Ustica sape

La nostra Maria Bertucci Compagno rinnova la tradizione dei “pupi cù l’ova” dolci tipici della Pasqua usticese


COMMENTO

Da New Orleans Judy Mundem

I love Maria. She makes the best cakes ever. Happy Easter to all her family.
Sincerely,
Judy

Adoro Maria. Fa le migliori torte di sempre. Buona Pasqua a tutta la sua famiglia.
Cordiali saluti,
Judy

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Da Velletri Floriana Bertucci

Che belli Maria i” pupi con l’ova” sempre all’opera a mantenere vive le tradizioni della tua Ustica
Buona Pasqua Floriana e Davide

^^^^^^^^^^^^

Da New Orleans JEan King

Loved seeing my friend, Maria, with the Easter egg cookie. She gave me one and it was a real treat

é piacevole vedere la mia amica Maria, con il biscotto con l’uovo di Pasqua. Me ne ha dato uno ed è stato una vera delizia

La nostra Maria Bertucci Compagno rinnova la tradizione dei “pupi cù l’ova” dolci tipici della Pasqua usticese


COMMENTO

Da New Orleans Judy Mundem

I love Maria. She makes the best cakes ever. Happy Easter to all her family.
Sincerely,
Judy

Adoro Maria. Fa le migliori torte di sempre. Buona Pasqua a tutta la sua famiglia.
Cordiali saluti,
Judy

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Da Velletri Floriana Bertucci

Che belli Maria i” pupi con l’ova” sempre all’opera a mantenere vive le tradizioni della tua Ustica
Buona Pasqua Floriana e Davide

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Da New Orleans JEan King

Loved seeing my friend, Maria, with the Easter egg cookie. She gave me one and it was a real treat

é piacevole vedere la mia amica Maria, con il biscotto con l’uovo di Pasqua. Me ne ha dato uno ed è stato una vera delizia

Chi erano i “Pupi a cena”? Leggende, storia e ricetta dei Pupi di Zucchero di Palermo


Secondo la leggenda fu un nobile arabo, ridotto al lastrico, a chiedere il suo cuoco di creare una nuova ricetta usando solo lo zucchero per degli ospiti speciali

Santi Gnoffo
Ricercatore storico e delle Tradizioni popolari siciliane

Da molti secoli a Palermo, in occasione della “festa dei morti” (il 2 novembre), c’è l’usanza che i bambini ricevano alcuni giocattoli e dolci (la tradizione, simile alla messicana festa del Dia de Muertos, vuole che siano proprio i cari deceduti a portare i regali).

Tra i dolci primeggiava la Pupaccena o pupo di zucchero: un balocco colorato prodotto per la prima volta a Palermo ma che poi con la tradizione si diffuse in tutta la Sicilia. Secondo un’antica leggenda un nobile arabo ridotto al lastrico invitò a cena alcuni ospiti e, non avendo le possibilità economiche per acquistare cibi prelibati, chiese al suo cuoco di creare una nuova ricetta a base di zucchero, ricetta che fu apprezzata con entusiasmo. Ed ecco perché i pupi di zucchero sono chiamati Pupaccena o Pupi a Cena.

A Palermo (luogo in nacque la (altro…)

Un piccolo pupo per un grande Papa


Un piccolo pupo che rappresenta San Francesco è stato donato da Mimmo Cuticchio a Papa Francesco, che lo ha accolto con una carezza e un sorriso. Stamattina, durante l’udienza pubblica in piazza San Pietro, il puparo e cuntista siciliano ha consegnato al Pontefice il pupo e ha mostrato invece un altro pupo, molto più grande, che lo accompagnerà invece nel suo viaggio verso Roncisvalle, a fine luglio. “E’stato un momento molto importante per il teatro e per la Sicilia – ha detto Mimmo Cuticchio – Papa Francesco ha ascoltato con grande attenzione e partecipazione il nostro progetto che dopo 1200 anni, salderà virtualmente il rapporto tra Oriente ed Occidente, allora tra cristiani e saraceni. Il teatro è sopra le guerre e lavora in nome della pace, come tutti noi. E’ un segno di confronto, di coesione, di speranza in cui tutti dobbiamo credere”. Sarà dunque un pupo con le sembianze del santo poverello, a portare virtualmente il messaggio di pace di Papa Francesco sulla piana tra

