LETTERA (SEMISERIA) A DUE “CARI AMICI”, SALVATORE E FABIO.
Cari amici Salvatore Militello e Fabio Ailara, dico, volete una volta per tutte porre fine ai vostri interminabili scambi di vedute (uso un eufemismo), duelli verbali singolari quantomeno nella forma? Ma come, vivete in un contesto territoriale minuscolo dove è facilissimo incontrarvi e confrontarvi e voi che fate? vi “catuniate” a distanza, a mezzo social. Capisco il voler stare al passo con i tempi, cioè il vostro lodevole adeguamento al moderno modo di “parlarsi” ma fa specie che non vi rendiate conto che il caldo e reale “de visu” è sempre comunque da preferire al freddo e virtuale botta e risposta. E via!, anche Peppone e Don Camillo erano in perenne lite fra di loro ma quello che avevano da dirsi se lo dicevano in faccia. Osserverete voi, “ma in quel tempo non c’era facebook”; certo, ma sono sicuro che anche se ci fosse stato avrebbero privilegiato il faccia a faccia.
Tanta premessa per affettuosamente invitarvi a un gesto di buona volontà provando entrambi a promuovere un incontro possibilmente chiarificatore, anche informale, perchè no?, al tavolo di una pizzeria; magari all’inizio l’istinto sarà quello di tirarvi le pizze in faccia ma poi sono sicuro che finirete col mangiarle serenamente. Pensate quanto sarebbe felice il titolare con il suo locale sede di un evento “storico”: <davanti a una quattro gusti e una margherita qui avvenne la riconciliazione tra Salvatore e Fabio>; sarebbe persino tentato di murare una targa marmorea su una parete del ristorante a perenne ricordo. Semmai un rischio di ulteriore “sciarra” per la verità ci sarebbe, quella di chi dovrebbe pagare; ma tranquilli, il conto risulterà a voi già pagato, “zittu e mutu”, da Daniele Mastropaolo che, felice di assistere a questo “volemose bene” (caldeggiato in un accorato post) anzi sarebbe ben disposto a dare seguito ai festeggiamenti dell’evento offrendo ancora una pizza a entrambi, ma questa volta a Roma da Briatore …
Cari Salvatore e Fabio, da persone di spirito quali vi ritengo spero, anzi, sono sicuro che accetterete quanto sopra scritto in tono volutamente scanzonato, sdrammatizzante e, perchè no?, anche beneaugurante. Chissa’ infatti che, a sorpresa, entrambi non prenderete la mia lettera … alla lettera.
Mario Oddo
