Ustica sape

Ulteriore comunicato alla Cittadinanza Usticese sul frantoio


Ad integrazione e completamento del precedente comunicato si informano i produttori oleari  di Ustica che malgrado l’invito loro rivolto ad associarsi alla cooperativa, non è pervenuta alcuna risposta positiva che consentisse di ipotizzare già nell’immediato futuro una gestione economica del Frantoio non in costante perdita, A causa di ciò  L’Assemblea dei soci, riunitasi d’urgenza ad Ustica il 17 settembre, ha deliberato all’unanimità dei presenti di limitare per quest’anno l’utilizzo del frantoio esclusivamente ai soci attuali nonché ad eventuali nuovi soci.

Ulteriore comunicato alla Cittadinanza Usticese sul frantoio

Ad integrazione e completamento del precedente comunicato si informano gli agricoltori Usticesi che quest’anno il frantoio molirà esclusivamente per i Soci attuali e per eventuali nuovi Soci.

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Precedente comunicato

  1. Breve storia del frantoio

L’idea di portare ad Ustica un frantoio era già venuta diversi anni prima a due dei soci fondatori della Cooperativa, Valeria Ajovalasit e Giovanni Palmisano; sembrava folle abbandonare la cura degli ulivi o portare ogni anno fuori dall’isola le olive per molirle male e con grandi costi.

Nonostante in Sicilia  sia difficile concretizzare un progetto, a quella idea aderirono subito 11 soci e, il 17 febbraio del 2010, è nata la Cooperativa “Ustica Profumi Sapori e Colori”; poche settimane dopo, senza chiedere alcun finanziamento pubblico, è  stato acquistato  il piccolo frantoio.

Giovanni Palmisano, Presidente della Cooperativa, ha messo a disposizione i locali; ogni socio ha contribuito, e ancora oggi continua a contribuire, in ragione delle proprie competenze e disponibilità economiche alla esistenza della Cooperativa.

Sembra tutto semplice ma dietro l’apertura del frantoio c’è stata, e continua ad esserci, una mole di lavoro nascosta, faticosa ed onerosa.

Ma l’apertura del frantoio, come le (altro…)

Comunicato alla Cittadinanza Usticese sul frantoio


  1. Breve storia del frantoio

L’idea di portare ad Ustica un frantoio era già venuta diversi anni prima a due dei soci fondatori della Cooperativa, Valeria Ajovalasit e Giovanni Palmisano; sembrava folle abbandonare la cura degli ulivi o portare ogni anno fuori dall’isola le olive per molirle male e con grandi costi.

Nonostante in Sicilia  sia difficile concretizzare un progetto, a quella idea aderirono subito 11 soci e, il 17 febbraio del 2010, è nata la Cooperativa “Ustica Profumi Sapori e Colori”; poche settimane dopo, senza chiedere alcun finanziamento pubblico, è  stato acquistato  il piccolo frantoio.

Giovanni Palmisano, Presidente della Cooperativa, ha messo a disposizione i locali; ogni socio ha contribuito, e ancora oggi continua a contribuire, in ragione delle proprie competenze e disponibilità economiche alla esistenza della Cooperativa.

Sembra tutto semplice ma dietro l’apertura del frantoio c’è stata, e continua ad esserci, una mole di lavoro nascosta, faticosa ed onerosa.

Ma l’apertura del frantoio, come le (altro…)

Frantoio ed Olio, orgoglio del Talebano

Frantoio ed Olio, orgoglio del Talebano
Frantoio ed Olio, orgoglio del Talebano

Inaugurazione frantoio olio


inaugurazione frantoio olio
inaugurazione frantoio olio

Ustica, inaugurazione frantoio per olive


Ustica, inaugurazione frantoi per olive
Ustica, inaugurazione frantoi per olive

L’Olio di Ustica


[ id=10803 w=320 h=240 float=left] Un olio unico. Che possa diventare l’eccellenza. Non solo in Sicilia. Ma anche in Italia e all’estero.

E’ il progetto ambizioso di Valeria Ajovalasit, fondatrice della cooperativa “Ustica, profumi sapori e colori”. Ha riunito dodici persone produttrici di olio. Insieme hanno aperto il portafogli e realizzato un frantoio nell’isola palermitana. Il primo della sua storia. Prima gli isolani erano costretti a lunghe traversate verso Palermo per la produzione dell’olio. Erano stati molti i contadini che avevano anche rinunciato alla cura e manutenzione degli uliveti. “L’idea nasce proprio da questa esigenza – spiega la Ajovalasit –. Poi abbiamo pensato che da questa esperienza avremmo potuto creare un olio di nicchia, ricercato. Un marchio inconfondibile”. La cooperativa è nata due anni fa. Lo scorso anno le prime moliture di prova. Per capire il funzionamento dei macchinari. Quest’anno il frantoio ha effettuato il primo imbottigliamento ufficiale. Piccole quantità, ma di grande qualità. “Nel nostro olio ci sono la Nocellara, la Biancolilla e la Cerasuola – spiega -. Un olio extravergine che gli esperti hanno apprezzato e che risulta essere molto fruttato”.

Diecimila piante in tutto il territorio, poco esteso, in realtà, dell’isola di Ustica. Ecco la voglia di produrre poco, ma bene. Olio ricercato. Da intenditori. “La prossima tappa sarà il biologico – dice la Ajovalasit –. Due produttori hanno già accettato la mia proposta. Un lavoro duro, difficile e anche dispendioso. Ma sono sicura che porterà a degli ottimi risultati”. Il problema della produzione, quest’anno, a parte il contrasto a qualche malattia degli alberi di ulivi, è stato anche il fatto che molte piante sono giovani. “Per avere un quadro più preciso della situazione bisognerà attendere almeno tre anni – conclude la Ajovalasit –. Ho visto, però, all’inaugurazione del frantoio un bel clima festoso. La gente è entusiasta del nostro progetto”. Per ora l’olio non è in vendita. E non ha anche un nome. Il suo la Ajovalasit l’ha ribattezzato “Vajò”, le iniziali del suo nome e cognome. E magari il nome potrebbe rimanere questo. Un omaggio ad una donna che ha creduto nei profumi, sapori e colori della sua terra.

Giorgio Vaiana – Cronache di Gusto

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COMMENTO

Dalla California Tom Robershaw

This is a great idea. More innovative and entrepreneurial people like Valeria Ajovalasit are needed to help the economy recover.

Questo e una idea eccellente. Abbiamo bisogno di piu gente innovativa ed imprenditoriale come Valeria Ajovalasit per migliorare la economia.

 

 

Inaugurazione di un piccolo Frantoio all’avanguardia (ultime 20 di 40 foto)


A “tagliare” il nastro hanno provveduto nonno Pasqualino Palmisano (98 anni) e Maria Cristina Natale.

“Il taglio del nastro, ha detto Giovanni Palmisano (il Talebano), rappresenta l’inizio di un nuovo percorso e noi abbiamo la pretesa di valorizzare le nostre olive producendo olio di qualità con il profumo, il colore e il sapore della nostra terra…”

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Taglio del nastro di un piccolo frantoio all’avanguardia (prime 20 di 40 foto)


A “tagliare” il nastro hanno provveduto nonno Pasqualino Palmisano (98 anni) e Maria Cristina Natale.

“Il taglio del nastro, ha detto Giovanni Palmisano (il Talebano), rappresenta l’inizio di un nuovo percorso e noi abbiamo la pretesa di valorizzare le nostre olive producendo olio di qualità con il profumo, il colore e il sapore della nostra terra…”

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