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Francia e Spagna dove, leggenda vuole, avvenne la battaglia dove morirono i paladini e dove oggi è ancora una lapide con su scritto il nome di Orlando. La tre giorni a Roncisvalle sarà il terzo ed ultimo capitolo della Macchina dei Sogni, il festival internazionale di teatro di figura che i Figli d’arte Cuticchio propongono ogni anno. La compagnia si muoverà dal 26 al 29 luglio, partendo da Saint-Jean-Pied-de-Port verso Ibañeta, nella piana sui Pirenei, al confine tra Francia e Spagna, mitico teatro dell’ultima battaglia tra saraceni e cristiani, esattamente 1240 anni fa, secondo la leggenda. Sarà un vero pellegrinaggio di “avvicinamento”: Cuticchio e altri 11 Pari – scelti tra intellettuali, artisti, studiosi – percorreranno “teatralmente” il tragitto che conduce alla lapide di Orlando, che si erge solitaria. Qui Mimmo Cuticchio farà risuonare il suo cunto antico, la Battaglia di Roncisvalle sulle note del violoncello di Giovanni Sollima. La Macchina dei Sogni è inserita nel cartellone di Palermo Capitale Italiana della Cultura.

CARTELLA STAMPA

 LA MACCHINA DEI SOGNI
PALERMO | ROMA | RONCISVALLE
ROMA | Santa Sede | 27 giugno
RONCISVALLE | 26 > 29 luglio

Uff. stampa Macchina dei Sogni
Simonetta Trovato | 333.5289457 | simonettatrovato@gmail.com

Palermo, I settant’anni di Mimmo Cuticchio


14/15 aprile | ore 18,30 | Teatrino Santa Rosalia di via Bara all’Olivella

PALERMO. Continua il programma di manifestazioni pensato e costruito per i settant’anni di Mimmo Cuticchio. Sabato e domenica (14 e 15 aprile) alle 18,30, al Teatrino Santa Rosalia (via Bara all’Olivella) è in programma un altro degli spettacoli dei Figli d’arte: il figlio di Mimmo, Giacomo Cuticchio, puparo e musicista, proporrà un altro titolo dell’Opra più tradizionale:  “Ruggiero libera Ricciardetto dal rogo”, una storia in cui è protagonista l’amicizia fraterna, quell’emozione che unisce le persone, che permette di partecipare e condividere anche imprese pericolose. La vicenda, sintetizzata tutta dal titolo, focalizza l’attenzione su un sentimento antico, ma l’episodio è colmo imprese meravigliose e magiche, creature fantastiche e battaglie. I nuclei tematici e scenici che strutturano lo spettacolo ci sono tutti: dietro al legno, ai metalli, alle stoffe si (altro…)

Palermo, “Il Palazzo Incantato: Le donne, i cavallier, l’armi e gli amori…”


“Il Palazzo Incantato: Le donne, i cavallier, l’armi e gli amori…”
8 dicembre – 8 gennaio
Museo Palazzo Riso e Via Bara all’Olivella

Angelica fugge, Orlando impazzisce
Mimmo Cuticchio e il “cunto” antico
30 – 31 dicembre e 1 gennaio

Ultimi appuntamenti tra il Museo di Palazzo Riso e il teatrino dei pupi, in via Bara all’Olivella, per la rassegna “Il Palazzo Incantato: Le donne, i cavallier, l’armi e gli amori…”, diretta da Mimmo Cuticchio che domani (venerdì 30 dicembre) alle 21 nella sala Kounellis di Palazzo Riso, ritornerà in scena con il suo Cunto millenario sulla “Follia di Orlando”. Cuticchio riprende in mano  “Pel bosco errò tutta la notte il conte” ovvero “La follia di Orlando”,  il passaggio in cui l’Ariosto narra la pazzia del nobile paladino dopo aver scoperto che Angelica gli preferisce il giovane Medoro. Il ritmo sincopato del cunto, di origine misteriosa e antichissima, scandisce l’epopea per voce sola di Cuticchio. Un colpo di piede sulla pedana, un gesto imperioso della spada, ricevuta come eredità iniziatica dal maestro Peppino Celano, e la voce possente chiamano a (altro…)

PALERMO. Il Natale dei Cuticchio all’Olivella, tra pupi, artigiani e luminarie.


