Ustica sape

Discorso di Gino Cecchettin per l’ultimo saluto alla figlia Giulia va letto in tutte le scuole


Discorso che Gino Cecchettin ha pronunciato il 5 dicembre durante i funerali della figlia Giulia, nel Duomo 

Carissimi tutti,
abbiamo vissuto un tempo di profonda angoscia: ci ha travolto una tempesta terribile e anche adesso questa pioggia di dolore sembra non finire mai.
Ci siamo bagnati, infreddoliti, ma ringrazio le tante persone che si sono strette attorno a noi per portarci il calore del loro abbraccio. Mi scuso per l’impossibilità di dare riscontro personalmente, ma ancora grazie per il vostro sostegno di cui avevamo bisogno in queste settimane terribili. La mia riconoscenza giunga anche a tutte le forze dell’ordine, al vescovo e ai monaci che ci ospitano al presidente della Regione Zaia e al ministro Nordio e alle istituzioni che congiuntamente hanno aiutato la mia famiglia.

Mia figlia Giulia, era proprio come l’avete conosciuta, una giovane donna straordinaria. Allegra, vivace, mai sazia di imparare. Ha abbracciato la responsabilità della gestione familiare dopo la prematura perdita della sua amata mamma. Oltre alla laurea che si è meritata e che ci sarà consegnata tra pochi giorni, Giulia si è guadagnata ad honorem anche il titolo di mamma. Nonostante la sua giovane età era già diventata una combattente, un’oplita, come gli antichi soldati greci, tenace nei momenti di difficoltà: il suo spirito indomito ci ha ispirato tutti.

Il femminicidio è spesso il (altro…)

USTICA, COMMEMORAZIONE IV NOVEMBRE – DISCORSO DEL SINDACO


Porgo innanzitutto un caloroso saluto alle presenti Autorità militari, civili, religiose, a tutti voi Cittadini ed in particolare a voi ragazzi presenti in rappresentanza delle scuole.

L’obelisco nel quale abbiamo appena posto la Corona di alloro è stato realizzato dai nostri predecessori a futura memoria: in tale obelisco vi sono scritti i nomi dei nostri Concittadini morti nella 2a guerra mondiale del 1940-1945 e nella battaglia di Lissa del 1866.

La ricorrenza del 4 novembre celebra, di fatto, l’unità nazionale rendendo omaggio al valore e alla dedizione, nel nome della Patria, delle Forze Armate che costituiscono indispensabile baluardo della nostra Repubblica, che ogni giorno lavorano, si sacrificano affinché tutti noi possiamo vivere e lavorare nella più ampia sicurezza personale e territoriale.

Onorare la festa del 4 novembre significa riconoscere il sacrificio di quegli uomini che con coraggio hanno vestito, e anche adesso indossano fieramente, le divise dell’Esercito, della Marina, dell’Aeronautica e dell’Arma dei Carabinieri.

La data si riferisce ad un (altro…)

Ustica San Bartolicchio – Discorso del Sindaco


Buonasera a tutti.

Un doveroso saluto di benvenuto a Don Massimiliano Purpura, cappellano della Polizia di Stato, ed a tutti Voi.

L’anno scorso Vi avevo detto che per me, da Sindaco, sarebbe stata l’ultima festa di “San Bartolicchio”: mi sbagliavo e sono felice di essere qui con Voi, ancora da Sindaco e per questo Vi ringrazio.

La festa di San Bartolicchio è una festa religiosa che coinvolge tutta l’isola che di fatto chiude una serie di “feste popolari estive” e ci lancia mentalmente a quello che sarà il prossimo appuntamento importante, ossia il Santo Natale.

E’ un appuntamento importante anche per gli amanti delle feste popolari e del folklore: la campagna si riempie di luci, suoni, colori e sapori e la contrada Oliastrello diventa teatro di festeggiamenti e giochi, proseguendo durante le serate con grigliate di pesce o carne, vino e musica per rimanere allegri ed in compagnia.

La tradizione nasce nel lontano 23 settembre del 1904 quando un violento temporale si abbatté sulle due contrade di Oliastrello e dello Spalmatore con una violenza mai vista prima, risparmiando la zona del centro abitato.

In tale occasione vennero scoperchiate stalle e abitazioni, i buoi e gli asini sollevati in aria, grandi alberi vennero distrutti, si ebbero numerosi feriti e una persona perse la vita.

La salvezza della popolazione venne attribuita all’intervento di San Bartolomeo ed in ricordo di questo evento in Contrada Oliastrello si svolge ogni anno, a settembre, una festa religiosa con processione, messa, balli e fuochi d’artificio chiamata appunto “la festa di San Bartolicchio”.

Tale vicenda è raffigurata nelle ceramiche della Cappella che raffigurano l’accaduto, con San Bartolomeo intento a proteggere l’Isola dall’uragano.

Credo che sia “ la festa delle feste “ non solo per la sua lunga tradizione tramandata dai nostri antenati, ma principalmente perché ha delle radici tanto semplici quanto profonde nel tempo e nelle famiglie dell’Isola, quasi un componente del DNA usticese.

Oggi a questo evento si è aggiunta una grossa partecipazione anche da parte dei turisti, dei visitatori e dei nuovi proprietari di case.

E non me ne vogliano sia alcuni proprietari di nuove case, che da sempre accogliamo a braccia aperte, sia alcune persone, purtroppo anche dei giovani spesso viziati, presuntuosi ed invasati, – non me ne vogliano – se dico che non potranno mai comprendere sino in fondo le nostre tradizioni, il nostro modo di essere isolani, con tutti i nostri pregi e difetti.

Non hanno le nostre stesse radici.

Agli alberi non importano le altezze, ma le radici: e le nostre sono bene amalgamate e profonde.

Sono certo che col tempo alcuni di questi riusciranno a comprendere che il piccolo solco che stanno tracciando non darà né frutti, né vita ma produrrà solo piante con rami secchi che si dovranno appoggiare agli alberi rigogliosi dalle radici profonde.

E’ motivo di orgoglio avervi visto così numerosi, sia nella parte religiosa appena conclusasi che in quella ludica di ieri sera e spero anche di questa sera.

Concludo.

Desidero ringraziare tutte quelle persone che a vario titolo si sono impegnate anche lavorativamente ed hanno realizzato grazie a quello che con le Vostre offerte avete consentito di fare: quindi un ringraziamento al Comitato Festeggiamenti (Vito, Antonio, Rosaria, Bartola, Ciro, ai due Giuseppe – Caminita e Mancuso (in trasferta)-, Ludovica, Domenico, a Nino, spero di non dimenticare nessuno, ma siete talmente tanti che mi viene difficile ricordarvi tutti -), un ringraziamento a tutta la popolazione che ha contribuito a diverso titolo e modo, un ringraziamento ai nostri graditi ospiti che hanno scelto Ustica quale meta della loro vacanza e si sono immedesimati nelle nostre usanze e costumi.

