Ustica sape

PRESENTAZIONE DEL FILM “ LA MIA VITA CON OSHO racconti da Ustica”

Una poesia, “ODE ALLA MIA ISOLA” per ricordare Mimmy Di Bartolo


Mimmy Di Bartolo era originaria di Ustica, ma da molti anni viveva a Pappiana (PI).

Era orgogliosa della Sua terra di origine e dei suoi antenati ed in particolar modo ricordava sempre con piacere la nobile figura del suo bisnonno Ignazio, Vice Console Britannico, ricordato con stima in una lapide nella chiesa di Ustica.

Era senatrice dell’Accademia Internazionale  dei Micenei, Medaglia d’Oro e Socia Accademica del Premio internazionale Prometheus, vincitrice della Coppa personalizzata del premio letterario “Falcone-Borsellino e del Premio Dell’Associazione Italiana Maestri Cattolici Di Este (PD) e di tanti altri premi  e trofei che Lei, modestamente, diceva: “io scrivo poesie per diletto e non mi sembra di meritare tanto”.

Tra le tante poesie scritte, a parte “Ode alla mia Isola” (Ustica) che posteremo di seguito, ci piace ricordare
“Tacita la sera”, “Per te non è sorto il sole”, Madre mia, “Piccolo fratello nero”, “Le mani di mia madre”,
“Paese mio”…

—————
 ODE ALLA MIA ISOLA

Dove lo sguardo si perde 
nell’orizzonte senza confini
m’illuderò di sognarti
terra della mia adolescenza.

Sognerò stagioni di ricordi indelebili,
sognerò il tenue canto dei grilli,
i tuoi tramonti di fuoco …
… sognerò il profumo del mare
tra il frinir delle cicale
nei lontani meriggi rubati dal temo

Terra di sentieri deserti assolati,
di pietre di millenni sul ciglio,
di muschio, di sterpi, di rovi …
compagni cresciuti con me!

Volgendo l’ultimo sguardo al giorno che muore
rivedrò il tuo cielo
delle sere d’agosto
quando miriade di stelle
ti fanno corona …

… e mi illuderò di poter sognare
quelle perle riflesse sul mare
come scintille di brace
nei segreti misteri di una notte di luna!

Nel silenzio,
il sospiro del vento
si fa soave armonia …
… e taciti si sciolgono i ricordi d’una vita!

                           Mimmy Di Bartolo

Giorgia Butera e la sua “scelta”. Ne parlerà il 7 Agosto alle ore 18,30 all”HUPS.


Palermitana, laureata in Scienze della Comunicazione all’Università degli Studi “Carlo Bo” di Urbino con ambiti di competenza professionale nella comunicazione istituzionale, sportiva e di impresa, pubbliche relazioni, produzione audiovisuale e analisi sociale, Giorgia Butera domenica 7 Agosto alle 18,30 al Villaggio Letterario dell’HUPS presenterà il suo libro “per quanto mi riguarda ho fatto la mia scelta”. Per l’occasione è cortesemente intervenuta in sull’argomento ……

Dott.ssa Butera, il suo libro racconta la donna, la sua importanza in ogni aspetto della vita, il suo protagonismo determinante nella costruzione del progresso e che altro  ?4

” Inserito all’interno del ” Progetto Unesco Scuole” è un mio testo umanista uscito qualche mese fa in seconda edizione. Il titolo richiama la celebre frase di Wangari Maathai, la prima donna africana ad avere ricevuto nel 2004  il “Premio Nobel per la Pace” per il suo contributo alle cause dello sviluppo sostenibile, della democrazia e della pace. In questo lavoro affronto la Donna nella sua completezza; negli ultimi tempi sta avvenendo una presa di coscienza maggiore per tutto ciò che riguarda la dimensione femminile ma sono troppe ancora le conquiste da fare. In alcune zone del mondo si registra ancora una ristrettezza culturale; questo colloca la donna in una condizione subalterna all’interno della società” 

In appendice lei presenta dieci storie di famose donne-simbolo; unico uomo che trova spazio è Nelson Mandela; in un contenuto prevalentemente al femminile la sua “intrusione” sembrerebbe decontestualizzata e invece ?

