… su puttan…”. Penso sia ora, dopo più di 12 anni, che ognuno si prenda le proprie responsabilità di ciò che ha fatto in passato, perchè è il risultato di quello che siamo oggi. E’ veramente ora di FINIRLA di scaricare barili su altre persone e così via fino all’infinito come si è sempre fatto sull’isola. Da oggi non c’è più il tempo di SCHERZARE, di fare GIOCHINI politici come si sono sempre fatti. Ormai la politica che conosciamo è MORTA E SOTTERRATA. Bisogna incominciare ad alzarsi le maniche della maglia lavorare sul serio e farsi venire i calli nel cervello.

Non sto puntando il dito contro nessuno, anzi lo sto puntando verso tutti me compreso, perchè siamo stati NOI gli artefici di questo disastro.

Le soluzioni ci sono, sono reali e alla portata di tutti, è ora di passare da una mentalità retrograda radicata nelle nostre teste e nel nostro modo di fare, alla mentalità di oggi e del presente, ovvero quella di pensare al benestare di tutti e non a quello personale.

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Dalla California Agostino Caserta

Wow ! Stentavo a crederci ! ho dovuto rileggere tutto quanto esposto da Salvatore Compagno perche’ non riuscivo a capacitarmi con le date ma ora vedo che le date combaciano. Ed e’ vero ! nel 2002 ero ad Ustica durante i Mondiali in Korea e mi ricordo benissimo, in carica c’era l’Amm.ne Attilio Licciardi. Rileggendo attentamente si evince che fu proprio l’Amm.ne Licciardi, quindi, che, per usare un linguaggio spiccio, FECE PERDERE INEROGABILMENTE LA GESTIONE DELL’AMP AL COMUNE DI USTICA CON LE CONSEGUENZE CHE TUTTI SAPPIAMO !

Il Governo ( Berlusconi ) – che qualcuno accusa – in realta’ tento’ di salvare capre e cavoli ma il Comune rifiuto’ l’assistenza specifica e rifiuto’ inspiegabilmente di salvare l’AMP la quale quindi, dopo una serie di diffide da parte del Ministero, fu tolta al Comune di Ustica ed affidata in Gestione Commissariale alla Capitaneria. Incredibile ! ed e’ proprio vero, la verita’, anche se dopo dieci anni, viene sempre a galla. Ora tutti sappiamo chi sono i responsabili di questo fiasco.

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Da Palermo Attilio Licciardi

Sono allibito dalla nota di Salvatore Compagno. E’ come se il tempo si fosse fermato. Nel 2012 si continua a parlare e scrivere a vanvera su “presunte responsabilità sulla gestione della Riserva” quando un’indagine durata 4-5 anni costata un sacco di soldi pubblici e che aveva il solo ed evidente scopo POLITICO di affossare un’esperienza NON HA RISCONTRATO NULLA , si è chiusa con UNA BOLLA DI SAPONE ed è servita soltanto a togliere la Riserva Marina al Comune di Ustica e consegnarla alla Capitaneria di Porto. Quella campagna orchestrata a Ustica a Palermo e a Roma da ambienti del centrodestra aveva il solo scopo di gettare fango su tante persone per bene. Quella iniziativa scellerata, di cui anche tu Salvatore sei stato protagonista, aveva solo uno scopo elettorale. Il risultato è stato che oggi Ustica è in coda a tutte le classifiche, che ha avuto un crollo economico, che eravamo al primo posto in Italia e tra i primi nel Mediterraneo nella tutela dell’ambiente marino ed oggi siamo solo sommersi di immondizia.

Caro Salvatore mi dispiace il fatto che tu, a distanza di anni, voglia riaprire ferite che non sono solo personali ma riguardano tante persone per bene e un’intera comunità che è stata gettata nella crisi economica e che si interroga con paura sul suo futuro. L’ho detto e lo ripeto: USTICA DEVE RICOMINCIARE A CORRERE per tornare ad essere quello che è sempre stato: UN’ISOLA DI SERIE A!!

 

Trasporti: considerazioni dopo la riunione sul tema “navi RoRo”


COMUNE di USTICA

Se è vero che problema rinviato è mezzo risolto sarà anche vero che problema mezzo risolto è solo rinviato.