Il Natale all’Olivella

Il Natale dei Figli d’arte Cuticchio, in via Bara all’Olivella, quest’anno si srotola lungo l’”Orlando Furioso”: dall’8 dicembre all’8 gennaio, gli spettacoli condurranno per mano in una Palermo viva e artigianale, il vero cuore fattivo della città. Gli artigiani di via Bara apriranno infatti le loro botteghe e presenteranno le creazioni inedita, pensate tutte sulla falsariga del poema dell’Ariosto che quest’anno festeggia 500 anni dalla sua prima pubblicazione. In strada, a far da cornice alla botteghe addobbate per Natale, una particolare luminaria che riproporrà la quartina che apre il poema ariostesco, richiamando lo spettacolo dei pupi ed evocando  l’antica tradizione popolare e illustre.

Oggi e domani (sabato e domenica), alle 18,30, nel Teatrino di via Bara all’Olivella (biglietto: 10/5 euro) il primo dei quattro episodi dell’Opera dei pupi, diretti da Giacomo Cuticchio: in pochi capitoli, è racchiusa l’essenza dell’Orlando Furioso, ovvero dell’amore appassionato di Orlando per Angelica, la sua pazzia quando viene respinto, il viaggio di Astolfo sulla luna in groppa all’Ippogrifo, per recuperare il senno perduto. I quattro episodi si fondano su regole sceniche antichissime, seguendo alcuni elementi caratterizzanti, che legano la struttura narrativa dell’Opra al poema di Ariosto: l’amore, l’amicizia, il coraggio, la pazzia. Questo primo episodio  – “Arrivo di Angelica a Parigi” – racconta lo scompiglio tra i paladini provocato dall’apparizione della bellissima principessa alla corte di Carlo Magno.

Fa tutto parte della rassegna “Il Palazzo Incantato: Le donne, i cavallier, l’armi e gli amori…” che stavolta non è restata raccolta in via Bara all’Olivella, ma si è anche trasferita, ospite gradita, al Museo d’Arte contemporanea di Palazzo Belmonte Riso, dove è in corso la mostra di collage “Ifuriosinnamorati” di Tania Giordano (sabato dalle 10 alle 24 e domenica dalle 10 alle 20, ingresso libero); e dove saranno presentati molti degli spettacoli. Prossimo appuntamento, mercoledì 14 dicembre alle 21, “Quaderno di danze e battaglie” del Giacomo Cuticchio Ensemble. Ma già lunedì (e in replica mercoledì) dalle 16 alle 18, è in programma il laboratorio per bambini “Pupi, marionette e burattinidell’Atelier La Lucciola. Una tavolozza di colori e un foglio bianco sono gli elementi per mezzo da cui nasceranno i personaggi. Creati e animati dai bambini, diventeranno soggetto di narrazioni ed elementi di gioco, sulla scia dell’esperienza vissuta. Partecipazione libera.

Ufficio stampa
Simonetta Trovato – 333.5289457 – simonettatrovato@libero.it

Il Natale all’Olivella
10 – 11 dicembre, ore 18,30      Arrivo di Angelica a Parigi
17 – 18 dicembre, ore 18,30      Duello di Orlando e Ferraù di Spagna
24 – 25 dicembre, ore 18,30      Ruggiero libera Angelica dall’orca marina
30 – 31 dicembre, ore 18,30      La pazzia di Orlando –
Il meraviglioso viaggio di Astolfo sulla luna
Biglietti: 10/5 euro.

 

Una storia di pupi, carretti e altre arti & English Film Club


  • copertina-chivalric-folk-traditions-in-sicilyMERCOLEDì  16 NOV ore 17.30 | (presentazione libro e  proiezione) | THE CHIVALRIC FOLK TRADITION IN SICILY  Una storia di contastorie, pupi, carretti e altre arti di Marcella Croce | Museo delle Marionette | sarà presente il puparo Franco Cuticchio | nell’ambito del Festival di Morgana 2016
  • MARTEDì 22 NOV ore 20.30 happy hour opzionale (8 euro PAX) | ore 21.15 (proiezione) INDONESIA di Filippo Occhipinti | Hotel Conchiglia D’Oro Via Cloe 9 Mondello

 

 

Teatrino dei pupi a Palermo con Mimmo Cuticchio nel “racconto della Natività con i pupi”.


