Ustica sape

 Madre Sicilia e la sua perla nera


 Vostra Madre Sicilia

Sono solare, calda e lussureggiante, ma a volte grigia, uggiosa e fredda, ad ogni modo sempre determinata, decisa e risoluta.

Il mio nome è Sicilia e sono fiera di essere stata fatta così, poiché sono consapevole di essere unica.

In questo pianeta non c’è un’altra isola uguale a me, con le mie stesse luci e ombre, con il mio stesso passato e presente, con la mia stessa selvaggia bellezza, stupore del mondo, che furono cause d’invidia e gelosia per le altre terre.

Il PADRE ETERNO, felice per ciò che avea in mente di fare, mi creò pensando a quel numero che Voi chiamate perfetto.

Tanto che mi fece con tre capi decisamente a punta; con tre splendide coste piene di spiagge bianche e lidi neri; ed ancora con tre catene di monti sempre prostrati a guardare Lui; con tre valli pronte a raccogliere l’acqua dai cieli e trasformarla in chiacchieroni ruscelli, impetuosi fiumi e placidi laghi.

Quando DIO terminò di posare su di me l’ultimo promontorio, ne fu talmente soddisfatto che, come regalo, depositò sui miei splendidi fianchi tre arcipelaghi di gemme rare.

Mentre a nord a poche miglia

da me, con garbo e tanto amore, adagiò sul mio italico mare una ubertosa e focosa sorellina, la più splendida tra le minori, USTICA, ossia “la perla nera del Tirreno”.

Solo nelle nitide giornate di tramontana, possiamo tranquillamente vederci in maniera chiara e sincera.

Poi sei arrivato TU, UOMO, che con la tua forza bruta hai sempre cercato invano di conquistarmi, di dominarmi non riuscendo mai a sottomettermi.

Dopo ogni violenza subita, consumata in ogni luogo, in ogni modo e in ogni tempo nei secoli, con pazienza e rassegnazione, ricorrevo puntualmente a ricomporre

la mia divina e indomabile magnificenza.

Non ho mai dimenticato le vostre gesta, le vostre offese e l’odio che schizzava dai vostri occhi.

Sì è vero ho partorito molti uomini crudeli e tante donne terribili, ma è anche vero che ho dato nobili natali a tanti uomini coraggiosi e a tante donne meravigliose.

Vi ho fatto patire carestie, alluvioni, terremoti, causandovi tante tribolazioni; in compenso vi ho regalato stupende albe e incantevoli tramonti, frutti e messi di ogni sorta, profumi di ogni genere, sapori e colori di ogni intensità.

Vi ho accarezzato con lo scirocco e sferzato con la tramontana, ho cullato ogni vostro sogno, ma vi ho sbattuto in faccia anche ogni vostra realtà.

Quello che vi ho dato di più, e continuo a darvi, è il mio inesauribile e sconfinato amore eterno, non come  quello che dà un’amante, ma come quello che dà una madre.

Di una cosa sono certa cari siciliani miei, che non siete Voi ad essere proprietari delle mie terre, al contrario sono IO ad essere proprietaria delle vostre anime, tanto che alla fine tutti sognate e bramate di tornare tra le mie braccia, per poi addormentavi per sempre in modo naturale e sereno.

Vostra Madre Sicilia
Pietro Fiorito

 

USTICA PERLA NERA DEL TIRRENO E DEI DIVIETI


Sino alla metà degli anni ’60 il numero dei coltivatori diretti si era mantenuto stabile intorno alle 50/60 unità. Fino ad allora erano bastati appena due ettari di terreno per mantenere una famiglia. All’epoca l’istituto della mezzadria era molto diffuso in ragione del fatto che molte proprietà raggiungevano appena l’ettaro costringendo i coltivatori a farvi ricorso. Con due ettari e per motivi contingenti, si esercitava un’agricoltura di tipo intensivo ed in questo modo si sbarcava il lunario. Il periodo era l’immediato dopoguerra. Il 15.9.1964 la legge 756  interviene vietando la stipula di ulteriori accordi di mezzadria e cambia di fatto l’economia dell’isola. I piccoli proprietari hanno cominciato a vendere ed a reinventarsi manovali edili, perché gli acquirenti, forestieri, non erano interessati minimamente ad alcun tipo di coltivazione, ma per costruirvi un fabbricato per le vacanze. Il passaggio di mano in sé non era negativo in quanto i nuovi proprietari mantenevano comunque pulito il terreno. I problemi sono iniziati non molto tempo fa (15 anni?) quando è stata istituita la “riserva terrestre orientata” di poco successiva a quella marina e quando le Amministrazioni pro tempore vi misero del loro per rendere difficile qualsiasi costruzione con Piani Particolareggiati fortemente restrittivi che prevedevano ampie zone di verde agricolo in aggiunta alla riserva e che hanno surrettiziamente reso impossibile qualsivoglia costruzione. Si consideri che sul terreno di Tramontana di 22.000 mq. (più di 2 ettari) degli eredi Bonaccorsi si può costruire solo un fabbricato di 81 mq.! La conseguenza è che questo magnifico fondo  rimarrà invenduto e sarà il luogo ideale per centinaia di conigli selvatici e di (altro…)

