Al Segretario Comunale – Ustica
All’Uff. Affari Generali del Comune di Ustica
Comando Stazione Carabinieri – Ustica
Alla Prefettura di Palermo
Egregio Signor Segretario comunale di Ustica,
in nome e per conto e nell’interesse dell’associazione A.Na.G.G. che si occupa di perseguire, innanzi a tutte le sedi competenti, il bene della buona amministrazione pubblica, rilevato che da ben oltre un mese e tuttora non funziona il sito istituzionale del comune di Ustica e che le comunicazioni e le informazioni, in via informale, sono affidate alla buona volontà degli uffici, considerato che da notizie apparse sui social in data di ieri si sarebbe insediata la nuova giunta comunale, chiedo di conoscere i nominativi degli assessori e la tipologia delle deleghe.
Ringrazio ed invio la presente richiesta ad altre Autorità affinchè prendano nota della problematica in essere.
avv. Francesco Menallo
“Abbiate sempre ben presente che le persone sono il fine e non utilizzatele come mezzo per raggiungere i vostri scopi”
Immanuel Kant
Seconda stella a destra, questo è il cammino e poi dritto fino al mattino, poi la strada la trovi da te, porta all’isola, l’isola che non c’è (Cit. E. Bennato). Grazie alla citazione del grande cantautore partenopeo, ci chiediamo se l’isola della canzone è proprio quella nostra. E per farlo e per capire se quanto raccontiamo sia vero, dobbiamo fare un paragone con una isola che decisamente c’è, Ischia! Per raggiungere Ischia con il traghetto partendo da Napoli ci vuole 1 ora e 30 minuti, se invece ci si imbarca a Sorrento, la traversata dura 55 minuti. Per raggiungere Ustica, invece, l’unico porto collegato è quello di Palermo, e per effettuare la traversata il traghetto impiega 3 ore. Come noto l’alluvione di Ischia, oltre ad aver causato lutti, ha generato molti danni in tutta la zona interessata dallo smottamento. Il tutto da iscrivere al dissesto idrogeologico scaturito in seguito alle forti piogge. Come si evince “dall’aggiornamento del piano stralcio di bacino per l’assetto idrogeologico” della Regione Siciliana, sul territorio usticese sono presenti numerose aree ad alto rischio. Rispetto alla tragedia accaduta a Ischia, è necessario sottolineare, che altri lutti e danni ancora più ingenti sono stati evitati grazie al repentino intervento delle strutture di soccorso e alla presenza di personale dei vigili del fuoco in loco. A Ustica, invece, NON C’È NESSUNO, il personale in caso di soccorso deve arrivare da Palermo. Sempre che le condizioni meteo e, in particolare quelle marine lo permettono. Non è raro che tra l’autunno e la primavera, i mezzi di collegamento con Palermo rimangano ormeggiati in porto anche per intere settimane, a causa delle condizioni meteo marine avverse. Allora ci chiediamo, MA SIAMO DAVVERO L’ISOLA CHE NON C’E’? Anche a dispetto di regole e leggi che dovrebbero garantire sicurezza e protezione all’intera isola? Cerchiamo di fare chiarezza sull’importanza per le isole minori della Sicilia, ad avere in loco, personale addestrato al soccorso, con la Senatrice Dolores Bevilacqua (M5s), che nel mese di febbraio ha presentato una interrogazione parlamentare al Ministero dell’Interno ed è ancora in attesa di una risposta.
– Senatrice, intanto La ringraziamo per il Suo intervento. In base a che cosa ritiene giusto e doveroso, dare un giusto riscontro ai territori delle isole minori della Sicilia?
“Per poter raggiungere le isole Egadi e Ustica bisogna effettuare una navigazione che può anche essere anche complicata dalle condizioni del mare. Possiamo ben immaginare le conseguenti difficoltà di intervento da parte dei vigili del fuoco. Ad oggi, però, nessun concorso è stato indetto dall’approvazione del decreto-legge n. 24 del 2004, come invece si è già provveduto a fare per altre isole minori della Sicilia. Per questo ho presentato un’interrogazione in cui chiedo al Ministro dell’Interno quali iniziative intenda prendere al fine di dare piena attuazione alla norma del 2004, finora rimasta lettera morta per alcune delle isole minori della Sicilia.”
Ringraziando l’intervento della Senatrice Dolores Bevilacqua nella speranza di una presa di coscienza da parte della politica.
