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Assolo di fisarmonica per ricordare Amici scomparsi

Sento il bisogno di ricordare gli Amici che purtroppo, in questi ultimi anni, sono venuti a mancare e con i quali, per tanti anni, presso i gradini d’ingresso del salone dei Favaloro, abbiamo trascorso belle serate allietando, con i “nostri semplici brani musicali”, le serate di agosto.

Domani sera, alle ore 22,00, presso il monumento dei caduti, mi esibirò con assolo di fisarmonica per rendere desto il loro meritevole ricordo.

I signori da ricordare sono: Armando Caserta ,Alfredo Favaloro e suo figlio Giovanni, Pasquale Tranchina e Gaspare Palermo.

Giovanni Martucci

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COMMENTO:

Dalla California Agostino Caserta

I gradini del Salone Favaloro direbbero anche :” ragazze e ragazzi datevi da fare!! ” e oggi sarebbe relativamente facile visto che, al contrario che nel passato quando i suonatori si potevano contare sulle dita di una mano, ci sono i musicisti del Gruppo Bandistico locale S. Bartolo, che hanno studiato, che potrebbero contribuire con l’innesto di due-tre elementi appassionati e hanno a disposizione l’anfiteatro della “Villa” o Monumento Caduti, molto bello, in una posizione incantevole, ancorato alla Piazza e anche con vista marechiaro di Luna. Bella iniziativa di Giovanni Martucci, grande appassionato di musica “verace” che si spera in un clima di ” Revival” abbia un seguito per riprendere la tradizione.

P.S. Ci auguriamo ne venga a conoscenza Calogero Basile, Capobanda e grande organizzatore.

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Da Palermo Mario Oddo

Giovanni, meriti un doppio applauso; uno te lo farò domani sera quando sarò spiritualmente presente; l’altro ora per la grande sensibilità che stai dimostrando con la bella iniziativa che ti fa onore di dedicare la tua esibizione al ricordo di Persone che in passato hanno saputo regalare a residenti e sopratutto “villeggianti” al suono della collaudata orchestrina locale momenti di semplice, genuino e spontaneo divertimento. Sono certo che se i gradini d’accesso al Salone Favaloro oggi potessero parlare direbbero ai giovani d’oggi: “Ragazzi, cosa vi siete perso … “