Un ringraziamento particolare all’instancabile Giuseppe che con i suoi “ dai…dai..dai…” riesce a coinvolgere i partecipanti.

GRAZIE, Grazie a tutti per il Vostro supporto e amore per Ustica, Vi auguro un buon proseguimento di serata ….. ed appuntamento al prossimo San Bartolicchio.

 

Il Sindaco
(Salvatore Militello

Ustica, San Bartolomeo – discorso del Sindaco


Buon pomeriggio a tutti,

Non vi nascondo l’immutata emozione che provo ad essere qui a continuare a rappresentare tutta la Comunità, dopo il mio primo mandato conclusosi a maggio scorso.

Rivolgo un saluto, oltre ai presenti, a tutti i turisti e visitatori che sono ad Ustica ed un pensiero di affetto e vicinanza alle persone anziane, ai sofferenti, ai nostri Cari che oggi non sono qui con noi, ai nostri giovani invitandoli alla riflessione, alla solidarietà, ad avere uno sguardo, attento e sano, alla realtà circostante allontanando il virtuale e tutti quei comportamenti che prima o dopo li condurranno ad avere e dare problemi.

La realtà di ogni giorno è spesso carica di preoccupazioni, ancor di più in questo periodo per via dei cari prezzi e della guerra che ancora continua, ma oggi è il giorno di San Bartolo, è il giorno della speranza, è il giorno in cui ricordiamo che la nostra Comunità è forte, che è possibile costruire tutti insieme un’isola sempre migliore nella convinzione, non solo mia, che tutti insieme, sostenendoci l’un l’altro, possiamo superare tutti gli ostacoli posti lungo il nostro cammino.

Ed è questa la (solita) preghiera che rivolgo a San Bartolo: quella di restare sempre uniti e di avere sempre una Comunità che sappia condividere le regole ed il buon senso, nel rispetto reciproco e nell’amore Cristiano verso il prossimo.

Il 24 agosto, per noi isolani ma anche per i turisti, è un giorno particolare: in primis un giorno di Festa per la Chiesa con le Sue celebrazioni ecclesiali alle quali la Comunità cristiana partecipa sia per devozione che per riconoscenza.

E’ un giorno di Festa in cui l’intera Comunità si unisce per festeggiare San Bartolo e rendere omaggio al Santo Patrono affidandoci alla Sua protezione.

Ma è anche una data di “tappa delle vacanze”: finita la Festa di San Bartolomeo inizia il contro esodo del mese di agosto.

Concludo, rivolgendo un pensiero di affetto e di ringraziamento per l’incredibile e proficuo lavoro profuso in questi anni (tre) a favore della nostra Comunità e per la nostra Parrocchia da parte di Don Nicola che a breve si trasferirà per altre sfide in realtà difficili e complicate: solo persone capaci e di un certo “spessore” sono chiamate a tali compiti e questo non può che fargli onore.

Probabilmente da responsabile della parrocchia “San Ferdinando Re” sarà l’ultimo Suo “San Bartolomeo”; parrocchia che ha saputo condurre con abnegazione e senso del dovere ecclesiale, in una realtà, quale la nostra, talvolta anch’essa difficile e complicata.

So per certo che resterà nei nostri cuori, come noi spero resteremo nel suo e gli chiedo scusa se talvolta non siamo riusciti a comprenderlo sino in fondo ed a seguire le sue indicazioni.

Mi è stato vicino e di conforto nei miei momenti difficili da Sindaco ed abbiamo condiviso momenti di gioia e di preoccupazione. Di questo gliene sono grato.

Ringrazio, infine, i miei concittadini che ogni giorno, a vario titolo ed in vario modo, si prodigano per preservare le bellezze di Ustica; e non ultimi ed ancora ringrazio i numerosi Visitatori che sono venuti sull’isola e che stanno anche condividendo questo momento speciale e particolare per la nostra Comunità.

Grazie a tutti per il Vostro supporto ed amore per Ustica.

Viva San Bartolo !!!

Il Sindaco
Salvatore Militello

Ustica, primo consiglio comunale della nuova Amministrazione – Discorso Consigliere Anziano Diego Altezza

Riportiamo integralmente il discorso pronunciato dal Consigliere Anziano Diego Altezza, che ieri sera ha avuto l’onore di presiedere la prima seduta di Consiglio Comunale.

“Questa sera si svolgeranno i primi atti ufficiali della neo eletta Amministrazione Comunale, porgo un benvenuto a tutti i componenti del Consiglio Comunale ed alla cittadinanza, che spero sia sempre presente e partecipe alle sedute di Consiglio. Rivolgo un saluto ai dipendenti comunali, risorsa fondamentale dei Servizi del Comune, ai quali spero sia riservata sincera e attenta relazione e condivisione; auguro buon lavoro anche a voi. Non per ultimo, rivolgo un saluto ai Comandanti delle Forze dell’Ordine, perché con loro dobbiamo garantire sicurezza e attenzione ai nostri cittadini.

Auspico che questo Consiglio Comunale possa lavorare in sinergia, salvaguardando sempre e solo gli interessi della popolazione e non quelli individuali o di una ristretta cerchia di persone. Saranno mesi difficili, soprattutto dal punto di vista economico, dell’Ente che ho l’onore di presiedere e rappresentare questa sera. È opportuno, ora più che mai, dialogare con la minoranza e la maggioranza, non ostacolando il lavoro scrupoloso che tutti i consiglieri porteranno a termine nei prossimi anni. Prima di procedere al Giuramento dei Consiglieri neo eletti, auguro a tutti e a tutte di poter rappresentare al meglio la cittadinanza di Ustica, con un occhio attento alle categorie più fragili, quali: bambini, disabili e anziani. Vi chiedo di esercitare il nuovo mandato amministrativo con impegno e responsabilità. Impegno poiché, con il voto del 28 e 29 maggio 2023, i cittadini di Ustica hanno espresso la loro volontà di essere guidati, di essere parte integrante di un territorio. Responsabilità perché ogni azione che ci accingeremo ad eseguire, dovrà basarsi su un unico e basilare concetto: agire nel giusto, sempre con grande spirito di servizio. A tutti voi, chiedo collaborazione, forza ed energia per mettersi e metterci alla prova, poiché la popolazione ha bisogno di una presenza e di un ascolto reale, da parte delle istituzioni locali.