1“Le dieci storie di donne e simboli riguardano: la Statua della Libertà, Frida Kahlo, la Storia di Maria narrata dai Vangeli, Franca Viola, Aung San Suu Kyi Rita Levi Montalcini, Rebecca West, Wangari Maathai, Piccola Rawan (la sposa bambina morta dopo la prima notte di nozze per le lesioni causate dal rapporto), Anna Frank e poi un unico uomo: Mandela che rappresenta l’umanità, la lotta concreta per gli ideali per la difesa di chi vive in uno stato di discriminazione” 

Dott.ssa, la conduco in anticipo a Ustica.  Riprendo da FB una dichiarazione di Elisabetta Iorio che non ha dubbi in proposito <il futuro è delle donne>; che immancabilmente ha dato il via ad alcuni commenti dall’Isola; citando le fonti le riporto testualmente i contenuti: Salvo Giò Tranchina afferma sconsolato < ni stati asciucannu a tutti > (libera traduzione: non c’è più spazio per noi uomini) … Vittoria Salerno è perentoria < le donne hanno una marcia in più > … Valeria Ajovalasit non è tenera < loro (gli uomini) lo sanno bene per questo quando possono ci provano ancora a rimettere in discussione diritti che per noi donne non sono mai conquiste definitive > … Pasquale Palmisano la butta in arte culinaria < ma i migliori chef sono uomini >… Calogero Petruzzella  provoca < le donne hanno una marcia in più, peccato che non sanno camminare >… Mariangela Licciardi “non se la tiene” < noi non camminiamo, corriamo ! > … Patrizia Bardò sentenzia < un giorno il mondo sarà in mano alla donne e tutto andrà in modo diverso ! > … all’insegna del “volemose bene” la conclusione di  Angela D’Angelo < nell’antico Egitto comandavano le donne; gli uomini erano usati per i lavori pesanti; poi tutto è cambiato. Ci vorrebbe più rispetto reciproco ! >. Dott.ssa Butera, un suo …  commento ai commenti.

“Io sono una donna che non difende2 ad ogni costo le donne, anzi, ne sono piuttosto critica. Esistono delle peculiarità di genere ed è attraverso la complementarità che può realizzarsi equilibrio all’interno della società. L’uomo non ha accettato integralmente l’evoluzione della donna, la sua indipendenza economica e sociale e soprattutto l’identificazione di ruoli e status di alto valore acquisiti. Tutto questo ha portato ad uno sgretolamento del sistema vitale. Bisogna riportare ordine nell’alchimia dei ruoli sociali ed identitari”.

Alla Dott.ssa Butera i nostri ringraziamenti per la cortese disponibilità riservata e doppi auguri: di buona presentazione del libro e di buon compleanno; per una singolare coincidenza infatti i due eventi cadono nello stesso giorno. Buon compleanno ! quanti ? alle donna non si chiede mai; diciamo che a partire da quel numero, si dice, cominci la vita …
Ancora AUGURI !

Mario Oddo 3 (2)Intervista di Mario Oddo

 

 

Trascriviamo il pensiero del nostro compaesano Giovanni da New York, orgoglioso della figlia “Mia”


 

Mia Caminita Buongiorno a tutti, amici e parenti 
Ci riempie d’orgoglio che Mia questa settimana si laureerà  alla Università del Michigan. Penso che io Donna ci dobbiamo ritenere fortunati di avere una figlia come Mia una ragazza esemplare, solare, ambiziosa , grande lavoratrice. Mai stanca, sempre motivata a dare il massimo in qualsiasi attività intraprende. È  sopratutto orgogliosa delle radici italiane. Speriamo che la cerimonia della laurea vada alla grande. Domani partenza in mattinata spero presto 12 ore in macchina con la piacevole compagnia del cane …..

Giovanni Caminita

“ODE ALLA MIA ISOLA” di Mimmy Di Bartolo


 

Mimmy Di Bartolo
Mimmy Di Bartolo

Tramite l’Amico Tanino Santaniello, che vive a Esslingen in Germania, sono venuto a conoscenza  di una bellissima poesia di Domenica Di Bartolo  dedicata ad Ustica e, ritenendo di  fare cosa gradita, vorrei portarla a conoscenza di tutti coloro che amano Ustica.

Mimmy, per noi usticesi di una certa età, è originaria di Ustica ma da molti anni vive e lavora a Pappiana (PI), come insegnante di  scuola materna e di religione.

È orgogliosa della Sua terra di origine e dei suoi antenati ed in particolar modo ricorda sempre con piacere la nobile figura del suo bisnonno Ignazio, Vice Console Britannico, ricordato con stima in una lapide nella chiesa di Ustica.

