Ustica sape

I lampioni che portano al Campo Santo: “una questione di estetica, di luce e di rispetto.”

[ id=20325 w=320 h=240 float=left]Pietro, nel ripulire l’archivio del mio computer da “vecchie cose” ho trovato la lettera che segue che hai pubblicato, se non ricordo male, due anni or sono. Nonostante sia passato tanto tempo non ho potuto fare a meno di constatare che il contenuto rimane di strettissima attualità. Lo ripropongo fedelmente ma con un “post scriptum ” finale.

“Da studente ho frequentato qui a Palermo il liceo Garibaldi; tra gli insegnanti c’era quello di religione il quale quando si presentava l’occasione mi diceva: “Oddo, ricordati che il Paradiso si merita in tanti modi” anche facendo delle opere buone; (l’opera buona alla quale ero spesso chiamato consisteva nello scendere in Direzione, due piani più sotto, per andare a prendergli un registro). [ id=20326 w=320 h=240 float=right]Se vogliamo prefigurare sulla base di questo aneddoto il percorso che quando fra 100 anni ed anche oltre (no limiti alla Provvidenza) lascerai questa terra (se stai facendo degli scongiuri di … tipo tradizionale ti capisco perfettamente) questi non potrà che portarti dritto dritto in quella direzione perchè tu con Usticasape la tua brava fetta di Paradiso te la stai proprio meritando. L’ultima opera buona in ordine di tempo è quell’enorme lavoro fotografico che hai fatto che ha consentito a tutti noi lontani dall’Isola, nessuno escluso, di potere deporre virtualmente un fiore sulla tomba dove riposano in pace i nostri cari defunti Riconoscerti questo merito è un nostro dovere. Resto sul tema. Per chi come me insieme ad altri a suo tempo ha promosso in loco una mirata e riuscita azione di volontariato è un piacere sentire e leggere che il Cimitero ora ha un aspetto del tutto degno della sacralità del Luogo. C’è ancora però a completamento un piccolo “ritocco” esterno che da anni aspetta inutilmente di essere fatto. [ id=20327 w=320 h=240 float=left]Immancabili impedimenti non mi hanno consentito di essere ad Ustica per il 2 di Novembre come avrei voluto ma mi viene confermato che nella discesa che porta al Camposanto ci sono da molto tempo dei lampioni dell’illuminazione pubblica che per il loro stato avrebbero bisogno di un urgente intervento di ripristino.

Importante quella all’interno del Cimitero ma analoga cura ritengo debba essere assicurata alla strada che porta all’accesso. Invito chi ne ha la competenza a restituire al regolare funzionamento i lampioni “incriminati”. E’ una questione di estetica, di luce e di rispetto. Qualche addetto ai lavori comunali (torno al discorso di prima) ha la opportunità (sempre fra 100 anni e oltre) di meritarsi il Paradiso; ne approfitti, anche perchè da quelle parti di Amministratori comunali, così dicono le” male lingue”, non se ne vedono tanti … “[ id=20328 w=320 h=240 float=right]

P.S. : nulla ad oggi è cambiato; non è il caso di provvedere ? ; voglio sperare, anzi ne sono certo, che chi di competenza tra gli attuali Amministratori troverà il tempo ma anche i denari per non perdere questa occasione per meritarsi (naturalmente sempre fra 100 anni ed oltre) il Paradiso …( ammesso che ci credano ! )

Mario Oddo

 

Maggiore rispetto ai nostri piccoli patrimoni architettonici.


[ id=19160 w=320 h=240 float=] Ad Ustica esistono bellissime piazzette ( denominate Largo ) che andrebbero rivalorizzate. Il Largo Padiglione dove oggi esiste Carpe Diem, Cose Cosi e la Scuola Elementare lo e’ stato gia’ e si vedono i risultati.

 

La Piazzetta sovrastante con la Farmacia, che io ho battezzato Piazzetta Calderaro e per cui ho avuto tanti consensi, andrebbe rimodellata con panchine (e non semplicemente sedili), aiole ben curate con al centro una scultura raffigurante un Delfino o altro simbolo di Ustica, in piu’ una adeguata pavimentazione con ” balate” come quelle in Piazza ma usando anche pietre di diverso colore e non solo grigio, per rompere un po’ la monotonia. Per terra in giro c’e’ un po’ troppo grigiume che puo’ deprimere. Anche la Villa Caduti che piace a pochi e’ tutto un grigiume, una specie di fumo di Londra in un’isola nel Mediterraneo…. I colori sono importanti, terapeutici quasi necessari, sono positivi per gli occhi e aiutano a tenere uno stato di allegria e buon umore.

