Ustica sape

Rinviati a giudizio la società e i vertici di Caronte&Tourist Isole Minori

Comune di Ustica – Incarico Avv. Elvira Machì per la fase esecutiva del giudizio relativo alla reintegra nel possesso dell’immobile denominato Hotel San Bartolomeo

Comune di Ustica condannato ancora per mancata opposizione in giudizio – Totò, e io pago!!

Morace e i collegamenti Richiesta di rinvio a giudizio


 

Morace e i collegamenti  Richiesta di rinvio a giudizioL’accusa ipotizzata è quella di interruzione di un servizio di pubblica necessità

 
TRAPANI– La Procura di Trapani, con il pm Marco Verzera, ha chiesto il rinvio a giudizio dell’ex presidente della società di navigazione Ustica Lines, l’armatore Vittorio Morace. L’accusa ipotizzata è quella di interruzione di un servizio di pubblica necessità (art. 331 cp). La vicenda risale all’anno scorso quando di questi giorni la compagnia di navigazione sospese i collegamenti con le Egadi per evidenziare e protestare contro la mancata erogazione da parte della Regione delle somme dovute per il servizio pubblico reso attraverso le cosiddette tratte sociali. L’Ustica Lines con l’armatore Vittorio Morace, all’epoca presidente della società, oggi ha ceduto il comando al figlio, Ettore, spiegò pubblicamente che “i collegamenti venivano effettuati in assenza di liquidazioni delle spettanze da parte della Regione” e che si era “dinanzi ad una volontà precisa da parte della Regione di non volere stipulare il contratto (e quindi di non procedere al pagamento di quanto dovuto), annullando la gara aggiudicata all’Ustica Lines in via definitiva”.

I collegamenti vennero fermati per breve tempo e poi vennero ripresi, e quando si profilò l’apertura di un procedimento penale per lo stop dato ai collegamenti veloci con le Egadi lo stesso Vittorio Morace a sua difesa sottolineò che l’Ustica Lines non aveva alcun obbligo giuridico di assicurare il servizio, “nel momento in cui la Regione non solo si è rifiutata di sottoscrivere il contratto, ma ora ha avviato le procedure di annullamento del bando. Peraltro – aggiunse – l’eventuale obbligo di garantire un servizio pubblico non può essere tale da comportare il fallimento di una Società e noi non siamo più nelle condizioni di assumere ulteriori esposizioni bancarie, tra l’altro in assenza di qualsiasi prospettiva di pagamento di quanto dovuto dalla Regione”. Per la Procura invece le cose non stanno in questo modo, Ustica Lines sarebbe stata pienamente consapevole di dovere garantire quel servizio pubblico, tanto che poi i collegamenti sono ripresi anche pare in assenza di risposte positive da parte della Regione. Domani intanto l’Ustica Lines vara il catamarano più grande al mondo e saranno presenti il Governatore Crocetta e l’assessore regionale ai Trasporti Pistorio e forse questa sarà occasione per toccare ancora l’argomento. Madrina dell’evento sarà il sottosegretario Simona Vicari. Era stata annunciata la presenza del ministro Del Rio ma all’ultimo momento ha fatto sapere che non potrà esserci.

Fonte. Live Sicilia
di Rino Giacalone

 

Disastro ambientale, a giudizio l’ex sindaco di Ustica


 

DiscaricaIl Gup Fernando Sestito ha deciso il processo per Aldo Messina e i due capi dell’ufficio tecnico comunale  Giacomo Pignatone e Vincenzo Rubbio. La stazione di trasferenza dell’isola sarebbe stata trasformata dal 2008 in discarica abusiva

Di ROMINA MARCECA

Una discarica abusiva senza alcun requisito per accogliere i rifiuti. Nessuna copertura, nessuna catalogazione per i rifiuti depositati e, poi, nessun convogliamento per acque e percolato. Una discarica che doveva essere una stazione di trasferenza e che è stata anche bersaglio di incendi che hanno provocato l’inquinamento dell’aria dove è stato rilevato la presenza di diossine e piombo.

Per questa situazione, che sarebbe andata avanti dal 2008, è stato rinviato a giudizio l’ex sindaco di Ustica Aldo Messina e i due capi dell’ufficio tecnico dell’amministrazione locale Vincenzo Rubbio e Giacomo Pignatone. L’accusa è di disastro ambientale in concorso e discarica abusiva. A deciderlo è stato il gup Fernando Sestito,
accogliendo le richieste del pm Claudia Ferrari. Il processo avrà inizio, davanti al giudice monocratico, il 12 gennaio.

Le indagini del Noe hanno portato alla luce la gestione dell’area di contrada Arso senza alcun requisito. Il pm ha chiesto e ottenuto il sequestro. Secondo la consulenza richiesta dalla procura è anche emerso che dal sottosuolo al mare e fino al dissalatore comunale sarebbero arrivate sostanze inquinanti. Ai tre indagati sono stati contestati anche altri reati contro l’ambiente, tra le quali la distruzione di bellezze artistiche  perché sull’area c’era il vincolo paesaggistico.

Secondo l’accusa i tre accusati avrebbero disposto, tra il 2012 e il 2013, il deposito di spazzatura (tra cui anche  frigoriferi, pneumatici, trottami ferrosi) in un’area pubblica in contrada Arso, priva dei requisiti tecnico-gestionali. Inoltre, ci sarebbero stati scarichi di acque reflue, intrise di sostanze inquinanti, nel centro comunale di raccolta in località cala cimitero (ex mattatoio).

Fonte: La repubblica Palermo  (R.it)

Aforismi, Citazioni, Proverbi… del giorno


SindacoCredendo a sé stesso, l’uomo si espone sempre al giudizio della gente. Credendo agli altri, ha sempre l’approvazione di chi lo circonda.

Lev Tolstoj

 

Parcella Studio Legale Corso Scardina – giudizio Comune/Gricorcea


E’ di 87.723,04 euro la parcella presentata dallo studio Legale Corso Scardina che ha difeso vittoriosamente il comune di Ustica davanti alla I sezione civile del tribunale di Palermo nel giudizio Comune di Ustica/eredi Gricorcea.

” La pacella è proporzionale all’importo della somma in gioco ( che ricordiamo era di circa 5 milioni di euro) e pertanto di per sè è congrua, anzi è al minimo tariffario previsto dall’Ordine. A questa somma va aggunta la somma comunque dovuta alla famiglia Gricorcea ed il costo della utilissima consulenza del dott Paleologo. Un totale di circa 150.000 euro che di fatto impegna già il bilancio 2012.”