Ricordo a tutti e a tutte, che i nostri padri costituenti, hanno pensato al Comune con la ratio di essere l’Ente Locale più vicino alle esigenze della popolazione.

Concludo citando le parole di Papa Giovanni Paolo II “La fiducia non si acquista per mezzo della forza. Neppure si ottiene con le sole dichiarazioni. La fiducia bisogna meritarla con gesti e fatti concreti. Grazie.”

 

I Consiglieri Comunali del Gruppo Consiliare “TUTTI INSIEME PER USTICA”

Diego Altezza
Martina Natale
Maria Ailara

 

Discorso di insediamento del Sindaco Salvatore Militello, Comune di Ustica


Doveroso da parte mia ringraziare i Consiglieri di maggioranza che mi hanno sostenuto e, con il loro impegno e la fiducia riposta loro dalla popolazione, mi hanno consentito di proseguire il mandato amministrativo iniziato nel 2018 e che proseguirà sino al 2028.

Le linee politiche/amministrative sono fondamentalmente già tracciate ed il nostro impegno dovrà essere quello di portare a termine, in questi anni, tutte le opere già finanziate, cercando altri finanziamenti per altre opere indispensabili per il rilancio della nostra isola: penso ad esempio allo svincolo che ci consentirebbe di creare “il paese pedonale” con l’utilizzo dei servizi pubblici elettrici; penso ad esempio alla realizzazione della messa in sicurezza della Cala Santa Maria che ci consentirebbe di avere un turismo nautico importante per l’economia dell’isola; penso ad esempio alla possibilità ed all’aiuto che si dovrà dare a quegli imprenditori che hanno voglia di migliorare le infrastrutture, siano esse alberghiere che turistiche e quant’altro possa migliorare sia la ricettività che la vivibilità dell’isola.

Difficile? Ambizioso? : forse si, ma dovremo quantomeno provarci.

E per fare ciò non serve solo la collaborazione e l’appoggio dei Consiglieri di maggioranza, anche se già da soli basterebbe, ma ritengo utile anche quello della minoranza: è in quest’aula in particolare che si rappresenta tutta la Comunità; non è solo il Sindaco e la Giunta a farlo.

Ed in quanto rappresentanti della (altro…)

San Bartolomeo 2022 – discorso del Sindaco


Ustica, 24 Agosto 2022
Buon Pomeriggio e Buon San Bartolomeo a tutti,
Il 24 agosto, per noi isolani ma anche per i turisti, è un giorno particolare: in primis un giorno di Festa per la Chiesa con le Sue celebrazioni ecclesiali alle quali la Comunità cristiana partecipa sia per devozione che per riconoscenza, o anche soltanto per senso di appartenenza alla nostra Isola. Ma è anche una data di “tappa delle vacanze”: finita la Festa di San Bartolomeo inizia il contro esodo.
Quest’anno – finalmente – dopo due anni di restrizioni oltre ai momenti religiosi ai quali abbiamo appena partecipato ed a seguire la Santa processione, abbiamo avuto nel mese di agosto diversi momenti ludici.
La realtà di ogni giorno è spesso carica di preoccupazioni, ancor di più in questo periodo per via dei cari prezzi e della guerra che ancora continua, ma oggi è il giorno di San Bartolo, è il giorno della speranza, è il giorno in cui ricordiamo che la nostra Comunità è forte, che è possibile costruire tutti insieme un’isola sempre migliore nella convinzione, non solo mia, che tutti insieme, sostenendoci l’un l’altro, possiamo superare tutti gli ostacoli posti lungo il nostro cammino.
Ed è questa la preghiera che rivolgo a San Bartolo: quella di restare sempre uniti e di avere sempre una Comunità che sappia condividere le regole ed il buon senso, nel rispetto reciproco e nell’amore Cristiano verso il prossimo.
Rivolgo, rivolgiamo …, un pensiero di affetto e vicinanza alle persone anziane, ai sofferenti, ai nostri Cari che oggi non sono qui con noi.
Ringrazio i concittadini di Ustica che ogni giorno, a vario titolo e modo, si prodigano per preservare le bellezze di Ustica e mostrarle al mondo; e non ultimo, ringrazio, i numerosi Visitatori che sono venuti sull’isola per condividere con noi questo momento speciale.
Un doveroso ringraziamento alle Forze dell’Ordine, di terra/cielo/mare, che ogni giorno si prodigano per la nostra sicurezza.

Grazie a tutti per il Vostro supporto e amore per Ustica e non posso fare a meno di concludere col dire: VIVA USTICA …. E VIVA SAN BARTOLO.

 

Comune di Ustica, discorso del Sindaco per gli auguri di Natale 2021


Buon Natale !!!

Negli ultimi anni sta diventando davvero difficile per me riuscire a fare gli auguri di un Buon Natale.

Sono oramai tre “Natale” di fila che questa comunità non riesce a viverlo pienamente come l’occasione meriterebbe e come da nostro profondo desiderio.

Dal 2019 il nostro Natale è sempre stato accompagnato dalle contraddizioni sentimentali del momento: se da un lato si è pieni di gioia per la nascita di Gesù Bambino che porta luce e speranza,  dall’altro lato abbiamo vissuto in quegli anni, ma anche oggi,  periodi difficili,  tristi e pieni di preoccupazioni.

Credo  che questi giorni siano i momenti peggiori che la nostra comunità sta attraversando per via del periodo epidemiologico per i casi di positività al Covid-19 che abbiamo in corso anche se, per fortuna, sembrano essere sotto controllo.

Tutto ciò sta incidendo nei nostri rapporti sociali e religiosi che di solito, per tradizione e per fede, in questo periodo sono molto sentiti e vissuti.

Quest’anno – purtroppo – non è così: siamo costretti a vivere un Natale diverso, un Natale con restrizioni anche locali che non immaginate quanto mi siano pesate doverle emettere.

Se prima eravamo semplici spettatori di una situazione surreale, questa volta la nostra comunità la sta vivendo direttamente e se ne vogliamo uscire indenni dobbiamo rispettare le regole. Non abbiamo alternative.

Questa è una guerra contro un nemico invisibile e se cade un soldato tanti altri soldati potrebbero cadere a cascata, come un effetto domino.

L’ansia e la preoccupazione dei giorni scorsi le abbiamo vissute tutti ma per fortuna il problema è limitato a quei casi che tutti sappiamo.