E’ quanto vien da pensare dopo la riunione di oggi alla Presidenza della Regione sul tema delle navi RoRo, alla quale organizzato dal segretario generale della presidenza della Regione, Patrizia Monterosso ed alla quale hanno partecipato la direttrice dell’ufficio Isole minori, Alessandra Di Liberto, il direttore dell’assessorato infrastrutture, Vincenzo Falgares, il direttore dell’emergenza rifiuti Marco Lupo e l’intera nuova direzione della compagnia delle isole (già SiReMar), l’On. Salvino Caputo ed il sindaco di Ustica, Aldo Messina e di Favignana , Lucio Antinoro. Il Commissario di Pantelleria, Giuseppe Piazza, avvisato, come gli altri alle 13.00 dell’incontro, non ha potuto raggiungere per le 17.00 Palazzo d’Orleans.

La momentanea soluzione, se così la si può definire, per ora (ci si rivede domani) è quella di trasferire con le navi SiReMar i soli Rifiuti Urbani, racchiusi in appositi scarrabili ultra ermetici che l’emergenza rifiuti fornirà, a sue spese, immediatamente ed in più che sufficiente quantità, ai Comuni.

Come è noto, una relativamente recente legge “declassa” i rifiuti solidi urbani a merci non pericolose, rendendo possibile il loro trasferimento nei mezzi di linea con i passeggeri.

Nel caso di Ustica, con il servizi RoRo in attività, nel periodo invernale, è stato necessario trasferire uno scarrabile a settimana contenente 14 metri cubi di materiale e tre mezzi, sempre settimanalmente, di uguale portata, in estate. Come è noto la motonave Antonello da Messina sta eseguendo lavori di manutenzione che si protrarranno sino a fine agosto. In questo frangente, a carico della Regione( quindi non mi risulta vera l’affermazione del comunicato diffuso, comunque prima dell’incontro con i sindaci, all’ItalPress”non ci sono costi per la Regione”) la motonave Isola di Vulcano dovrà effettuare, tre volte alla settimana, due corse giornaliere. Ci sono le risorse economiche? La motonave terrà questo ritmo, stante che, sappiamo, il suo fondo è “ leggero”?

In ogni caso resta il problema(urgente) del trasporto merci e merci pericolose che non possono viaggiare nelle navi SiReMar.

Di queste ci si dovrebbe occupare domani in un successivo incontro, a seguire la conferenza stampa delle 10.00 a Villa Niscemi, al quale parteciperà la protezione Civile regionale.

Orbene, fermo restando che il Sindaco di Ustica aveva chiesto già a giugno l’intervento della Protezione civile con una nota reiterata ieri, per quanto mi è dato sapere la P.C. potrà operare solo dopo delibera di Giunta Regionale, successivamente trasmessa al governo nazionale e poi ritornata alla Regione che dovrà trovare le risorse economiche per dare l’incarico urgente alle compagnie che dovranno trasportare i combustibili. Chi ha i mezzi per accettare l’incarico della P.C:? Sempre la NGI e la Traghetti delle isole.

Che senso abbia tutto questo cercherò( e non sono sicuro di riuscirci) di capirlo domani.

E poi perché a questo punto non trasferire anche i rifiuti nella nave della protezione civile? Boh.

Credo che la mia linea, relativamente al coinvolgimento della P.C. , potesse essere seguita per tempo e che siano ancora importanti la conferenza stampa di domani( anche la RAI, che oggi ha dato ampia diffusione alla notizia, sarà presente) e l’incontro di sabato con il sottosegretario alla salute. Perché salute non è solo mancanza di RSU nelle strade ma anche carburante per le ambulanze ed i mezzi di pronto soccorso (VVFF, Carabinieri ecc), bombole d’ossigeno e luce elettrica per i poliambulatori. E questo la SiReMar, si è detto, con tutta la buona volontà della sua nuova amministrazione che si è presentata dimostrando competenza e professionalità, pur nei limiti di spesa imposti dallo Stato per i prossimi dodici anni, non disponendo dei mezzi previsti dalla legge, non potrà fornire.

Problema mezzo risolto è solo rinviato.

Il sindaco
Dr Aldo Messina

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COMMENTO

Da Palermo Eliana Dominici

….Ubi maior …..”isola minore cessat”…..e si il Dio Bacco è più importante della partecipazione al consiglio per un sindaco di un ‘isola…….

Tanto ormai è spacciata , tanto ormai la carica sta arrivando al termine e non c’è più nulla da prendere da un ‘isola in crisi……

Perchè pensare di salvarla??|!!!!!

