Ustica sape

Turismo, alla scoperta di Ustica e del relitto che si trova nell’itinerario della Falconiera


Il documentario della “nave romana” sommersa è stato presentato nella sede dell’Area Marina Protetta

Dal Giornale Cittadino Press.it
la redazione

Ustica, l’isola nel Mediterraneo spesso visibile dall’autostrada che collega Palermo con Trapani, si riconferma sempre come la soluzione per chi cerca una vacanza sicura lontano dallo stress della quotidianità, disponibile e fruibile tutto l’anno. E’ la meta ideale per chi vuole godere di un ambiente incontaminato, una destinazione naturale per chi vuole vivere in un luogo temperato. E non è un’isola solo per sub.

In tempi ancora di pandemia, Ustica ha quasi il 100% degli abitanti immunizzati dal Covid (91,84% con prima dose, immunizzati totali 88,10%, rimanente 8% tra giovani e non vaccinabili), quindi si può ben definire come Covid Free.

Ustica, i suoi aspetti

Un lembo di terra vulcanica accarezzata dal (altro…)

Archeologia: rilievi su relitto nave romana a Ustica


Iniziate le attività di documentazione a 80 metri di profondità

 (ANSA) – USTICA, 13 MAG – Sono iniziate nel mare di Ustica le attività di documentazione e rilievo in 3D del cosiddetto “relitto profondo” di Ustica: – una nave romana integra che si trova sul fondale a 200 metri dalla costa a 80 metri di profondità – che era stato individuato in occasione del posizionamento sul fondale marino del “Cuore di Sebastiano”, l’opera in marmo realizzata dal maestro Giacomo Rizzo in memoria di Sebastiano Tusa.
In quell’occasione, durante l’immersione di ricognizione effettuata con il batiscafo dall’altofondalista Riccardo Cingillo, fu scoperto il relitto di una nave e un cumulo di anfore. Gli studi propedeutici e il video sono stati sottoposti all’Assessore dei Beni culturali e dell’Identità siciliana, Alberto Samona per approntare “le risorse necessarie per programmare la campagna di indagini strumentali e visive, che viene condotta in questi giorni da un team internazionale che ha visto impegnati gli altofondalisti siciliani guidati dallo stesso Riccardo Cingillo”, afferma una nota. “Gli studi sul relitto che si trova nell’itinerario della Falconiera e il recupero di alcune anfore per definire con esattezza la datazione – sottolinea Samonà – sono motivo di soddisfazione e testimoniano ancora una volta il potenziale sommerso che fa del Mediterraneo uno scrigno di preziose testimonianze storiche che documentano la centralità della Sicilia nelle rotte commerciali, e non solo, dell’antichità”. “Ritrovamenti quali quest’ultimo di Ustica – precisa l’assessore – ci aiutano ad arricchire sempre più di dettagli un quadro che si rivela ricco e interessante di informazioni. Stiamo vivendo una stagione preziosa per la Sicilia dove, grazie all’impulso fornito dal Governo regionale, la ricerca condotta sia in terraferma che in mare si sta rivelando ricca di suggestioni e di nuove promesse”.
Durante le attività di recupero si è rivelato fondamentale il supporto tecnico fornito dal Dipartimento di studi classici e archeologia dell’Università di Malta diretto dal Professore Timmy Gambin, che è intervenuto alle operazioni con il proprio team di tecnici e altofondalisti. Altra importante collaborazione quella fornita dal nucleo sommozzatori del Reparto Operativo Aeronavale della Guardia di Finanza di Palermo, guidato dal Comandante Riccardo Nobile. “Sono state operazioni impegnative ed emozionanti – dichiara la Soprintendente del Mare Valeria Li Vigni – che ci hanno consentito di lavorare in team con l’Università di Malta e di realizzare un’interessante documentazione videofotografica, a 360 gradi con rilievi in 3D del relitto. Durante le immersioni sono stati installati idrofoni subacquei in collaborazione con il CNR di Capo Granitola. Sono molto grata a tutto il team della Soprintendenza del Mare che ha operato con la consueta professionalità, testimoniando come questo lavoro non possa svolgersi senza una forte carica ideale e di entusiasmo”. “Con la passione e la professionalità che ci ha trasmesso Sebastiano Tusa – precisa – abbiamo riunito le più alte professionalità nel campo della ricerca strumentale in alto fondale documentando il primo relitto romano integro trovato a Ustica a 80 mt che verrà musealizzato in situ”. (ANSA).

Fonte: Redazione ANSA

Ordinanza n. 25/2021 – campagna di ricerche e documentazione di un relitto antico nelle acque dell’isola di Ustica

Relitto nave ITA


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Da Ustica Luigi Palmisano

Analogie con la Costa Concordia???

Ustica: Recuperato relitto Fiat Punto


È stata recuperata la macchina FIAT Punto che la mareggiata del 13 Gennaio 2009 aveva trasportato in mare. La macchina, di proprietà di una ditta del Nord Italia, era stata parcheggiata sul molo. Il Comandate la Capitaneria di Porto di Ustica M/llo Baiata, approfittando della presenza ad Ustica dei VV.FF di Reggio Calabria, ha lanciato l’dea del recupero del relitto, che è stata subito accolta.

Si ringraziano la Capitaneria ed I Vigili del Fuoco per la loro disponibilità.

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Relitto


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Ustica – Relitto secca colombaia


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