Ustica sape

Ustica, un paradiso che insieme possiamo preservare


Carissimi amici usticesi  approfitto dello spazio concesso gentilmente da questo blog per inserirmi ” in punta di piedi” in questo dibattito sul futuro dell’isola di Ustica. Mi chiamo Ornella ed io e mio marito Gigi abbiamo acquistato una casa sull’isola per venire non come turisti ma in un futuro abbastanza prossimo come  residenti . Ed è in questa futura veste che mi permetto  alcune osservazioni.  Noi  veniamo dal lago di Garda posto molto bello e frequentato dai turisti però abbiamo amato l’isola  di Ustica  da  subito , dalla prima vacanza  che abbiamo fatto ed  è per questo che tornati a casa abbiamo maturato l’idea di trasferirci li’ sull’isola a vivere. L’  isola è meravigliosa, bellissima , e unica.  E’ come una bellissima donna non ha bisogno di molti  fronzoli per essere ammirata.   Ad Ustica c’è bisogno di recuperare quello che c’è già e soprattutto poi di mantenerlo bene. Quello che io mi auguro  è che la prossima amministrazione  non faccia piani faraonici che poi non riesce a realizzare ma che incominci  dalle cose piu’ semplici come per esempio una manutenzione ordinaria e continua ,  di cui l’isola ha proprio bisogno.   Noi saremo disponibili sempre a dare una mano a qualsiasi organizzazione che  abbia voglia di  fare cose per la tutela dell’isola e del suo ambiente.  Ringrazio l’associazione Marevivo e l’ AMP di Ustica per quello che sta già facendo.  Spero che tutti gli Usticesi, alcuni già li conosciamo e sono nostri amici,  capiscano che  hanno per le mani un paradiso e tutti insieme possano collaborare per preservarlo e d’ora in poi per migliorarlo. Ringrazio per l’attenzione  che mi vorrete riservare  e saluto tutti con affetto.

Una futura  usticese

Ornella Picetti

New Orleans, i siciliani cercano di preservare la loro lingua la loro cultura in via di estinzione

Erase a language, murder a culture; North shore Sicilians trying to preserve their endangered language

BY FAIMON A. ROBERTS III| FROBERTS@THEADVOCATE.COM

June 11, 2016; 10:41 p.m.

Click for Video
FotoMaria Bertucci Compagno placed the seed-and-wine cookies on a platter in her kitchen in Mandeville, explaining how artifacts of her Sicilian heritage like this are never far away.

“If I don’t have cookies or meatballs or red sauce, I feel naked,” she said.

The platter prepared, the former restaurateur moved to the front door to greet Guiseppe Benito Ranzino, a sausage maker and fellow Sicilian immigrant. The two friends, both 80, talked of family, music, food and the land they both left in the middle of the last century, speaking mostly in fluent Sicilian.

But conversations like this are growing rarer. Sicilian is listed by UNESCO as a language that is “vulnerable” to going extinct worldwide.

Native speakers like Compagno watch it fade with each succeeding generation. Her grown children understand a fair bit. But her grandchildren know only a few words, some of them picked up on trips back to her native Ustica, a tiny island off Sicily’s northern coast.

But now, like many endangered languages, Sicilian has inspired something of a revival effort among descendants of (altro…)

Come preservare una damigiana di vetro vecchia maniera

COMMENTO

Da Cosenza Salvio Foglia

sarebbe bello un video sul tema della foto…

F.C.5200 Come preservare una damigiana di vetro

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