Ustica sape

Nessun processo di “santificazione” ma…


Egr. Sig. Ailara,

nella mia vita non ho ancora avuto la furtuna d’incontrare Santi in terra. Non lo sono io, non lo è il Comandante della Delegazione né tantomeno lo è Lei….escluderei quindi qualsiasi inizio di processo di santificazione.

Ma veniamo agli interrogativi dai Lei posti:

1) Vi lamentate che i gavitelli sono insufficienti, è perché in questi anni in barba ad ogni buon senso marinaresco è stato concesso di ospitare in Cala S.Maria anche 400 barche, quindi oggi il corretto ridimensionamento vi sembra un’ingiustizia, ma non lo è! La colpa è di chi negli anni scorsi lo ha permesso e male abituato.

2) Le “ordinanze ad orologeria” non vengono preparate dalla Delegazione ma nascono a Palermo in Direzione Marittima. La Delegazione ha solo il dovere di farle osservare. (o dovrebbe chiudere gli occhi e far si che l’anarchia regni sovrana?)

3) vi lamentate dell’atteggiamento provocatorio, ma è frutto della lenta ma efficace opera di denigrazione posta in essere da coloro che negli anni hanno avuto dei contrasti con il Comandante in questione…..e si sa cosa accade nei piccoli centri…..basta che due o tre persone dicano che il bianco è nero e nel giro di pocco per tutti è nero intenso. ( a buoni intenditori poche parole) Sul fatto che poi Lei stava per essere multato in Piazza devo riconoscere che mi suona strano, bisognerebbe conoscere la motivazione? Che poi Ustica venisse scelta come laboratorio di legalità assoluta, sarebbe auspicabile! Pensi che bel biglietto da visita da sfoggiare in Italia e all’estero.

Infine sulla vicenda dei locali, la prego di non offendere l’intelligenza dei lettori, ma davvero crede che una struttura dello Stato, occupi abusivamente un locale comunale????….è stato chiaramente dato in comodato d’uso! Adesso il Comune ne ha bisogno? Magari per fare un nuovo museo sempre chiuso?…..nessun problema, si cercheranno altri locali, ma nessuno si permetta di pensare che il problema di Ustica sia il Comando di Delegazione.,… Si immagina cosa accadrebbe ad esempio se non ci fosse più? Sono sicuro che la mattina successiva alla chiusura orde barbariche di pescatori di frodo, provenienti da ogni angolo della terra ferma, farebbero scempio dell’AMP ( è già successo in altri luoghi ); altro che pesce! Potrebbe però cambiare il menù del suo ristorante, da pesce a carne……

Giuseppe

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COMMENTI

Da Palermo Giuseppe

Carissimo Sig. Oddo,

ha perfettamente ragione, ci vorrebbe un bel caffè anche se a qualcuno consiglierei una camomilla con tanto tanto zucchero.
Devo dire comunque che anche se apparentemente i toni possono essere stati incandescenti, la dialettica è stata sempre corretta da entrambe le parti.
Si è solo esercitato il proprio diritto di espressione di pensiero senza ricorrere ad insulti o volgarità….proprio come fanno le persone civili.
Alla fine ognuno conserva immutate le proprie idee, ma va bene così….il mondo è bello perché è vario.
Quindi da parte mia pace fatta e caffè bevuto!
A presto

Giuseppe

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Da Palermo Mario Oddo

Sig Giuseppe, la ringrazio per le cortesi espressioni che mi ha volto riservare. Riguardo all’episodio accaduto in piazza prendo atto della sua versione e non a caso nell’intervento precedente ho usato un “sembrerebbe …” chiaramente cautelativo. Per il resto il mio augurio da tempo è che tutto si svolga sempre nell’ambito di un confronto/scontro duro sì ma sempre all’insegna di una normalissima dialettica. Oggi per esempio vorrei collezionare un primo risultato: mi piacerebbe assistere ad una stretta di mano sia pure mediatica tra (in ordine alfabetico) Fabio e Giuseppe; il caffè al momento solo simbolico l’offro io …

