Ustica sape

Suggerimenti dalla California


from Marlene Robershaw (Manfré) 

I am reading in Usticasape alot of concern to have an alternate port at the Spreader Tip. I also see there might be a new councellor, Dr. Mistretta. It seems that he would be in charge of encouraging tourism for the Island.

Ustica really needs someone to specialize in the need to make it easier for tourists to come and enjoy the Island.

1. the first problem, as so many of you have mentioned, is just getting to and from the Island. That is really MAJOR problem. My son and I sure experienced that when trying to visit in 2010 !! An alternate port would sure help on those many days when the weather prevents landing at Cala Santa Maria.

2. There is a big need for tourists to even be able to find where to buy tickets in Palermo and also where the boat will dock. The Port Authority office didn’t even know that fact in 2010.

3. Publications are needed in the Palermo Hotels with a phone number and address of the ticket office. We stayed in a very nice hotel, Hotel Tonic, and they had no clue as to where the ticket office was or the boat. They helped us find a phone number thru information, but it did not work.

4. Next year when I am hoping to return to Ustica, I will have the help of my newly found cousins to find the boat. But not everyone will be that lucky.

I , along with you that live in Ustica, or have grown up there and really care for the island, truly hope things can improve.

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Da Marilena Robershaw Manfrè 

Sto leggendo su Usticasape molti suggerimenti in merito ad un attracco alternativo a punta Spalmatore. Ho anche notato che probabilmente sarà nominato un nuovo assessore, Dr Mistretta, il quale sarà in carica per incoraggiare il turismo nell’isola.

Effettivamente Ustica necessita di una risorsa che sia veramente preparata nel rendere piu’ semplice giungere l’isola e viverla (goderla).

Il 1° problema come già menzionato piu’ volte, è poter arrivare e partire dall’isola. Ciò è veramente uno dei piu’ grandi problemi: io e mio figlio lo abbiamo sperimentato quando tentammo la visita nel 2010!!

Un attracco alternativo sicuramente potrebbe essere utile nei giorni in cui le condizioni meteo avverse rendono impossibile l’attracco in Cala Santa Maria.

2° Vi è anche la necessità per i turisti di poter conoscere dove acquistare i biglietti nella città di Palermo e dove la nave in questione attraccherà; difatti nel 2010 l’Autorità Portuale, in quell’occasione, non era in grado di informare l’utente.

3° Gli Hotels di Palermo necessiterebbero di depliants informativi con indirizzi e numeri telefonici delle biglietterie.
Abbiamo soggiornato in un bel Hotel, l’Hotel Tonic, e il personale non aveva nessuna idea di dove fosse la biglietteria o la nave.
Essi ci aiutarono a trovare un numero telefonico attraverso informazioni , ma fu negativo.
Il prossimo anno, spero di tornare ad Ustica, e, per quanto riguarda la nave sarò indirizzata dal mio ritrovato cugino, ma non tutti hanno la stessa fortuna.

Io spero che le cose possano cambiare, insieme a voi che vivete l’isola, a coloro che l’hanno vissuta, a tutti coloro cui realmente interessa il bene dell’isola.

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COMMENTO:

Personalmente non posso che approvare in pieno cio’ che scrive sul punto 1. la sig.ra Marlene Robershaw ( da nubile Marchese da Palermo con nonna Manfre’ di Ustica ). Marlene e’ stata ad Ustica l’anno scorso con il marito e il figlio Tom che gioca al calcio ed e’ tifoso fra l’altro della squadra di Calcio di Ustica e del Napoli, e ci ritornera’ l’anno venturo, ha ospitato la Riunione Usticesi del West Coast nella sua casa a Ramona ( San Diego ) quando erano presenti più di 80 persone fra cui Pietro Bertucci, la moglie Pina, Maria Compagno, Chris Caravella e moglie, Lorella Bareillou e altri provenienti dalla Lousiana e dall’Oregon. Su questo sito sulla destra esiste un link ” Riunione San Diego” con molte foto relative al meeting. Con Marlene ci sentiamo molto spesso via e-mail e il soggetto degli scambi di solito e’ Ustica. Siamo meravigliati nell’apprendere questo stato di fatto che danneggia non solo gli usticesi mettendone in pericolo in casi di urgenza la loro incolumita’ fisica e prospettive di lavoro, ma anche il turismo perche’ se ad Ustica non c’e’ la garanzia del collegamento la voce si sparge…..il paradosso e’ che 30 anni fa non era cosi perche’ si usavano gli attracchi alternativi e al massimo in inverno si aveva un giorno al mese di completa isolazione e non dieci ( 10 ) o piu’ giorni al mese per come succede oggi……Il problema forse e’ che chi vive nell’isola si e’ abituato e accetta con rassegnazione e fatalismo, ma chissa’ come l’accettano i turisti ? La domanda da cento milioni: E’ possibile affrontare la fattibilità di un attracco alternativo a Punta Spalmatore? Certamente questa è una domanda che poniamo al Sindaco o a chi per lui.