È senatrice dell’Accademia Internazionale  dei Micenei, Medaglia d’Oro e Socia Accademica del Premio internazionale Prometheus, vincitrice della Coppa personalizzata del premio letterario “Falcone-Borsellino e del Premio Dell’Associazione Italiana Maestri Cattolici Di Este (PD) e di tanti altri premi  e trofei che Lei, modestamente, dice: “io scrivo poesie per diletto e non mi sembra di meritare tanto”.

Tra le tante poesie scritte, a parte “Ode alla mia Isola” (Ustica) che posteremo di seguito, ci piace ricordare
“Tacita la sera”, “Per te non è sorto il sole”, Madre mia, “Piccolo fratello nero”, “Le mani di mia madre”,
“Paese mio”…

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 ODE ALLA MIA ISOLA

Scoglio del medico, tramonto
Ustica, tramonto

Dove lo sguardo si perde
nell’orizzonte senza confini
m’illuderò di sognarti
terra della mia adolescenza.

Sognerò stagioni di ricordi indelebili,
sognerò il tenue canto dei grilli,
i tuoi tramonti di fuoco …
… sognerò il profumo del mare
tra il frinir delle cicale
nei lontani meriggi rubati dal temo

Terra di sentieri deserti assolati,
di pietre di millenni sul ciglio,
di muschio, di sterpi, di rovi …
compagni cresciuti con me!

Volgendo l’ultimo sguardo al giorno che muore
rivedrò il tuo cielo
delle sere d’agosto
quando miriade di stelle
ti fanno corona …

… e mi illuderò di poter sognare
quelle perle riflesse sul mare
come scintille di brace
nei segreti misteri di una notte di luna!

Nel silenzio,
il sospiro del vento
si fa soave armonia …
… e taciti si sciolgono i ricordi d’una vita!

                           Mimmy Di Bartolo
 

Progetto “la mia Isola – conoscerla meglio per amarla di più”

[ id=20596 w=320 h=240 float=left]Domani sabato 23 Novembre 2013 il Centro Studi e Documentazione Isola di Ustica guiderà i giovani Usticesi lungo un percorso che va dalla Garitta dell’Arpa, proseguirà lungo la Garitta dell’Arso e si concluderà con la visita della Grotta di Munzedda meglio nota come Grotta del Tuono.

La partenza è prevista dalla sede del centro studi in piazza alle ore 9:00 in punto.
La garitta dell’Arpa e dell’Arso hanno una caratteristica particolare poiché la loro posizione è chiaramente nevralgica.
Sono poste infatti sulla costa del Mezzogiorno, sulla rotta seguita dalle imbarcazioni in arrivo da Palermo. Dunque un punto strategico dal quale avvistare le navi in tempo per preparare la difesa da attacchi esterni.
[ id=20594 w=320 h=240 float=right]La Grotta di Munzedda (dei mucchi) è stata chiamata così dai contadini del luogo perché al suo interno vi sono appunto dei mucchi di roccia ricoperta da incrostazioni la cui forma richiama quella del grano e dei legumi accatastati.
Secondo la tradizione una parte della grotta crollò a causa di un fulmine, infatti si indica col toponimo, utilizzato ancora oggi, di Grotta del Tuono che è formata da una serie di grandi massi che si produssero in seguito al crollo.
Infine la contrada denominata Arso, nella quale sono presenti le due garitte e la grotta, prende il nome dalla natura del terreno circostante che risulta essere arido e roccioso.[ id=20597 w=320 h=240 float=left] L’appuntamento di domani rientra nel progetto del Centro “La Mia Isola- Conoscerla meglio per amarla di più” rivolto alle nuove generazioni e a tutta la comunità.
Un Progetto che si svilupperà durante tutta la stagione autunnale e invernale e che avrà come filo conduttore la riscoperta della “Via delle Garitte” e del sistema di difesa adottato dagli abitanti dell’isola nella preistoria, dopo l’ultima colonizzazione del 1763 e durante l’ultimo conflitto mondiale.

[ id=20595 w=320 h=240 float=right]Nove incontri che porteranno all’osservazione della vegetazione, degli antichi manufatti in pietrame e all’esplorazione delle grotte, con l’intento di valorizzare le risorse storiche, archeologiche, geologiche e naturalistiche di Ustica, offrendo ai partecipanti un’altra modalità per ripercorrere la storia dell’isola e dei suoi abitanti.

L’evento, nonostante sia rivolto ai ragazzi, è aperto a tutta la cittadinanza.