 

Il ciclo dell’epica cavalleresca/Il sacro nell’Opra dei pupi

Teatrino dei pupi,  via Bara all’Olivella, PALERMO.
Biglietti: 10/5 euro
25/26/27 dicembre, ore 18,30   “La Natività”
2/3/6 gennaio, ore 18,30             “Incoronazione di Carlo Magno”

Mimmo Cuticchio1Per tutto il periodo di massimo splendore dell’Opra, gli spettacoli dei pupi componevano un grande mosaico in cui solo la Storia dei paladini di Francia si rappresentava per 371 serate consecutive.  Il lungo ciclo veniva interrotto di tanto in tanto, soltanto dalle cosiddette “serate speciali” che si srotolavano in un’unica rappresentazione e raccontavano la storia di un eroe, un santo, un brigante: Mimmo Cuticchio ha recuperato questa tradizione e composto un ciclo di spettacoli che andrà avanti nei week end fino all’Epifania, nel Teatrino di via Bara all’Olivella, a Palermo.

E siamo finalmente arrivati al recupero di uno dei passaggi più famosi delle “serate speciali”: ovvero il racconto della Natività con i pupi. Il giorno di Natale, a Santo Stefano e la domenica successiva – 25, 26 e 27 dicembre, sempre alle 18,30 – al Teatrino dei pupi di via Bara all’Olivella (a Palermo) – Mimmo Cuticchio riassumerà la sacra rappresentazione della nascita di Gesù, dall’annuncio dato ai pastori, all’arrivo dei Magi da oriente guidati dalla stella cometa che indica il luogo dove è nato il Bambino; quel Bambino che i prodigi del cielo annunciano già re. La messinscena è realizzata secondo i canoni e le regole del teatro dei pupi di tradizione. Immutato, dunque, resta l’impianto complessivo della rappresentazione classica della natività, del viaggio inteso come percorso simbolico verso una meta. Ma ci sono anche le sequenze sceniche, tipiche del teatro dei pupi, con il Consiglio, gli incanti, le battaglie, così come la recitazione specifica dell’opera dei pupi che vuole sia il primo oprante-puparo che dirige lo spettacolo, a fare tutte le voci.

IL PROSSIMO e ULTIMO SPETTACOLO: “Incoronazione di Carlo Magno” – 2/3/6 gennaio

Dopo la sua incoronazione a Roma, Carlo Magno, si ferma alcuni giorni nella cittadina di Sutri. Qui conosce Orlandino, figlio di sua sorella Berta che è vissuto per sette anni con la madre in mezzo ai boschi. Orlandino da piccolo ha dovuto affrontare soprusi e discriminazioni. I suoi genitori, sebbene per motivi diversi, sono stati costretti alla fuga e a vivere di stenti in un paese lontano, separati dai propri cari. La sua vivacità infastidisce Gano di Magonza che lo vuole fare arrestare ma Carlo Magno, innamoratosi della sua scaltrezza, vuole sapere di chi è figlio e lo fa seguire da due suoi paladini che scoprono la verità. Carlo Magno, la sorella Berta ed il nipote Orlandino, partono per Parigi.

Ufficio stampa: Simonetta Trovato 333.5289457

Palermo, il ciclo dell’epica cavalleresca/Il sacro nell’Opra dei pupi


 

Duello tra paladiniTeatrino dei pupi,  via Bara all’Olivella, PALERMO
martedì 8 dicembre, ore 18,30. Biglietti: 10/5 euro.

“Agricane chiede l’acqua del santo Battesimo”

Per tutto il periodo di massimo splendore dell’Opra, gli spettacoli dei pupi componevano un grande mosaico in cui solo la Storia dei paladini di Francia si rappresentava per 371 serate consecutive.  Il lungo ciclo veniva interrotto di tanto in tanto, soltanto dalle cosiddette “serate speciali” che si srotolavano in un’unica rappresentazione e raccontavano la storia di un eroe, un santo, un brigante: Mimmo Cuticchio ha recuperato questa tradizione e composto un ciclo di spettacoli che andrà avanti nei week end fino all’Epifania, nel Teatrino di via Bara all’Olivella, a Palermo.

