Ustica sape

VENDITA ALL’ASTA DISTRIBUTORE DI CARBURANTE

Nini CasertaInvio a mezzo fax

AL SINDACO DEL COMUNE DI USTICA

AL DIRIGENTE DELL’UFFICIO TECNICO DEL COMUNE DI USTICA

AI SIGNORI CONSIGLIERI

E p.c.  USTICASAPE

VENDITA ALL’ASTA DEL DISTRIBUTORE DI CARBURANTE

Malgrado l’invio della mia lettera dell’11/12/2009 con la quale Le chiedevo di dibattere in Consiglio la vendita del distributore, cosa condivisa dalla maggioranza dei rappresentanti della cittadinanza, Lei ha proceduto UGUALMENTE a regalare l’impianto per 136 mila euro quando prima ne erano stati offerti 200 mila e sempre, forse, dallo stesso gruppo. Purtroppo la mancanza di collegamenti per Ustica non ha consentito lo svolgimento dei Consigli Comunali programmati e quindi di presentare le mozioni che al riguardo andavano formulati per differirne l’operazione; la S.V. allora facendo leva sul fatto che il Consiglio nella seduta del 10/12/2009 ha ratificato l’operato del Commissario, cosa da Lei richiesta ai Consiglieri con lettera del 27/11/2009 per evitare la paralisi amministrativa, ha potuto gabbare gli stessi omaggiando per l’appunto il bene.

Voglio comunque fare notare a Lei e al Dirigente dell’Ufficio Tecnico che l’operazione presenta qualche anomalia che deve indurvi, per cautela, a revocarne la momentanea vendita; poi il Consiglio Comunale non ha avuto modo di esprimersi al riguardo. La vendita, infatti, è stata inserita nel bilancio di previsione portato in Consiglio nel mese di agosto e non dibattuto per la nota sospensione. A questo punto non capisco perché la S.V. non vuole portare in dibattito, l’ argomento.

Veniamo alle anomalie:

–         10/11/2009: ordinanza TAR;

–         23/11/2009: notifica ordinanza con sospensione dell’efficacia di ogni atto del Commissario Regionale, connesso conseguente e presupposto;

–         4/12/2009: bando di gara per l’alienazione dell’impianto.

La domanda che al riguardo Le porgo ora è la seguente: se l’ordinanza del 23/11 annullava tutti gli atti, come mai il 4/12 veniva riproposta la vendita? Il Consiglio, infatti, ha ratificato gli atti soltanto il 10/12. Evidentemente l’Ufficio Tecnico non era a conoscenza della cosa e ha messo erroneamente in vendita l’impianto senza peraltro curarne la pubblicazione del bando sul sito del Comune e su un giornale locale, motivo per il quale Le chiedo di annullare la gara e di riproporre la vendita dopo un democratico dibattito in Consiglio.

Un cordiale saluto.

Palermo, 4 gennaio 2010

Rag. Gaetano Caserta, Consigliere

Intervista al Consigliere Comunale Nini Caserta sullo stato di “salute” del Comune di Ustica

nini-casertaD – Consigliere Caserta perché la sua lettera al Sindaco per revocare la vendita del distributore di benzina?

R – «Lei non immagina quanti anni e quanto impegno hanno profuso in passato i Sindaci di Ustica per ottenere le autorizzazioni all’erogazione del carburante nell’isola. Oggi per ottenere tali autorizzazioni occorrono non meno di 10 anni e non meno di 50 mila euro di spese per progettazioni, pagamento di parcelle ecc. e non meno di 200/300 mila euro di spese per l’acquisto del terreno, degli erogatori, dei contenitori, degli scavi ecc. ecc., ragioni per le quali ritengo una follia dare ad altri un bene che amministrato oculatamente può dare l’utile del ricavato della vendita all’asta in uno o due anni al massimo.
Al momento acquistiamo un milione d’euro di carburante l’anno e solo con un piccolo ritocco di centesimi del prezzo d’acquisto andremmo ad incassare ciò che serve a coprire le spese di gestione e fare utili».

distributore carburanteDQualcuno sostiene che il ricavato della vendita serve per ripianare il bilancio. Cosa ne pensa Lei al riguardo?