E’ più importante quel che importa a se stessi, che ascoltare cosa ha da dire chi l’isola la vive …… D’altronde la vita ” è un grande carnevale”, che importa chi ne paga le conseguenze o chi ci teneva…la cultura del vino è più importante del destino dell’isola…….

Ma dico io , allora perchè non lasciare il posto a chi l’isola la ama senza interesse e sarebbe capace anche ”tirandola per i capelli” di salvarla?

Una volta mi pare Sindaco che hai detto:” si agisce come si pensa” , il che è valido in ogni campo perchè la politica è l’esternamento di ciò che è poi il comportamento nei confronti delle persone nella vita…..”fregamiocene”, andiamo via di corsa invece di andare al consiglio che la nuova cultura del vino è troppo importante!!!!!!

 

 

 

“Games are over”?… – Considerazioni e perplessità


E’ indubbio che nelle Isole “minori” a vocazione turistica, come Ustica, ci sono ( o meglio ci dovrebbero essere) alcuni provvedimenti o situazioni che creano instabilità e che non andrebbero mai fatti durante la stagione estiva.

La situazione dei trasporti, le incertezze degli stessi, gli sprechi visti durante un intero inverno, le giuste lamentele (ma no nei tempi!) e tanti altri piccoli problemi che se messi assieme diventano “ un problema d’immagine “ certamente non fanno bene a nessuno ne tantomeno al “buon nome” dell’Isola.

Il nostro continuo lamentarci – durante la stagione in corso, senza peraltro avere risolto il problema – alla fine produce solo un effetto : incertezza nel Turista o nel potenziale visitatore.

Ultimamente si sono letti diversi interventi da parte di alcuni che spesso “fanno il punto” sulla situazione che “punto” non è … lo definirei un punto e virgola salvo constatare poi che invece era solo … un “virgola” !

Si sono letti interventi a riguardo la pulizia delle spiagge, la pulizia delle strade, la “programmazione sostitutiva” e la realizzazione di eventi per “accogliere” al meglio il Turista ( che è il nostro datore di lavoro); si leggono tanti buoni propositi, si blocca il traffico serale per creare l’ “oasi di pace” attorno all’unica piazza dell’Isola che finita la grande funzione di parcheggio diurno la si vorrebbe vestire di altre spoglie, serate di “gala” con dei vestiti “punk” (stile che si caratterizza come un rifiuto dei canoni della moda stessa e delle regole).

Tante buone iniziative ma altrettante strumentalizzate e – oserei dire – anche “interessate” ma per fortuna da parte di pochi mentre tanti buoni propositi in tanti altri in buona fede.

Quindi da una parte leggiamo delle belle notizie da un’altra, invece, attuiamo azioni che sono rimaste fine a se stesse quando tutto questo era possibile farlo in tempi non sospetti ( Gennaio-Febbraio) o addirittura, ad Aprile, quando i nostri pescatori occuparono l’aula consiliare per i noti problemi sulla pesca rimasti ad oggi “solo belle promesse”.

Invece no, aspettiamo l’inizio della stagione estiva per accorgerci che i trasporti sono a “rischio” dopo gli sperperi invernali; sempre durante la stagione estiva “cadono” dall’alto provvedimenti a tutela dell’ambiente per gravi inadempienze da parte della locale Pubblica Amministrazione – rifiuti – che erano da anni “sospesi “ ; ci si accorge che i finanziamenti dei trasporti urbani saranno ridotti del 20% salvo però assumere diversi autisti ( se non sbaglio 4 ) a Giugno quando non vi era tanta affluenza nell’Isola e magari in Agosto resteranno fermi per mancanza di fondi o per riduzione del personale; si rischia lo “stop” del dissalatore … quindi anche acqua razionata; si leggono “paventate” interruzioni di collegamenti per ritardati pagamenti da parte della Pubblica Amministrazione; insomma una situazione generale che lascia molto perplessi se a tutto questo ci si aggiunge anche ciò che si è ascoltato l’altra sera in Consiglio Comunale.

Credo per la prima volta, ma sicuramente dopo diversi decenni, non è stato approvato in Consiglio Comunale il conto consuntivo del 2011 che ha ricevuto un parere negativo da parte del revisore in quanto – si è avuto modo di capire – malgrado più volte richiesto ad alcuni Funzionari l’esistenza o meno di debiti fuori bilancio alcuni di questi non hanno neanche risposto alle note del revisore il quale invece avrebbe riscontrato dei “debiti fuori bilancio” per circa 255 mila euro.