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Da Ustica Fabio Ailara

vedo che è molto informato su fatti nella quale lei non era presente…forse. Il fatto a cui si riferisce è successo aprile 2011, la persona che si è avvicinato a me al porto era un signore in tuta, non si è presentato in quanto non aveva ne tesserino ne altro, era con una macchina privata, anzi una macchina di proprietà del comune che usava privatamente. Il signore mi contestava un divieto di sosta in zona porto, non sapendo intanto che la mia era una fermata e no una sosta. Lei che è cosi ligio alla legge dovrebe sapere che in caso di presenza sul posto del cosi detto violatore della legge, il verbalizzante DEVE notificare il procedimento sul posto stesso e non in altre sedi, cosa non avvenuta in quanto usando la macchina comunale e non di servizio NON aveva con se alcun documento per fare la verbalizzazione…. Non contento mi invita in caserma, invito alla quale il sottoscritto non aderisce perchè fatto da un cittadino normale e non da forze dell’ordine. Ancora non contento dopo 5 minuti con auto di servizio mi cerca, nota la mia macchina posteggiata in piazza e si appresta a verbalizzarla… E’ come se gli agenti forestali le fanno un verbale mentre lei si prende il sole in barca. Dire che è stato un abuso di potere è poco…. vuole sapere come è finita??? Da me invitato ad andare in caserma CC, fattogli notare da altri colleghi tutte le irregolarità del suo comportamento è stato consigliato da i colleghi a ritirare tutto e chiudere il discorso li. niente multa come la legge d’altronde prevede e non perchè non ha voluto verbalizzare ma perchè non ha potuto, niente piu macchina non militare. Vuole sapere invece cosa resta di quel giorno??? La provocazione, l’arroganza, l’indisponenza….

Sig. anonimo Giuseppe da Palermo non parli di discorsi che non conosce o che le vengono solamente riportati….

Fabio Ailara

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Da Palermo Giuseppe

Egr. Sig. Oddo,

anzi tutto desidero manifestarLe il mio apprezzamento per i posts e gli editoriali da Lei inviati in più occasioni attraverso le pagine di Ustica Sape.

Anche questa volta condivido integralmente la Sua linea di pensiero, difatti anche io nel post all’editoriale “Processione via mare Madonna dei pescatori – In medio stat virtus…forse” del 28 c.m. ho evidenziato gli stessi concetti, tuttavia per onestà intellettuale desidero fare una puntualizzazione ad un Suo passaggio…..NON è ravvisabile abuso d’ufficio nel paventato tentativo di verbalizzazione in piazza….Infatti ho appreso da usticesi presenti in loco al momento dei fatti, che l’infrazione fu commessa in ambito portuale durante le operazioni di sbarco/imbarco dei passeggeri da un mezzo di linea. Poichè non vi fù nell’immediatezza della circostanza la possibilità di fermare il contravventore, la prima occasione favorevole si presentò poche decine di minuti dopo (in Piazza). Il Comandante, avrebbe potuto emettere il verbale e farlo recapitare comodamente a casa, ma ritenne più opportuno avvicinarsi e far notare al suo interlocutore che se avesse recidivato in futuro, avrebbe provveduto a sanzionarlo; e infatti non fù elevato nessun verbale! Da qui a dire che ….”voleva multarmi in piazza”….la differenza è notevole.

Quanto sopra, ad onor del vero, non perchè io abbia deciso di assurgere al ruolo di difensore delle istituzioni o perchè io nutra dei rancori nei confronti di qualche soggetto ma perchè odio profondamente le verità distorte e l’illegalità.

Con sincera amicizia e profonda stima

Giuseppe

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Da Ustica Fabio Ailara 

mi piacerebbe sapere chi è lei…. non mi piace dibattere con chi non si fa riconoscere.

Fabio Ailara

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Da Palermo Mario Oddo

Sig. Giuseppe, mi siano concesse alcune brevi e personali osservazioni. Primo, le leggi dello Stato, piaccia o non piaccia, vanno applicate e nessun appunto può essere rivolto a chi è chiamato a farle rispettare. Secondo, esiste in tutte le situazioni un “grado di discrezionalità” che nel caso specifico sarebbe tranquillamente scattato se non ci fossero state preesistenti situazioni di conflittualità interpersonali. Terzo, nell’episodio raccontato da Fabio Ailara sembrerebbe che siano ricorse le condizioni dell’abuso d’ufficio che, ricordo, è perseguibile per legge. Quarto, anche a me riesce difficile credere che la fruizione di alcuni locali statali possa avvenire in forma abusiva. Quinto … “volemose! bene !