Non dobbiamo mai essere omertosi, ed ancor di più oggi;  non dobbiamo essere egoisti pensando alla nostra eventuale momentanea limitazione di libertà: ciò oltre ad essere un comportamento non corretto, potrebbe essere un danno irreversibile per tutti.

Pensiamo, invece, che abbiamo in particolare una categoria della nostra popolazione che dobbiamo assolutamente proteggere – i bambini, non vaccinati – che corrono maggiori rischi rispetto al resto della popolazione già vaccinata.

Quindi massima sincerità e collaborazione.

Quello che più mi manca di questo Natale è il non essere potuto andare a trovare nelle loro case tutte le persone anziane per fare loro gli auguri di presenza: vi assicuro che quello era per me un momento speciale, dove sentivo il calore, l’affetto di tanti ed i bisogni particolari da parte di alcuni.

Non voglio tediarvi con i miei pensieri, le mie sensazioni e le mie  preoccupazioni.

Il vero motivo per cui ci ritroviamo qui riuniti, malgrado tutto, è uno ed uno solo:

la nascita di Gesù Bambino che comunque è un momento che porta gioia, serenità e speranza.

Noi siamo stati educati nel culto del Natale;  siamo stati educati a quella piccola creatura che nasce per portare Pace e Speranza;  quella Speranza che la nascita del Bambino Gesù possa cambiare l’attuale situazione, portando la Pace e la Serenità nel cuore di tutti.

Quella Speranza che la nascita del Bambino Gesù possa mettere fine a questa guerra contro questo nemico invisibile; guerra che spero vinceremo tutti insieme al più presto possibile, anche se la strada è ancora lunga e tortuosa, e spero ancora che presto torneremo ad abbracciarci; che ritorneremo a vivere una vita in maniera normale.

La magia del Natale ci ricorda che tutto ciò può accadere.

Questo è l’augurio che mi sento di fare a tutti noi qui presenti, alla Comunità, alle Autorità, religiose e militari, ed in particolare desidero rivolgere un pensiero ed un augurio di un Sereno Natale a tutte quelle persone che non possono, loro malgrado, partecipare a questo evento così importante per noi Cristiani.

Rivolgo, inoltre, il mio augurio a tutte le persone anziane, a quelle famiglie che stanno combattendo contro il virus, agli ammalati ed a tutti i nostri Cari che non sono più con noi ma che sicuramente godono di luce celeste e che ci stanno guardando e guidando.

Con questa speranza faccio, a nome mio e dell’amministrazione che rappresento, i più cari e sinceri auguri di Buon Natale a tutta la Comunità.

Auguri, Buon Natale !

Il Sindaco

Ustica, commemorazione 4 Novembre – Discorso del Sindaco


Comune di Ustica
Il Sindaco

Porgo innanzitutto un deferente saluto alle presenti Autorità militari, civili, religiose e a tutti voi Cittadini.

Oggi 4 Novembre è il giorno della memoria; siamo qui per ricordare doverosamente la ricorrenza della vittoria nel primo conflitto mondiale con la quale l’Italia nel 1918 completò l’unità nazionale iniziata con il Risorgimento.

La ricorrenza del 4 novembre celebra, di fatto, l’unità nazionale rendendo omaggio al valore e alla dedizione, nel nome della Patria, delle Forze Armate che costituiscono indispensabile baluardo della nostra Repubblica, Forze Armate che ogni giorno lavorano e si sacrificano affinché tutti noi possiamo vivere e lavorare nella più ampia sicurezza personale e territoriale.

La data si riferisce ad un capitolo importante della Storia Italiana: la commemorazione della vittoria nella Grande Guerra del ‘15-’18, e che oggi abbraccia il ricordo di tutte le guerre.

E’ doveroso, quindi, ricordare il sacrificio di tanti giovani uomini e il dolore delle famiglie.

E’ occasione per rendere un commosso omaggio alle Forze Armate sempre memori dei tanti uomini in divisa ma anche della popolazione civile coinvolta dall’evento dentro e fuori le zone di guerra che sacrificarono nel corso di quel cruento conflitto la loro vita in nome di un profondo ideale.

Onorare la festa del 4 novembre significa riconoscere il sacrificio di quegli uomini che con coraggio hanno vestito, e che anche adesso indossano fieramente, le divise dell’Esercito, della Marina, dell’Aeronautica e dell’Arma dei Carabinieri.

Onorare la festa del 4 novembre significa, anche, esprimere la (altro…)

Aforisma, Citazione, Proverbio… del giorno


“Sii molto cauto nel parlare, perché tu non abbia a vergognarti se le tue azioni non fossero state poi all’altezza dei discorsi.”
CONFUCIO

Ustica, Santa Messa in onore di San Bartolomeo – discorso del Sindaco


       Oggi è per me il mio secondo “San Bartolo” in veste da Sindaco e non vi nascondo l’immutata emozione che provo ad essere qui a rappresentare tutta la Comunità.

Desidero ringraziare Sua Eccellenza Monsignor Di Cristina, Vescovo emerito di Monreale, che ci onora della Sua presenza in questo importante appuntamento molto sentito dalla Cittadinanza.

Saluto e ringrazio per la loro presenza sull’Isola tutti i Turisti ed i Visitatori che a vario titolo sono presenti, oltre che in Chiesa, anche ad Ustica.

Oggi è un giorno di Festa; è il giorno in cui l’intera Comunità si unisce per rendere omaggio al Santo Patrono della nostra Isola e lo fa, come sempre, con momenti religiosi e con momenti più sobri.

Però, malgrado la Festa, i nostri cuori sono tristi per alcune vicende accadute nella nostra piccola Comunità.

L’anno scorso ebbi a dirvi che il giorno di San Bartolo è il giorno della speranza e che è possibile costruire tutti insieme un’isola sempre migliore nella convinzione che tutti insieme, sostenendoci l’un l’altro, possiamo superare tutti gli ostacoli posti lungo il nostro cammino.

Non vi nascondo, però, la mia profonda preoccupazione per un (altro…)

Ustica 25 Aprile 2019, 74° anniversario della Liberazione d’Italia – il discorso del Sindaco

Concittadine e Concittadini,

Grazie a tutti voi di essere qui per celebrare insieme, oggi 25 Aprile 2019, il 74esimo anniversario della Liberazione, ringraziamento che rivolgo particolarmente alle Autorità civili, militari e religiose presenti.

Oggi, a 74 anni dalla data della Liberazione non posso non dare inizio a questa solenne manifestazione senza rivolgere un pensiero colmo di gratitudine a quelle forze militari e paramilitari, a semplici donne e uomini giovani e meno giovani, che in quel travagliato periodo lottarono strenuamente contro la dittatura fascista.

