Ustica sape

Idee e suggerimenti in libertà


Carissimi amici usticesi residenti e non, buongiorno e buona vita a tutti.

“L’ottimismo è il profumo della vita “diceva il poeta Tonino Guerra ed è con ottimismo che voglio guardare al futuro della bella isola di Ustica.

Scorrendo qua e là gli articoli postati su questo blog mi sono imbattuta  in un articolo datato 12/6/2019 che ha per titolo “La grotta magica” : E’ una bella novella  scritta da Giorgia Salerno nell’ambito di un concorso di novelle per bambini dal titolo “Plastic Free”. Immaginando anch’io di essere in questa grotta dei desideri oggi voglio esprimere il mio continuando questo percorso della rubrica “Ustica l’isola che vorrei. Idee e suggerimenti in libertà.”

Vorrei tanto che Ustica diventasse un’isola “ Totally  Plastic Free”. Un inglesismo per dire che Ustica deve liberarsi completamente dalla plastica. Non Vi starò a tediare ribadendo le motivazioni per cui è necessario che ci liberiamo da questo consumo eccessivo di materiale plastico. Penso che anche Voi ne siate a conoscenza e ne percepiate l’urgenza e la non più procrastinabilità. Facendo anche riferimento a quanto asserito dall’ art.lo 32 della Costituzione “La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività………….”   ritengo che ogni singola amministrazione pubblica abbia il dovere morale e fattivo di intervenire mettendo in atto azioni che vadano contro l’uso indiscriminato, eccessivo  e sproporzionato di materiale plastico  che provoca oltre a danni ambientali anche danni alla salute (Sono state trovate particelle di microplastiche negli organi umani).

Con l’ordinanza n.3 del 28/1/2019 il sindaco di Ustica Salvatore Militello  vietava l’uso e la vendita di materiale monouso in plastica (piatti, posate, bicchieri, vassoi, cannucce, paline per il caffe’ o il gelato) ordinanza entrata in vigore nel maggio del 2019 . Vorrei invitare tutti quanti   ad un maggior rispetto di quanto imposto dall’ordinanza sindacale. Vorrei inoltre  portare alla Vostra attenzione  un ordinanza emessa dal sindaco di un comune italiano (Sperlonga 3350 abitanti) nel lontano maggio del 2019 in cui  viene bandito in tutto il territorio comunale il consumo e la vendita di plastica monouso,  bottiglie di plastica, buste e shoppers per la spesa di plastica e  di contenitori non biodegradabili per alimenti . Si tratta dell’ordinanza più radicale emessa da un comune italiano  in cui sono elencate anche   delle azioni che  si intende intraprendere per diminuire l’impatto che tale tipo di provvedimento può avere sui cittadini e sulle attività produttive e commerciali.

Gli strumenti che possono essere adottati sono:

Teorici (Lezioni di educazione ambientale nelle scuole, attività di sensibilizzazione e di informazione della popolazione.  A Ustica opera l’associazione Marevivo e Legambiente a cui si può chiedere un aiuto pratico.)

Pratici: (Aumentare i cestini contenitori per la raccolta di vetro, carta, materiale biodegradabile, posizionandoli in vari punti del territorio comunale. Dotare i bambini delle scuole di borracce per contenere l’acqua.  Fornire gratuitamente ai cittadini borse di stoffa da riutilizzare e sacchetti di carta   per la spesa.).

Economici: ( Al fine di aiutare le attività produttive e commerciali nella transizione si può  introdurre  uno sconto sulla tariffa TARI.)

Sarebbe bello che si parlasse di Ustica come uno dei pochi comuni italiani TOTALLY PLASTIC FREE.

Non è difficile e nemmeno troppo oneroso metterlo in pratica e come raccontato nella  novella “La grotta magica” ci vuole solo un po’ di  buon senso.

Vi saluto con ottimismo.

Una grande amica di Ustica.

Ornella Picetti

Ustica, la delusione di Iachinuzzu – dover smagliare una bottiglia di plastica


Ustica, la delusione di Iachinuzzu – dover smagliare una bottiglia di plastica

Con Greenpeace Palermo per la giornata mondiale degli oceani un fine settimana plastica zero


I volontari del gruppo locale di Greenpeace di Palermo organizzeranno, nei giorni 8 e 9 giugno, un weekend di attività rivolte ad adulti e bambini, in collaborazione con altre associazioni locali, per divertirsi, riflettere sull’impatto che ha la plastica monouso sul mare e proporre soluzioni plastica zero.