Queste Piazzette, quindi, sono piccole opere d’arte in embrione che e’ proprio un peccato non valorizzare e con poche spese.

Il Largo Armeria davanti l’Ufficio Postale per come e’ oggi con aiuole ben curate sta benissimo e l’albero di ficus all’angolo e’ spettacolare. Pare che esista un progetto per ristrutturare l’area. Potrebbe andare bene solo se venisse usata come posto di incontro e relax e non come “piazzetta mercato”. Sarebbe difforme al piano paesaggistico e non rispetterebbe l’ambiente, giustamente, tanto caro agli attuali amministratori (Davanti dovrebbe essere rialzata di un metro… una follia!).

Sono fiducioso che la nuova amministrazione troverà una soluzione più idonea per soddisfare i bisogni dei venditori dando a piazza Armeria il piacere di viverla

Sono stati commessi grossi errori quando è stato permesso, in piazza e in genere nel centro storico, di sostituire i balconi in marmo retti da ferri battuti con colate di cemento. Ci sarebbe piaciuto vedere il Centro Studi schierato in difesa di questi preziosi beni architettonici

Agostino Caserta

 

Aforismi, Citazioni, Proverbi… del giorno


Sindaco 2 (3)

Democrazia non vuol dire individualismo senza freni,
ma livellamento e comunanza nel rispetto della legge,
ripartizione del lavoro,
ordine”.

Gustave Flaubert

 

“L’Isola merita solo Amore e Rispetto.”


 

Vincenzo Pizzurro mOggi più che mai è necessario essere propositivi e concreti.
Nascondersi dietro attacchi alla persona non è un gesto che ritengo intelligente e degno di persone che vogliono il bene dell’isola, ma al contrario credo che sia la reazione dissennata di chi vuole a tutti i costi perpetrare l’ennesimo atto di sciacallaggio per favorire solo interessi personali.
La mia è una riflessione che nasce dalla squallida campagna messa in piedi per delegittimare ancora una volta persone che come il Sig. Militello hanno a cuore le sorti dell’isola sia in termini economici che culturali e che hanno scelto di dare il loro contributo all’Isola.
Oggi è necessario pensare a far vincere l’Isola che aspetta solo di essere scoperta nelle sue bellezze naturali, storiche e nella sua biodiversità, che in simbiosi con l’uomo riesce ad essere un eccellenza sia nella pesca che nell’agricoltura, tutti requisiti, che grazie al lavoro di tanta gente, possono e devono far divenire Ustica meta di turisti, ricercatori, amanti del mare, storici, geologi, vulcanologi , subacquei e gente (ri tuttu u Munnu) da tutto il mondo.
E’ di fatto necessario è indispensabile rilanciare l’immagine dell’isola per renderla nuovamente appetibile.
La vera partita và giocata non contro L’isola ma insieme all’isola.
L’aver volutamente o distrattamente abbandonato L’isola per dieci anni, ha di fatto vincolato il territorio e danneggiato l’economia di Ustica, provocando nella gente confusione e panico.
Solo attraverso una corretta gestione dell’area marina protetta e del territori, e mettendo in atto i piani di utilizzo esistenti si potrà ristabilire il giusto equilibrio economico e rendere armonica la vita sull’Isola.
L’Isola merita solo amore e rispetto.

Vincenzo Pizzurro

 

Il nuovo sindaco deve “odorare di legalità”


Sig. Oddo,

non me ne voglia se le ho risposto in ritardo.
Ho riletto molte, molte volte la sua lettera, e mi sono chiesta: – cosa vuol dire odorare di mare, scogli e porto? I diversi Sindaci Usticesi, hanno odorato di “piazza” di “tramontana” di “rotonda”, ma nel loro sangue, di Ustica, hanno “odorato” ben poco.
Sig. Oddo, a mio modesto parere, il mio futuro sindaco dovrà “odorare” di LEGALITA’.

Distinti saluti

Gabriella Bertacci – Una voce libera

^^^^^^^^^^

Da Palermo Francesco Menallo

Sono contro gli “odori” forti; sovente nascondono la puzza…….

Battute a parte, l’isola ha bisogno senz’altro di amore, che è patrimonio non solo indigeno, nonché di quello che probabilmente in questo momento non ha, perché chi ha amministrato in passato non ha lasciato un’eredita’, non ha contribuito a formare, anche tecnicamente, dei giovani con specifica competenza.
C’è uno dei candidati usticesi in pectore che non dovrà necessariamente affidarsi a consulenti ed agli uffici per muovere molti- se non tutti- i propri passi? C’è qualcuno di costoro che non abbia consapevolezza della difficoltà del compito, aggravato dalla congiuntura internazionale, su cui certamente l’operato di un sindaco ha quasi nessun potere di incidere? Io credo che un sindaco dovrà avere, più che DNA locale, competenze globali, capacità di sacrificio, intuito e disinteresse.

