Sono trascorsi dieci anni ma il suo ricordo rimane sempre più indelebile.
Manca sempre, manca tanto, manca ovunque.
Il Suo ricordo mi accompagnerà per sempre e sono certo che, essendo a godere della Luce del Signore, non mancherà di intercedere grazie per tutti noi. Ha lasciato una infinita eredità di fede e di amore che meglio ci fa comprendere e ci conduce alla consapevolezza che quanto ci rimane da fare in questa vita è fare del bene, poichè poi tutto finisce, tranne il ricordo.
L’onestà è stato il suo ideale, la scuola la sua vita, la famiglia il suo affetto. I ragazzi, gli amici ne serbano nel cuore la memoria.
Indubbiamente tutti coloro che hanno avuto modo di conoscerla hanno nostalgia non solo per il suo rigore ma anche per il garbo con il quale entrava nella vita di tutti coloro che per necessità diverse si rivolgevano a lei e, per la sua capacità di prendersi cura dei problemi degli altri. Sono fermamente convinto che essa manca non soltanto a me, ma un po a tutti noi
Essa, certamente, dimora nella luce di Dio, considerava il “Padre Nostro” , che giornalmente recitava, la preghiera più bella del mondo.
Schietta, leale esigentissima, pacata, giusta ma allo stesso tempo partigiana sempre preoccupata dei problemi altrui. Questo è il ritratto che affiora alla mia mente a dieci anni dalla sua morte.
Affinchè rimanga vivo il suo ricordo la raccomando a quanti la conobbero e l’amarono.
Ustica 5 maggio 2018
Salvatore Compagno
Ricorre oggi il nono anniversario della sua scomparsa, avvenuta il 5 maggio del 2008 e, con l’affetto di sempre, mi piace ricordarla a quanti, avendola conosciuta, hanno avuto modo di apprezzare le sue doti di bontà, generosità, affettuosità ed altruismo.
Sfogliando un vecchio album di fotografie, ho rivisto il giorno in cui, con una solenne cerimonia, presieduta dall’Arcivescovo di Catania S.E. Bonmarito, è stata insignita, dal Gran Maestro Sua Altezza Imperiale il Principe Angelo Maria Amoroso d’Aragona, Dama Dell’Ordine Militare e Ospitaliero di Santa Maria di Betlemme – fotografia ricorda proprio quel giorno.
Tale investitura è stato un giusto riconoscimento della sua totale dedizione, del senso del dovere e di tutto l’impegno da lei profuso, non solo nell’ambito scolastico, ma esteso a tutta la comunità, a servizio della quale ha sempre messo a disposizione la sua saggezza, la sua nobiltà d’animo e la sua sapienza.
Con gioia, giornalmente, ho dimostrazione che giovani e meno giovani ne conservano indelebile il ricordo e questo mi consola e mi riporta alla consapevolezza di quanto ci resta da fare in questa vita: E’ fare del bene, poichè tutto finisce, tranne il ricordo.
Salvatore Compagno
Ricorre oggi il quarto anniversario della scomparsa della Professoressa Saveria Profeta Compagno,il cui ricordo è rimasto sempre vivo anche nei ragazzi che non hanno avuto la fortuna di conoscerla nell’ambito scolastico, a testimonianza di ciò, si rammenta che, allorché nell’ambito del progetto “Favole e stereotipi”, organizzato dall’Istituto scolastico, che porta il suo nome, e dall’Associazione Arcidonna, il tutor ha chiesto agli alunni di esprimere il nome di una donna che, a loro avviso, avesse lasciato un orma indelebile, unanimemente è stata indicata: “Saveria Profeta”: Non avendola loro conosciuta personalmente è evidente che la sua figura è ricordata positivamente, ancora oggi, all’interno delle famiglie.
La Sua scomparsa ha lasciato un vuoto incolmabile in quanti l’hanno conosciuta, nell’isola, dove giovani e meno giovani, grazie al Suo impegno, sono cresciuti nell’educazione e nell’apprendimento, e fuori dell’isola, grazie alla sua generosità e sapienza, nonché per la Sua bontà d’animo, l’affettuosità e l’amore per i suoi alunni.
Ustica nel dedicarLe le scuole di ogni ordine e grado ha voluto onorarla per la sua totale dedizione, il senso del dovere e l’impegno profuso per formare le nuove generazioni.
PB
COMMENTO
Da Ustica Salvatore Tranchina
Condivido in toto quanto scritto da Pietro al riguardo della descrizione della professoressa Saveria ma vorrei aggiungere che ha accresciuto in ognuno di noi alunni quella consapevolezza che l’apprendere è l’unica fonte di vita che fa la differenza fra gli uomini. Scolasticamente mi ha permesso di apprendere una lingua che paragonata a quella studiata dai miei coetanei a Palermo era anni luce avanti, grazie al suo modo amorevole di insegnare e alla sua preparazione. Ci ha voluto bene tutti come suoi figli e questo esula dal rapporto prof-alunno che ormai si vive nella scuola di oggi !!!
Non ti dimenticherò mai cara prof. grazie ancora di tutto !!!
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Da Ustica Luigi Palmisano
Saveria Compagno e Giovanni Gallo: i miei Maestri di vita a cui sarò grato per l’eternità…
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Da Franco D’Angelo (Sciabbica)
cara prof.oggi ricorre il quarto anniversario della sua prematura scomparsa,ancora oggi la ricordo come una colonna portante,nel mio percorso di vita. la portero’ sempre nel mio cuore. orgoglioso di essere stato suo allievo,francesco.