Giorgio Tranchina
Addetto Stampa Centro Studi e Documentazione Isola di Ustica

 

Flora Caserta 1964


[ id=17641 w=320 h=240 float=center]

Trionfo a Cartagine per Teresa Nicoletti


[ id=5755 w=320 h=240 float=left] Trionfo per Teresa Nicoletti che, sabato 11 dicembre alle ore 20, presso l’Acropolium di Cartagine, in Tunisia, ha ottenuto l’ennesimo successo internazionale con il “Concert de Fin d’Année”, accompagnata dalla pianista giapponese Toyoko Azaiez. Applausi in piedi ed ovazioni per oltre 5 minuti, lancio di rose e richieste di bis di una sala che ha registrato il tutto esaurito, rappresentano l’epilogo di un concerto memorabile!

Tante le personalità presenti del mondo della cultura, dell’imprenditoria, della finanza e della diplomazia, e tra questi l’Ambasciatore d’Italia in Tunisia S.E. Pietro Benassi (nella foto accanto al mezzosoprano Teresa Nicoletti), che alla fine del concerto ha chiesto l’autografo all’artista, con il corpo diplomatico al completo.

Il concerto “Airs d’Opéra et Musique Sicilienne” è stato seguito da un pubblico attento che in più occasioni ha tributato al mezzosoprano e compositrice italiana lunghissimi applausi e grida di “bravo”.

In programma arie d’opera da “Carmen” di Georges Bizet, da “Cavalleria rusticana” di Pietro Mascagni, da “Nabucco” di Giuseppe Verdi e da “Norma” di Vincenzo Bellini.

Acclamata Teresa Nicoletti nell’aria di Santuzza, “Voi lo sapete, o mamma”, dalla “Cavalleria rusticana”, nella quale ha dimostrato di possedere il physique du rốle, per la sua grande personalità scenica e drammatica, e di essere un’indiscussa interprete verista di chiara tradizione italiana.

Uno dei momenti più attesi della serata è stata senza dubbio l’esecuzione di “Mia Ustica”, Inno Ufficiale dell’Isola di Ustica composto dalla stessa Nicoletti, cantata per la prima volta in lingua araba. E’ stato un successo assoluto!

“Mia Ustica” era già stata eseguita nel 2006 in lingua cinese a Pechino e nel 2007 in lingua russa a Mosca.

Un altro momento attesissimo dal pubblico e dalla critica è stata la prima esecuzione assoluta mondiale di un’altra composizione della Nicoletti, “La mia città : Monreale”, per pianoforte solo, che attraverso il virtuosismo della pianista nipponica Azaiez ha emozionato il pubblico, riuscendo a trasmettere le vibrazioni delle quali le note intime della musica erano pregnate. Lo spettatore ha vissuto l’idea fantastica e intensa di una terra, quella di Monreale, città d’arte, ricca di storia e di leggenda, d’incanto e di magia, che la Nicoletti, con questa sua composizione originale, ha inteso eternare.

Il concerto si è concluso con il repertorio siciliano, richiestissimo nel mondo magrebino, che è stato straordinariamente interpretato dalla Nicoletti, con un performance indimenticabile : “…e vui durmiti ancora” di Gaetano Emanuel Calì e due canzoni della tradizione popolare raccolti e pubblicati da Alberto Favara, “ A la riniddota” e “A la fimminisca”.

I bis richiesti insistentemente sono stati soddisfatti dal mezzosoprano con due canzoni del repertorio partenopeo “O’ sole mio!” e “I’ te vurria vasà” che hanno mandato il pubblico letteralmente in visibilio !

La Nicoletti è stata intervistata da Radio Tunisienne, emittente di Stato, nel corso della quale sono stati mandati in onda “Mia Ustica” e arie d’opera, registrate live durante il concerto in Australia, a Melbourne, nel 2009, tra le quali : “Acerba voluttà” dall’Opera “Adriana Lecouvreur” di Gaetano Donizetti, “Oh dischiuso è il firmamento!” dall’Opera “Nabucco” di Giuseppe Verdi e “Habanera” dall’Opera Carmen di Georges Bizet.

All’artista sono arrivate richieste di intervista da tutte le testate giornalistiche nazionali.

Grandissimo risalto ha avuto l’evento su tutti i principali quotidiani tunisini con unanimi pareri della critica, da “Le Renouveau” a “Le Quotidien” che titola “Le charme des Etoiles” (Il fascino delle Stelle), da “Il Corriere di Tunisi” a “La Presse de Tunisie” che scrive “Teresa Nicoletti est l’une des plus importantes chanteuses lyriques en Italie. Son talent, reconnu de par le monde, lui a valu de nombreuses consécrations. Dommage que ce genre de concerts ne dure jamais trop longtemps.”

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