Ustica sape

Riceviamo e pubblichiamo – Nota del dr Sequi dopo oltre 20 anni dalla rescissione del contratto da Direttore dell’AMP Isola di Ustica


USTICA 2001- 2022

Dopo oltre 20 anni dalla rescissione del contratto del dr Sequi da Direttore dell’AMP Isola di Ustica e dopo tre giudizi di prescrizione, la sentenza di primo grado n.1319/2020 del Trib Civ Palermo (allegato n.1), imputa all’avv. Girolamo Rubino, di Palermo,“…condotte inadempienti di tipo omissivo ….”, causando danni economici e professionali nei confronti del  dr Roberto Sequi.

Danni per il mancato versamento, da parte dell’Amministrazione Licciardi, delle “…indennità spettanti ai Dirigenti Superiori dello Stato, più oneri riflessi …...” (importo minimo Lit. 18ml/anno) disposto nelle due Delibere (1994-1997), relative alla nomina del dr Sequi, a Responsabile della Riserva Marina Isola di Ustica, dall’agosto 1994 al dicembre 2000.

In merito alla rescissione del contratto di Direttore della Riserva Marina Ustica , il Giudice Notaro ne riporta in sentenza ampio stralcio, riducendo a due parole: copiosa documentazione”, le controdeduzioni, decine di documenti e gli atti inseriti nei tre precedenti giudizi.

L’amministrazione Licciardi il 28.08.2001 contesta 6 addebiti a carico del dr Sequi, declinando i primi tre al condizionale, il successivo atto di recesso del 06.09.2001, cita i primi due addebiti al participio passato ed il terzo viene ritirato dalla stessa Amministrazione Licciardi, come di seguito:

 

  1. A) Presunti ritardi amministrativi (sentenza pag.13 riga 15-16) :“…….concreto rischio corso da questo Comune di revoca del finanziamento……

La stessa Amministrazione ne certifica l’insussistenza citandolo al participio passato.

  1. B) Presunti ritardi amministrativi (sentenza pag.14 riga 2-3):“….è stata messa a rischio la disponibilità dei fondi per come minacciato dallo stesso Ministero

Con la citazione al participio passato, anche questo secondo addebito viene dato per superato dallo stesso Comune.

Ad ulteriore conferma ex-post, nelle successive citazioni in (altro…)

Ustica 2012 – foto ricordo due ex sindaci


Ustica, lavori di somma urgenza per eliminazione danni alla struttura portuale di Cala Santa Maria – Banchina ex Sirena

Ragazzini annegati a Ustica, l’ex sindaco condannato a due anni e otto mesi

DOVEROSA PRECISAZIONE – Il “pagamento di una provvisionale immediatamente esecutiva di euro 100.000”  è riferita a “ciascuna delle parti civili” che si è costituita in giudizio (la famiglia Licciardi marito e moglie)


Ustica, condannato, ex, sindacoLa tragedia di Ustica dove morirono due ragazzini che preso una macchina e finirono in mare. Il Tribunale ha condannato a due anni e otto mesi Aldo Messina, ex sindaco di Ustica.

I due ragazzini che scivolarono in mare dalla banchina del porto ex Sirena, annegando dentro l’auto che avevamo messo in moto per gioco.

Un gioco che costò loro la vita, ma se sul molo ci fossero state le barriere, che pure erano previste da un’ordinanza della Capitaneria di Porto del marzo 2012 – quattro mesi prima di quel tragico 9 agosto – la Panda non sarebbe finita in acqua e Bartolomeo Licciardi e Fedi Sta, di 14 e 13 anni, il secondo di origine tunisine, non sarebbero morti.

Omissione di atti d’ufficio e omicidio colposo come conseguenza di un altro reato, le contestazioni mosse a Messina: la quarta sezione del Tribunale lo ha assolto dalla violazione relativa a un’ordinanza del 2009 e condannato per il mancato rispetto del provvedimento di tre anni dopo.

Accolte solo in parte le richieste del pm Renza Cescon, che aveva chiesto cinque anni. I difensori dell’imputato, gli avvocati Donato e Elena Messina, come riporta il Giornale di Sicilia, faranno ricorso contro la sentenza del collegio presieduto da Bruno Fasciana, che ha anche assegnato provvisionali immediatamente esecutive, da 100 mila euro ciascuno, in favore dei familiari delle due vittime, costituiti parte civile, con l’assistenza dell’avvocato Francesco Menallo.

La Panda era stata lasciata dal proprietario – un pensionato, non imputato – incautamente, in divieto di sosta e con le chiavi inserite nel cruscotto, sulla banchina del porto.