Situazioni queste della Pubblica Amministrazione che oserei definire “disamministrazione pubblica” e credo sia giunto il momento che i Cittadini prendano coscienza di ciò – anche quelli che di fatto sostituendosi alla locale Pubblica Amministrazione non ne parlano, non dico pubblicamente, ma neanche tra loro rafforzando con il loro “silenzio” il “sospetto” che le finalità rispetto al “vero bene” dell’Isola siano ben altre -.

Tali debiti, se non imputati ai veri responsabili, dovranno essere necessariamente ripianati nei successivi esercizi finanziari e quindi saranno soldi in meno per migliorare alcuni servizi ai Cittadini se non addirittura un aggravio su “mutui” e “tasse”.

Abbiamo già altri casi in cui gli errori della “pubblica disamministrazione” sono ricaduti alla fine non su chi ha prodotto il danno ma sui Cittadini che sono sempre e comunque chiamati a pagare, sia in termini economici sia in termini di servizi.

Mi auguro che questa volta, visto che è la prima volta si ponga rimedio e non come le altre volte che a pagare sono sempre gli stessi: chi ha sbagliato paghi e che gli Amministratori Pubblici facciano sino in fondo il proprio dovere e smettano di fare le vittime ribalzando le responsabilità su altri ancora o su altre istituzioni.

Ci sono leggi, regole e regolamenti che vanno rispettati: ma a chi è demandato il preventivo controllo?

Regione, Provincia e Comune dovrebbero essere i “servitori” dei Cittadini, in special modo di quelli onesti, e non i Cittadini a dover pagare la loro inettitudine.

Questo è un sistema che non funziona e che va combattuto … e non sempre e solo a discapito dei Cittadini.

L’intervento del revisore dei conti, non contrastato per la incompresa assenza di chi doveva essere, ad ogni costo, presente – mi riferisco al sindaco e all’assessore al Bilancio Mistretta – mi inducono a pensare che “GAMES ARE OVER” ( i giochi sono finiti ) e che non possono esservi tempi supplementari … se non un “buon commissario”.

Salvatore Militello

 

Considerazioni efficienza “Servizio Pubblico” di Salvatore Calderone

Gent.mo Rag. Caserta

Il sottoscritto non fa il ragioniere ma, suo malgrado, oltre alla sua attività principale, si vede costretto a fare il piccolissimo imprenditore.

Proprio quest’ultima considerazione (ne abbiamo parlato di presenza) mi porta a considerare un bene la cessione del distributore, come sarebbe un bene qualsiasi altro affidamento di servizi all’esterno.

Il servizio pubblico, “sic stantibus rebus”, è ahimé destinato ad essere totalmente fallimentare.

L’unica possibilità di miglioramento la si potrebbe avere (la legge non lo prevede) vincolando la retribuzione dei dipendenti all’efficienza del servizio e facendo pagare di tasca propria agli amministratori i buchi di bilancio.

Mi viene da sbellicarmi dalle risate quando, nella pubblica amministrazione, si parla di premi di produttività.

Produttivita di cosa, se la pubblica amministrazione è quasi sempre autoreferenziale?

Ho conosciuto parecchi lavoratori seri anche nel pubblico; essi però sono animati di “buona volontà” e di “dignità” ma, se improvvisamente, decidessero di iscriversi alla categoria dei lavativi otterrebbero soltanto la solidarietà degli altri “colleghi” e non certo il biasimo di alcuno.

Gli amministratori, principali responsabili della macchina amministrativa, non hanno infatti nessun potere sui dipendenti; quindi dove andremo mai?

Per far funzionare le cose bisognerebbe soltanto “precarizzare” gli “stabili” e non, come sostenuto da altri “stabilizzare” i “precari”.

Concordo con Lei, invece, per ciò che attiene i toni utilizzati dall’assessore Tranchina nel contraddittorio.

L’agone politico e le divergenze di opinione non devono infatti mai prescidere dal decoro e dal buon gusto.

Inviterei pertanto il Sig. Bertucci, prima di pubblicare qualsiasi contraddittorio, a verificare l’appropriatezza dei motti utilizzati.

Distinti saluti.

Salvatore Calderone.