R – «Penso che la valutazione data all’impianto, tenuto conto del solo fatturato attuale e non di quello del prossimo futuro, sia irrisoria e serva soltanto per fare un regalo a chi lo acquisterà, e questo gli Usticesi non lo vogliono. Il denaro per ripianare il bilancio va ricercato altrove: addizionale IRPEF, utili del distributore, pagamento della netturbe per i metri quadrati effettivi posseduti e non per quelli figuranti sulle planimetrie e così pure per PICI e poi con la vendita delle aree comunali già in possesso di privati a titolo gratuito».

D – Consigliere Caserta il gruppo di minoranza disponendo ora di sette voti rispetto al gruppo di maggioranza che ne possiede cinque ha richiesto la destituzione del Presidente del Consiglio. Come voterà Lei?

R – «Al riguardo mi corre l’obbligo di ascoltare in consiglio le motivazioni che hanno indotto i Consiglieri della minoranza a chiedere la destituzione del Presidente, poi ascolterò la replica del Presidente il quale dovrà convincermi che al TAR la sua è stata una difesa e non un’accusa mirata allo scioglimento del Consiglio Comunale, libera espressione democratica. In tal caso voterei contro la destituzione. Se invece il Presidente si fosse espresso contro il reintegro del Consiglio Comunale la cosa sarebbe veramente molto grave e c’indurrebbe a pensare, inevitabilmente, ad altra visione dell’amministrazione della cosa pubblica. Un Consigliere deve sempre evitare di mettere nelle mani di pochi gli interi poteri perché ne andrebbe di mezzo il confronto e

il dibattito sulle scelte da portare avanti. Ad esempio le vendite dei beni dello stato potevano interessare il Comune? Non c’è stato modo di saperlo perché i Consiglieri erano sospesi e i bandi non erano stati pubblicizzati e reclamizzati a dovere. In questo caso voterei la destituzione».

D – La sua posizione in seno al Consiglio sarà d’ora in avanti mirata ad appoggiare la linea politica del Sindaco o quella dei sette Consiglieri della minoranza?

R – «La domanda è imbarazzante ma opportuna. Non disponendo più di una maggioranza, tutti gli argomenti all’ordine del giorno passeranno al vaglio della minoranza. So che la minoranza ha molti argomenti da portare in Consiglio e che in parte condivido. Su tali argomenti ci confronteremo con la speranza di trovare sempre le soluzioni migliori per il bene della comunità e mai per il singolo. Il Sindaco avrà tutto il mio appoggio per le cose che ritengo utili per la collettività. La politica del fare non deve però mai prevaricare le idee e il pensiero dei rappresentanti della cittadinanza che a pieno titolo rivendicano sempre il dibattito, la trasparenza e l’informazione. Al Sindaco si deve sempre rispetto perché è stato votato dalla maggioranza degli elettori e ha diritto quindi di governare a pieno titolo il paese.

D – Ha mai pensato di offrire al Sindaco la sua disponibilità per un eventuale ingresso in giunta?

R – <<personalmente ho sempre richiesto al Sindaco una Giunta il più vicino possibile ai cittadini offrendo, se lo riteneva opportuno, anche la mia disponibilità per quattro/cinque giorni la settimana. Cosa ovviamente disattesa perché al Sindaco interessano solo assessori esterni “manager”, mentre su di me poteva contare solo su  esperienze decennali maturate in una grande banca. Questi sono comunque aspetti secondari perché il paese ha bisogno di ben altre cose e di queste voglio occuparmene unitamente agli altri Consiglieri>>.

Penso che per il momento questo basti.

La ringrazio sentitamente per la sua piena disponibilità all’intervista.

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