Ustica sape

Ustica aula consiliare, Giovanni Palmisano (il Talebano) regala al Presidente Crocetta una collana di peperoncini piccanti

regalo peperoncino al presidente Crocetta
Collana di peperoncino per il Presidente Crocetta

Nuovo aliscafo Palermo-Ustica, Crocetta: mercato aperto ai piccoli operatori


 

arrivo Mistral Ustica
Mistral

PALERMO. «Un servizio essenziale per i residenti di Ustica e, soprattutto nella stagione estiva, per
sostenere il turismo e dunque l’economia dell’isola». Lo ha detto Antonello Cracolici, presidente del gruppo parlamentare del Partito Democratico all’Ars, a proposito del nuovo servizio in aliscafo fra Palermo e Ustica gestito dalla «Visit Sicily Tours», la compagnia che da oggi cura la tratta di collegamento con l’isola con due corse giornaliere di andata e ritorno (la durata del viaggio è di un’ora e mezzo).

Cracolici si è imbarcato alle 14 sull’aliscafo «Mistral» insieme con il presidente della Regione Rosario Crocetta, l’assessore regionale al Turismo Cleo Li Calzi e il segretario regionale del Pd Fausto Raciti. Al loro arrivo sono stati accolti dal sindaco di Ustica Attilio Licciardi.

«Abbiamo aperto il mercato garantendo un servizio nonostante alcune posizioni dominanti sul ci volessero imporre certe tariffe che non trovavano riscontro nelle valutazione delle agenzie deputate a stabilire i costi delle corse. In questo caso siamo riusciti a trovare un sistema che procedendo per lotti può consentire a piccoli operatori siciliani di potere intervenire sul mercato e lavorare e farlo a prezzi competitivi».

Lo ha detto il governatore siciliano Rosario Crocetta durante il viaggio inaugurale del primo collegamento tra Ustica e Palermo della compagnia Visit Sicily Tours di Cefalù che va a sostituire il servizio reso fino all’anno scorso dalla Usticalines.

«È stata una grande scelta questa da parte degli organismi tecnici dell’assessorato che hanno seguito queste vicende – ha aggiunto -. La cosa più bella è che oggi andiamo ad Ustica con l’aliscafo. Un fatto importante perchè riusciamo a garantire il servizio in tutte le isole in una situazione in cui grandi gruppi ci hanno fatto un po’ di guerra».

Fonte Giornale di Sicilia

 

Crocetta si autosospende dopo le parole del suo dottore: “Borsellino va fatta fuori come il padre”


 

Rosario Crocetta, presidente della Regione Sicilia
Rosario Crocetta, presidente della Regione Sicilia

Le frasi choc di Matteo Tutino al telefono con il presidente della Regione Sicilia. Lui prova a difendersi: non ho sentito, sono sconvolto. La figlia del magistrato: mi vergogno per loro

ANSA

«Mi auto-sospendo immediatamente da presidente della Regione», questa la reazione di Rosario Crocetta, sull’onda delle polemiche per le intercettazioni della telefonata col suo medico Matteo Tutino che parlando di Lucia Borsellino dice: «Va fermata, va fatta fuori come suo padre».

L’INTERCETTAZIONE

Questi i fatti: «Lucia Borsellino va fermata, fatta fuori. Come suo padre». Come Paolo Borsellino, il giudice assassinato il 19 luglio 1992. Sono parole pesantissime, intercettate pochi mesi fa. A pronunciarle non è un boss, ma un medico di successo: Matteo Tutino, primario dell’ospedale palermitano Villa Sofia arrestato nei giorni scorsi, e medico personale di Rosario Crocetta. All’altro capo del telefono c’è proprio il governatore della Sicilia, che ascolta e tace. Non si indigna, non replica: nessuna reazione di fronte a quel commento macabro nei confronti dell’assessore alla Salute della sua giunta (dimessasi qualche giorno fa), scelto come simbolo di legalità in un settore da sempre culla di interessi mafiosi. Lo rivela L’Espresso nel numero in edicola domani, anticipato sul sito on line del settimanale.

CROCETTA: “NON HO SENTITO”

«Non ho sentito la frase su Lucia, forse c’era una zona d’ombra, non so spiegarlo. tant’è che io al telefono non replico. Se avessi sentito quella frase, non so… avrei provato a raggiungere Tutino per massacrarlo di botte, forse avrei chiamato subito i magistrati. Non so… sono sconvolto. Provo un orrore profondo», prova a difendersi Crocetta. E replica a chi chiede se ha intenzione di dimettersi: «Dimettermi? Sono accusato di qualcosa? Ho fatto qualcosa? Il destino della Sicilia può essere legato a una frase, che non ho sentito, pronunciata dal mio medico? Non lo so. In questa vicenda io sono una vittima».