Bartolomeo e Fedi, che proprio quell’anno avevano superato gli esami di terza media, erano con un gruppetto di amici, era sera tarda, intorno alle 22,30, e avevano deciso di fare quel gioco pericoloso, mettendo in moto e provando a spostarla. Bastò poco però per l’irreparabile, perché l’automobile, in mano a dei guidatori privi di qualsiasi esperienza, che l’avevano perdipiù fatta andare a retromarcia, aveva preso velocità ed era volata in mare.

I due amici, figli di un impiegato comunale (Bartolomeo) e di un falegname tunisino che si era stabilito a Ustica da anni, erano rimasti intrappolati nell’abitacolo e per loro non c’era stato niente da fare. Il processo era iniziato ad aprile del 2016, stava per concludersi in autunno, ma i giudici avevano deciso un’integrazione probatoria, acquisendo altri documenti e testimonianze. Ieri la sentenza, cui seguirà l’appello.

Fonte: BlogSicilia.it

 

Ustica, ex voto “per grazia ricevuta” nella processione di San Bartolo .


 ex voto per grazia ricevuta nella processione di San Bartolo .
Ustica, ex voto per grazia ricevuta nella processione di San Bartolo .

Ustica, ex mulino a vento


Ex Mulino a vento
Ex Mulino a vento

Ustica, caletta ex acquario


Caletta ex acquario
Ustica, caletta ex acquario

Locali ex Municipio – Interrotti rapporti di Collaborazione Comune con il Centro Studi


[ id=15679 w=320 h=240 float=left]CENTRO STUDI E DOCUMENTAZIONE
ISOLA DI USTICA

Ustica 8 gennaio 2013

Ill.mo sig. Sindaco del Comune di Ustica

e p.c. Sigg. Assessori
Sig. Presidente del Consiglio
Sig. Segretario Comunale
Spett. UTC
Spett. Uff. Politiche Sociali
Comune di Ustica

Oggetto: Locali ex Municipio.

In ottemperanza a quanto da Lei richiesto con lettera del 3 gennaio 2013, Prot. 23, riguardante l’oggetto, ho concordato con il Consiglio Direttivo del Centro Studi e Documentazione Isola di Ustica, che ho l’onore di presiedere, di:

– interrompere i rapporti di collaborazione culturale con il Comune di Ustica;

– chiudere alla fruizione del pubblico e smantellare la mostra sull’Emigrazione Usticese nel Mondo, da noi allestita nei locali dell’ex Municipio di piazza Capitano Vito Longo, finora visitata da oltre duemila persone fra cittadini usticesi, studenti e turisti da quando essa è stata inaugurata nel mese di agosto 2012;

– restituire copia delle chiavi del suddetto locale, liberandolo da pannelli, bacheche e altro materiale espositivo;

– cancellare il logo del Comune di Ustica dai nostri programmi culturali.

Mentre doverosamente mi adeguo con queste azioni alla Sua richiesta, non posso fare a meno di segnalarle alcune gravi conseguenze cui la richiesta stessa dà origine.

1. Viene interrotto, in maniera unilaterale, un rapporto di collaborazione culturale che ha dato vita non solo a mostre, come convenuto, ma anche a conferenze, concerti, attività ricreative, attività didattiche, eccetera, di cui hanno usufruito la popolazione usticese, gli studenti e i turisti, e che ha raccolto il plauso di enti di ricerca, università e studiosi, riscuotendo l’attenzione dei media (stampa, radio, televisione).

2. Soffocando l’attività del Centro Studi, tesa a valorizzare le specificità della Natura, della storia e dell’ambiente usticese attraverso una molteplicità di iniziative di informazione e divulgazione (ultima delle quali l’emissione del francobollo turistico e del relativo Bollettino Filatelico dedicato a Ustica, chiesta e ottenuta dal nostro Centro Studi), viene creato un grave danno d’immagine all’Isola e alle sue attività produttive nel loro complesso.

3. Ove la richiesta di rendere liberi i locali dovesse limitarsi al nostro Centro Studi, considerata la molteplicità dei locali comunali dati in uso da codesta Amministrazione a svariati soggetti per attività culturali, ricreative e di pubblica utilità, non potremmo fare a meno di evidenziare una grave discriminazione nei nostri confronti.