“Forse questo ti sembrerà strano, ma la ragione ti ha un po’ preso la mano, ed ora sei quasi convinto che, non può esistere un’isola che non c’è (E. BENNATO)
“La Corte dei conti, Sezione di controllo per la Regione Siciliana, all’esito dell’esame e sulla base della documentazione in atti, delibera di non approvare il piano di riequilibrio finanziario pluriennale del Comune di Ustica (PA), avendone valutato la non congruenza ai fini del riequilibrio finanziario dell’Ente”.
Lettera aperta al Sindaco di Ustica
e, p.c ai Sigg.ri Sindaci delle Isole Minori della Regione Sicilia
OGGETTO: Collegamenti marittimi Isole Minori – abbattimento costo biglietto a nativi delle Isole Minori ma non residenti.
Caro Sindaco,
facendo riferimento al recente incontro tra i Sindaci siciliani, tenutosi a Favignana, tra i tanti problemi trattati, peculiari per un’isola, è stato affrontato quello, altrettanto importante, del mancato rinnovo delle tariffe agevolate per “forze dell’ordine, operatori sanitari e scolastici, incaricati di pubblici servizi e, in generale, per i pendolari”.
Riteniamo molto giusto e doveroso che i Sindaci delle Isole minori affrontino e provino a ottenere dette agevolazioni per compensare i tanti svantaggi che la condizione insulare comporta, e per non trovare sulle Isole professionisti/impiegati… demotivati per gli eccessivi costi di viaggio, e non solo.
Mi è dispiaciuto che tra le richieste relative all’abbattimento del prezzo di trasporto, non sia stata inclusa “l’assimilazione dei nativi non residenti, compreso il loro nucleo familiare, ai residenti”.
È deprimente dover lottare per far comprendere ai nostri rappresentanti politici che la richiesta, oltre al contenuto economico, ha un contenuto particolarmente “morale” fondato sull’orgoglio di appartenenza allo “stesso scoglio”, alle proprie radici e alla propria cultura.
Ogni isolano vive con particolare fierezza il senso di appartenenza alla propria terra, alle proprie radici legate a vicende personali, a ricordi ed emozioni che solamente un’Isola riesce a dare.
Per non menzionare la necessità di ognuno di recarsi periodicamente sull’Isola, per motivi di famiglia e per curare la manutenzione di immobili ereditati (continuità territoriale anche per loro?…).
Sindaco, nei prossimi incontri che avrai con i tuoi colleghi, che leggono in copia conoscenza, Ti chiedo di proporre e di affrontare con unità d’intenti la problematica dell’abbattimento del costo dei trasporti anche per i “nativi nelle isole ma non residenti ed il loro nucleo familiare”. Anche loro sono rappresentanti di comunità isolane che sappiamo sentono lo stesso nostro problema.
Sarebbe auspicabile porre in essere tutte quelle iniziative atte ad incoraggiare questi nostri concittadini che vivono “oltre il mare” -non sempre per loro libera scelta, ambasciatori in Italia e nel mondo- a ritornare più frequentemente, siano essi emigrati o discendenti e, comunque, propulsori disinteressati dello sviluppo e della diffusione dei nostri prodotti e della nostra cultura.
Chi scrive, come a tua conoscenza, per tanti anni ha sofferto come “umiliazione” il fatto di ritornare ad Ustica e pagare oltre al caro biglietto anche il ticket di ingresso. Che vergogna!… Mi sentivo un forestiero-ospite-estraneo-turista a casa mia.
Ustica, 18-01-2023
Pietro Bertucci
pietro.bertucci42@gmail.com
È tutto pronto per “Mare Fest. Vietato non toccare”. La rassegna di Villaggio Letterario di Ustica in ricordo di Sebastiano Tusa migra in Campania dal 24 al 30 ottobre 2022. Prima in Italia, permetterà ai bambini vedenti, non vedenti e ipovedenti di conoscere non solo i segreti del mare ma anche di uno dei parchi archeologici sommersi più importanti d’Italia, quello dei Campi Flegrei grazie ai libri tattili.
La Rassegna di inclusione sociale, di inclusione sociale inversa, di cultura del mare, di diritto all’accessibilità ai beni museali, è stata ideata e progettata dall’architetto Anna Russolillo e dal tiflologo Leonardo Sutera.
“Mare Fest. Vietato Non Toccare” nasce in ricordo del professor Sebastiano Tusa, assessore regionale, archeologo subacqueo, fondatore della Soprintendenza del Mare e paletnologo tra gli scopritori della preistoria di Vivara scomparso più di tre anni fa.
