Sig Pietro Bertucci, osservando le diverse note che da luoghi nazionali ed esteri le pervengono, sembra che la tematica dell’oggetto in essere ha in tantissimi la richiesta di formali e sostanziali risposte. Non mi dilungo molto nell’argomento, in quanto successivamente,lei sa che sono un ing. per l’ambiente ed il territorio, quindi mi riservo di darle specifiche più esaurienti in una relata che le fornirò.
[ id=10736 w=320 h=240 float=left]Certamente delle due soluzioni a disegno, prospettate dal sig Militello, ritengo senza ombra di dubbio, che la n. 1 debba essere assolutamente non presa in considerazione. Vero è che la stessa effettivamente dividerebbe l’approdo in due con il conseguente risultato di negata manovrabilità a mezzi di media e anche piccola stazza. Inoltre si configurerebbe a causa delle correnti marine la negata circolazione delle acque, nei due lati. Quindi, la stagnazione del mare, l’accumulo di olii, detriti ed altro con relativa atrofizzazione delle acque. La seconda soluzione è la sola da prendere in considerazione. Però è da studiare, migliorare e vagliare nelle distanze con l’allineamento all’estrema punta del molo esterno con eventuali sagomature. Ritengo vera, opportuna e necessaria la messa in sicurezza della Cala . Però risolverebbe solo per un 70% il problema del trasporto dell’isola. Questo per la sfavorevole localizzazione dell’approdo in relazione agli eventi atmosferici e marini. A mio giudizio credo senza dubbi, per le motivazioni edotte, porre l’alternativa, della località di Punta Spalmatore . Qui, considerando le opere esistenti, le minime varianti da fare , la modica spesa per la realizzazione ed un mascherato ed intelligente anzi nullo impatto ambientale, si avrebbe la quasi certezza dei trasporti quotidiani.Naturalmente, un piano regolatore portuale se esistente è fondamentale.
E’ mia, personale e scherzosa considerazione, ma credo che come a livello governativo centrale, la soluzione delle problematiche di Ustica ,visto la negata volontà politica, possano essere risolte solo da tecnici, essendo questi super partes. Questo con la stessa modalità e strada suggerita da Nostro amato Presidente Napolitano.
Un salutissimo a tutti gli Usticesi
Alcuni commenti negativi che troviamo su usticasape riflettono la dura realtà di gestione dell’isola, definita “LA PERLA NERA DEL MEDITERRANEO”…Più che perla oserei definirla “LA CENERENTOLA NERA DEL MEDITERRANEO”… Un vero peccato: l’isola è incantevole, meravigliosa, estremante ospitale nella sua asprezza…Ma chi la abita e la amministra non si rende conto dei danni che stanno rovinando, degradando e inverosibilmente peggiorando la SITUAZIONE turistico/economica dell’intera isola.
Si auspica, in un prossimo futuro, più che prossimo direi “speriamo a breve”, che l’amministrazione locale provi a dare una soluzione ai problemi esistenti, che tartassano gli usticesi, i turisti, e gli amanti del mare e delle sue bellezze.
Cassandra Manzitti