Ustica, la perla nera del mediterraneo di Carlo Di Pasquale

“Ustica, da isola-prigione a Perla nera del Mediterraneo” Interessante mostra al Museo Archeologico


Organizzata dal Centro Studi e Documentazione Isola di Ustica all’interno del programma di Agosto ’19, sarà oggi inaugurata alle ore 19,00 al Museo Archeologico la mostra “Ustica, da isola-prigione a Perla nera del Mediterraneo” che attraverso immagini, documenti e paesaggi ripercorre cronologicamente la storia dell’isola attraverso metamorfosi avvenute nel tempo, dal confino di dissidenti del governo borbonico a metà ‘700, di numerosi anti-fascisti ai primi del ‘900, di colonia penale poi per delinquenti legati alla mafia e alla ndrangheta alla “liberazione” con l’abolizione del soggiorno obbligato grazie alla quale negli anni ’50/’60 sotto la spinta del boom economico l’isola si avvia turisticamente grazie all’attenzione dedicata dalla stampa nazionale ed estera che finalmente la segnala non più luogo per soggiornanti obbligati ma splendido luogo di villeggiatura.

Nella mostra “ritornano” personaggi storici del passato usticese quali, tanto per citarne alcuni, la Sindaca Anna Notarbartolo, Padre Carmelo, l’architetto Giovanni Mannino; viene evidenziata la nascita di strutture alberghiere, di attività di ristorazione, di botteghe d’arte, di negozi, di locali di divertimento; si documenta come, a partire dall’edizione del ’59, la Rassegna delle attività subacquee abbia notevolmente concorso ad un forte impulso all’economia turistica dell’isola. Questa in estrema sintesi quanto si propone ma c’è tant’altro che sicuramente attirerà l’attenzione dei visitatori.

La mostra, curata dal presidente Maria Grazia Barraco, che si terrà al Museo Civico Archeologico, sarà aperta al pubblico dal 9 Agosto al 30 Settembre dalle ore 18,30 alle 20,00. Proposta dal Centro Studi e Documentazione, ad Ustica è una occasione di visita che nessuno vorrà perdere.

Mario Oddo –  odmar@libero.it

 

 

 

IL REPORTAGE. Ustica, La Perla Nera Del Mediterraneo


di ALESSANDRO FILIPPINI

C’è un’isola nel Tirreno, 36 miglia a nord di Palermo, famosa forse più per essere stata teatro di una delle pagine più oscure e mai chiarite delle nostre cronache, che per il suo fascino. Ustica.

La piccola isola vulcanica è innanzitutto di una rara, aspra bellezza. Non ci sono spiagge ad Ustica, soltanto poche piccole calette balneabili di roccia per chi cerca il mare che non strizza l’occhio a  turisti casuali. Mare cristallino, turchese e profondo. E tramonti da mozzare il fiato, ogni sera. Qui vento e correnti dettano regole e ritmi. E questo può voler anche dire che ad esempio una volta pianificata la traversata di ritorno si rimanga invece bloccati per una libecciata che paralizza i trasporti. Già, i trasporti..sono proprio questi insieme all’assenza di spiagge la chiave della natura remota di questa isola. Non c’è un aeroporto ad Ustica, e quindi forse per molti è più facile raggiungere grazie a voli low cost, altre isole o magari località costiere più a portata di mano.

Per capirci, per una famiglia palermitana sarà sicuramente più pratico ed economico raggiungere in auto ad esempio la bellissima San Vito lo Capo, con la sua spiaggia e la movida.

Il paese di Ustica è piccolo, c’è lo stretto indispensabile.

Queste caratteristiche le sono  valse l’appellativo di (altro…)

Ustica, la perla nera del Tirreno [Versione integrale]


A short preface by Ms Donatella Vargiu

“The first thing that lets us know we’ve just arrived in Ustica, once we got off the ferry-boat, is that unmistakable smell of sea which flows through the volcanic rock. In any other place I’ve never felt such an intense fragrance of sea… I feel the need to breathe deeply. Human faces are always the same, with some ravages of time hollowed on each face. All those faces marked by a strong friendliness and a unique spontaneity which immediately make you feel part of that community…”

Ustica, la perla nera del Tirreno [ Quinta Puntata ]

Dalla California Paula Bertucci

Buon Natale e Felice Anno Nuovo – Merry Christmas And Happy New Year…Grazie for sharing this lovely video Pietro.. Ciao, Paola

4° puntata 3° puntata 2° puntata 1° puntata

Ustica, la perla nera del Tirreno [ Quarta Puntata ]

Terza puntata Seconda puntata Prima puntata

Ustica, la perla nera del Tirreno [ Terza Puntata ]

Seconda puntata Prima puntata

Ustica, la perla nera del Tirreno [ Seconda Puntata ]

Prima puntata

Ustica, la perla nera del Tirreno [ Prima Puntata ]

RINGRAZIAMENTI
Dalla Sardegna Ivan Vargiu

Un ringraziamento speciale al Sig. Pietro Bertucci, per aver dato visibilità al mio video-reportage sul suo sito www.usticasape.it , nonché a tutti coloro che mi stanno seguendo con entusiasmo da varie parti del Mondo.
Prossimamente verranno pubblicate anche le puntate successive.