LA BORSELLINO: “MI VERGOGNO PER LORO”

La stessa Lucia Borsellino ha commentato al giornale radio della Rai: «Mi sento intimamente offesa e provo un senso di vergogna per loro». Alla domanda su cosa pensi della giustificazione di Crocetta, ha risposto glaciale: «Non spetta a me fare commenti al riguardo». La Borsellino si era dimessa il giorno dopo l’arresto di Tutino, medico personale di Crocetta. L’ex consigliere regionale ha ricevuto una chiamata di solidarietà del premier Renzi.

IL PD CHIEDE LE DIMISSIONI

La polemica politica è scoppiata immediatamente, con un assedio bipartisan. «Inevitabili le dimissioni Crocetta e nuove elezioni in Sicilia», scrive su Twitter Davide Faraone. «Quelle parole su Lucia Borsellino sono una vergogna inaccettabile», denuncia il sottosegretario Pd all’Istruzione, tra i più vicini a Matteo Renzi.

Fonte:  La Stampa
16-07-2015

 

Isole minori: Ustica Lines e Crocetta di nuovo ai ferri corti


PALERMO – «Non è più sopportabile continuare a leggere articoli che mistificano la realtà e dichiarazioni di qualche sindacalista e di alcuni esponenti politici che denotano la totale mancanza di conoscenza sui rapporti tra la Regione siciliana e l’Ustica Lines». È quanto si legge in una dura nota della compagnia di navigazione, all’indomani della schiarita che aveva permesso di riprendere i collegamenti tra la Sicilia e le isole minori che erano stati sospesi il 7 maggio scorso per il credito che la compagnia vanta nei confronti della Regione. E così, in vista dell’incontro chiarificatore di mercoledì prossimo, tornano le acque agitate nella trattativa tra Regione e Ustica Lines che ha più volte denunciato il fatto di essere costrette a 400 licenziamenti se non arriveranno i fondi dovuti.

Non sappiamo se la nota di Ustica Lines ha dei precisi destinatari o è stata diramata solo per fare chiarezza ma le dichiarazioni di Crocetta rilasciate oggi a Lampedusa sembrano avere a che fare con la dura reazione della compagnia di navigazione. «Ci sono lobbie di società marittime che detengono in Sicilia il monopolio e tariffe fuori mercato impedendo il cambiamento, purtroppo contano su un sostegno esteso anche all’Ars» ha detto il governatore che ha citato l’esempio di quanto avvenuto di recente all’Assemblea siciliana. «Ho proposto una norma in finanziaria per collegare Linosa a Lampedusa con gli idrovolanti ampliando cosi l’offerta di trasporto a favore degli abitanti – ha detto – Bene, per tre volte la norma è stata stralciata, questo perché le lobbies delle compagnie sono ben appoggiate all’Ars. Noleggiare un idrovolante costa 8 mila euro, noleggiare un aliscafo costa 30 mila euro. Tutto questo deve finire».

Leggendo la nota odierna di Ustica Lines, sembra proprio una replica alle parole di Crocetta: «Si precisa per l’ennesima volta – è scritto nella nota – che l’Ustica Lines non svolge i servizi di collegamento per le Isole minori (servizi che devono essere garantiti dalla Regione) in virtù di un affidamento diretto, ma – aggiunge la nota – dopo avere partecipato a bandi europei pubblicati sulla Gazzetta ufficiale dell’Ue, aperti a tutti i concorrenti in Europa. Non ci sono “trattamenti di favore”, come si vuole adombrare, né altro. Si ribadisce, ancora una volta, che la somma di 75 milioni di euro annui per lo svolgimento dei servizi è totalmente falsa. L’ultimo bando per i due lotti (Egadi ed Eolie), della durata di 21 mesi, prevede un corrispettivo di 36 milioni di euro imponibili annui. La Regione non ha mai contestato nulla all’Ustica Lines, ma ha affermato piuttosto di avere essa stessa commesso un errore nella definizione dell’ultimo bando (e non dei precedenti) aggiudicato all’Ustica Lines. La Regione sostiene che il corrispettivo di questo bando per i servizi sarebbe sovradimensionato del 15% sulla base di uno studio fornito dal Registro italiano navale, ma lo stesso Registro nei giorni scorsi ha ufficialmente smentito la Regione affermando, tra l’altro, che i dati forniti sono stati rimodulati dalla Regione stessa».