 

Considerazioni incontro chiarificatore (sic!) con CP


“Riunione” poco utile. O molto utile…

Purtroppo, come avevo già visto altre volte, gli usticesi si sono esibiti in folkloristiche quanto inutili urla, cosa che io poco apprezzo… tolto questo, si è discusso solo dei problemi della cala S.Maria e della conduzione dei natanti attorno all’isola, nonché della gestione del noleggio/locazione delle barche.

Una sola cosa è emersa in modo INEQUIVOCABILE: l’assoluta mancanza di elasticità ed apertura mentale di chi dovrebbe essere al nostro servizio! Già, però non è tutto negativo, perché i rappresentanti della CP hanno precisato di “eseguire ordini”. E’ adesso abbastanza chiaro che chi regge le fila (non era presente!) ha delegato, in loro rappresentanza, persone particolarmente rigide e ha deciso che non vi fosse posto migliore in cui spedirle che l’Isola… Per inciso, tali rappresentanti si sono dimostrati educati e cordiali, ma fin troppo rigidi, forse per gli ordini ricevuti…

Probabilmente la cosa migliore sarebbe “cercare la testa del pesce” e capire il motivo di incondivisibili decisioni.

Ustica fa parte del resto d’Italia, come affermato dal rappresentante di CP, questo è evidente…. la parte meno evidente è che le tradizioni non possono essere massacrate in virtù di leggi che perdono di significato per le caratteristiche morfologiche dell’isola… la parte meno evidente è che forse il buonsenso dovrebbe essere alla base di decisioni ed affermazioni sentite oggi. Forse bisognerebbe mettere in mostra che quanto discusso oggi dai rappresentanti della CP non è “legge che viene fatta rispettare”, è tirannia!

Si è detto tutto ed il contrario di tutto, i corpi morti non sono sicuri, però le forze pubbliche li usano per il loro ormeggio…. le boe gialle di delimitazione sono ABUSIVE e posate senza alcun progetto APPROVATO, ma verranno utilizzate come base per l’ormeggio dei natanti;è vietato mettersi “alla ruota” dentro l’approdo (e vi prego di non chiamarlo MAI “porto”, perche tale non è!), però… scusate, ma se il corpo morto è vietato devo mettermi all’ancora… e se ho solo un’ancora direi che sono alla ruota! Alla faccia della sicurezza.

Poi sono state spiegate le metodologie di repressione dei vacanzieri: a meno di 100m dalla costa si potrà andare solo a remi (sic! è la legge, ma un gommone di 7,5 metri come va a remi?) ma ciò non vale per i diving! non si può ancorare a meno di 100m ma questo non vale per i diving. Saranno generosi, se ci fermiamo a 80m dalla costa non ci rimprovereranno e non ci faranno il verbale…. Non voglio commentare oltre, semplicemente mi passa la voglia di mettere il gommone a mare… L’ormeggio selvaggio era IMPROPONIBILE e sono il primo a dirlo, ma in quella caotica gestione non c’è mai stato alcun problema. Siamo sicuri che fosse necessario (o utile…) cambiare le cose?

Presto altre considerazioni sull’incontro e sulla ordinanza 44/11…

Marco Daricello

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Da Milano Marco Martucci

Cari amanti dell’isola di Ustica; desidero porvi alcuni quesiti:
1) come faremo a goderci l’isola con queste restrizioni?
2) come faremo a ormeggiare alla cala S. Maria i nostri “panfili”‘
3) come faremo a varare i nostri panfili senza pagare alcuna tassa?
4) come faremo a ormeggiare intorno all’isola senza ancora?

Questi e tanti altri quesiti trovano una sola risposta: FOTTIAMOCENE!!!!! del resto alcune restrizioni già erano esistenti e mi sembra che solo in pochi si siano attenuti negli anni passati Un abbraccio

 

 

Consigli dalla California di Agostino Caserta


[ id=5591 w=90 h=140 float=left]Facendo i dovuti scongiuri, c’e da considerare seriamente la possibilità, che i collegamenti con l’isola, in qualsiasi momento nel futuro, possano essere interrotti totalmente per 2 giorni o più creando problemi sia in trasferta per l’Ustica che per le squadre ospiti e quindi essere preparati all’emergenza .Si spera che per il futuro Ustica possa contare, sia in estate che in inverno, di mezzi sempre più idonei. Non è necessario avere tante compagnie e conseguentemente tante corse ma bisogna dare agli isolani ed ai turisti, in condizioni più o meno normali, la certezza del ritorno …

