- Fai clic per condividere su Facebook (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Twitter (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su LinkedIn (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Pinterest (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic per condividere su WhatsApp (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per inviare l'articolo via mail ad un amico (Si apre in una nuova finestra)
Tag: lenticchie
Ustica dall’album dei ricordi anni ’60- setacciare le lenticchie per le vie del paese, che via è?
Ustica, faticoso lavoro il pulire le lenticchie nell’aia
Ustica, mangiare le lenticchie a Capodanno è una tradizione che rievoca abbondanza e prosperità
Ustica, veliero carico di lenticchie in partenza per Napoli
Lenticchie d’estate. Se in insalata, perché no?
(di Manuela Zanni) Normalmente le lenticchie sono associate all’autunno e all’inverno, stagioni in cui, sotto forma di zuppe e passati, riscaldano corpo e anima divenendo uno degli esempi più rappresentativi di comfort food.
Ma se provassimo a cucinarle in maniera da renderle appetibili anche in giornate in cui il caldo torrido la fa da padrone, riusciremmo a godere dei tanti nutrienti in esse contenuti anche in una stagione che non invita certo a cucinare i legumi.
Tante le varietà esistenti in Sicilia, tutte tipiche di alcuni territori specifici in cui hanno trovato condizioni pedoclimatiche per esprimere al meglio le caratteristiche nutritive ed organolettiche. E tutte interessate dalla riscoperta della coltivazione in un passato relativamente recente.
Stiamo parlando delle lenticchie di Pantelleria, apprezzate in Italia per il loro sapore caratteristico, per l’alta digeribilità e per le loro preziose proprietà nutritive. Altrettanto famose e saporite tipicamente siciliane sono quelle di Ustica (forse anche più famose) e quelle di Villalba (Cl) o ancora quelle nere di Leonforte (En). La ricetta che vi proponiamo di seguito, oltre ad essere facile da preparare, è anche molto gustosa e adatta anche ad un pranzo in riva al mare.
Insalata di lenticchie
Ingredienti per 4 persone
250 gr di lenticchie di Pantelleria, ma anche di Ustica, di Villalba o di Leonforte
10 pomodorini ciliegini
2 carote
mais
uno scalogno
olio extravergine d’ oliva
sale e pepe q.b.
In una pentola fate rosolare lo scalogno con l’olio. Quindi unitevi le lenticchie (che avrete cotto in precedenza) e lasciate cuocere per almeno 15/20 minuti. Nel frattempo pelate le carote e tagliatele a rondelle. Poi lavate i pomodorini e tagliateli a metà. Quando le lenticchie saranno insaporite lasciatele raffreddare. Quindi unitevi le carote, i pomodorini e il mais e condite le con olio a crudo. A questo punto potete gustare la vostra insalata di lenticchie a temperatura ambiente o fredda di frigorifero anche in riva al mare.
Fonte: Sapori di Sicilia Magazine
Ustica trebbiatura lenticchie
Ustica, semina lenticchie a “ricamo”
Ustica, preparato per la zuppa di lenticchie
Ustica, La “pistata” delle lenticchie che consiste nella frantumazione all’interno dell’aia dei piccoli baccelli
Lezioni sui legumi della nostra terra”: una cena-evento al Raricella
I grandi legumi siciliani e le storie dei loro produttori, protagonisti di una cena-evento insieme a grandi vini dal resto d’Italia.
Il ristorante “Raricella” in collaborazione con Cronache di Gusto propone per giovedì 22 marzo un viaggio immaginario alla scoperta delle migliori produzioni di legumi: dalla ‘fava larga’ di Leonforte al ‘fagiolo badda’ di Polizzi fino alle lenticchie di Ustica.
Il menù della serata prevede: entrée di panelle con farina di ceci neri (Dubl Brut – Feudi di San Gregorio), macco di Fave di Leonforte (Valle d’Aosta Chardonnay Cuvée Bois – Les Cretes), zuppa di Fagioli Badda con pasta fresca e finocchietto selvatico (Sangiovese di Romagna Superiore “Il Sangiovese” – Noelia Ricci), lenticchie di Ustica con e senza cotenna (Chianti Classico Fonterutoli – Castello di Fonterutoli), tortino di Cioccolato con cuore fondente caldo (Barolo Chinato – Borgogno).
Ristorante Gourmet “Raricella”
Via Nazionale 6 – 90036 Villabate (Pa)
Fonte: Balarm.it
La chef Lina Castorina, l’armonia in un piatto di lenticchie
«Per esaltare i prodotti preziosi della nostra terra, il segreto sta nel riuscire a mettere nel piatto un’armonia di sapori e non importa se a volte si tratta di ingredienti in apparenza “poveri” come possono essere le lenticchie o l’aglio»: a parlare, a Taormina Gourmet, durante lo showcooking dedicato alle lenticchie di Ustica e ad altri tesori dei presídi Slow Food siciliani è stata Lina Castorina, cuoca dell’Osteria i 4 Archi di Milo in provincia di Catania.
Per l’occasione Lina, che fa parte dell’Alleanza dei cuochi, ha preparato uno dei cavalli di battaglia del suo locale: la zuppa di lenticchie. «I legumi di Ustica – spiega – coltivati vicino al mare e su una terra vulcanica hanno un gusto particolare e sono molto ricercati, anche perché la resa per ettaro di terreno rispetto alle lenticchie di altri luoghi è molto bassa. Nella mia zuppa uso anche prodotti di altri presidi, come la cipolla di Castrofilippo e l’aglio rosso di Nubia».
Per preparare la zuppa il primo passo è fare il soffritto: «Alla base c’è la cipolla cui si aggiungono gli altri ingredienti, un po’ di sedano, un po’ di carota, e anche un po’ di patata per dare cremosità al piatto. Poi uno spicchio di aglio che dà sapore e fa bene, quindi si aggiungono le lenticchie che si fanno cuocere per un’ora. In questa stagione si può arricchire il piatto con i funghi porcini e aromatizzarlo con il rosmarino».
Il risultato è una zuppa di grande freschezza che fa venir voglia di andare a Milo ad assaggiare gli altri piatti della Castorina, dalla caponata di melanzane ai maccheroni al sugo di suino nero, senza dimenticare lo «stocco» alla messinese.
ROCCO MOLITERNI
Fonte: La Stampa cucina
Pubblicato il 12/11/2017