Il 30 agosto del 2018 Sebastiano Tusa aveva promesso, nella V rassegna di Villaggio Letterario a Ustica, a un gruppo dell’Iri.For Sicilia guidato dal prof. Gaetano Minincleri di oltre 50 persone tra ragazzi non vedenti e ipovedenti e operatori, di poter toccare nei musei le opere d’arte, le opere archeologiche, ove possibile.
Dopo il grande successo ottenuto tra i piccoli del Leonardo Sciascia di Palermo e dell’Istituto ciechi Florio e Salamone di Palermo e tra i piccoli in Dad dell’Istituto Pergolesi di Pozzuoli e della Sezione di Napoli dell’Unione Ciechi la rassegna si apre ad altre attività in Campania per tornare in Sicilia nel 2023.
In Campania è già tutto pronto per l’inizio di “Mare Fest. Vietato Non Toccare“ dell’VIII edizione di Villaggio Letterario, dedicata ai bambini vedenti, ipovedenti e non vedenti e intitolata alla memoria di Sebastiano Tusa. Madrina della manifestazione Lidia Tusa.
Mare fest Vietato Non Toccare a cura dell’architetto Anna Russolillo e del tilologo Leonardo Sutera coordinata insieme con Maria Concetta Cusimano, Sonia Gervasio e Carmela Nevano coinvolgerà oltre 90 bambini di cui alcuni non vedenti e ipovedenti, 15 docenti e 25 professionisti.
Con gli incontri i bambini scopriranno il mondo del braille, del lego braille, dell’arte tattile, dell’archeologia, dell’antropologia, dell’archeologia subacquea, della subacquea e della pesca.
I bimbi non vedenti e ipovedenti godranno dell’appoggio di tiflologi della Biblioteca nazionale Regina Margherita di Catania e di Napoli e della Federazione italiana pro ciechi onlus di Palermo.
«Mare Fest è un progetto che nasce tra professionisti siciliani e campani – spiega la curatrice del progetto Anna Russolillo – la costruzione di un libro tattile migliora le abilità le conoscenze e le abilità linguistiche, favorisce abilità sociali, educa alla diversità come a una ricchezza. È un’attività che coinvolge i piccoli e sviluppa atteggiamenti di solidarietà. Fa comprendere che ci sono tanti modi per conoscere la realtà con gli occhi ma anche con le dita. Quest’anno le favole scritte dai 90 bambini saranno dedicate al Parco archeologico sommerso di Baia, definita la Pompei sommersa. Esse saranno scritte in nero e in braille e le loro immagini saranno tridimensionali. Tutti i libri tattili saranno poi esposti nel Museo archeologico dei Campi Flegrei»
Il presidente UICI dott. Mario Barbuto ebbe a dire «Plaudo a questa bella iniziativa che attraverso la scoperta dell’ambiente del mare incoraggia nei bambini il desiderio di conoscenza. Le creature del mare insegnano ai bambini la diversità degli ambienti e dei contesti e stimolano in loro un’apertura mentale straordinaria nella vita quotidiana per comprendere, accogliere, abbracciare l’altro». (2019)
La rassegna “Mare Fest. Vietato Non Toccare” gode del contributo della Regione Campania (40%) per iniziative culturali anno 2022 (D.dir. n. 649/2022), ha la collaborazione del Parco Archeologico sommerso di Baia (MiC), dell’Istituto Pergolesi di Pozzuoli, dell’Istituto Marconi di Pozzuoli, della Biblioteca italiana Ciechi Regina Margherita, di Lunaria A2 Onlus e il patrocinio dell’Assessorato ai Beni culturali e dell’Identità delle Regione Siciliana, della Soprintendenza del Mare della Regione Siciliana, del Consiglio Regionale della Campania, della Diocesi di Pozzuoli, del Comune di Pozzuoli, della Stamperia Braille di Catania, della Rotta di Enea, di Dialogos, del Centro Sub Campi Flegrei e del Gruppo Archeologi dei Campi Flegrei
Da quanto è stato fatto presente al Sindaco nella lettera pubblicata ieri mattina su www.usticasape.it si evince che l’acqua erogata dal comune di Ustica in una particolare zona di Ustica, visibilmente, non risulta essere idonea per usi alimentari, igienici e domestici ecc… E’ necessario, quindi, intervenire immediatamente per eliminare dette criticità.
Le normative in vigore e misure legislative hanno quale obiettivo quello di garantire ad ogni famiglia la disponibilità necessaria di acqua sicura per uso domestico, in quanto, utilizzare acqua non potabile, espone a molteplici rischi la salute dei cittadini.