L’evento è gratuito e prevede:

Sabato 8 giugno

Dalle ore 10 con partenza dal Porto della Cala, una veleggiata, in collaborazione con Lega Navale Italiana sez. Palermo centro, per ammirare il nostro mare ma anche per ripulirlo dalla plastica.

Si prosegue con un pic-nic plastica zero alle ore 13.30 presso il Foro Italico (accanto al Parco della Salute), grazie ai preziosi consigli di Orto Capovolto.

Dalle ore 18 presso l’Ecomuseo del Mare Memoria Viva (via Messina Marine n.27), si terrà il laboratorio “Dive in the sea 360°” con Antonio Scannavino, che ci guiderà, grazie ai visori per la realtà virtuale, alla scoperta dei fondali marini palermitani. Al termine del laboratorio, alle ore 19, si terrà la presentazione della mostra fotografica “I tesori del Mediterraneo” a cura di Greenpeace Italia.

Mostreremo anche alcune foto di Greenpeace Gruppo locale di Palermo e delle attività di pulizia spiaggia svolte in occasione del Plastic Radar.

La serata prosegue con un aperitivo preparato da Moltivolti accompagnato dalla musica della Piccola Orchestra di Tavola Tonda.

Domenica 9 giugno

Dalle ore 10 ritroviamo l’affascinante laboratorio “Dive in the sea 360°” con Antonio Scannavino, presso l’Ecomuseo del Mare Memoria Viva (via Messina Marine n.27).

Per maggiori informazioni visita il nostro evento su facebook “FinchèPlastica non ci separi” oppure inviaci una mail a greenpeace.pa@gmail.com

Contatti:

Paola La Scala: 3402256603 (coordinatrice gruppo locale)

Silvia Lo Pizzo: 3293794845 (referente stampa gruppo locale)

Greenpeace Gruppo locale di Palermo

E-Mail: greenpeace.pa@gmail.com

Contatto telefonico: Paola La Scala 3402256603 Canali social: Facebook – Twitter – Instagram

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Destina il 5×1000 dell’IRPEF a GREENPEACE!

  1. metti la tua firma nel primo settore in alto denominato: “Sostegno del volontariato…”
  2. Inserisci il codice fiscale di GREENPEACE: 97046630584

 

Bella bambina con un carico di bicchieri di plastica per il Bar


  Un carico di bicchieri di plastica
Bella bambina con un carico di bicchieri di plastica

L’Isola di plastica, intervista a Petra Licciardi di Franco Foresta Martin


 

Isola di plasticaAlla fine di dicembre scorso, durante un mio breve soggiorno a Ustica, ho ricevuto la richiesta di una visita guidata al Museo geovulcanologico della Falconiera: era una giovane mamma col suo piccolo bimbo, figlia di usticesi ma residente da anni in Germania, Petra Licciardi. Oltre ad apprezzare il vivo interesse di Petra per l’ambiente e la storia dell’isola, ho potuto apprendere in anteprima il suo desiderio di realizzare un progetto di sensibilizzazione ambientale. Sulla scia di quanto ha fatto Legambiente con una campagna nazionale denominata “beach litter” (come dire: rifiuti spiaggiati) Petra voleva lanciare a Ustica un’iniziativa per la riduzione dei rifiuti in plastica che si accumulano, soprattutto, nelle zone costiere. Dopo la mia partenza da Ustica e dopo la lunga parentesi delle vacanze fra Natale e Capodanno, ho appreso con soddisfazione che Petra, nel frattempo, aveva realizzato il suo progetto in un modo creativo e originale: utilizzando i rifiuti in plastica per una composizione artistica che raffigura Ustica: l’isola di plastica. Con questa intervista, che ho raccolto per telefono, voglio dare l’opportunità a Petra di raccontare direttamente il significato e le finalità della sua iniziativa.

-Come ti è venuta l’idea di realizzare l’isola di plastica?Isola di plastica 1

“Fin dal primo giorno della mia permanenza nell’isola di Ustica per un lungo periodo di vacanze, ho notato con meraviglia la grande quantità di rifiuti portati dal mare sulla riva e l’uso spropositato della plastica. Allora mi è venuta un’idea: chiedere alle persone che andavo incontrando se erano interessate a partecipare ad un progetto eco-informativo: innanzitutto ripulire la spiaggia del porticciolo di Cala S. Maria dai rifiuti, per poi realizzare una specie di monumento raffigurante l’isola con i materiali raccolti”.

-Sei riuscita a coinvolgere molte persone?

“L’amica Rosy, che già l’anno scorso aveva organizzato un evento contro l’omofobia, mi ha messo in (altro…)

La storia dell’acqua in bottiglia – The story of bottled water

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