Quel futuro, grazie a quanti si sacrificarono, e non furono pochi, oggi è il nostro presente; è fatto di democrazia e di libertà, conquiste che vanno sempre difese e protette da ogni e qualsiasi forma che voglia limitarle o, peggio ancora, impedirle.

Nessuno ceda alla tentazione di considerare il ricordo del 25 Aprile come uno stanco rituale, un passaggio ripetuto retoricamente di anno in anno; verremmo meno al rispetto dovuto alla memoria di quanti hanno allora inseguito i propri ideali anche al costo del massimo sacrificio della propria vita.

Abbiamo tutti il dovere del ricordo, di fare nostro l’insegnamento che l’epopea della Resistenza ci ha consegnato e tramandato: amare e difendere le istituzioni, unirci, aiutarci, far prevalere sopra ogni posizione di parte sentimenti di unione e solidarietà, gli stessi che hanno prioritariamente animato la dura lotta partigiana; lavorare tutti insieme per migliorare in generale il nostro Paese, in particolare le piccole o grandi realtà territoriali nelle quali viviamo e operiamo.

Avvenimenti e protagonisti di quel periodo storico non sono patrimonio di una parte, ma della Nazione intera. A 74 anni dalla Liberazione, mentre gli ultimi testimoni dell’epoca stanno ormai via via lasciando questa terra, è giusto conservarne la memoria e raccontare ai giovani cos’è stata davvero la Resistenza e di quale forza morale sono stati capaci gli indimenticati protagonisti.

W la libertà, la pace e la solidarietà. Buon 25 Aprile a tutti!

 Il Sindaco
Salvatore Militello

 

Ustica, discorso del Sindaco in occasione della celebrazione del 4 Novembre


AILARA ANTONINO, BERTUCCI FRANCESCO, CIACCIO G. BATTISTA, FAMULARO FELICE, LA BARBERA SALVATORE, RUFFO CARLO A., TRANCHINA ALFREDO, VERDICHIZZI GIUSEPPE ed ancora CARAVELLA ANTONINO, LAURICELLA LITTERIO, RANDAZZO SALVATORE …

I nomi che avete appena ascoltati sono dei nostri Concittadini morti nella 2° guerra mondiale 1940 – 1945 e nella battaglia di Lissa del 1866 e per i quali i nostri predecessori posero nella Piazza della Vittoria un obelisco a nostra futura memoria: “Il monumento dei Caduti” .
Oggi ricorre il centenario del Primo conflitto mondiale che si concluse con la firma del 03 novembre dell’Armistizio entrato in vigore il 04 Novembre 1918.
La ricorrenza del 4 novembre celebra, di fatto, l’unità nazionale rendendo omaggio al valore e alla dedizione, nel nome della Patria, delle Forze Armate.
La data si riferisce ad un capitolo importante della Storia Italiana: la commemorazione della vittoria nella Grande Guerra del ‘15-’18, e che oggi abbraccia il ricordo di tutte le guerre.
E’ doveroso, quindi, ricordare il (altro…)

Discorso di commiato del Mar. Ord. Gennaro Imbimbo


E’ sempre difficile trovare le parole adatte per un momento così emozionante come quello di chi si allontana  da una terra meravigliosa  e accogliente quale è Ustica.

L’esordio di questo discorso può, a chi legge,apparire  pura e mera retorica, ma tornando indietro nei ricordi mi sovviene quando al mio arrivo ad Ustica  mi posi una domanda:“Come farò ad affermare la mia presenza tra gli abitanti dell’isola? Come farò, prima di tutto, a far breccia nei loro cuori e nelle loro vite?” Bella domanda…! Dopo pochi giorni, osservandovi, ho ricevuto le risposte. Le vostre vite, fatte di fatiche quotidiane e di una nostalgica, quasi inquietante semplicità, mi hanno indotto prima di tutto a rispettare i luoghi che vi appartengono, e che oggi mi sono dentro il cuore, e nel contempo, a consolidare la vostra sincerità e affezione a ciò che rappresento.

Oggi più che mai le Istituzioni hanno il compito di assistere i cittadini, di confortarli, di aiutarli a costruire un mondo migliore , una vita migliore.

Ustica e i suoi abitanti vogliono questo! In questi anni ho conosciuto persone di tutte le estrazioni sociali: pescatori, professionisti, scienziati, turisti provenienti da tutte le parti del mondo. Posso affermare che la nostra “terra”, tengo a precisare“terra” e non “isola”, non è poi così lontana dal mondo, come qualcuno vuol far credere. Ustica è più internazionale di quanto si possa immaginare. Ho conosciuto le vostre realtà, le vostre preoccupazioni, i disagi e ho cercato, in questi anni, di prenderne piena consapevolezza per potervi dare risposte quanto più concrete possibili. Ho creduto in voi, nel vostro affetto, nella vostra immensa umanità e solidarietà che è tipica della gente di mare, e nella quotidianità del mio lavoro ho sentito fortemente la vostra vicinanza e collaborazione. Posso affermare a gran voce che questa terra è un‘isola felice e vi chiedo in ultimo di continuare a perpetuare il vostro modo di essere, unico e indimenticabile.

Porgo un saluto e un ringraziamento forte ed intenso a tutti i miei colleghi che in questi anni hanno mostrato dedizione ed attaccamento al loro lavoro, alla loro fiera divisa, ancor prima che alla mia persona.

Desidero porgere un affettuoso saluto e ringraziamento alle Istituzioni di Ustica nella persona del Sig Sindaco, del Consiglio Comunale tutto e a Don Lorenzo, che tanto mi hanno sostenuto in questi anni di permanenza.

E’vero, vado via…ma per voi ci sarò sempre!

IL COMANDANTE

Mar. Ord. Gennaro IMBIMBO

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RINGRAZIAMENTI

La redazione di Usticasape rivolge al Maresciallo Gennaro Imbimbo i più sentiti ringraziamenti per il suo operato, sia dal punto di vista professionale che umano.
Ancora Grazie Comandante!

Pietro Bertucci

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Da Milano Costantino Tranchina

Solo due parole di compiacimento al Comandante della Stazione dei Carabinieri Imbimbo per il suo operato durante questi anni di permanenza ad Ustica. Un solo rammarico non trovarlo al mio ritorno nella mia isoletta visto che la mia residenza è Milano. Conserverò sempre nel mio cuore il tratto ilare ma competente nell’approcciare tutti i cittadini che si presentavano per richiedere svariati consigli che la vita ci pone. Sono certo che come tanti suoi predecessori ritornerà tra noi in periodi di vacanza. Gli auguri sinceri ed affettuosi per la nuova destinazione, che sia una meta piena di successi colma di soddisfazioni perché lo merita. Con profonda stima mi consenta di abbracciarla affettuosamente. Costantino Tranchina

Discorso di Papa Francesco – “Per essere Felici…”


Per il Nuovo Anno  un Augurio Speciale e Bellissimo a tutti tratto dal discorso di Papa Francesco al Sinodo della Famiglia.