«In ogni caso – conclude la nota – l’infondatezza delle “valutazioni” della Regione saranno dimostrate dall’Ustica Lines nelle opportune sedi. Per oltre un anno l’Ustica Lines non ha percepito un solo euro di quanto dovuto e la Regione, dopo oltre un anno, non ha sottoscritto i contratti, sottraendosi così ai suoi obblighi, pretendendo però che l’Ustica Lines continui ad effettuare i servizi per proprio conto».

Fonte: La Sicilia.it

Isole Minori: La Giunta Crocetta approva ticket ingresso per i turisti

Ustica fotoPalermo – La Giunta Crocetta ha approvato un disegno di legge sulla “Gestione flussi turistici delle isole minori” che era stato proposto dall’assessore alle Autonomie locali e Funzione pubblica Patrizia Valenti. Nel ddl e’ prevista la possibilita’ per i sindaci di introdurre un ticket per i visitatori dell’importo massimo di 5 euro. Gli introiti dovrebbero essere gestiti dagli stessi sindaci per migliorare la qualita’ dei servizi turistici.

Il ddl disciplina la sicurezza delle aree portuali e delle zone vicino ai vulcani, l’allestimento di punti informativi, prevede l’abbattimento delle barriere architettoniche, in particolar modo nelle aree portuali, garantisce assistenza ospedaliera al turista. Prevista anche l’istituzione immediata di un tavolo tecnico con l’assessorato alle Infrastrutture sui temi legati al trasporto navale.

Per l’assessore Michela Stancheris “le norme permetteranno di risolvere molti problemi finanziari delle isole minori per effetto soprattutto del turismo occasionale”.

Fonte I Giornali di Sicilia

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COMMENTO

Da Ustica Salvatore Militello

Ed io che pensavo ( e penso !) di abolire il Ticket d’ingresso ad Ustica istituito dal Comune nel 2008 e trasformarlo come un “bonus” che avrà chi dimostra di avere pernottato almeno una notte nell’Isola…!!!! Davvero.. è più facile mettere tasse piuttosto che amministrare il “denaro pubblico”.

Salvatore Militello

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Da Palermo Angelo Longo 

la Giunta Regionale ha approvato un tichet di ingresso per sbarcare nelle ISOLE MINORI, dico che siamo alla follia pura. Mentre si sprecano fiumi di denaro con tre mezzi due Aliscafi in partenza da Ustica alle 14’30 seguiti dalla nave alle 15 con costi dei biglietti impraticabili,,qualche ONOREVOLE ASSESSORE si inventa di aggiungere cinque euro di spesa sul costo del passaggio gia’ ASSOLUTAMENTE ESOSISSIMO.

Sua Santità Papa FRANCESCO, Ti supplichiamo, prendi il telefono e ILLUMINA i cervelli di tali IDIOTA.

Con sommo rispetto un anziano Isolano

G R A Z I E

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Da Ustica Calogero Pitruzzella 

I politici, uomini di alto grado di faciloneria, fanno studi come togliere soldi dalle tasche dei cittadini. Un modo per incentivare il turismo bravi. La giunta Regionale è stata illuminata, con questo aumento di biglietto per non far venire turisti nelle Isole. Ustica, i servizi si sprecano nessuno prende provvedimenti. Calogero Pitruzzella.

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Da Palermo Mario Oddo

Assessore, mi permetta di commentare questa sua “geniale” proposta parafrasando una famosissima battuta di Francesco Ferrucci : vile, tu uccidi un turismo morto” !

 

 

 

 

Sicilia: La Giunta Crocetta approva ddl per l’abolizione delle province.


Il presidente della Regione Sicilia Rosario Crocetta durante la seduta inaugurale dell'Assemblea Regionale Siciliana, Palermo, in una foto d'archivio del 5 dicembre 2012. ANSA / FRANCO LANNINOCome era emerso durante il vertice di maggioranza di questo pomeriggio, in serata la giunta regionale, riunita dal presidente Rosario Crocetta, ha approvato il disegno di legge che abolisce le nove Province regionali, sostituendole con liberi consorzi tra comuni, come prevede lo statuto speciale. Il ddl sara’ trasmesso domani alla commissione Affari istituzionali dell’Ars.

Con un apposito ddl, il governo di Rosario Crocetta intende dare attuazione all’art.37 dello Statuto speciale, in base al quale le imposte delle ”imprese industriali e commerciali, che hanno la sede centrale fuori del territorio della Regione, ma che in essa hanno stabilimenti ed impianti” devono essere riscosse ”dagli organi di riscossione” della Regione.