PS : le primarie si fanno tra partecipanti ad un comune sentire, non tra diversi …..e gia’ su queste pagine, il comune sentire non c’è’…..altra cosa, senz’altro, e’ avere ben chiaro cosa fare e garantire il rispetto di tutte le specificità.
Forse, un giorno non lontano, Ustica potrà esprimere tutto questo.
Lavoriamo per questo obiettivo finale.
———
@mariooddo: non sono una moglie ne’ un bue……ove non se ne fosse già accorto…

^^^^^^^^^^^

Da Ustica Gabriella Bertacci

Sig. Agostino dalla California

se il mio intervento sulle scuole le risulta poco chiaro, sarò felice di spiegarle i punti che non ha ben compreso.
Non mi metta in bocca parole che non ho detto, ho scritto e lo riscrivo:
“A mio modesto parere il mio futuro sindaco dovrà odorare di LEGALITA’.
I diversi Sindaci Usticesi, hanno odorato di “piazza” di “tramontana” di “rotonda”, ma nel loro sangue, di Ustica, hanno “odorato” ben poco”.
Se lei avesse qualcosa da ridire in merito, venga ad Ustica e ne parliamo.
Sono una voce libera, più libera di quanto lei possa credere.
Non ho ben chiaro però se la sua fosse una provocazione o cosa.
Mi dispiace dirle che mi lascio provocare soltanto da me stessa.
La saluto lasciandola alla sua risata con le sue allusioni verso un possibile sindaco non Usticese e legale addirittura!!!

Una voce libera – Gabriella Bertacci

^^^^^^^^^^^^^

Da Palermo Mario Oddo

Gentile Sig.ra Bertacci, in materia di candidature a Sindaco ad Ustica la metafora dell”odore” altri non è che una variazione sul tema “mogli e buoi dei paesi tuoi “; questa metafora “olfattiva” risale al Maggio del 2003 quando nel parlare in piazza nel corso di un un comizio in piena campagna elettorale lanciai un pubblico appello-invito a preferire un candidato autoctono (Tuccio Militello) ad un “forestiero” (Aldo Messina). Sappiamo com’è andata. Per quel poco o niente che il mio pensiero possa contare resto sempre di questa convinzione. Anche se ha buone ragioni per dichiarasi delusa da precedenti massime presenze al Comune non ritiene che nulla dovrebbe vietarle di pensare e sperare che oggi nell’Isola possa esserci uno o più suoi compaesani che abbiano i requisiti sopratutto morali, giustamente da lei messe al primo posto, necessari per occupare degnamente la poltrona di Primo Cittadino dell’Isola, cioè che sia in grado di dimostrare di “odorare” di Ustica più e meglio di quanto a suo giudizio non abbiano fatto i predecessori benchè isolani veraci ? Cordiali saluti

^^^^^^^^^^^^

Dalla California Agostino Caserta

Cara Gabriella, dopo il tuo finalmente quasi chiaro intervento sulle Scuole a pezzi dove ti lamentavi giustamente , anche come mamma, che le Scuole nella societa’ sono importantissime e sono la base della Cultura ( ma non e’ stata la scoperta dell’America… ) ora con i soliti sottintesi si ritorna a capire e non capire. Implichi che qualcuno o nessuno dei sindaci usticesi in passato ha rispettato la legalita’. Non mi risulta che alcun Sindaco usticese del passato sia stato accusato, processato e incolpato di illegalita’. Su che cosa le basi queste allusioni ? Dici di essere una voce libera, se lo sei davvero dovresti fare nome e cognome, come ho fatto io ed altri, senza avere paura, se si e’ sicuri. Nominare chi e’ in poltica e’ la regola numero uno, se chi e’ in politica o ci e’ stato non vuole essere nominato meglio stia a casa. Ora mi e’ venuto un lampo che mi fa scoppiare da ridere : si vuole anche implicare che l’unico che puo’ garantire la legalita’ da Sindaco ad Ustica potra’ essere solo un non-usticese e perche’ e’ un Legale ? Ognuno e’ libero di scegliere le proprie preferenze elettorali ma in rete e’ necessario scrivere con chiarezza o meglio risparmiare tempo prezioso.