Domani (martedì 8 dicembre) alle 18,30 al Teatrino, Mimmo Cuticchio dirige l’episodio che racconta il duello all’ultimo sangue tra Orlando e il re dei Tartari, che ha rapito il padre di Angelica. La compagnia è formata da: Mimmo, Giacomo e Tiziana Cuticchio e Tania Giordano. Al piano a cilindro: Mimma Giordano.

Agricane chiede l’acqua del santo BattesimoMimmo e Giacomo Cuticchio nel Teatrino3

Dopo i duelli a singolar tenzone tra Orlando e Ferraù sotto le mura di Parigi per conquistare la bella Angelica, il paladino parte nottetempo in cerca della principessa indiana che è fuggita nel bosco. Dopo varie peripezie ed avventure, Orlando la libera dalle grinfie di un gigante e con lei si muove verso le terre indiane, assediate da Agricane, re dei Tartari, che ha preso in ostaggio Galafrone, padre di Angelica, e ha giurato di non liberarlo finché la ragazza non si deciderà a sposarlo. Orlando affronterà Agricane, lo batterà in duello e riuscirà a far convertire il pagano in punto di morte, alla fede cristiana.

Gli spettacoli iniziano alle 18,30. Biglietti: 10/5 euro.

Ufficio stampa: Simonetta Trovato 333.5289457

Il cartellone

8 dicembre                    Agricane chiede l’acqua del santo Battesimo
12/13 dicembre            La prima Crociata
19/20 dicembre           La Morte di Orlando
25/26/27 dicembre    La Natività
2/3/6 gennaio               Incoronazione di Carlo Magno

Palermo, Il ciclo dell’epica cavalleresca/Il sacro nell’Opra dei pupi


Teatrino dei pupi,  via Bara all’Olivella, PALERMO
sabato 5, domenica 6 e martedì 8 dicembre, ore 18,30. Biglietti: 10/5 euro.

Pupi crociati 2“Agricane chiede l’acqua del santo Battesimo”

Per tutto il periodo di massimo splendore dell’Opra, gli spettacoli dei pupi componevano un grande mosaico in cui solo la Storia dei paladini di Francia si rappresentava per 371 serate consecutive.  Il lungo ciclo veniva interrotto di tanto in tanto, soltanto dalle cosiddette “serate speciali” che si srotolavano in un’unica rappresentazione e raccontavano la storia di un eroe, un santo, un brigante: Mimmo Cuticchio ha recuperato questa tradizione e composto un ciclo di spettacoli che andrà avanti nei week end fino all’Epifania, nel Teatrino di via Bara all’Olivella, a Palermo.

Questo week end – sabato 5 e domenica 6 dicembre con replica l’8, per l’Immacolata, sempre alle 18,30 – tocca all’episodio che racconta il duello all’ultimo sangue tra Orlando e il re dei Tartari, che ha rapito il padre di Angelica. Lo spettacolo è diretto da Mimmo Cuticchio. La compagnia è formata da: Mimmo, Giacomo e Tiziana Cuticchio e Tania Giordano. Al piano a cilindro: Mimma Giordano.

Agricane chiede l’acqua del santo BattesimoPupi2

Dopo i duelli a singolar tenzone tra Orlando e Ferraù sotto le mura di Parigi per conquistare la bella Angelica, il paladino parte nottetempo in cerca della principessa indiana che è fuggita nel bosco. Dopo varie peripezie ed avventure, Orlando la libera dalle grinfie di un gigante e con lei si muove verso le terre indiane, assediate da Agricane, re dei Tartari, che ha preso in ostaggio Galafrone, padre di Angelica, e ha giurato di non liberarlo finché la ragazza non si deciderà a sposarlo. Orlando affronterà Agricane, lo batterà in duello e riuscirà a far convertire il pagano in punto di morte, alla fede cristiana.

Gli spettacoli iniziano alle 18,30. Biglietti: 10/5 euro.