Fonte: Ansa.it

Sicilia: Crocetta fa sul serio e approva la legge anti-parentopoli


Detto e fatto. La giunta siciliana guidata da Rosario Crocetta ha approvato un disegno di legge anti-parentopoli che prevede l’incompatibilità per i politici e i loro parenti nei vari enti. Nel mirino i deputati che hanno parenti negli enti di formazione ma anche i rapporti tra società private e enti partecipati da Palazzo d’Orleans. E’ stata così approvata la norma che Crocetta stesso ha definito “manifesto di questa nuova Ars“. In particolare la norma approvata dalla giunta nella tarda serata di ieri, che adesso dovrà passare al vaglio del parlamento regionale, recita: “E’ incompatibile con la carica di deputato regionale chi ha ascendenti o discendenti, ovvero parenti o affini fino al secondo grado, che ha in essere con l’amministrazione regionale contratti di appalti o concessioni di lavori, forniture o servizi, oppure che goda di contributi, sussidi o garanzie a qualsiasi titolo da parte della Regione, fatti salvi contributi, sussidi o garanzie che discendano da leggi di tutela della persona e della famiglia“.

La norma approvata dalla giunta Crocetta prevede inoltre che “l’incompatibilita’ opera anche nel caso in cui l’ascendente o il discendente, ovvero il parente o affine fino al secondo grado, ricopra all’interno della societa’ o ente privato che ha in essere con l’amministrazione regionale contratti di appalti o concessioni di lavori. La causa di incompatibilita’ opera anche in relazione al socio occulto“. L’incompatibilita’ “opera anche nei confronti dei componenti della giunta regionale“. Di fatto, la norma approvata ieri della giunta e’ di cui e’ in possesso l’Adnkronos prevede il “divieto all’amministrazione regionale di affidare appalti, concessioni di lavori, forniture di beni e servizi o stipulare convenzioni, o erogare contributi, sussidi o garanzie a qualsiasi titolo, fatti salvi contributi, sussidi o garanzie che discendono da leggi di tutela della persona e della famiglia in favore di ascendenti o discendenti ovvero parenti o affini fino al secondo grado, di deputati regionali, di componenti della giunta regionale o di dirigenti generali dell’amministrazione regionale“. Inoltre, “e’ fatto divieto all’amministrazione regionale di affidare appalti, concessioni di lavoro o erogare contributi e sussidi in favore di societa’, azienda o ente in cui gli ascendenti o discendenti di deputati regionali, componenti della giunta regionale o di amministratori, ricoprano la carica di rappresentanti legali, amministratori o dirigenti“. In caso di violazione delle disposizioni la norma prevede che “gli atti posti in essere sono nulli“. Crocetta gia’ ieri aveva annunciato un cambio di rotta della Regione per le incompatibilita’ parlando di “lobby che hanno fatto affari con la Regione“. Nel mirino di Crocetta non solo i deputati che hanno parenti negli enti di formazione ma anche i rapporti tra alcune societa’ private ed enti partecipati da Palazzo d’Orleans. Gia’ ieri aveva annunciato una task force che indaghi “su chi riceve soldi dalla Regione“. E nel Pd, principale partito che sostiene Crocetta e di cui lo stesso governatore fa parte, la situazione è di grande caos.

Due tra i principali esponenti del Partito Democratico, Franco Rinaldi e Francantonio Genovese (ex sindaco peloritano), entrambi messinesi, si sentono colpiti dal provvedimento diCrocetta. Non a caso. La Lumen, come scrive LiveSicilia, è una società che quest’anno riceverà un milione di euro per i corsi di formazione, ed è presieduta da Elena Schirò. Moglie di Rinaldi. Un’altra società che organizza corsi e che quest’anno riceverà quasi 400.000 euro per le sue attività è la “Training Service”, costituita dalla Geimm e dalla Gefin, di cui sono soci rispettivamente Rinaldi e Genovese. Un’altra società nel mirino di Crocetta è l’Esofop, guidata daGiovanna Schirò (cognata di Rinaldi) con Chiara Schirònel consiglio di amministrazione. Chiara Schirò è la moglie di Genovese. Genovese e Rinaldi, di fatto, sono cognati e un loro nipote guida la “Nt soft”, un’altra società dedita a questo tipo di attività, sempre secondo quanto riportato da LiveSicilia. Ecco perchè il sostegno del Pd a Crocetta inizia a vacillare, mentre nell’opinione pubblica il neo-presidente dell’Ars è sempre più apprezzato e in molti, anche tra coloro che non l’avevano votato, oggi dicono che lo sostengono e che alla luce di queste scelte, con il senno di poi, avrebbero sicuramente votato per lui.