 

Aforismi, Citazioni, Proverbi… del giorno


Il rispetto della parola è il fondamento della legge.
Faremo perciò le battaglie che abbiamo sempre fatto in difesa dell’onestà,
la trasparenza e la povertà che abbiamo sempre praticato
contro l’arroganza dei troppo ricchi e dei padroni

Marco Pannella

Progetti PON C3 – “legalità, rispetto e tutela ambiente”


Si stanno concludendo, alla fine di Giugno 2012 i tre progetti PON C3 legalità realizzati rispettivamente dagli Istituti scolastici Educandato Statale Maria Adelaide di Palermo, Circolo Didattico Aristide Gabelli di Palermo e Istituto Comprensivo G. Verga di Gioiosa Marea (Me) in collaborazione con le Aree Marine Protette Isola di Ustica e Capo Gallo Isola delle Femmine.

I tre percorsi didattici hanno visto protagonisti 66 studenti. Il percorso formativo ha permesso la presentazione delle peculiarità presenti nelle due aree marine protette del palermitano, la gestione sostenibile delle risorse marine e le problematiche legate alla corretta fruizione delle aree marine protette. Le lezioni frontali riguardanti la legalità sono state tenute dall’Ammiraglio Vincenzo Pace responsabile delle due AMP. I laboratori didattici e le visite guidate sono state tenute da Giovanna Polizzi e Bruno Zava naturalisti della Wilderness studi ambientali.

In programma per il 25/27 giugno l’ultima visita all’Isola per il Gabelli, l’1/2 luglio per il Maria Adelaide.

cordiali saluti Bruno Zava

 

[nggallery id=512]

Ordinanza 53/2012 Capitaneria Porto Palermo – limiti di navigazione rispetto la costa


Clicca l’icona a fianco per leggere l’Ordinanza 53/2012 – limiti dalla costa   

Rispetto, Dignità e Silenzio – grandi protagonisti


Non può passare inosservato ciò che si è svolto ieri ed oggi…
Le premesse c’erano tutte sin dal Suo arrivo in aliscafo ieri pomeriggio: per la quantità di persone presenti in banchina sembrava un giorno d’estate in piena attività turistica.
Invece era un normale ( o quasi ) pomeriggio invernale usticese, dopo l’arrivo dell’ aliscafo che riportava a casa Angela Natale e ad accoglierLa eravamo in tanti.
Che fosse un evento straordinario ( anche se triste ) lo si è visto dagli applausi spontanei dei partecipanti non appena la bara percorreva la passerella per essere successivamente posta nel carro funebre.
I fischi di sirena dell’aliscafo rompevano con il loro saluto ad Angela quel silenzio quasi surreale.
La camera ardente è stata allestita nell’aula Consiliare; è lì che ha trascorso la notte in quel luogo a Lei tanto caro per avervi lavorato tantissimi anni.
Non ho mai assistito a dei “funerali di Stato” ma per come si sono susseguiti gli avvenimenti, per la dignitosa partecipazione al dolore, della Famiglia e di tutta la Comunità, l’ultimo saluto ad Angela non ha nulla da togliere ad un funerale delle massime Autorità di Stato.
La Chiesa pur essendo abbastanza grande, questa mattina, sembrava piccola e non riusciva ad accogliere tutte le persone intervenute.
Anche il terrazzo antistante era gremito. Sembrava un 24 agosto tutto Usticese… solo che in questo caso non c’era San Bartolomeo, ma solo la bara al centro.
Di fatto TUTTA l’Isola era presente, e malgrado non ci fosse spazio neanche per entrare od uscire sembrava che in Chiesa ci fossero solo due persone: – Padre Andrea Martinez ed Angela, tanto era il silenzio che c’era !
Credo che anche l’ ” al di là ” abbia concorso affinché l’ultimo saluto fosse dato nei migliori dei modi: una splendida giornata di sole – dopo tanto cattivo tempo – ha voluto salutare ed accompagnare Angela.
Il rispettoso e dignitoso silenzio ci ha condotti sino al Cimitero dove – anche lì – tanta gente era presente a tal punto che il saluto fatto dal Presidente del Consiglio Leo Cannilla, ad Angela non è stato possibile ascoltarlo da tutti perchè troppo lontani.
In questi casi è impossibile non piangere e vi assicuro eravamo in tanti a farlo.
Rispetto, dignità e silenzio sono stati i grandi protagonisti di un evento tragico, di un dolore incolmabile con una partecipazione tanto grande quanto sentita.
Nella tristezza del momento è con gioia che scrivo ciò – a futura memoria!
Una mia ultima riflessione: – E’ strano come la VITA ci divida e come la MORTE ci unisca.
E non c’è peggiore cosa di quando neanche la morte ti unisce…
Ciao Angela, credo che tutto questo ti sia dovuto e scusami se con le mie parole non sto facendo passare il ” nostro ” saluto a Te, in silenzio.

