Ustica sape

Alcune precisazioni dei consiglieri comunali di minoranza in merito all’adesione al patto dei sindaci PAESC


Preme precisare quanto segue. Il termine ultimo per aderire al PAESC era il 13 marzo 2019 ore 12.00. La non adesione nei tempi corretti avrebbe provocato: la perdita degli 11.000 euro messi a disposizione per la redazione del PAESC con decreto assessoriale del 26 ottobre 2018; e cosa ancor più grave, la possibilità per il nostro comune di accedere a finanziamenti rivolti per mettere in pratica le buone politiche per la salvaguardia del nostro clima. Il comune aveva ricevuto lo schema di delibera il 28 dicembre 2018 eppure l’amministrazione attiva, dando colpe agli uffici, ha portato in consiglio comunale la proposta l’ultimo giorno utile ovvero il 12 marzo. Solo la presenza di NOI CONSIGLIERI DI MINORANZA né  ha garantito l’approvazione. Giova ricordare che il PIANO PAES, propedeutico al PAESC, è stato approvato, nella seduta del 28 gennaio 2015, soltanto d’allora maggioranza Ustica Democratica nella totale indifferenza di alcuni consiglieri del gruppo l’isola che oggi siedono nelle file dell’attuale maggioranza non solo assenti in quella seduta ma anche pronti a denigrare la scelta da noi compiuta sul web e non in sede consiliare. Non può che farci piacere notare come a distanza di 4 anni chi ha preferito rimanere assente nei luoghi istituzionali oggi si è (altro…)

TANTO PER FARE CHIAREZZA… Riceviamo e pubblichiamo


Calogero BasileAl fine di chiarire la cattiva informazione venuta fuori su alcuni siti web, in merito ai contributi dati da questa amministrazione al “Nuovo Gruppo Bandistico San Bartolomeo di Ustica”,  il Presidente della Banda Musicale Calogero Basile chiarisce quanto segue:

 

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Dicembre 2013 €  2.500,oo

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Anno 2014 ……… €.  3.200,oo
(€ 750,oo Sett. + € 1.500 Ott. + € 950 Dic.
come da determinazione n° 10 del 15/01/ 2015)

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Nel 2015 non è stato concesso alcun contributo.

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Giorno 15/07/2016 due giorni dopo che il Sottoscritto aveva inviato all’Amministrazione Comunale di Ustica lettera con comunicazione di cessazione di attività, in favore del nostro Gruppo Musicale viene inviato in banca un bonifico di € 1.500,oo (invece di 1.650,oo come da determinazione n° 236 del 08/10/2015) utili a coprire solo parte delle spese sostenute nell’anno 2015.

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Per opportuna conoscenza si informa inoltre che le uscite fisse annue a nostro carico ammontano ad € 910,oo suddivise in: € 350,oo per consulenza fiscale = € 260,oo bancarie = altre € 300,oo

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Preventivo spese per i festeggiamenti in onore di San Bartolo anno 2016:

n° 06 ragazzi provenienti da Palermo … €    300,oo
n° 01 Maestro …………………………………. €    150,oo
Vitto e alloggio ………………………………… € 1.000,oo
Biglietti andata/ritorno ……………………. €    490,oo
n° 14 ragazzi di Ustica ……………………… €    700,oo
per un totale complessivo di € 2.640,oo

(N.B.: i ragazzi di Ustica è parecchio che non percepiscono un minimo contributo.)

Lo Scrivente, non essendo nelle condizioni finanziarie di affrontare queste spese, conferma la decisione presa e comunicata al Sig. Sindaco, a Giunta e Consiglio Comunale con lettera del 09/07/2016.

F.to: Calogero Basile

Presidente del “Nuovo Gruppo Bandistico San Bartolomeo” di Ustica – Fondato nel 1989 –

Ustica  21/07/2016

Riceviamo e pubblichiamo

Precisazioni su alcune affermazioni… fantasiose!

(Roberto Rizzuto) Occorre fare chiarezza su alcune affermazioni – rese in buona o in cattiva fede – che si leggono in queste ore su diverse piattaforme digitali a proposito del sottoscritto e di Buongiorno Ustica.

Veniamo allo spunto più recente, ovvero quello offerto dal provvedimento con cui l’AgCom ha ordinato la pubblicazione, sul nostro giornale, della delibera n.405/13/Cons.

Tale provvedimento – lo diciamo a beneficio di quanti non hanno avuto il tempo o la pazienza di leggere l’intero testo – non ha alcuna implicazione di natura penale o pecuniaria, né per il sottoscritto, né per la testata Buongiorno Ustica. In questa vicenda, l’unico obbligo per noi rimane, appunto, la pubblicazione della delibera in questione: ciò dà la misura della consistenza della violazione contestata.

