Questa mattina ad Ustica, all’età di 78 anni, è passato ad altra vita Rosalia Caminita fu Palermo. Ai figli le più sentite condoglianze.
Ricordo con simpatia Giovanni Favaloro, quando nel 1968, la mia famiglia Di Cara e tutta la famiglia Salvo, cioè la famiglia di mia madre composta dai suoi fratelli Franco e Gaspare con le rispettive famiglie, abbiamo trascorso un’estate fantastica ad Ustica. Noi cugine tutte ragazze dai 16 anni ai 21, passammo la nostra estate tra mare, sole, feste, balli ai Faraglioni o alle Terrazze e serate sedute sul muretto della piazza ed abbiamo conosciuto tra i tanti ragazzi usticesi Giovanni Favaloro
che ci allietava le serate con la sua chitarra…Un ragazzo meraviglioso, educatissimo e gentile. Lavorava di giorno nel negozio di barbiere di suo padre….Pace all’anima sua e che il Signore l’abbia in gloria..
Rosa Maria Di Cara Salvo
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COMMENTO
Da Mariella Di Bartolo
Una persona perbene, gentile e affettuosa che fa parte della nostra gioventù e delle estati usticesi di tanti anni fa. Bellissimo ricordo.
Ieri pomeriggio a Torino, all’età di 86 anni, è passato ad altra vita Giovanni Belpoppio (marito della nostra concittadina Maria Palmisano). A Maria e al figlio le più sentite condoglianze.
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RINGRAZIAMENTI
La famiglia Belpoppio e Palmisano ringrazia tutte le persone che si sono unite al nostro dolore per la perdita del nostro compianto Giovanni Belpoppio.
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CONDOGLIANZE
Da Ustica Salvo Tranchina
Una persona sempre gioiosa e allegra. Un abbraccio a Maria in ricordo dei felici momenti passati insieme alla squisita persona che è stato Giovanni.
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Da New Orleans Maria Bertucci Compagno
Alla cara Maria, in questo triste momento, giungano le mie più sentite condoglianze.
Con il pensiero ti sono vicina.
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Da Ustica Pino e Mariuccia Palmisano
Un ricordo del nostro caro amico Giovannino e dei momenti passati in sua compagnia
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Dall’Ukraine Simona Puotraite
ho dei ricordi bellissimi con questo signore, condoglianze sentite ed un abbraccio a zia Maria Palmisano
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Da Altofonte Rosalia Salerno
Sentite condoglianze
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Da Ustica Salvatore Militello
Sentite condoglianze
A proposito di mezzi di trasporto: Il Presidente dell’Ars On. Giovanni Ardizzone ha mantenuto gli impegni presi con la cittadinanza usticese, il 10 Agosto del 2013, in occasione dell’incontro al centro accoglienza?…
Vogliamo ricordarglielo nel caso se ne fosse dimenticato?
Intervento ex V. Sindaco Giovanni Tranchina (tacco)
I lavori pubblici non erano di mia pertinenza, te ne dovevi occupare tu Attilio…
A maggio dopo la sospensione dei lavori nella piazzetta (piazza mare blu) da parte della ditta Martello abbiamo fatto una riunione dove era presente, oltre il RUP, anche il progettista Arch. Giostra . Bisognava trovare il modo di rendere parzialmente agibile la piazzetta per evitare i disagi che la sua chiusura avrebbe dato ai cittadini e per permettere anche a Luca di lavorare…
Il tecnico si ostinava a dire che la piazzetta non si poteva aprire per problemi di sicurezza…
E’ ovvio che non potevamo lasciare il posto, più importante dell’isola, in quelle condizioni per tutta l’estate… Sono passate settimane per trovare il modo di risolvere questo problema di sicurezza che il tecnico aveva sollevato. Alla fine, in qualche modo, la piazzetta è stata parzialmente aperta… In quel periodo, intanto, abbiamo creato uno scontento e una situazione che ha danneggiato, ancora una volta, l’amministrazione.
Tu Attilio sai quanto disagi abbiamo avuto e quanti dispiaceri ci siamo presi per questa situazione…
Le responsabilità non erano nostre…
Tu non hai capito o non hai voluto capire i disagi che queste situazioni mi procuravano. Tu non hai fatto mai capire al tuo interlocutore che il tuo vice sindaco aveva degli incarichi ben precisi.