In tutto questo, Messina – per la prima volta – è sempre più importante nelle logiche politiche regionali. Sull’asse retto da Ardizzone al Consiglio Regionale e da Rinaldi-Genovese all’interno del Pd si gioca il futuro della legislatura.

Fonte:   Strettoweb
Pubblicato da Peppe Caridi

Incontro con il Presidente Crocetta – A. Messina: “non ha usato le solite parole di comprensione…”


Alle scorse elezioni regionali non ho votato per il presidente Crocetta ma inizio ad apprezzarne le qualità.
Credo e cerco di applicare il principio affermato da Sua santità Papa Giovanni XIII: “ cercate ciò che vi unisce, non ciò che vi separa”.
In questi giorni il Presidente della Regione ha incontrato a Palermo noi sindaci siciliani e mi ha dato l’impressione di sentirmi ben rappresentato.
Non ha usato le solite parole di comprensione che spesso si rivolgono a noi amministratori, per lo più di piccole comunità, mortificati da problemi di bilancio, ma ha illustrato con competenza pochi, condivisibili, punti programmatici, ben sapendo che se si raggiungessero si risolleverebbe l’economia di tutta la Regione e successivamente anche gli altri punti potrebbero essere affrontati.
Ha fatto riferimento allo sblocco di Fondi di Rotazione ed alla sua volontà di utilizzare i funzionari regionali per aiutare i piccoli Comuni a produrre progetti da presentare, per essere finanziati, alla Comunità Europea.
Da tempo i Sindaci dei Comuni isolani denunziavano la loro impossibilità ad utilizzare i fondi europei in conseguenza di due motivi. Il primo è costituito dal fatto che per accedervi si richiede una compartecipazione economica da parte dei Comuni stessi ed il secondo è che è necessario che la richiesta fosse corredata dalla presentazione, spesso con tempi molto ristretti, di progetti esecutivi.
Entrambi questi “scalini” sono sinora sembrati insuperabili per molti degli amministratori di quei piccoli comuni che a stento hanno i soldi per pagare gli stipendi ai loro dipendenti e che non hanno in organico un numero di tecnici ( architetti ed ingegneri) che potessero in poco tempo eseguire la progettualità. Con la conseguenza, ma questo è noto, che i fondi europei rimangono troppo spesso non utilizzati.
Riuscendo nel suo intento il presidente Crocetta darà subito lavoro alle imprese, ricchezza ed infrastrutture ai cittadini.
L’obiettivo non richiederebbe nemmeno un particolare impegno economico per la Regione ma solo programmazione delle risorse umane. Sono molti gli architetti che sono, ad esempio, distaccati all’assessorato Pesca. Oggi sono diventati ottimi funzionari, competenti nella loro materia, ma credo che una migliore distribuzione della forza lavoro sia opportuna.
E’ vero, all’incontro con il Presidente non si è parlato nello specifico dei problemi delle isole minori siciliane, di trasporti, di pesca, di infrastrutture portuali e di istruzione. Ma anche questi sono problemi che possono essere affrontati in una logica europea. Iniziamo con un modello d’intervento che, se si dimostra valido, estenderemo agli altri interventi.
Non dobbiamo rinviare invece il particolare problema che il Patto dei Sindaci sull’ utilizzo delle energie alternativo-complementari incontra relativamente alla sua applicazione per le Isole Minori, che per loro natura e cultura sono le prime interessate all’applicazione del principio di sfruttamento di queste risorse. Come già da me evidenziato nel luglio di tre anni fa, in quest’ottica, la Regione Siciliana deve attivarsi per un tavolo di concertazione tra Sindaci delle isole Minori, proprietà delle centrali elettriche isolane (molte isole sono servite da centrali private che devono essere coinvolte anche economicamente nel processo) e Sovrintendenze Regionali BBCC ( che spesso bocciano la richiesta di installazione dei pannelli solari).
Gradito inoltre un autorevole intervento del Presidente volto alla regionalizzazione della politica della pesca ed ad un autonomo utilizzo delle acque territoriali che il nostro statuto autonomistico ci ha già affidato.
Il presidente Crocetta, oltre alle sue doti personali, ha il vantaggio di essere stato un sindaco e ben conosce le difficoltà che questi amministratori incontrano ogni giorno.
Al momento apprezzo i primi passi da presidente dell’onorevole Crocetta, ammiro la sua apparente non curanza di equilibri di palazzo e d’altronde sono pochi i sindaci a mantenere la maggioranza nei propri consigli comunali . E lui da buon sindaco, di tutti i siciliani, deve andare avanti.

Il Sindaco di Ustica
Aldo Messina