Un momento di preghiera
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Spinti principalmente dalla nostra “affinità insulare” ritengo sia istintivo oltre che doveroso fare giungere da Ustica attraverso il nostro Sito un messaggio di solidarietà alla popolazione di Lampedusa, con l’augurio sopratutto che la situazione possa evolversi in modo tale che i lampedusani possano “riappropriarsi” in tempi brevissimi della loro splendida Isola. Per quel poco che può servire facciamo sentire loro da ogni parte del mondo la nostra vicinanza, da isolani a isolani.
Mario Oddo
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COMMENTO:
Dalla California Agostino Caserta
Mi associo all’appello di solidarieta’ di Mario Oddo per Lampedusa. Rimandare indietro i profughi non e’ umano come non e’ umano tutto il disagio che Lampedusa ha sopportato e sta sopportando. Dovrebbe essere la Comunita’ Europea, dietro forte protesta del Governo Italiano, a risolvere questo problema al piu’ presto, infatti a meno che non succedano miracoli questo stato di cose potrebbe durare molto molto a lungo.
Nuccio
Un momento di preghiera, celebrato dal parroco, padre Laro Vattuone, ha avuto luogo ieri sera ad Ustica presso la Parrocchia san Ferdinando Re, in ricordo, come desiderato da Sua Santità il Santo Padre Bendetto XVI, delle migliaia di vittime della Chiesa Cattolica nel mondo.
Ricordiamo che solo lo scorso 1 novembre un commando armato ha assaltato al tramonto una chiesa di rito cattolico orientale nel cuore della capitale irachena, durante la Santa Messa domenicale, prendendo in ostaggio per alcune ore una cinquantina di fedeli e due sacerdoti. Le forze di sicurezza hanno fatto irruzione nella chiesa Saiydat al Nayat (Nostra Signora del perpetuo soccorso) neutralizzando i terroristi. Sono 52 (secondo la Bbc) gli ostaggi morti nel blitz delle forze speciali nella chiesa di Baghdad in cui un commando di Al Qaeda aveva sequestrato i fedeli che assistevano alla messa. Più recentemente ricordiamo i fedeli cristiani trucidati in Chiesa durante gli scontri per il rovesciamento del regime egiziano. Ma questi episodi sono solo la punta di un iceberg se paragonati alle vittime in oriente ( Cina, India Indonesia) ed in Africa.
Anche l’amministrazione comunale ha ritenuto doveroso manifestare la propria presenza.