Nel forum del sito Ustica-Calcio si e’ visto un messaggio di un sostenitore dell’Asd Piana che invita gli usticesi a portare a Piana pesce fresco per fare una grigliata a fine partita e loro offrirebbero i famosi cannoli locali. Come iniziativa va benissimo . Ma a qualcuno dei tifosi che usa la chat e si firma con lo pseudonimo Ultras , ricordiamo che in terza categoria l’obiettivo principale e’ di tenersi in buona forma fisica e di andare in campo e divertirsi . Vincere e’ importante, ma essendo questo un campionato di assestamento, come giustamente fa notare anche il Presidente del Consiglio Leo Cannella nella sua lettera aperta, bisogna aspettare e avere fiuducia in questo gruppo Dirigente che è compatto e voglioso di fare sempre meglio. Intanto questa bella avventura calcistica e’ iniziata ed è un impegno, un mezzo di crescita per i ragazzi ed il paese, e’ un costruttivo passatempo per tutti. A molti viene data la possibilità di fare sport attivo che fa bene alla salute e per i ragazzini che guardano i più grandi e’ uno stimolo per lasciare le play station e andare al campo per farsi i muscoli .

Nelle precedenti trasferte dell’Asd Ustica il tifo locale per le due squadre palermitane ( Sparta e Sp Club ) e’ stato relativo perché i sostenitori sugli spalti per la maggior parte erano usticesi . Senz’altro non sarà lo stesso nelle trasferte nelle cittadine dell’entroterra . Quasi sicuramente a Piana, sono infervorati anche loro, per la squadra locale ci saranno centinaia di sostenitori e sarà un ambiente diverso a cui e’ necessario abituarsi mentalmente subito ed evitare di lasciarsi intimidire e, soprattutto, distrarre , ma… non dimentichiamo che anche a Piana ci sarà anche un piccolo gruppo di usticesi. Nelle partite in casa e’ andata benino , bisogna fare il salto in trasferta per sperare in una svolta ! Si conta di vedere la squadra concentrata con una difesa compatta aiutata anche dal centrocampo .E’ importante rimanere in partita ! Ogni partita fa storia a se ,la vittoria e’ alla portata di tutti .

Agostino Caserta

Considerazioni, dalla California, sulla partita ASD Ustica – Torrettese


[ id=5402 w=100 h=170 float=left]La squadra c’e’ ed e’ in crescita . La trasformazione-metamorfosi , anche se ancora non completa , e’ partorita domenica al ” Mulino a Vento ” . E’ avvenuto il vero battesimo , con quasi tutto ciò che e’ connesso e correlato con il calcio , l’espulsione di un giocatore, le indecisioni arbitrali, e le conseguenze da pagare e come sapere reagire e rimediare alle avversità, ne fanno parte . L’atteggiamento quasi timido e da spettatrice, delle prime due partite è tipico delle matricole , fa parte del passato , l’ASD Ustica e’ diventata protagonista sul campo, nel bene e nel male, prendendo in mano le redini della partita e lasciando la propria impronta .

Sono venuti fuori la personalità e il carattere della squadra . Soprattutto, a prescindere dal risultato, se mi metto nei panni dei giocatori, so che ora definitivamente ” c’e’ più gusto ” ad andare a giocare . Sono stati fatti diversi passi avanti e a poco a poco la condizione atletica , il fiato e la resistenza miglioreranno automaticamente, però, sarà necessario abituarsi ad essere completamente concentrati per la durata dell’intera partita (tutti e due i tempi ) ci vorrà un po’ di impegno ma con il tempo questa applicazione diventerà quasi spontanea e naturale .

Risultato a parte la partita e’ stata bella, ha intrattenuto il pubblico ed e’ stata una partita mozzafiato ; bisogna anche rendere omaggio alla squadra ospite che ha avuto la caparbietà di crederci anche se in svantaggio di due gol e questo insegna che bisogna avere sempre la mentalità positiva e avere l’inclinazione, quando si e’ sotto nel punteggio, di fare altrettanto . Purtroppo l’arbitro avrà commesso qualche errore, ma ci sta, fa parte del gioco e alla lunga prevarrà la legge della compensazione. La cornice di pubblico al ” Mulino a Vento “, questa volta con tanti striscioni, e’ stata spettacolare e da ex giocatore vi posso assicurare che dal campo il sostegno del pubblico si ” sente ” , Eccome !!