A prescindere dalle sconcertanti prove con foto portate a conoscenza ieri mattina dai cittadini coinvolti noi, che abbiamo più volte sollevato il problema della potabilità delle acque che provengono dai vari “cisternoni”, ancora una volta, sentiamo il dovere di consigliare l’Amministrazione a fare buon uso delle risorse a noi assegnate, provenienti dal PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza) che hanno l’obiettivo di “rendere più efficienti e resilienti le infrastrutture idriche primarie per usi civili, agricoli, industriali e ambientali, in modo da garantire la sicurezza dell’approvvigionamento idrico in tutti i settori e superare la “politica di emergenza”, che pubblicheremo in calce.
A tal proposito, a parte le perdite di acqua causate dalle condotte idriche fatiscenti, sono assolutamente necessarie la pulizia e la sanificazione dei “cisternoni”. Sono operazioni necessarie che vanno effettuate, con una certa regolarità, per contrastare l’ideale habitat di batteri, virus e parassiti dannosi per la salute e la sicurezza dei cittadini.
Da ricordare che i nostri “cisternoni” (grandi contenitori d’acqua) sono stati puliti l’ultima volta sotto la sindacatura Cali’, circa 30 anni fa.
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Ecco in dettaglio gli interventi previsti nel PNRR.
Investimento 4.1: infrastrutture idriche primarie per la sicurezza dell’approvvigionamento idrico.
Obiettivo: rendere più efficienti e resilienti le infrastrutture idriche primarie per usi civili, agricoli, industriali e ambientali, in modo da garantire la sicurezza dell’approvvigionamento idrico in tutti i settori e superare la “politica di emergenza”.
Risorse: 2,00 miliardi di euro, destinati al Sud per il 45-50%.
Interventi: 75 progetti di manutenzione straordinaria; potenziamento e completamento delle infrastrutture di derivazione, stoccaggio e fornitura primaria. Gli interventi saranno in continuità con gli obiettivi e i contenuti del Piano nazionale di interventi nel settore idrico, in particolare per quanto riguarda gli invasi e gli acquedotti. Al Sud, ci si concentrerà in particolare sul completamento di grandi impianti rimasti incompiuti.
Investimento 4.2: riduzione delle perdite nelle reti di distribuzione dell’acqua.
Obiettivo: ridurre del 15% le perdite di acqua potabile anche attraverso la digitalizzazione delle reti, per favorire una gestione ottimale delle risorse idriche, ridurre gli sprechi e limitare le inefficienze.
Risorse: 900 milioni di euro, di cui 430 destinati al Sud. Ulteriori 313 milioni di investimenti destinati allo stesso scopo sono inclusi nel React-EU, portando così la somma destinata al Mezzogiorno a 743 milioni di euro.
>> Leggi il bando (scadenza 19/05/2022)
Interventi: modernizzazione e incremento dell’efficienza delle reti di distribuzione, favorendo progetti innovativi che prevedono l’utilizzo di nuove tecnologie. In particolare, sarà importante prevedere sistemi di controllo che consentano il monitoraggio non solo dei principali snodi, ma anche dei punti più sensibili delle reti, attraverso la misurazione e l’acquisizione di parametri quali la portata, la pressione e la qualità dell’acqua.
Investimento 4.3: resilienza dell’agrosistema irriguo per una migliore gestione delle risorse idriche.
Obiettivi: maggiore capacità di affrontare le situazioni di emergenza nell’uso dell’acqua in agricoltura, dovute alla scarsità e alla diversa distribuzione delle risorse; per fare questo, è essenziale quantificare il volume di acqua utilizzato a scopo irriguo, incrementare l’efficienza nell’irrigazione e incoraggiare l’uso di acqua non convenzionale per differenziare le fonti di approvvigionamento.
Risorse: 880 milioni di euro (circa il 30% al Sud).
Interventi: miglioramento dell’efficienza dei sistemi di irrigazione; manutenzione delle reti di distribuzione per ridurre le perdite; installazione di tecnologie digitali per un uso più efficiente della risorsa idrica; implementazione di sistemi di monitoraggio delle acque reflue potenzialmente riutilizzabili a scopo irriguo; monitoraggio e registrazione dei volumi di acqua utilizzati in auto-approvvigionamento per prevenire illeciti.
OMISSIS…
Proteste per la mancata riapertura delle scuole nell’isola di Ustica, che non essendo più un istituto comprensivo è stato accorpato al Convitto di Palermo. Una situazione che sta creando una serie di problemi.