Papa francesco - per essere Felici“Puoi aver difetti, essere ansioso e vivere qualche volta irritato, ma non dimenticate che la tua vita è la più grande azienda al mondo. Solo tu puoi impedirle che vada in declino.In molti ti apprezzano, ti ammirano e ti amano.Mi piacerebbe che ricordassi che essere felice, non è avere un cielo senza tempeste, una strada senza incidenti stradali, lavoro senza fatica, relazioni senza delusioni.
Essere felici è trovare forza nel perdono, speranza nelle battaglie, sicurezza sul palcoscenico della paura, amore nei disaccordi.
Essere felici non è solo apprezzare il sorriso, ma anche riflettere sulla tristezza. Non è solo celebrare i successi, ma apprendere lezioni dai fallimenti. Non è solo sentirsi allegri con gli applausi, ma essere allegri nell’anonimato. Essere felici è riconoscere che vale la pena vivere la vita, nonostante tutte le sfide,  incomprensioni e periodi di crisi.Essere felici non è una fatalità del destino, ma una conquista per coloro che sono in grado viaggiare dentro il proprio essere.
Essere felici è smettere di sentirsi vittima dei problemi e diventare attore della propria storia.
È attraversare deserti  fuori di sé, ma essere in grado di trovare un’oasi nei recessi della nostra anima.
È ringraziare Dio ogni mattina per il miracolo della vita. Essere felici non è avere paura dei propri sentimenti.
È saper parlare di sé.
È aver coraggio per ascoltare un “No”.
È sentirsi sicuri nel ricevere una critica, anche se ingiusta.
È baciare i figli, coccolare i genitori, vivere momenti poetici con gli amici, anche se ci feriscono.
Essere felici è lasciar vivere la creatura che vive in ognuno di noi, libera, gioiosa e semplice.
È aver la maturità per poter dire: “Mi sono sbagliato”.
È avere il coraggio di dire: “Perdonami”.
È  avere la sensibilità per esprimere: “Ho bisogno di te”.
È avere la capacità di dire: “Ti amo”.
Che la tua vita diventi un giardino di opportunità per essere felice …
Che nelle tue primavere sii amante della gioia.
Che nei tuoi inverni sii amico della saggezza.
E che quando sbagli strada, inizi tutto daccapo.
Poiché così  sarai più appassionato per la vita.
E scoprirai che essere felice non è avere una vita perfetta.Ma usare le lacrime per irrigare la tolleranza.
Utilizzare le perdite per affinare la pazienza.
Utilizzare gli errori per scolpire la serenità.
Utilizzare il dolore per lapidare il piacere.
Utilizzare gli ostacoli per aprire le finestre dell’intelligenza.
Non mollare mai ….
Non rinunciare mai alle persone che ami.
Non rinunciare mai alla felicità, poiché la vita è uno spettacolo incredibile!”

Vecchio comune: Discorso autorità dell’epoca


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Discorso di commiato del Comandante la Stazione Carabinieri di Ustica


LEGIONE CARABINIERI SICILIA

Stazione di Ustica

Discorso di commiato del Mar. 0rd. Fabrizio Di Pofi, Comandante della Stazione Carabinieri di Ustica.

Ringrazio le autorità civili, militari, e tutti i concittadini per la partecipazione a questo momento di saluto; in particolare ringrazio il Sindaco di Ustica che si è oltremodo speso per essere presente questa mattina, nonostante il maltempo pregiudicasse i collegamenti con la terra ferma.

Come tutti sapete, io e il collega Maresciallo Capo Di Maria Salvatore ci accingiamo a lasciare l’isola per nuove mete. lo tornerò nella mia terra, la Ciociaria, mentre il collega si dirigerà verso Trapani, avvicinandosi anch’egli ai propri affetti.

Sono giunto sull’isola nel maggio del 2009, e dopo oltre 3 anni e mezzo ne esco arricchito di valori professionali e umani. Ho compreso cosa significhi vivere in un contesto disagiato, in un luogo dove spesso i cittadini vengono lasciati soli ai loro problemi. Il mare, con i suoi pregi ed i suoi difetti, allontana questa magnifica isola dalle comodità della terra ferma.

In compenso, però, abbandonando i tempi ritmici delle grandi città fatti di solita e frenetica routine quotidiana, ho assaporato il gusto antico dei tempi ciclici, quelli regolati dalla natura. Qui a farla da padrone sono il mare, il vento,l’alternarsi delle stagioni; la vita di ogni uomo e donna è regolata da questi aspetti, in cui a volte il tempo sembra fermarsi.

In tale contesto ho coltivato rapporti umani che altrove non avrei potuto coltivare, ho vissuto con intensità, passione e coinvolgimento emotivo ogni attimo della mia vita privata e professionale; e tutto ciò grazie al popolo usticese che mi ha accolto con affetto, e rispettato con sincerità fin dal mio arrivo.

Oggi quindi ringrazio questa piccola comunità il cui ricordo resterà sempre vivo nel mio cuore. Ringrazio inoltre tutti i colleghi delle forze di polizia, la cui collaborazione è stata fin da subito fattiva e costruttiva. In particolar modo ringrazio gli uomini della Delegazione di Spiaggia di Ustica, della Guardia di Finanza e della Polizia Municipale, con i quali, per ovvie ragioni di servizio, ho condiviso molti momenti della mia vita professionale.

Ringrazio il Comune di Ustica, nella persona del Sindaco dr. Aldo Messina, che ha sempre mostrato nei confronti dell’Arma dei Carabinieri disponibilità ed affetto.

Inoltre ringrazio quanti, anche se non citati, mi sono stati vicino in questi anni, dandomi quotidiani esempi di amicizia, lealtà ed onestà.

Infine, ma non per ultimo, rivolgo un pensiero di ringraziamento ai miei collaboratori senza i quali oggi non sarei la stessa persona che sono, complimentandomi con loro per la professionalità con cui hanno svolto quotidianamente i compiti assegnati e per la pazienza che hanno avuto nel sopportarmi.

Con la giornata di oggi non voglio dire addio alla comunità usticese, ma solo arrivederci, perché si possa nel futuro continuare a coltivare gli ottimi rapporti instaurati.