Agostino Caserta

Considerazioni, dalla California, sulla partita ASD Ustica – Torrettese


[ id=5401 w=100 h=170 float=left] La squadra c’e’ ed e’ in crescita . La trasformazione-metamorfosi , anche se ancora non completa , e’ partorita domenica al ” Mulino a Vento ” . E’ avvenuto il vero battesimo , con quasi tutto ciò che e’ connesso e correlato con il calcio , l’espulsione di un giocatore, le indecisioni arbitrali, e le conseguenze da pagare e come sapere reagire e rimediare alle avversità, ne fanno parte . L’atteggiamento quasi timido e da spettatrice, delle prime due partite è tipico delle matricole , fa parte del passato , l’ASD Ustica e’ diventata protagonista sul campo, nel bene e nel male, prendendo in mano le redini della partita e lasciando la propria impronta .

Sono venuti fuori la personalità e il carattere della squadra . Soprattutto, a prescindere dal risultato, se mi metto nei panni dei giocatori, so che ora definitivamente ” c’e’ più gusto ” ad andare a giocare . Sono stati fatti diversi passi avanti e a poco a poco la condizione atletica , il fiato e la resistenza miglioreranno automaticamente, però, sarà necessario abituarsi ad essere completamente concentrati per la durata dell’intera partita (tutti e due i tempi ) ci vorrà un po’ di impegno ma con il tempo questa applicazione diventerà quasi spontanea e naturale .

Risultato a parte la partita e’ stata bella, ha intrattenuto il pubblico ed e’ stata una partita mozzafiato ; bisogna anche rendere omaggio alla squadra ospite che ha avuto la caparbietà di crederci anche se in svantaggio di due gol e questo insegna che bisogna avere sempre la mentalità positiva e avere l’inclinazione, quando si e’ sotto nel punteggio, di fare altrettanto . Purtroppo l’arbitro avrà commesso qualche errore, ma ci sta, fa parte del gioco e alla lunga prevarrà la legge della compensazione. La cornice di pubblico al ” Mulino a Vento “, questa volta con tanti striscioni, e’ stata spettacolare e da ex giocatore vi posso assicurare che dal campo il sostegno del pubblico si ” sente ” , Eccome !!

Agostino Caserta

Da Palermo Mario Oddo

Caro Pietro,
stamattina aprendo il Sito ho avuto la piacevole sorpresa di
ammirare la nuova veste grafica che è veramente bella;

complimenti ! un motivo in più per tutti
noi della “comunity” per essere contenti ed orgogliosi di
farne parte. A Te a ai numerosi,
Utenti, ovunque si trovino,un anticipo di
auguri per le prossime Festività.

mail.google.com

Considerazioni

comune foto recentissimaIl sindaco di Ustica con lettera n. 7251 del 27/11/09 aveva invitato i consiglieri comunali ad un “incontro organizzato al fine di pianificare le manovre finanziarie consiliari e programmatico”, in quanto la sentenza del TAR, che ha annullato il decreto n. 673 dell’11/09/09 con il quale l’Assessore Regionale alla Famiglia e alle Politiche Sociali aveva sciolto il consiglio comunale di Ustica , potrebbe annullare tutti gli atti prodotti dal Commissario ad acta.

All’incontro, però, si sono presentati soltanto due consiglieri su dodici.

La nostra impressione è che i consiglieri (maggioranza e opposizione) hanno voluto mandare un forte messaggio al Sindaco: “non vogliono sentirsi dei robot, comandati a distanza, ma parte integrante di un sistema amministrativo che decide, insieme, esclusivamente per il bene di TUTTO il paese”.

È ovvio che i consiglieri comunali non hanno gradito l’”emarginazione” nell’incontro che il Sindaco ha avuto con gli operatori turistici, per decidere la programmazione delle attività per il 2010.

Da Roma Mara Piattelli

maraHo appena visitato il sito www.usticasape.it.
E’ un posto veramente speciale!
Prima o poi verremo anche noi a Ustica. Me lo riprometto da anni senza riuscire a mantenere questo proposito. Interessante la ricetta dei “Gigi”..!!
Un saluto a chi può godersi la bella Isola di Ustica!