Ufficio stampa: Simonetta Trovato 333.5289457

Il cartellone

5/6/8 dicembre           Agricane chiede l’acqua del santo Battesimo

12/13 dicembre            La prima Crociata

19/20 dicembre           La Morte di Orlando

25/26/27 dicembre   La Natività

2/3/6 gennaio             Incoronazione di Carlo Magno

 

A: simonettatrovato@gmail.com, adriana.falsone@gmail.com, redazione@balarm.it

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COMMENTO

Dalla California Marlene Robershaw Manfrè

Every time we come to Palermo, we always go to a Opera de Pupi and I have also visited the Museo de Pupi !! such an interesting and beautiful tradition of Sicilia. Marlene Robershaw, Manfre

 

Palermo, Il ciclo dell’epica cavalleresca/Il sacro nell’Opra dei pupi


 

Teatrino dei pupi, via Bara all’Olivella, PALERMO sabato 14 novembre/ domenica 15 novembre, ore 18,30

La storia di Santa Rosalia
La storia di Santa Rosalia

“La storia di Santa Rosalia”

Per tutto il periodo di massimo splendore dell’Opra, gli spettacoli dei pupi componevano un grande mosaico in cui solo la Storia dei paladini di Francia si rappresentava per 371 serate consecutive.  Il lungo ciclo veniva interrotto di tanto in tanto, soltanto dalle cosiddette “serate speciali” che si srotolavano in un’unica rappresentazione e raccontavano la storia di un eroe, un santo, un brigante: Mimmo Cuticchio ha recuperato questa tradizione e composto un ciclo di spettacoli che andrà avanti nei week end fino all’Epifania, nel Teatrino di via Bara all’Olivella, a Palermo.

Questo week end – sabato 14 e domenica 15 novembre, alle 18,30 – tocca a “La storia di santa Rosalia”. Tra tutte le “serate speciali”, quella dedicata alla storia di Santa Rosalia era di certo tra le più seguite. Vuoi per devozione popolare, vuoi perché la figura della vergine fanciulla che rinunciava ad una vita di agi per seguire la fede, era molto amata dal popolo. Per questo motivo la “serata di Rosalia” era un (altro…)

Dolci di Pasqua usticesi: “i pupi con le uova”


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“2 Novembre giorno da “ricordare”


[ id=5037 w=320 h=240 float=left]Si avvicina il 2 Novembre, giorno dedicato ai Morti, un giorno da ricordare

Nelle tradizioni popolari della”  festa dei morti ” un motivo è di sicuro ricorrente  : la credenza che in questo giorno i cari scomparsi tornino a farci visita sulla terra. Per questa ragione, i riti di commemorazione hanno assunto in tutta Italia , e in ogni parte del mondo anche se in date diverse dalla nostra , significati e finalità simili: accogliere, confortare, placare le anime degli avi defunti. Se è vero che oggi il culto popolare commemora i defunti attraverso il suffragio e la preghiera, è vero anche che molte delle antiche usanze vivono ancora .

I miei ricordi mi portano  a classificare il 2 Novembre come un giorno speciale, un giorno da non dimenticare.

L‘odore che sprigionava dalle mele   passando davanti le botteghe Palmisano ,Famularo e Patricola  era cosi straordinario  che si poteva percepire  a distanza  e, mettendo   in moto  il nostro orologio biologico   , ci ricordava  che  era odore di Ricorrenza e di Festa  . Per noi ragazzini ” la festa dei morti ” per tutta la settimana era una festa prima della Festa ,si faceva il giro dei negozi che erano addobbati  con i tradizionali e splendidi   ,  ” Pupi i zuccuru ” raffiguranti :  Regnanti  , Cavalli  , Donne , Galli , Coppie di sposi , Regine , Artigiani , Santi,  Asinelli , Bambole, Condottieri a Cavallo ,   ecc..ecc.. , e   frutta assortita di martorana incantevole  da ammirare  , frutta fresca  ,mandorle e fichi secchi , giocattoli  , automobili ,camioncini , furgoncini ,  ecc…. le bambine sognavano le bambole o una coppia di sposi in formato ” pupi di zucchero ” e i ragazzini camioncini e pistole vere che si potevano usare per giocare “alla guerra”  o ” a sparare ” .