Hai parlato di dare serenità al gruppo … Ma tu, per dare serenità al gruppo, volevi che io facessi un pupazzo?
Quando il tecnico nel 2014 ha preso tutte quelle decisioni creando quell’inferno, quelle situazioni vergognose tu non hai detto niente…
Oggi ci troviamo in una situazione dove il tecnico comunale ha più potere di un assessore, di un consigliere e questo te lo posso certificare.
PB
CONTINUA
Domenica scorsa mi sono offerto di accompagnare al Cimitero di Ustica il Sig. Giovanni Mannino, già assistente superiore della Soprintendenza Archeologica per la Sicilia occidentale, per rendere omaggio alla Tomba del caro Amico, compagno di ricerche e lavoro, Padre Carmelo Seminara da Gangi. L’illustre studioso di preistoria si trovava ad Ustica, invitato dal Comune e dal Centro Studi, per ricordare i 40 anni dall’inizio delle ricerche archeologiche nell’Isola. Ritornati in piazza ha voluto manifestare la sua amarezza e indignazione per i recenti “lavori di riqualificazione del centro urbano” facendo specifico riferimento agli scempi e ai mostri di cemento armato di Largo Armeria, di Piazza Mareblu e di Largo dell’Ulivo. Anche sulla eliminazione del verde, che, per un’Isola come Ustica, non è mai abbastanza, il suo giudizio è stato pesantissimo. E, fra l’altro, mi ha testualmente detto: “Per quei lavori io incriminerei, per danni morali e materiali, l’architetto che l’ha progettato e chi glielo ha permesso di fare. Qua si tratta di buttare il denaro pubblico per fare danni… Purtroppo i soldi della Comunità Economica Europea, spesso e volentieri, servono per fare danni e null’altro.
Io distruggerei quei lavori prendendoli a picconate”.
A tal proposito Giovanni Mannino, addolorato per non avere ritrovato più l’isola di Padre Carmelo, proiettata anche a un turismo con interessi archeologici, ha voluto raccontare un fatto realmente accaduto qui a Ustica. “Era in costruzione – egli ha proseguito – la strada che portava alla Falconiera e il progetto prevedeva l’asfalto. C’era stato un lungo lavoro di picchettamenti con paletti che indicavano distanze e quote. Notte tempo mi sono preso la briga di togliere i paletti per ritardare il più possibile i lavori. Sono andato alla Soprintendenza ai monumenti a Palermo e miracolosamente la strada non è stata asfaltata. I meriti sono stati tutti della Soprintendenza dell’epoca”. Altri tempi e altre sensibilità.
Pietro Bertucci
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COMMENTO
Da Los Angeles (CA) Tom Robershaw
Sicily, like most of Southern Europe, is suffering from an economic recession. Perhaps the money would have been better spent on basic necessities, such as medical care, or the preservation of historical monuments.
La Sicilia, come la maggior parte del Sud Europa, soffre di una recessione economica. Forse il denaro sarebbe stato speso meglio per le necessità di base, quali l’assistenza medica, o la conservazione dei monumenti storici.
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Da Palermo Franco Liberti
Ma i “verdi” un tempo contestatori rumorosi non esistono più? … Se ci siete ancora, battete un colpo (o la piccozza!) per demolire le mostruosità usticesi. Ha ragione il sig. Mannino, perché è un delitto, in un’isola come Ustica, eliminare il verde a vantaggio del cemento armato.
Franco Liberti – Un turista plurideluso.
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Da Palermo Gino Cuce
Ci voleva una personalità con gli attributi, come Giovanni Mannino, e un sito coraggioso come Ustica SAPE per dire le cose come stanno. Bene e complimenti a entrambi. Il “Giornale di Sicilia”, che dedica intere pagine agli scempi e ai mondezzai di Palermo e provincia non ha avuto ancora il senso civico e lo spazio per occuparsi del vandalismo usticese. Ma chi ha occhi per vedere, vada a … vedere.
Se ci culleremo nella illusione (irresponsabile) di un futuro “sicuro”, allora è sicuro che tale non sarà.
Giovanni Sartori
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[ id=18365 w=320 h=240 float=left] Nonno Giovanni Tanti Auguri … Ti Vogliamo tanto bene
Veronica Treviso e Nipoti e Nipotini
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