Commento Nino Zanca

CARO PIETRO,

DI RITORNO DA UNO DEI MIEI MOLTEPLICI VIAGGI IN MESSICO, CHE E’ LA BASE DEL MIO LAVORO, HO AVUTO MODO DI VISIONARE IL TUO SITO SU CONSIGLIO DI AMICI COMUNI. TI FACCIO TANTI COMPLIMENTI.
MI E’ PIACIUTO MOLTO E NON TI NASCONDO CHE E’ STATO INSERITO SUBITO TRA I “PREFERITI” E CHE LAVORANDO SPESSO AL COMPUTER MI CAPITA DI RICHIAMARLO ANCHE VARIE VOLTE AL GIORNO.

A NOI , San Bartolo MiciòAUTENTICAMENTI USTICESI ANCHE SE VIVIAMO FUORI DALL’ISOLA, CREDO SERVIRA’ TANTISSIMO PER ESSERE AGGIORNATI SU TUTTO QUANTO SUCCEDE , IN TEMPO REALE ED ESSERE PIU’ PRESENTI E MAGARI DARE ANCHE UN NOSTRO PARERE SULLE QUESTIONI PIU’ SENTITE.
HO POI VISTO LE FOTO DEL GIONO DEI MORTI E CON GIACOMO CI SIAMO ACCORTI CHE UNA RITRAEVA LA NOSTRA CAPPELLETTA DI FAMIGLIA…
E’ STATO EMOZIONANTE VEDERE NITIDE LE FOTO DEI NOSTRI CARI E ANCHE DI QUESTO VOLEVO RINGRAZIARTI.
IL SITO LO STO RIVISITANDO TUTTO E CREDIMI SARA’ UN BEL CONFORTO ANCHE NELLE GIORNATE DI LAVORO CHE ANCHE PROSSIMAMENTE MI VEDRANNO FUORI DA USTICA E DALL’ITALIA.
RICEVI UN CARO SALUTO ED UN GROSSO “GRAZIE” PER QUESTO TUO IMPEGNO

NINO ZANCA

Alcuni Apprezzamenti sul sito arrivano da Amici che “vivono altrove” e che Amano il loro “Scoglio”…

Dalla Germania – Sig. Tanino Santaniello

Carissimo Pietro, le notizie sul sito www.usticasape.it vanno molto bene. Bravo meriti tanto elogi. Tu puoi contare sulla mia collaborazione… Tanti abbracci fraterni G. Gantaniello

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Da Firenze – Prof. Massimo Caserta

Ti ringrazio Pietro, sei stato veramente molto gentile. Ho saputo solo da pochi giorni da Nuccio Caserta del tuo Sito, che ho subito visitato e anche molto apprezzato. E’ stata una buona idea, e ti faccio i miei complimenti sia per la tua sensibilità che per il notevole impegno che profondi. Come puoi ben capire, per noi usticesi che viviamo fuori, la tua iniziativa assume un rilievo ancora più importante. Grazie ancora e buon lavoro. Massimo Caserta

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Da Roma – Dott. Franco Foresta Martin

Caro Pietro, grazie per l’opportunità della visita virtuale al cimitero di Ustica nella ricorrenza dei Morti. Non potendo essere presente fisicamente, ho usufruito anche io del tuo gradito servizio. Un abbraccio, Franco Foresta Martin

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Da Milano – Marilena e Sarina Guarrera

Caro Pietro, Grazie per la bella sorpresa della fotografia della nostra cappelletta e le foto dei nostri Cari… Ci siamo emozionate perché effettivamente sembrava di essere li, come dici tu.. virtualmente. PS Apprendo con piacere che abbiamo un servizio di aliscafo in più… wow!!! Saluti Marilena e Sarina

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Da Pelermo – Prof. Angelo Longo

Caro Pietro. ero in arretrato di un paio di giorni perché impegni non mi hanno permesso di visitare il tuo sito. www.usticasape.it ha aperto una finestra sulla nostra Isola, e per la tempestività e l’obiettività delle informazioni può essere considerato la voce di Ustica. Oggi ho trovato molte notizie e foto interessanti e anche emozionanti frutto di sagace e professionale lavoro. Grazie Angelo Longo

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Da Cerignola (FG) Giovanna Longo

Caro Pietro, “ GRAZIE “ perché , anche in questa occasione non hai mancato di farci sentire partecipi e, vicini ai nostri cari , nel giorno della commemorazione di defunti. Continua nel tuo encomiabile lavoro , e grazie ancora .
Un abbraccio
Rosalba Longo