Entrando poi nel merito della delibera consiliare n. 55 relativa al Regolamento uso immobili comunali, da Lei richiamata per motivare la Sua richiesta di liberare l’immobile, desidero ricordarLe che il nostro Centro Studi, associazione senza scopo di lucro e senza finanziamenti pubblici, non ha mai ambito né ambisce ad avere la piena disponibilità dei locali a titolo oneroso; e questo a causa delle ristrettezze del proprio bilancio, le cui entrate sono costituite solo da contributi dei soci e investite in attività editoriali e didattiche. Desidero altresì ricordarLe che l’uso dei locali dell’ex Municipio è stato subordinato all’allestimento di mostre ed attività accessorie, impegno che abbiamo rigorosamente mantenuto, dando vita a un programma culturale continuativo e prestigioso (vedasi allegato). Richiamo a questo scopo la nota di codesto Comune prot. 5601 del 09.09.06 con cui si dichiarava la “adesione alla realizzazione del programma di mostre da allestirsi nei locali del Vecchio Municipio”, senza alcuna contribuzione economica e con l’intesa che l’onere per la “custodia e relativa responsabilità e pulizia dei locali” sarebbe rimasto a nostro carico e che “il materiale informativo delle mostre obbligatoriamente riportasse il logo del Comune”.

Alla luce di questi fatti, piuttosto che la richiesta di rendere liberi i locali dalle nostre attività, sarebbe stata appropriata l’applicazione dell’art. 2 del predetto Regolamento che prevede la dichiarazione di pubblico interesse da parte della Giunta Comunale.

Colgo l’occasione per augurarle, anche a nome dei Soci del Centro Studi, i migliori auspici per l’anno appena iniziato.

Il Presidente
Franco Foresta Martin

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CENTRO STUDI E DOCUMENTAZIONE
ISOLA DI USTICA

Allegato alla lettera del 8 gennaio 2013 diretta (altro…)

Interrogazione urgente – Camerone ex Settebello


INTERROGAZIONE URGENTE CON RISPOSTA SCRITTA

 Al Sindaco del Comune di Ustica

e,pc a Sua eccellenza il Prefetto di Palermo

OGGETTO: Camerone ex settebello

I sottoscritti consiglieri comunali Felice Badagliacco e Giovanni Palmisano interrogano il sindaco per conoscere lo stato di agibilità del Camerone in oggetto.

In particolare si chiede se è stato richiesto ed effettuato il collaudo.

Da una prima visione effettuata dall’architetto Vincenzo Rubbio e lo scrivente Consigliere Felice Badagliacco si notano le capriate, vecchie di circa 70 anni senza interventi sostanziali, probabilmente non più idonee (imbarcate) a sopportare il carico del tetto tanto da generare pericoli per l’incolumità di eventuali frequentatori dell’immobile.

Avendo necessità di sfruttare detti locali ad uso pubblico si chiede alla SV se non ritiene di far effettuare una approfondita verifica tecnica prima di mettere il locale in oggetto a disposizione del pubblico.

Ustica 1° settembre 2012

Felice Badagliacco

Palmisano Giovanni

PROTOCOLLO COMUNE DI USTICA

3357 del 1° Sett. 2012

 

Ex banchina Sirena – Riceviamo e pubblichiamo


Ustica 20 – 08 – 2012
Al Sindaco del Comune di Ustica – Dr. Aldo Messina
All’Assessore alla Portualità – Giuseppe Mistretta
Al Comando Polizia Municipale di Ustica
All’U.T.C. di Ustica
Al Comando C.C. di ustica

E p.c. Alla Capitaneria di Porto di Palermo
Alla Delegazione di Spiaggia Ustica

Oggetto: ex banchina Sirena

Sono trascorsi undici giorni dal tragico e terribile incidente verificatosi nella suddetta banchina e fino ad oggi il Comune di Ustica non ha ancora predisposto alcun sistema di protezione cautelativa. Con la presente si vuole sottolineare la gravissima responsabilità amministrativa relativa all’assenza di controllo in loco derivante dalla mancata osservanza dell’ordinanza n. 93 del 2009 della Capitaneria di Porto di Palermo, in particolare degli articoli n. 1 e 2 di detta ordinanza. Pertanto, onde scongiurare altri eventi disastrosi, si invita chi di competenza a predisporre almeno la chiusura della banchina con apposita catena che impedisca il transito e la sosta dopo l’ultimo arrivo/partenza dei mezzi marittimi di trasporto passeggeri.

In attesa di un Vs. tempestivo intervento, si allega Ordinanza n. 93 del 2009 della Capitaneria di Porto di Palermo.

Con osservanza

I Consiglieri comunali

Felice Badagliacco

Giovanni Palmisano

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CAPITANERIA DI PORTO DI PALERMO
Sezione Tecnica, Sicurezza e Difesa Portuale

ORDINANZA N° 93/2009

Omussis

ORDINA

Articolo 1

A decorrere dalla data odierna e fino a nuova disposizione , nella porzione demaniale marittima meglio evidenziata (zona 1) nella planimetria allegata, che fa parte integrante della presente ordinanza, è consentito esclusivamente il transito (e non la sosta) degli automezzi che si recano in porto per la movimentazione dei passeggeri in arrivo e in partenza dal porto di Ustica. Nella restante banchina “ex Sirena” (zona 2)è consentita anche la sosta che non potrà essere superiore a 30 minuti. La restante parte della citata banchina (zona tratteggiata) rimane interdetta al transito ed alla sosta.