Grazie e buona vita a tutti!

IL COMANDANTE
Mar. Ord. Fabrizio Di Pofi

Ustica, 12 gennaio 2013

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RINGRAZIAMENTI

Da Frosinone Frabrizio Di Pofi

Ringrazio il Capo 1^ Classe Diego Baiata per il pensiero che ha voluto dedicare a me e al collega Salvatore Di Maria…. Caro Diego, l’aver lavorato al tuo fianco mi ha fatto capire con maggiore presa di coscienza cosa significhi essere un servitore dello Stato. La tua abnegazione al servizio d’istituto sarà sempre d’esempio nella mia vita professionale. Avrei tanto voluto che tu fossi presente insieme a noi al momento di commiato, ma il mare non è stato clemente. La tua presenza è stata comunque percepita e ti ringrazio ancora per il bel pensiero che mi hai dedicato. Vento in Poppa, Comandante!!!!

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Da Trapani Salvatore Di Maria

Ringrazio tutta la cittadinanza usticese, gli amici e i colleghi delle forze dell’ordine per l’affetto e il calore dimostrato negli anni trascorsi in questa bellissima isola. A breve inizierà una nuova avventura, con la speranza di poter vivere con passione, emozioni di pari intensità. Un grazie a tutti.

Mar. Capo Salvatore Di Maria

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COMMENTO

Da Palermo Mario Oddo

Memori delle attenzioni, delle premure, della disponibilità cortesemente riservateci lo scorso Marzo del 2012 in occasione della intitolazione della locale Stazione Carabinieri al “nostro” Luigi Martin a nome mio personale e di tutti i discendenti della Famiglia Martin invio al Maresciallo Di Pofi oltre che al suo Collega in grado Di Maria un doveroso saluto ed un sincero augurio di buon lavoro presso la Sede di nuova destinazione dove, ne sono certo, entrambi come avvenuto nell’Isola di Ustic si faranno immediatamente apprezzare per le loro riconosciute doti professionali oltre che umane.

Mario Oddo per Famiglia Martin

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Da Trapani Diego Baiata 

Purtroppo, le condizioni meteo marine hanno impedito la mia partecipazione al saluto di commiato dei colleghi dell’Arma dei Carabinieri, Salvatore DI MARIA e Fabrizio DI POFI con i quali, ho condiviso, nei tre anni di mia permanenza sull’isola di Ustica molteplici momenti professionali e umani che hanno, nel tempo, consolidato e arricchito non solo i rapporti istituzionali fra diverse Amministrazioni ma, soprattutto, rafforzato relazioni di sincera amicizia.

Da parte mia, è dunque doveroso, per ognuno di loro, manifestare un separato e sentito saluto esprimendo:

“Al Maresciallo Capo Salvatore DI MARIA, Comandante della Motovedetta Carabinieri N 508 che ha concorso al mantenimento dell’ordine e della sicurezza in mare nell’ambito dell’Area Marina Protetta dell’Isola di Ustica con esemplarità e spirito di abnegazione supportate da vasta preparazione professionale e spiccate capacità diplomatiche riscuotendo sempre unanime apprezzamento”.

Vento in poppa Comandante per il prosieguo della carriera.

“Al Maresciallo Ordinario Fabrizio DI POFI che si è dedicato con esemplarità morale e abnegazione, supportate da invidiabile preparazione professionale, spiccate capacità investigative ed eccelse doti diplomatiche nel delicato incarico di Comandante Stazione Carabinieri Ustica concretizzando, la sua brillante opera, con importanti risultati nel campo dell’ordine della sicurezza pubblica per la salvaguardia dei valori universali di legalità, libertà e pacifica convivenza, mostrandosi interprete dei bisogni della comunità nonché prezioso collaboratore delle Istituzioni.”

Con profonda amicizia

Capo 1^ Cl. Np Diego BAIATA

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Da Cosenza Salvio Foglia

approfitto per salutare il comandante Di Pofi e ringraziarlo ancora una volta per il garbo e la disponibilità manifestata sull’isola per la risoluzione di un problema

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Discorso di insediamento – Capo 1^ Classe Paolo Campodonico


Il celeberrimo giurista ateniese Solone, certamente più saggio di me, affermava: “impara ad obbedire ed imparerai a comandare”.

Tutti coloro che, come noi, indossano queste stellette e questa divisa conoscono il significato di entrambe le azioni e le esercitano, spesso, contemporaneamente come me ed i miei predecessori prima di me.

Sembra semplice, vero? Non lo è affatto!

Per tale ragione, farò il possibile, ed anche di più, perché l’autorevolezza del mio ruolo non sia confusa con l’autoritarismo di chi non sa gestire i propri oneri.

Assumere il comando di una delegazione come Ustica vuol dire farsi carico della vita di uomini che dipendono dai tuoi ordini, vuol dire rispondere sempre e con professionalità alle esigenze di persone e cose il cui futuro dipende dalle tue ragioni e dai tuoi torti. Non sono ammessi errori per noi che obbediamo all’ordine di comandare.

Tutto ciò può fare paura, poiché siamo uomini e sbagliare è ciò che più ci distingue da DIO, ma forse questo è proprio l’elemento da non dimenticare.

Ricordarmi della mia umanità mi aiuterà a guardare chiunque mi si porrà di fronte, senza dimenticare che è uomo almeno quanto me.

Per tali ragioni vorrei tranquillizzare i miei uomini, coloro che mi aiuteranno nella gestione di codesto comando, dicendo che non ho dimenticato d’essere stato anch’io marinaio, comune, sottocapo (conservo ancora i miei vecchi gradi) e d’aver vissuto per anni lontano dagli affetti e dal calore familiare.

Nei giorni che hanno preceduto questo avvicendamento ho osservato molto gli Usticesi, ho stretto molte mani ed ho guardato negli occhi molta gente, e ciò mi ha ricordato quanto la ricchezza del mondo stia anche nelle differenze d’opinione. Spero, dunque, per gli abitanti di questo gioiello italiano, di rappresentare non solo l’autorità dello Stato, ma anche e soprattutto l’occasione per abbattere i propri muri, al fine di lasciare lo spazio necessario ad idee nuove, lecite ed indispensabili per lo sviluppo e la sopravvivenza di questa meraviglia che è Ustica. A volte, si perdono le occasioni migliori della propria vita a causa dell’orgoglio che è sempre figlio dell’ignoranza.

Tra le numerose possibilità, ho avuto anche l’onore di incontrare chi, come me, ha giurato fedeltà ad uno Stato che ci ha ritenuti all’altezza di rappresentarlo e sono certo che lavorare con voi sarà anche un piacere.