«La scuola di Ustica resta ancora chiusa, seguendo chissà quali logiche, con una grave privazione per le bambine e i bambini – afferma Valeria Ajovalasit, responsabile regionale Diritti civili di Italia viva. Il diritto all’istruzione – spiega – deve essere uguale per tutti, principio che viene espresso dalla Convenzione europea dei diritti dell’uomo. Ustica ritorni ad essere istituto comprensivo e a livello nazionale si intervenga radicalmente con una legge ad hoc per le scuole delle isole e delle piccole comunità montane».
Ajaovalasit conclude chiedendo all’assessore regionale all’Istruzione, Roberto Lagalla, «non solo la riapertura della scuola a Ustica ma anche che l’istituto torni ad essere comprensivo». Anche l’associazione Alfa – Donne in alleanza Sicilia – chiede l’immediata riapertura della scuola presso la piccola isola del palermitano: «non è tollerabile che degli alunni restino a casa mentre l’intero Paese gioisce per il ritorno in aula, unico caso in Italia. La Scuola è una Istituzione che deve andare oltre le sterili logiche di cassa o peggio ancora del numero degli studenti».
«È per questo motivo – conclude la nota dell’Afa – che, a gran voce chiediamo l’intervento del ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi e della ministra alla Famiglia, Elena Bonetti, ai quali stiamo facendo arrivare la nostra richiesta, affinché congiuntamente possano non solo far riaprire la scuola ad Ustica ma anche lanciare un messaggio inequivocabile e fondamentale: la
scuola è un diritto di tutti!».
Fonte: Giornale di Sicilia
“Se vuoi avere successo a questo mondo, prometti tutto e non mantenere nulla.”
NAPOLEONE BONAPARTE
La cosa più deliziosa non è non aver nulla da fare, è avere qualcosa da fare e non farla.
(Marcel Achard)
Secondo la tv Marcopolo in pole position c’è il capoluogo seguito a ruota da Ragusa e Taormina. Da visitare nel palermitano anche Monreale, San Giuseppe Jato e Gangi
Quali sono i cinquanta luoghi da non perdere assolutamente in Sicilia? A dirlo è la tv del digitale terrestre Marcopolo che, in un video di 5 minuti diventato virale sui social network, passa in rassegna i più bei tesori dell’Isola. In pole position c’è Palermo seguita a ruota da Ragusa e Taormina.
Il portale di viaggio sceglie la serpottiana chiesa del Carmine Maggiore a Ballarò e la sua magnifica cupola di maioliche come esempio di bellezza (lì la cooperativa Terradamare organizza visite guidate anche di notte). Da visitare nel palermitano ci sono anche Cefalù al quinto posto, San Giuseppe Jato al 23esimo, Monreale al 32esimo, l’isola di Ustica al 41esimo e Gangi, il borgo dei borghi nel 2014, all’ultimo posto.
Le province che hanno più tesori da scoprire, secondo Marcopolo, sono Trapani e Messina a pari merito. Nel trapanese da non perdere, oltre alla città, ci sono in ordine Salemi, Erice, San Vito Lo Capo, Marsala, la Riserva dello Zingaro e Scopello, Castellammare del Golfo, Mazara del Vallo e le belle isole delle Egadi (Favignana, Levanzo e Marettimo) insieme a Pantelleria. Nel messinese, invece, su tutti Taormina, seguita da Messina, Milazzo, Savoca, Montalbano Elicona, Castelmola, Tindari e le gole dell’Alcantara. Menzione a parte meritano le isole Eolie, in ordine, Lipari, Stromboli, Vulcano, Salina e Filicudi.
Esclusa dalla classifica soltanto Caltanissetta (e il suo hinteland) mentre la provincia di Enna conta solo un luogo (la città). Per la provincia che ospita la meravigliosa Valle dei Templi ci sono, oltre ad Agrigento appunto, anche la Scala dei turchi, l’isola di Lampedusa e Sciacca. In classifica anche Ragusa, Modica e Scicli per la terra del commissario Montalbano e Siracusa, Noto, Marzamemi e Avola per la patria delle tragedie greche.
L’elenco dei 50 luoghi da non perdere in Sicilia
Ci sono pericoli in ogni cosa che si fa, ma ci sono pericoli ancora più grandi nel non fare nulla.
(Shirley Williams)
Sii ciò che sei e di’ ciò che senti, perché quelli a cui importa non contano e a quelli che contano non importa.
(Be who you are and say what you feel, because those who mind don’t matter, and those who matter don’t mind
nda: anche se la traduzione italiana è letterale, nell’originale l’aforisma ha un senso leggermente diverso)
– Bernard M. Baruch
Le piccole promesse in cui ci impegniamo prima di addormentarci, quando ci svegliamo sono già dimenticate.
(Khaled Hosseini)