[ id=5036 w=320 h=240 float=right]Alcuni ragazzi più grandi,  una volta ,  ci dissero che erano i genitori a portarci i regali e non i morti ma non ci volemmo credere. Finché si può, credere alla favola e’ più bello . E…. i regali e doni dei morti non erano automatici ….I morti portavano   doni e regali solamente  ai bambini che avevano  pregato e che si erano comportati bene durante l’anno mentre per tutti gli altri nelle ” guantiere ” ci poteva  essere qualche sorpresa negativa come solo frutta e castagne o addirittura carbone che e’ simbolo di punizione. il ” giorno dei Morti ” i bambini  si alzavano la mattina presto  e le ” guantiere “,  con i regali , dovevano cercarle e “scovarle” perché erano state nascoste  nei posti più impensati, sotto i letti , dietro o sotto mobili , alcuni nientemeno  nel solaio e bisognava cercare molto attentamente perché un bambino una volta trovò una “guantiera” , addirittura una settimana più tardi nascosta sopra la pedaliera di una macchina  da cucire “Singer” che era ricoperta …..

La mattina del ”  Giorno dei Morti ”  Piazza, Palchetto e strade brulicavano  di bambini che giocavano con i regali ricevuti e la festa continuava quando nella tarda mattinata  tutti andavano al Cimitero per rendere omaggio ai loro cari Defunti .

Quel giorno il Camposanto, anche conservando  il clima di austerità,  era diverso, era certamente pulitissimo, vi erano tanti fiori con fotografie e quadri ornamentali dei cari Defunti e “lumini” dappertutto che lo rendevano quasi festoso…  C’erano anche  bambini che seguivano volentieri i loro genitori e prendevano parte attiva nel ringraziare i loro cari..

[ id=5035 w=320 h=240 float=left]La Festa dei Morti e’ un omaggio ai Defunti ed  aiuta ad  esorcizzare la paura della morte e dell’aldilà’ e….i nostri morti attraverso i vivi non sbagliano mai … difatti  , per   associazione di idee con la Festa dei Morti  e i simboli dei regali negativi , se nell’isola c’e’ qualcuno che si comporta da ” intruso” o un  forestiero che all’inizio si comporta benino e dopo comincia a ” puzzare ” , tutti cominciano a chiedersi menzionando il vecchio adagio usticese  :
” … E ccu nu missuru i morti ?? ! !  ”

Agostino Caserta

Riflessione “forte” del giorno


Ustica l’isola dei pupari e dei pupi . 

Ustica è in pausa di riflessione .

Si cercano già i prossimi burattini, i burattini pezzi di legno ,quelli che siedono sulle poltrone e alzano il braccio, pezzo di legno , soltanto perchè qualcuno lo fa per loro .

Ustica l’isola dei pupari e dei pupi .

Chi comanda e chi ” cala ” la testa . Chissà quando , rimarrete pupari senza pupi .

Intanto riflettete e contate .

Ps . ” Facciamoci anche colonizzare ” .

Baci , da una voce libera .

Gabriella Bertacci

^^^^^^^^^^^

COMMENTO

Dalla Germania Josè Zagame

Cara Gabriella,

Qualche mese fa’, quando, riferendomi ad una persona, io lo definii un “burattino” in mano ai pupari di turno, spiegando anche il perche’ di quel termine, ( fui minacciato di prendermi una querela) ricevetti da Te una bella lavata di capo; A distanza di soli pochi mesi, guarda caso i due “attori” di allora si ripropongono con un nuovo “spettacolo” degno del “teatrino” usticese; (leggasi 2000 EURO per “pulire” il “palcoscenico” del “TEATRO”)!!!!!!!

Spero che a distanza di tempo avrai capito che il mio non era una critica-commento in malafede, bensi’ esprimevo un mio giudizio in base a fatti reali!!!!

Un Abbraccio,

Jose’

p.s. Se volete sapere chi sono gli ATTORI basta cliccare su : AprigliOcchi, SturatileOrecchie e AprilaBoca .FalloSubito, e chiunque di VOI capira’!!!!!!

^^^^^^^^^^^^^

Da Montecosaro Mariangela Militello

…e chi dirige la carrozza dei Pupari e dei pupi…..
Guida il nocchiere la sua carrozza ,
“Avanti Pupari, avanti pupi, c’è posto, ma solo per Pupari e pupi!!”
Non il forte, il coraggioso, il guerriero senza vergogna ..
Va avanti la carrozza, mentre Lei piange e si dispera..
La voce Sua grida nel vento fino a che il mare minaccioso la coprirà…….

 

 

 

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