Un grazie particolare credo di doverlo a CAPO AVELLINO che per due settimane si è preso cura di me con molta pazienza.

Ho lasciato per ultimo l’ormai mitico Capo Baiata, perché vorrei dire molte cose su di lui, nonostante i fatti parlino più delle parole. E’ d’uopo, infatti, per me riconoscere che, nello svolgimento del suo dovere, è stato per noi colleghi un esempio di rigore e di professionalità. Sarà difficile eguagliarlo, intanto grazie per tutte le dritte che hai cercato di darmi e per il tempo che mi hai dedicato, non lascerò che il tuo prezioso lavoro sia reso vano.

Da adesso, dunque, tocca a me, anzi…a noi.

Permettetemi di concludere, rivolgendomi a mia moglie: grazie per il continuo sostegno che mi concedi, senza di te tutto diverrebbe privo di significato; e grazie a tutti voi.

 

Discorso di Commiato – Capo 1^ Classe N.P. Diego BAIATA


A nome mio e di tutto il personale dipendente porgo i miei saluti alle Autorità Civili, Militari e Religiose, agli Invitati e agli Amici che presenziano in questa occasione ed esprimo, all’Amm. Francesco CARPINTERI, Direttore Marittimo della Sicilia Occidentale, Comandante della Capitaneria di Porto e Capo del Circondario Marittimo di Palermo nonché al Responsabile dell’A.M.P. dell’Isola di Ustica, Amm. Vincenzo PACE, che mi onorano della loro partecipazione, profonda gratitudine per la fiducia che hanno manifestato nei miei riguardi in questi anni difficili, pieni di sacrifici professionali e personali ma anche colmi di soddisfazioni non ultimo il lustro dato al Corpo nella visita informale di Alta carica dello Stato.

In questo momento è inoltre doveroso per me salutare e ringraziare anticipatamente i colleghi di Forze Armate e Forze di Polizia presenti sull’isola ma, in modo particolare, desidero esprimere profonda gratitudine ai colleghi dell’Arma dei Carabinieri per la fattiva collaborazione e l’attenzione che hanno sempre espresso nei riguardi della GUARDIA COSTIERA, contributi dei quali, ho avuto modo di appurare le spiccate qualità professionali e morali.

Pienamente cosciente della nuova avventura che andrò ad iniziare, impiegherò le energie e le risorse professionali a mia disposizione per ripagare come meglio è possibile la fiducia di coloro che credono in me, cercando di interpretare il nuovo incarico con la mia abituale grinta e consueta determinazione e di mantenere al massimo l’incondizionato sostegno allo spirito INTERFORZE che deve essere posto alla base del moderno settore dell’impiego amministrativo, tecnico e operativo del comparto Difesa e Polizia.

A tutto il personale militare avuto alle dipendenze, chiedo di continuare ad operare con lo stesso entusiasmo, con la stessa ben nota dedizione e con la stessa efficacia che l’ha sempre contraddistinto.

A LORO il merito di avermi consentito di raggiungere un invidiabile livello di efficienza e una altissima considerazione tanto in ambito locale che Circondariale.

In particolare, ringrazio con affetto e stima il Comandante della dipendente Motovedetta CP 536, Andrea AVELLINO, per avermi coadiuvato e supportato nelle molteplici attività amministrative e operative della pulsante vita della Delegazione contribuendo, in modo determinante, al raggiungimento degli obbiettivi prefissati.

E oggi non posso che dire con orgoglio di essere stato il vostro COMANDANTE e l’augurio che il mio contributo di uomo e di MARINAIO abbia concorso ad elevare la vostra professionalità.

Solo ieri ho avuto modo di trascorrere poche ore con voi e già in quel breve periodo di tempo ho avuto modo di percepire con chiarezza e con immediatezza che qui si vive con entusiasmo e con passione quella elettrizzante atmosfera che a mio parere deve contraddistinguere ogni unità militare di qualsiasi livello.

Al collega Paolo CAMPODONICO va il mio più vivo augurio di successi e soddisfazioni.

Paolo, credo di capire bene il tuo attuale stato d’animo, il cammino che ti accingi a percorrere non è fra i più semplici, pieno di ostacoli e insidie ma, hai tutto il mio supporto e la mia stima.

In un’isola a volte arida nel rispettare le norme solo con la preparazione e perseveranza, supportate da tutto il personale dipendente, potrai raccogliere il frutto della legalità improntata sulla professionalità, autorevolezza e comprensione, elementi che da sempre hanno e debbono segnare la nostra rotta.

A te continuare su quella tracciata.

Non mi resta che formularti anche a nome di tutto il personale dipendente tanti e sentiti auguri.

E con questi propositi e questi sentimenti mi accingo ad assumere nuove responsabilità nella mia ventennale carriera militare.

A mia moglie e a mio figlio, anche se non presenti ma che mi sono sempre stati vicini, fari indiscussi della mia vita e carriera, e a tutti coloro che hanno voluto onorare, con la loro presenza, questo significativo momento, un grazie sentito, per il senso di vicinanza affettiva che tale intervento mi trasmette.

Viva l’Italia, viva la M.M., viva il Corpo delle Capitanerie di Porto.

Grazie a tutti.

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COMMENTO

Da Palermo Mario Patti

Ciao Diego
Amico che più ancora avrei voluto conoscere.
Militare dall’indiscussa professionalità e competenza.
A te, con tanta stima e affetto, auguro tanto bene e serenità.
Grazie.
Grazie per la grande lezione di legalità che, con modestia, hai saputo darci!
È un arrivederci, ce lo siamo anche detto di persona. Uno della tua “stoffa” non è mai da perdere!
In bocca al lupo per il tuo prossimo incarico Mario Patti

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 Da Ustica Davide Caminita

Egregio Sig. Baiata

Lei sarà pure stato un ottimo Comandante ed indubbiamente ha svolto il Suo dovere con professionalità e dedizione, ma nei rapporti umani con gli abitanti di una piccola comunità qual’è Ustica è stato (uso lo stesso termine che ha usato Lei) “ARIDO”. A dimostrazione di tutto ciò ci sono i Suoi ringraziamenti che (senza alcun stupore da parte mia) non fanno riferimento alla comunità degli Usticesi che la hanno ospitata in questi anni. Non credo che sentiremo la Sua mancanza così come è successo a molti Suoi colleghi delle forze dell’ordine che hanno svolto il proprio lavoro nella nostra isola neglia anni scorsi.

Le auguro comunque di proseguire la Sua carriera nel miglior modo possibile.

Davide Caminita

 

 

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