Cordiali saluti

^^^^^^^^^^^

COMMENTO
Dalla California Fred Lauricella
E’ molto bello! Guarderò avanti, con entusiasmo, la prossima puntata!

 

Ustica, perla nera del Tirreno

 

Ustica, La perla nera del TirrenoVacanze a picco sul mare e sott’acqua

Così piccola ma generosa per bellezza del paesaggio e piacevolezza, Ustica se ne sta sorniona in mezzo al mar Tirreno a farsi ammirare dai sub curiosi o dagli amanti delle vacanze tranquille tutto-mare .

Il nostro viaggiatore può raggiungere l’isoletta (solo 8 kmq) via mare a bordo di traghetto o aliscafo da Palermo, Trapani o Napoli.

All’attracco il porto non lascia immaginare la varietà di scorci che pian piano si scoprono salendo verso il paesino di Ustica: dall’alto si intravedono i fondali ricchi di vegetazione e magari sotto il velo trasparente dell’acqua si può avere la fortuna di scorgere pesci variopinti. E’ incontaminata per buona parte del suo territorio e trasmette da subito il senso di libertà e distacco dalle ansie quotidiane che la fama le riconosce. Per prendere confidenza con l’isola il nostro viaggiatore dovrà organizzare delle escursioni in barca affidandosi ad uno dei tanti diving center come Profondo blu, Orca, Barracuda oppure Mister Jump, che permettono di tuffarsi anche in aree irraggiungibili dalla terra ferma. Ustica è tra l’altro riserva marina, la prima istituita in Italia, per cui buona parte dei tratti di costa è perimetrato per impedire l’eccessivo depauperamento dei fondali e delle scogliere. Volendo esplorare le caratteristiche pareti sottomarine, andare alla scoperta di flora e fauna marine infrequenti altrove, basterà munirsi delle attrezzature necessarie e, guidati dagli esperti, tuffarsi nelle acque cristalline consentite.

La visita alle grotte è imperdibile: la (altro…)

da Torino Cassandra Manzitti


Alcuni commenti negativi  che troviamo su usticasape riflettono la dura realtà di gestione dell’isola, definita “LA PERLA NERA DEL MEDITERRANEO”…Più che perla oserei definirla “LA CENERENTOLA NERA DEL MEDITERRANEO”… Un vero peccato: l’isola è incantevole, meravigliosa, estremante ospitale nella sua asprezza…Ma chi la abita e la amministra non si rende conto dei danni che stanno rovinando, degradando e inverosibilmente peggiorando la SITUAZIONE turistico/economica dell’intera isola.

Si auspica, in un prossimo futuro, più che prossimo direi “speriamo a breve”, che l’amministrazione locale provi a dare una soluzione ai problemi esistenti, che tartassano gli usticesi, i turisti, e gli amanti del mare e delle sue bellezze.

Cassandra Manzitti

Esemplare adulto di cicogna nera ad Ustica


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Tirrenia/Siremar- fumata nera


[ id=5483 w=250 h=188 float= left]  Roma, 24 nov. (Labitalia) – Fumata nera, al ministero del Lavoro, per la vertenza Tirrenia. Si è risolto in un nulla di fatto l’incontro, che si è svolto tra i rappresentanti del dicastero, dell’azienda e delle organizzazioni sindacali, nell’ambito dell’esame delle procedure di cassa integrazione richieste dalla compagnia. La riunione, riferiscono fonti sindacali, ha avuto un esito negativo: i sindacati, anche se non sono contrari in via pregiudiziale, al ricorso alla cig, hanno respinto la richiesta aziendale perché “unilaterale e immotivata”. Dopo la prima riunione, la settimana scorsa, questo è stato il secondo e ultimo tentativo, come da prassi, di conciliazione tra le parti.

L’iter per la richiesta di cassa integrazione straordinaria è stato attivato l’8 novembre scorso dal commissario straordinario, Giancarlo D’Andrea, e interessa 722 lavoratori del gruppo. A motivare la richiesta di cigs da parte di Tirrenia è stata la “contingente riduzione delle attività e di lavoro”, legata all’applicazione della normativa sulla sicurezza navale richiesta dallo ‘Stockholm Agreement’ che ha interessato sei unità navali con lavori di adeguamento. Dal 1° ottobre scorso, è stato temporaneamento sospeso il collegamento Genova-Olbia- Arbatax, con il conseguente esubero di personale. La riattivazione della linea è prevista entro la fine del prossimo mese di gennaio. A questo si aggiunge la sospensione della Bari-Durazzo, deciso a fronte delle perdite economiche prodotte dal collegamento, fuori sovvenzione.

fonte: Adnkronos/IGN –

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