Un’altra precisazione va fatta a beneficio di chi – in cattiva o in buona fede – sostiene che la testata Buongiorno Ustica sia ufficialmente diventata la “voce” dell’Amministrazione comunale. In realtà, particolare che forse è sfuggito ai distratti, un incarico di collaborazione esterna in materia di comunicazione a titolo gratuito è stato conferito dal sindaco Attilio Licciardi al sottoscritto, inteso come persona fisica, e non appunto al giornale, che va avanti con la linea editoriale di sempre, improntata sul dare notizie.

Tanto si doveva per mettere il freno alle numerose affermazioni fantasiose che capita di leggere in giro…

 


 

Due importanti precisazioni


Gentile Franco Foresta Martin, presidente del Centro Studi e Documentazione Isola di Ustica, mi dispiace dirle che la sua lettera non è di risposta alla mia. Si parlava di “Sedi”, non di programmi svolti.
Credo si chiami “strategia della distrazione”, che consiste nel deviare l’attenzione del pubblico dai problemi importanti.

Gentile Signora Roberta Mineo,docente di Processi e Dinamiche di Gruppo, Università di Modena e Reggio Emilia.
Ne esiste un’altra di strategia quella del “ problema- reazione- soluzione”. Si crea una “situazione” prevista per causare una certa reazione da parte del pubblico; ma non voglio andare oltre.

Gabriella Bertacci – Una voca libera

 

Ps. “Io abito ad Ustica” questo è il mio titolo di studio.

 

Precisazioni in merito al villaggio preistorico di Ustica di Giovanni Mannino


[ id=14839 w=320 h=240 float=left] Egr. dr.ssa Marcello Croce, mi viene segnalato il suo articolo del 17-05-2011 su Repubblica che leggo riportato su Internet con titolo =A proposito di Ustica sta smarrendo il Villaggio Preistorico= con gli interventi dei suoi estimatori.

Non la ringrazio per avermi citato come -uno dei massimi studiosi del villaggio-, perché non è vero e perché mi da quel titolo per rafforzare la mia voce su un pronunciamento di 23 anno or sono, quando il sito era di proprietà privata.

Per l’esattezza il sottoscritto, già assistente agli scavi della soprintendenza per le province di Palermo e Trapani, nel maggio del 1970 ha compiuto il primo sopralluogo nell’isola in quattro siti che l’ispettore onorario padre Carmelo da Gangi aveva segnalato per la presenza di ceramici. In contrada Faraglioni mi resi conto che un grande muro non era di spietramento ma era una fortificazione, racchiudeva un villaggio preistorico che i ceramici, in gran numero in superficie, datavano alla media Età del Bronzo (SicArch. 11,1970). Da quel momento la soprintendenza ha impedito che si continuasse la demolizione delle torri addossate alla (altro…)

Alcune precisazioni in merito all’Isola e alle sue riserve

Cari amici, vedo che devo precisare alcune cose, io conosco bene tutti voi e ogni vicenda dell’Isola e della riserva marina, non ho alcuna carica elettiva, il mio non è uno spot elettorale ma il reale pensiero di uno che ama l’isola, la sua natura, le sue riserve. Precisato ciò sono lieto che quanto da me dichiarato sia stato oggetto di discussione, vi dico subito che non ho perso tempo a leggere tutto perchè certo che il contenuto non è strettamente costruttivo ma maggiormente polemico, e con le polemiche non si va avanti, in mancanza della costruttività politica che manca sull’isola da decine di anni, desidero invitarvi pubblicamente a concordare un documento propositivo valido ragionato e approvato dalla maggioranza della popolazione per portare alla luce le carenze dell’Isola in termini di sviluppo o ripristino economico-turistico, tali intendimenti, qualora lo riterreste opportuno, potranno essere utilizzati per un piano di sviluppo programmatico che potrei proporre all’amministrazione Regionale che si accinge a governare. Grazie per la vostra attenzione

Salvatore De Maio
3314141603

Museo e barriere architettoniche – precisazioni UTC Ustica


Scusate se mi intrometto nella discussione, ma mi sembra doveroso ed urgente, soprattutto per tutti coloro che hanno seriamente lavorato e portato avanti con successo questo progetto, un mio chiarimento.