Articolo 2

È fatto obbligo al Comune di Ustica di installare idonea segnaletica verticale e/o orizzontale e di delimitare opportunamente il tratto di banchina interdetta con idonei elementi di interdizione e di segnalazione, anche notturna.

per la parte di banchina destinata alla sosta temporanea il comune dovrà, altresì, installare sul ciglio della stessa, opportuna protezione per evitare il pericolo di caduta in mare, lasciando comunque, lo spazio sufficiente al fine di consentire, da parte degli operatori portuali il posizionamento dei cavi d’ormeggio e la movimentazione dei passeggeri di eventuali unità che venissero autorizzate ad ormeggiare lungo la banchina in parola.

Il transito su detta banchina dovrà avvenite esclusivamente in concomitanza con l’arrivo/partenza dei passeggeri con le navi/aliscafi di linea e dovrà essere interdetto al di fuori di tali intervalli. Sarà cura del comune di vigilare, con la presenza di proprio personale sul transito dei mezzi durante i periodi d’apertura dell’area verificando, altresì, il rispetto di quanto disposto al precedente articolo ed il rispetto del divieto d’accesso da parte dei terzi sull’area interdetta.

Articolo 3 e Articolo 4 Omissis

All’ex Siremar la gara per il trasporto merci e merci pericolose per Ustica, Egadi e Pantelleria


La Nuova Compagnia delle Isole (ex Siremar) si è aggiudicata la gara da un milione e mezzo di euro circa per le gestione del servizio trasporto merci e merci pericolose per le isole di Ustica, Egadi e Pantelleria sino al mese di dicembre.

E’ quanto si legge in un comunicato diffuso dal Sindaco di Ustica, Aldo Messina. Che spiega: ” Giustamente e probabilmente per la pressione dei Sindaci delle tre isole, la Regione vuole garantita non solo la quantità, ma anche la qualità dei servizi e la compagnia aggiudicatarie dovrà dimostrare non solo con quali mezzi intenda operare, ma anche se gli stessi sono idonei al servizio”.

Per la Regione, se tutto filerà liscio, ci (altro…)

Edificio parrocchiale: Inaugurazione mostra ex voto restaurati


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Cameroni ex fosso


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Zona ex case vecchie


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Provvedimenti amministrativi


comune-ustica-5Approvati oggi in giunta:

1) Sostituzione infissi Palazzo comunale, interventi di bioedilizia strutture pubbliche.

Opera che verrà immediatamente realizzata non su fondi comunali ma partecipando e vincendo il bando “fonti rinnovabili risparmio energetico e mobilità sostenibile Isole Minori di cui GU n. 61 del 12.03.08

———–

2) Approvazione in linea amministrativa (art 5 LR 12/11) del Progetto definitivo dei lavori di recupero ex mattatoio e realizzazione del centro per la valorizzazione dei prodotti tipici

 

Locali Ex hotel san Bartolomeo, diffida


COMUNE DI USTICA

Ustica 11.10.11

Sig Bonura Baldassare

E p.c. – Comune di Palermo – Assessore Centro storico
Ufficio PIST
Magnifico Rettore dell’Università di Palermo – Prof R. Lagalla
Regione Siciliana – Presidenza- Isole Minori
Stazione Carabinieri Ustica
Sig assessori
Sig presidente Consiglio
Affari Generali
UTC

Oggetto: Locali Ex hotel San Bartolomeo, diffida ( rif vs nota del 01.10.11 a ns prot 4950 del 03.10.10)

Ricevuta vs nota in oggetto si evidenzia quanto segue:

1) La magistratura non ha emesso alcun provvedimento di sequestro sull’immobile in oggetto

2) Il Comune è proprietario dell’immobile per averlo acquisito ex art 7 legge 47/1985.

3) In particolare la Corte di Cassazione ha accolto il ricorso del Comune, annullando il decreto di trasferimento dell’immobile alla società SaBo s.r.l.Pertanto la SaBo. Non ha ad oggiu alcun titolo per il recupero dell’immobile “ex hotel San Bartolomeo”.

Si informa che qualora, a causa delle Sue note, allo stato delle cose prive di fondamento giuridico, il finanziamento per il recupero del suddetto immobile, inserito nel FESR 2007-2013 seconda fase(PIST), dovesse essere negato, la scrivente amministrazione dovrà procedere nei confronti della S.V. con la richiesta dei relativi danni.

Il sindaco
Dr Aldo Messina

 

Ex Casetta Lenzi


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Ex Mulino a Vento


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