Vivere è la cosa più rara al mondo. La maggior parte della gente esiste, ecco tutto.
(To live is the rarest thing in the world. Most people exist, that is all)
– Oscar Wilde
Vivere è la cosa più rara al mondo. La maggior parte della gente esiste, ecco tutto.
(To live is the rarest thing in the world. Most people exist, that is all)
– Oscar Wilde
Il giorno 2 giugno u.s. alle ore 19.30 circa, quando gli Italiani ancora in festa per la ricorrenza della fondazione della Repubblica, giungeva agli uomini della Capitaneria di Porto, liberi dal servizio, una richiesta di soccorso da un’imbarcazione di 21 metri in trasferimento da Palermo al porto di Civitavecchia, che imbarcava acqua ed era in procinto di affondare. A bordo vi erano due persone ed il proprietario è uno stimato imprenditore palermitano.
I sottufficiali a bordo di un gommone privato e con il supporto di un ormeggiatore del posto, munito di pompa sommersa, hanno prontamente raggiunto l’unità in difficoltà, mentre navigava in direzione del nostro porticciolo. Saliti a bordo, veniva effettuato un primo veloce intervento di prosciugamento e successivamente l’unità in difficoltà veniva scortata fino in banchina. Immediatamente sopraggiungevano operatori portuali per consentire l’ormeggio in sicurezza dell’unità e maestranze locali per verificare le vie d’accesso dell’acqua. È stata presa la soluzione di costruire delle “caviglie in legno” per tamponare la falla. Dopo circa tre ore di incessante ed impegnativo lavoro l’imbarcazione è stata posta in condizioni di sicurezza.
È apprezzabile l’unità d’intenti, la condivisione degli obiettivi e la solidarietà della gente che per lavoro e va per mare con il plauso finale della locale Capitaneria di Porto, unitamente a quello degli occupanti dell’imbarcazione ed in particolare del proprietario che ha tenuto a ringraziare personalmente tutti gli intervenuti nelle persone di:
Ho imparato che la gente si dimentica quello che hai detto, la gente si dimentica quello che hai fatto, ma la gente non potrà mai dimenticare come li hai fatti sentire.
(I’ve learned that people will forget what you said, people will forget what you did, but people will never forget how you made them feel)
– Maya Angelou
Ho imparato che la gente si dimentica quello che hai detto, la gente si dimentica quello che hai fatto, ma la gente non potrà mai dimenticare come li hai fatti sentire.
(I’ve learned that people will forget what you said, people will forget what you did, but people will never forget how you made them feel)
– Maya Angelou
Ho imparato che la gente si dimentica quello che hai detto, la gente si dimentica quello che hai fatto, ma la gente non potrà mai dimenticare come li hai fatti sentire.
(I’ve learned that people will forget what you said, people will forget what you did, but people will never forget how you made them feel)
– Maya Angelou
Ho imparato che la gente si dimentica quello che hai detto, la gente si dimentica quello che hai fatto, ma la gente non potrà mai dimenticare come li hai fatti sentire.
(I’ve learned that people will forget what you said, people will forget what you did, but people will never forget how you made them feel)
– Maya Angelou
Si sono svolti ieri martedì 27 Giugno 2017, dopo l’arrivo della nave proveniente da Palermo, presso la Parrocchia San Ferdinando Re di Ustica, i funerali del 53enne Giuseppe (Pino) Pellerito scomparso ad Ustica la notte tra Domenica e lunedì 22 maggio e trovato morto il 26 maggio intorno alle 07,00 all’esterno del porticciolo di Ustica banchina ex Sirena. Lo stesso giorno la salma è stata portata a Palermo all’Istituto di medicina legale per eseguire l’autopsia e stabilire le cause della morte.
E’ stato un banale incidente?… per il momento gli inquirente non tolgono il riserbo.
Piene di affetto e rimpianto sono state le parole pronunciate, nel corso dell’omelia, dal parroco Don Lorenzo. Parole seguite, in una chiesa gremita, con silenzio, compostezza e tanta commozione quando il Parroco ha suggerito una vicinanza di Amicizia alla mamma ammalata e al fratello bisognoso di affetto…
Il momento più commovente è stato quello finale: un lungo applauso.
Dopo il rito un lungo corteo ha seguito il feretro verso il cimitero.
PB
Ma in alcuni uffici non si trova neppure un impiegato
(ANSA) – PALERMO, 3 LUG – La Regione siciliana ha un dirigente ogni 8,6 dipendenti, quasi ventimila impiegati ma ci sono uffici dove non lavora nessuno. E’ un quadro non privo di criticità e paradossi quello che segnala nella sua requisitoria il procuratore generale d’appello della Corte dei conti per la Sicilia, Diana Calaciura Traina. Nel corso del giudizio di parificazione del rendiconto generale della Regione, il pg ha aggiornato la mappa del personale che ha sempre una rilevante incidenza sulla spesa corrente.
Fonte: ANSA Palermo
Ieri pomeriggio in una chiesa gremita in ogni ordine di posti, tanta gente commossa e ancora incredula – un intero paese unito in una tragedia incomprensibile – ha voluto dare l’estremo saluto a Gaetano.
A officiare i Funerali, in sostituzione del parroco Padre Lorenzo, don Andrea Olszewski (polacco), che ha suscitato tanta commozione con le proprie parole – “Ha esordito ricordando che è difficile trovare, anche per un prete, le parole giuste da dire a chi ha perso un caro di 29 anni… Gaetano ha sbagliato per eccesso… Gaetano amava la vita e la famiglia e sono certo che da Gesù, con la Sua Misericordia Lo accoglierà riservando a Lui un abbraccio… Quello che vorremmo chiedere a Dio è… perché? La risposta e l’aiuto li possiamo ricevere dalla forza della Fede… Gaetano è vivo e ci sorride come sapeva fare Lui… AffidiamoLo alla bontà e alla Misericordia del Signore…”
Davanti la bara una foto ritraeva Gaetano come sarà ricordato da tutti noi: Solare e Sorridente.
Lacrime e scroscianti applausi, protrattesi per circa tre minuti, quando Giovanni il papà, al termine della Messa, in lacrime e con un filo di voce, è intervento e dopo aver ringraziato quanti erano stati loro vicini in questa triste circostanza, rivolgendosi agli amici e ai ragazzi di Ustica ha detto: –
“Non Lo dimenticate…”
All’uscita della chiesa il feretro è stato salutato da scroscianti applausi e molti dei presenti alle esequie Lo hanno accompagnato, portato a spalle da amici di Gaetano, per l’ultimo saluto, sino al Cimitero, in una sorta di abbraccio collettivo.
Gaetano era un giovane pieno di vita, avrebbe compiuto 30 anni il prossimo 27 Luglio, sempre sereno e sorridente, con una serie di prospettive aperte. Era consocio nella gestione di un diving locale e molto impegnato ad Ustica, con la famiglia, nella gestione dell’Hotel Diana, praticava diverse attività sportive ed era campione di immersione in apnea. Nulla, insomma, che poteva far pensare ad un così insano gesto.
In questo momento siamo particolarmente vicini ai genitori e alla sorella con il cuore affranto ed il sostegno della Fede.
Pietro Bertucci