Occorre innanzitutto ricordare che il Museo Archeologico è oggi ospitato all’interno di padiglioni realizzati negli anni trenta e destinati a celle di rigore e alla Direzione del Carcere. E’ composto da quattro padiglioni che originariamente erano posti su quote diverse e raggiungibili solo da gradini.
Inoltre si accedeva ai padiglioni da una angusta e ripida scala.
Il Museo Archeologico è stato progettato e realizzato facendo la massima attenzione nell’abbattimento delle barriere architettoniche. Tutti gli ambienti sono oggi complanari o raccordati da comode rampe per cui sono facilmente raggiungibili da disabili. Ad esempio il pavimento della vecchia palestra è stato ribassato di 30/40 cm per raccordarsi con la quota del pavimento del primo padiglione. Uno dei bagni è riservato e attrezzato per i diversamente abili. Per raggiungere i padiglioni espositivi serviti dalla ripida scala, il progetto originario prevedeva l’inserimento di un ascensore esterno che sarebbe servito anche per l’accesso degli anziani e per trasportare i reperti più pesanti o delicati. Questa soluzione però è stata bocciata dalla Soprintendenza, occorre che anche i disabili si adeguino alle imprescindibili esigenze dell’Architettura e dei Funzionari della Soprintendenza.

Abbiamo tuttavia superato questa difficoltà acquistando uno “scoiattolo” , un attrezzo meccanico che, montato sotto la carrozzella, consente di salire o scendere la scala. Questa è chiaramente una soluzione di ripiego ma non si poteva montare il classico montascale, con il binario laterale, perchè il vano scala è molto stretto e non avrebbe consentito il passaggio di una carrozzella. Spero di essere stato esauriente e vi invito a visitare il Museo, ne vale veramente la pena!!!!

Giacomo Pignatone

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COMMENTO:

Da Montecorsaro (MC) Mariangela Militello

Principali articoli dalla Legge 236/89

Art. 3 – Criteri generali di progettazione

3.1 In relazione alle finalità delle presenti norme si considerano tre livelli di qualità dello spazio costruito.
L’accessibilità esprime il più alto livello in quanto ne consente la totale fruizione nell’immediato.
La visitabilità rappresenta un livello di accessibilità limitato ad una parte più o meno estesa dell’edificio o delle unità immobiliari, che consente comunque ogni tipo di relazione fondamentale anche alla persona con ridotta o impedita capacità motoria o sensoriale.
La adattabilità rappresenta un livello ridotto di qualità, potenzialmente suscettibile, per originaria previsione progettuale, di trasformazione in livello di accessibilità; l’adattabilità è, pertanto, un’accessibilità differita Per adattabilità si intende la possibilità di modificare nel tempo lo spazio costruito a costi limitati, allo scopo di renderlo completamente ed agevolmente fruibile anche da parte di persone con ridotta o impedita capacità motoria o sensoriale.
Essa è quindi un livello ridotto di qualità e rappresenta pertanto un’accessibilità differita nel tempo.
Io ho la netta sensazione che si sia mal interpretato il concetto di adattabilità che nella legge è un livello di qualità e non adattabilità dovuta dai diversamenti abili!!!!
Venga cortesemente spiegato come i diversamente abili possono “adeguarsi” alle imprescindibili esigenze dell’architettura e dei funzionari della Soprintendenza…

Grazie

Mariangela Militello

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Da Palermo Eliana Dominici

Sign. Pignatone , quindi il museo è tranquillamente visitibale dai disabili?

L’acensore è dunque in proggetto mi sembra di comprendere………verrano dunque abbattute al più presto ed adeguate al decreto 236/89?

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Da Bologna Andrea Tranchina (Ex Presidente Consiglio Ustica)

Chiudo questa discussione che diventa sempre più penosa, una dichiarazione del genere non si può commentare… “Occorre che anche i disabili si adeguino alle imprescindibili esigenze dell’Architettura e dei Funzionari della Soprintendenza”…… estratto da d.l. “gli edifici pubblici e quelli a scopo sociale (scuola, teatro, ecc.) non devono avere barriere architettoniche perché non si può impedire al disabile di fruire di tali zone. I servizi igienici devono essere accessibili e con il segnale di riconoscimento dietro la porta. Anche gli edifici balneari, di sport e cultura, e le strutture della società delle autostrade, devono essere adeguati ai sensi del Decreto del Ministero dei Lavori Pubblici 236/89, pena la chiusura degli stessi”.

Spero in un futuro migliore.

 

 

 

Foresteria del Laboratorio Marino di Ustica: -Precisazioni –


Con riferimento al recente articolo a firma del Sindaco riguardante la destinazione della foresteria del Laboratorio Marino di Ustica, su sollecitazione della maggioranza dei Consiglieri Comunali,sono costretto a chiarire alcuni aspetti della vicenda, partendo dalla frase pronunciata dal Sindaco … In realtà, a mia memoria…. .