S.re Militello

^^^^^^^^^^^

COMMENTO

Da Antonella Barraco

Partecipiamo al vostro grande dolore

Famiglia Patti Barraco

^^^^^^^^^^

Da Palermo Patrizia Lupo

Non ho mai avuto altro che semplici scambi di parole con Angela, ma ho apprezzato la sua onestà nel far bene il suo lavoro e per questo che nutrivo grande stima nei suoi riguardi. Per tutti quelli che l’hanno amata e vissuta solo poche parole del poeta Charles Peguy

La morte non è niente,
io sono solo andato nella stanza accanto.
Io sono io.
Voi siete voi.
Ciò che ero per voi lo sono sempre.
Parlatemi come mi avete sempre parlato.
Non usate un tono diverso.
Non abbiate l’aria solenne o triste.
Continuate a ridere di ciò che ci faceva ridere insieme.
Sorridete, pensate a me, pregate per me.
Che il mio nome sia pronunciato in casa come lo è sempre stato.
Senza alcuna enfasi, senza alcuna ombra di tristezza.
La vita ha il significato di sempre.
Il filo non è spezzato.
Perchè dovrei essere fuori dai vostri pensieri ?
Semplicemente perchè sono fuori dalla vostra vita ?
Io non sono lontano, sono solo dall’altro lato del cammino.

^^^^^^^^^^^^

Da Mary Diaeli

È vero!!!!!! Angela aiutava tutti. Per lei italiani, stranieri erano tutti uguali. A lei non importa mai che non eri italiana. Lei era una donna che sapeva ascoltarti e ti aiutava con il cuore. Grazie Angela. Spero che non ti dimenticherà nessuno che hai saputo ascoltare e aiutare. Nel mio cuore rimarrai sempre.

^^^^^^^^^

Dalla California Agostino Caserta

Sarebbe veramente bello, per ricordare ed onorare Angela, se ognuno di noi per una giornata, magari una volta a settimana o al mese, pensasse, vedesse il mondo e si comportasse come faceva Angela con tutti, specie con chi ha bisogno o ha problemi.

 

 

 

 

Richiesta rispetto Ordinanza


Al Comandante dei Vigili Urbani
Comune di Ustica

e, p.c Usticasape

Oggetto: Ordinanza n°15 del 09/05/2011 e ordinanza  N°31 del 1997.

Si fa presente a codesto comando che il sottoscritto Angelo Tranchina, ha finora ottemperato e rispettato quanto stabilito dall’Ordinanza   n° 15 del 09/05/2011 e n° 31/2007.

E’ chiaro, che è compito del Comando di Polizia Municipale far rispettare la nuova Ordinanza e la vecchia, ma è altrettanto chiaro che i vigili in servizio non verbalizzano la sosta vietata di macchine nella zona retrostante il Monumento ai Caduti.

Lo stesso dicasi per i motorini della stessa ditta (Umberto Tranchina) che continuano ad essere parcheggiati in sosta vietata nelle ore notturne, contro quanto previsto proprio dall’Ord. N° 31 del 2007.

Sorge dunque spontanea e legittima una domanda : tali Ordinanze devono essere rispettate da tutti o non bisogna prenderle in considerazione ?

Nella stessa Ordinanza si legge all’ordine n° 1: Istituire il percorso pedonale in Piazza della Vittoria, nel tratto retrostante il Monumento ai Caduti e nei tratto “Belvedere” su Via Vittorio Emanuele III.

Nel terzultimo capoverso della medesima si legge: “il personale del comando di Polizia Municipale e gli altri agenti della Forza Pubblica sono incaricati della vigilanza per l’esatta osservanza della stessa”.

Allora, facciamola rispettare, visto che è stata richiesta a gran voce.

Ustica lì, 10/09/2011

Angelo Tranchina

Assunta al protocollo comunale il 10 Settembre 2011 al n° 4691

Tirrenia/Siremar: Sciopero 24 ore prossimo 4 Febbraio


Sciopero di 24 ore è stato proclamato dall’UCL Trasporti Mare, Federmar-Cisal e Uslac-Uncdim per tutto il personale navigante e amministrativo della Tirrenia e Siremar per il prossimo 4 Febbraio, “dopo l’esito negativo delle richieste di confronto sulla procedura di privatizzazione e per sensibilizzare il governo sulla necessità di una verifica dello stato attuale dell’iter”.