Il “Teatrino” Usticese ed i “Capponi di Renzo”
È umiliante che i nativi di Ustica, ma non residenti, all’atto dell’emissione del biglietto, devono pagare un balzello (chiamalo ”Pizzo”) per entrare a casa propria. Tassa pensata, introdotta e avallata da “forestieri” che spesso, perché in possesso di tesserini VIP (Veri Important Person), quel viaggio nemmeno lo pagano o viaggiano, non si sa come, con biglietti residenti, pur avendo la residenza altrove.
Ogni anno, come mia consuetudine ed affezionato ai dibattiti politici, considerando i precari divertimenti che l’isola offre, sono solito assistere al teatrino che si svolge in aula consiliare con attori consiglieri, membri della giunta (compreso il Sindaco quando non è impegnato altrove), funzionari quando chiamati in causa ed il verbalizzante. Il lessico verbale è aberrante spesso intercalato da parolacce. Le esposizioni o le richieste dei singoli “attori” non hanno né testa né coda. Inoltre qualcuno, anche se letterato, è di difficile comprensione, specie quando cerca di dettare i propri propositi da verbalizzare. Per fortuna, qualche volta, la presidenza riesce a moderare il tutto. Condimento finale: l’assenza di dialogo che si nota tra i funzionari dell’Ente, con vicendevoli accuse e fraseggi alquanto pesanti. Credo che quanto osservato dipenda, molto probabilmente, da Colui che non ha il “polso” per dirimere dovutamente in forma disciplinare e contrattuale. Insomma, il comportamento degli “attori” in Aula Consiliare é accostabile a quello tenuto dai “Capponi di Renzo” nei Promessi Sposi.
Poveri sono quei lavoratori che, già in uno stato di precarietà lavorativa, hanno dovuto assistere ad una serata che avrebbe dovuto risolvere le proprie aspettative economiche… senza un nulla di fatto.
Dibattiti per l’applicazione dei regolamenti comunali sempre e non da derogare come e quando si crede. Addirittura sembra con forme ad personam.
In aggiunta quest’anno il mancato trasporto urbano, che personalmente credo serva solo ad un pareggio di bilancio, penalizza fortemente i già pochi turisti che sono sull’isola, ma che mi è stato detto colpa di burocrazia regionale. Non ci credo!
La sporcizia che regna lungo le coste, dove nei pochi luoghi di balneazione, sembra di essere quasi in discariche autorizzate per non parlare dei posti che vengono chiamati “belvedere”. La totale assenza di preposti per far seguire azioni tali onde evitare quanto detto.
In conclusione, ho da dedurre che la gestione dell’isola, quali attuali tempi duri, non ha un operoso reggente capace di indirizzare e controllare… Forse perché, giunto al termine del mandato, con tutto il collettivo, non lo impegna più di tanto e quindi tira a campare…
Di certo, in 42 anni che frequento questo splendido luogo, uno schifo costituito ed un tale degrado non l’ho mai precedentemente verificato… e meno male che c’è il cantiere scuola…
Un consiglio spassionato e disinteressato: – In giunta datevi da fare per evitare ulteriori “sofferenze” a questa martoriata isola, oppure andate a casa tutti …
Michele Manzitti
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Analisi cruda, impietosa, amara di una realtà che dovrebbe far riflettere non solo gli “attori del tetrino” ma ancor più quella parte di “spettatori” che a suo tempo hanno concesso il “bis” a questa rappresentazione …
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Da Ustica Luigi Palmisano
Totalmente d’accordo