In realtà, a memoria dello scrivente ed a memoria di diversi componenti la riunione del 2 maggio al Rettorato dell’Università di Palermo, alla presenza del Rettore Prof. R. Lagalla, dopo le garbate proteste del Prof. A. Gianguzza, responsabile Tecnico-scientifico del Laboratorio Marino di Ustica (in atto dimissionario), che si lamentava del fatto che, a sua insaputa, si era consentito a persone non autorizzate(militari della CPP), di accedere e successivamente appropriarsi della foresteria del Laboratorio Marino (autorizzazione per quanto successivamente affermato dall’Amm. Pace, concessa verbalmente dal Sindaco), si era aperta una discussione sulla funzionalità e sul ruolo dello stesso Laboratorio nell’ottica di ripristinare tutte quelle attività scientifico-culturali che lo avevano visto protagonista..

Il Prof. Gianguzza inoltre precisava, che, a seguito di specifico finanziamento da parte del Commissario AMP Amm.Pace, si era di recente provveduto a ripristinare le norme di sicurezza all’interno del Laboratorio ed a dotare di n.2 PC la foresteria -biblioteca del piano superiore unitamente alla sostituzione di mobiletti e pensili nella cucina ed altre piccole cose,ripristinando di fatto la funzionalità dello stesso laboratorio e concludendo con una domanda il suo intervento:

per quale motivo l’Università avrebbe dovuto spendere soldi pubblici per il ripristino della funzionalità del laboratorio marino? Per farlo utilizzare ai marinai della CPP, oppure farlo utilizzare come sempre fatto, dai ricercatori italiani e stranieri, nel rispetto di quanto concordato ed assodato negli anni passati.

, Nessun altro tipo di discussione in merito è stata affrontata, se non quella dell’impegno da parte del Rettore di comunicare all’ente Gestore A.M.P. quali sarebbero stati gli interlocutori(Dipartimenti-Ricercatori) ai quali fare riferimento sia per la gestione del Laboratorio marino, sia per le attività di ricerca.

Quello di cui parla il Sindaco, è avvenuto, a mia memoria e di qualche altro Consigliere Comunale presente, nel primo incontro tenutosi presso la Delegazione di spiaggia(temporalmente avvenuto dopo circa un mese di quello avuto con il Rettore Lagalla), dove lo stesso Amm. Carpenteri chiese di organizzare un incontro con il Rettore dell’Università, al fine di verificare se esisteva la possibilità di una sorta di convivenza nel piano superiore del Lab. Marino, dividendo gli spazi esistenti.

Per quanto riguarda la richiesta formulata dal Sindaco al Rettore, in merito all’interesse dell’Università a utilizzare i locali del laboratorio marino e alla disponibilità della stessa a mantenerne la pulizia, sarebbe forse meglio per l’avvenire evitare simili cadute di stile nei confronti di una Istituzione che nel tempo ha contribuito significativamente al raggiungimento delle finalità della A.M.P. unitamente all’organizzazione, a partire dal 1996, di Scuole Internazionali di Chimica, Corsi di Bentonologia, di Corsi di formazione per Dirigenti e Funzionari di tutte le Università italiane, Congressi, Stage e svariate attività di ricerca che hanno visto centinaia e centinaia di docenti e congressisti presenti sull’Isola portare il nome di Ustica alla ribalta Internazionale.

Infine nel ricordare che, è competenza dell’UTC applicare le norme del “Regolamento per la concessione di locali in dotazione all’Amm.ne Comunale”, ci si chiede perché il Sindaco, presente in aula alla seduta del Consiglio Comunale in data 20.06.2011, non ha formulato alcuna osservazione in merito alla proposta di delibera approvata all’unanimità che prevedeva la restituzione dei locali, impropriamente occupati, da parte della Delegazione di spiaggia. Poteva benissimo il Sindaco intervenire nella sede istituzionale, così come oggi potrebbe chiedere formalmente al Consiglio Comunale di sospendere temporaneamente, per un periodo di tempo definito, l’iter predisposto dall’UTC.

Il Consiglio Comunale, non ha nulla di pregiudiziale nei confronti dell’istituzione Capitaneria di Porto di Palermo e/o “Delegazione di spiaggia di Ustica”, ma avrebbe certamente preferito che una simile divergenza di opinioni tra due organi della stessa Istituzione, definita “giornalisticamente” sfida, non diventasse oggetto di cronaca giornalistica, ma oggetto di discussione nelle sedi istituzionali.

Leonardo Cannilla- Presidente del Consiglio Comunale

 

 

 

Diving Ustica: Precisazione


[ id=8415 w=320 h=240 float=left]Da altra fonte è stata diffusa la notizia che ad Ustica era sorto il un nuovo diving di gente di Ustica. Pur essendo lieti ed apprezzando la nascita di questo nuovo diving, vorrei semplicemente evidenziare che già sull’Isola esisteva un diving Usticese a nome “”TORTUGA “” di Alaimo Giuseppa sin dal 2006.
Ringraziandola per una eventuale pubblicazione sul sito usticasape,

saluti,Giusy Alaimo