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Frutta di Martorana


Frutta di martorana
Frutta di martorana

“2 Novembre giorno da “ricordare”


[ id=5037 w=320 h=240 float=left]Si avvicina il 2 Novembre, giorno dedicato ai Morti, un giorno da ricordare

Nelle tradizioni popolari della”  festa dei morti ” un motivo è di sicuro ricorrente  : la credenza che in questo giorno i cari scomparsi tornino a farci visita sulla terra. Per questa ragione, i riti di commemorazione hanno assunto in tutta Italia , e in ogni parte del mondo anche se in date diverse dalla nostra , significati e finalità simili: accogliere, confortare, placare le anime degli avi defunti. Se è vero che oggi il culto popolare commemora i defunti attraverso il suffragio e la preghiera, è vero anche che molte delle antiche usanze vivono ancora .

I miei ricordi mi portano  a classificare il 2 Novembre come un giorno speciale, un giorno da non dimenticare.

L‘odore che sprigionava dalle mele   passando davanti le botteghe Palmisano ,Famularo e Patricola  era cosi straordinario  che si poteva percepire  a distanza  e, mettendo   in moto  il nostro orologio biologico   , ci ricordava  che  era odore di Ricorrenza e di Festa  . Per noi ragazzini ” la festa dei morti ” per tutta la settimana era una festa prima della Festa ,si faceva il giro dei negozi che erano addobbati  con i tradizionali e splendidi   ,  ” Pupi i zuccuru ” raffiguranti :  Regnanti  , Cavalli  , Donne , Galli , Coppie di sposi , Regine , Artigiani , Santi,  Asinelli , Bambole, Condottieri a Cavallo ,   ecc..ecc.. , e   frutta assortita di martorana incantevole  da ammirare  , frutta fresca  ,mandorle e fichi secchi , giocattoli  , automobili ,camioncini , furgoncini ,  ecc…. le bambine sognavano le bambole o una coppia di sposi in formato ” pupi di zucchero ” e i ragazzini camioncini e pistole vere che si potevano usare per giocare “alla guerra”  o ” a sparare ” .

[ id=5036 w=320 h=240 float=right]Alcuni ragazzi più grandi,  una volta ,  ci dissero che erano i genitori a portarci i regali e non i morti ma non ci volemmo credere. Finché si può, credere alla favola e’ più bello . E…. i regali e doni dei morti non erano automatici ….I morti portavano   doni e regali solamente  ai bambini che avevano  pregato e che si erano comportati bene durante l’anno mentre per tutti gli altri nelle ” guantiere ” ci poteva  essere qualche sorpresa negativa come solo frutta e castagne o addirittura carbone che e’ simbolo di punizione. il ” giorno dei Morti ” i bambini  si alzavano la mattina presto  e le ” guantiere “,  con i regali , dovevano cercarle e “scovarle” perché erano state nascoste  nei posti più impensati, sotto i letti , dietro o sotto mobili , alcuni nientemeno  nel solaio e bisognava cercare molto attentamente perché un bambino una volta trovò una “guantiera” , addirittura una settimana più tardi nascosta sopra la pedaliera di una macchina  da cucire “Singer” che era ricoperta …..

La mattina del ”  Giorno dei Morti ”  Piazza, Palchetto e strade brulicavano  di bambini che giocavano con i regali ricevuti e la festa continuava quando nella tarda mattinata  tutti andavano al Cimitero per rendere omaggio ai loro cari Defunti .

Quel giorno il Camposanto, anche conservando  il clima di austerità,  era diverso, era certamente pulitissimo, vi erano tanti fiori con fotografie e quadri ornamentali dei cari Defunti e “lumini” dappertutto che lo rendevano quasi festoso…  C’erano anche  bambini che seguivano volentieri i loro genitori e prendevano parte attiva nel ringraziare i loro cari..

[ id=5035 w=320 h=240 float=left]La Festa dei Morti e’ un omaggio ai Defunti ed  aiuta ad  esorcizzare la paura della morte e dell’aldilà’ e….i nostri morti attraverso i vivi non sbagliano mai … difatti  , per   associazione di idee con la Festa dei Morti  e i simboli dei regali negativi , se nell’isola c’e’ qualcuno che si comporta da ” intruso” o un  forestiero che all’inizio si comporta benino e dopo comincia a ” puzzare ” , tutti cominciano a chiedersi menzionando il vecchio adagio usticese  :
” … E ccu nu missuru i morti ?? ! !  ”

Agostino Caserta