Ustica sape

Ustica, uno scatto al momento giusto


 Uno scatto al momento giusto
Ustica, Uno scatto al momento giusto

Fotografo in sicurezza e con la giusta posizione per lo scatto


 In sicurezza e con la giusta posuzione per lo scatto
In sicurezza e con la giusta posuzione per lo scatto

Ustica: Necessita un significativo scatto d’orgoglio

Forse a tanti é sfuggito che da otto anni ormai ad Ustica la cosa pubblica é amministrata da “avventurieri” e incapaci con la presunzione e l’arroganza di essere i migliori. Sia il primo mandato che il secondo é stato un vero teatrino, consiglieri eletti con la lista del sindaco poi passati all’opposizione che votavano la sfiducia al sindaco stesso, maggioranza che diventa opposizione e opposizione che diventa maggioranza insomma in questo marasma chi ne approfitta sono i “furbi” che visto che regna l’anarchia totale ognuno fa quello che vuole.  A questo punto gli isolani hanno in mano il loro destino scendere in piazza uniti e mettano fine a questo caos che fa male a tutti. Sarebbe il caso di avviare una significativa raccolta di firme e proporre le dimissioni di questa inerte amministrazione. Ognuno di noi é figlio del proprio destino ed il cambiamento dipende dal nostro comportamento. Bisogna voltare pagine e cominciare col portare a conoscenza,informare, attraverso assemblee e dibattiti, il perché ogni anno le affluenze sull’Isola diminuiscono … Diamo ai turisti quanto si aspettano da noi?

Andrea Tranchina
(ex Presidente del Consiglio Comunale di Ustica)

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COMMENTO:

Da Montecosaro (MC) Mariangela Militello

Ciao Gabriella, ciao Josè, buonasera Sig. Marco.

Queste mie righe per fare una precisazione sul mio commento in risposta al Sig. Marco Daricello a cui chiedo scusa in quanto mi sono rivolta a lui involontariamente con un “Salve, Marco”.

In secondo luogo, non vorrei aver urtato la sensibilità dei professori che operano con sacrificio presso il Liceo di Ustica: mai negherei l’importanza degli studi umanistici e scientifici, sono anch’io una ex liceale.Volevo solo evidenziare quanto sia importante inserire nell’isola anche una scuola che prepari i giovani alla professione rivolta al turismo, che è la principale risorsa di Ustica.

Grazie per l’attenzione Un caro saluto

Mariangela Militello

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Dalla Germania Josè Zagame

Ciao Mariangela,

Salve Sig. Marco (marito di M.T. Giordano?) Con tristezza ed amarezza non posso che condividere il suo commento (spero faccia sentire la sua voce-critica piu’ spesso, ne abbiamo bisogno)!!!

Solo gli ipocriti possono negare che il problema e la soluzione di cio’ che avviene ad Ustica vada ricercato al di fuori della nostra comunita’.

In un mio articolo precedente (credo di agosto) facevo notare, secondo una mia personale convinzione, che la caduta in “disgrazia” della nostra isola vada fatta risalire all’incirca a partire dalla fine degli anni ’90! Cio’ significa che da allora ad oggi si sono succedute amministrazioni sia di C.S. che di C.D. , pertanto escludo che le colpe (mie convinzioni) vadano addossate solo agli amministratori! Mi chiedo, in questi anni che fine ha fatto la coscienza civile, cosa hanno fatto le menti piu’ illuminate per evitare che nel 2011 il turismo ad Ustica si sia ridotto (anche nel mese di agosto) ai soli fine settimana???

La proposta di Mariangela (scuola albergiera) la vedo come una idea molto interessante e soprattutto molto fattibile; Si potrebbero utilizzare i locali ex-S. Bartolmeo per costituire la sede di una scuola alberghiera (aggiungo lingue straniere) che possa vedere tra i suoi iscritti ragazzi di tutta la Sicilia; Le camere si potrebbero affittare ad un prezzo modico alle ragazze/ragazzi; privilegiando cosi la sede di Ustica rispetto ad altre realta’ gia’ presenti in tutta la Sicilia!

Spero che il Caro Dott. Mariano (al quale rivolgo i miei piu’ cordiali saluti) non abbia rivolto il suo commento a noi che affidiamo le nostre idee-proposte, a volte anche sogni (ma mai UTOPIE), al sito di usticasape, bensi’ a coloro che vivono ad ustica che, anziche’ fare come le formiche, fanno come le cicale!

Un saluto dalla Germania,

Jose’

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Da Motecosaro (MC) Mariangela Militello

…Salve Marco,

Io penso che tanti sono i fattori che hanno contribuito al calo di affluenza turistica nell’isola. Sicuramente la crisi ha determinato molto questo stato di cose, vero è che il problema non si verifica solo da quest’anno e l’amministrazione non mi pare che abbia effettuato grandi azioni al riguardo…

Lei dice di svegliarsi….. di andare a vedere nelle altre isole come sanno lavorare nell’accoglienza del turista… Sicuramente avrà ragione: ci saranno delle lacune al riguardo fra gli operatori turistici…allora mi spieghi perchè non è mai venuto in mente di inserire anche una scuola alberghiera a Ustica, in modo che il giovane non sia costretto ad allontanarsi e poter fare così esperienza di studio sul posto, e magari scoprire dei veri talenti del turismo? Ustica offre il turismo ed è su quello che ci si dovrebbe preparare…non si puo’ improvvisare, la concorrenza è tanta, il turista è anche straniero e si sa all’Estero si parla tutta un’altra lingua anche sulle professionalità….Cosa puo’ fare l’isolano se non vi è possibilità di educarlo ed aggiornarlo professionalmente all’accoglienza, al Problem solving?

Si improvvisa, e il turista se ne accorge…..Non dobbiamo andare alle Eolie per vedere come si lavora, dobbiamo avere i mezzi a casa nostra ed essere competitivi.. Magari per altri sarà anche un sogno, un’utopia, per me invece si puo’ fare….

Un caro saluto

Mariangela Militello

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Da Palermo Marco Daricello

curioso articolo…. in pratica, si dice che se l’affluenza turistica nell’isola cala è colpa dell’amministrazione. Non della crisi, ma ancor più dell’atteggiamento che gli usticesi hanno nei confronti del turista, no…. dell’amministrazione.

Gentile sig. Tranchina, quest’anno ho visto con i miei occhi cose che non avrei potuto credere, se me le avessero raccontate: ho visto che quando arriva una barca in porto, non solo non si fa nulla per accoglierla, ma addirittura COLUI che dovrebbe spiegare come ormeggiare sposta il proprio gommone occupando così, di fatto, fino a due posti. Ho visto che quando arriva una barca, chi dovrebbe accoglierla impreca, magari perchè è l’ora del pranzo. Ho visto che tutti quelli che hanno barche a nolo occupano i posti delle “barche grosse” con i loro gommoncini, in modo che quando tornano i loro barchini possono far scendere i clienti senza aspettare neppure un secondo. In cosa sta la colpa dell’amministrazione?

Svegliatevi, sig. Tranchina, perchè siete molto molto indietro. Propongo a TUTTI gli usticesi che abbiano attività sull’isola di trascorrere un paio di giorni, magari alle Eolie, così vedete come si gestisce il turismo. Lo “scaricabarile” non serve a nulla, siete voi che dovete muovervi. Per quanto mi riguarda, il prossimo anno cercherò di non venire sull’isola, tutto ormai è troppo difficile, sembra una sfida, mica una vacanza….