Ustica sape

Riceviamo e pubblichiamo – Legislatura 19ª – Atto di Sindacato Ispettivo n. 3-00604

Riceviamo e pubblichiamo – Senato, interrogazione 1^ Commissione – Vigili del fuoco presso le isole minori che ne risultano sprovviste.

Atto n. 3-00227 (in 1ª Commissione)

Pubblicato il 15 febbraio 2023, nella seduta n. 38

BEVILACQUALOREFICEDAMANTENATURALECASTELLONEGUIDOLINMAZZELLACROATTI – Al Ministro dell’interno. –

Premesso che:

l’art. 3, comma 1, del decreto-legge 30 gennaio 2004, n. 24, prevede che: “Per far fronte alle peculiari esigenze del servizio antincendio e di soccorso tecnico nelle isole minori della Sicilia, il Ministero dell’Interno, nei bandi di concorso per il profilo di vigile del fuoco, indetti nell’ambito delle assunzioni autorizzate ai sensi delle norme vigenti, può individuare particolari requisiti per l’accesso ai posti disponibili nelle relative sedi di servizio presenti in ciascuna di tali isole, che tengano conto della prioritaria esigenza di garantire la continuità del servizio in relazione alle difficoltà connesse alla situazione geografica e morfologica dei territori”;

il successivo comma 2 prevede che: “In fase di prima applicazione del presente decreto, il Ministero dell’interno procede, nell’ambito delle assunzioni autorizzate ai sensi delle norme vigenti, al reclutamento del personale nel profilo professionale di vigile del fuoco, da destinare ai distaccamenti presso le sedi di cui al comma 1, mediante concorso per colloquio e prova tecnico-attitudinale, da bandire con decreto del Ministro dell’interno, riservato ai vigili iscritti negli elenchi del personale volontario in servizio presso le sedi di cui al comma 1 ed in possesso dei requisiti fissati dalla normativa vigente per l’accesso al profilo di vigile del fuoco con esclusione di quello relativo ai limiti di età”. Infine, il comma 3 stabilisce che: “Il personale assunto ai sensi del presente articolo non può essere trasferito dalla sede di prima assegnazione prima che abbia prestato servizio effettivo per almeno cinque anni”;

le isole minori della Sicilia sono identificate in Pantelleria, Ustica e negli arcipelaghi delle isole Egadi (in particolare le isole di Favignana, Marettimo e Levanzo), delle isole Eolie (le isole Lipari, Salina, Vulcano, Stromboli, Filicudi, Alicudi e Panarea) e delle isole Pelagie (in particolare Lampedusa e Linosa);

alle norme richiamate è stata data applicazione per quel che concerne le isole di Lampedusa, Lipari e Pantelleria, tramite il “concorso a quaranta posti di vigile del fuoco nel Corpo nazionale dei vigili del fuoco, riservato ai vigili iscritti nei quadri del personale volontario delle isole di Lampedusa, Lipari e Pantelleria”, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale, 4a serie speciale, concorsi ed esami, n. 62 del 6 agosto 2004, nonché, nuovamente con riferimento all’isola di Lipari, tramite il “concorso a undici posti di vigile del fuoco nel Corpo nazionale dei vigili del fuoco, riservato ai vigili iscritti nei quadri del personale volontario dell’isola di Lipari”, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale, 4a serie speciale, concorsi ed esami, n. 18 del 7 marzo 2006;

considerato che:

a oggi, nessun concorso è stato indetto dall’approvazione del richiamato decreto-legge n. 24 del 2004 per quanto concerne le altre isole minori della Sicilia;

in particolare, le norme non risultano applicate per quanto concerne Ustica e le isole Egadi. Ustica, in provincia di Palermo, dista ben 70 chilometri dalla terraferma, con le conseguenti difficoltà di intervento da parte dei Vigili del fuoco di Palermo, soprattutto in caso di condizioni climatiche avverse, ma, in ogni caso, con tempi di intervento che difficilmente possono scendere sotto le due ore. Le Egadi, in provincia di Trapani, distano da tale capoluogo circa un’ora di traghetto. Per tali isole, durante i mesi estivi, quando le popolazioni delle stesse aumentano a causa dell’afflusso turistico, sono stati predisposti presidi volontari (in particolare per quanto riguarda Favignana) o tramite invii di vigili dalla Sicilia (in particolare per quanto riguarda Ustica). Tuttavia, sia Ustica che Favignana richiedono da anni l’istituzione di un presidio permanente presso il loro territorio, in ossequio alle norme vigenti;

a quanto detto, occorre aggiungere come, nel 2005, il Ministero lanciava l’iniziativa “progetto soccorso Italia in 20′”, per poi rilanciarla nel 2018, la quale prevedeva di “aumentare il numero di Comuni serviti in tempi massimi ritenuti ragionevoli affinché il servizio di soccorso possa considerarsi più efficace. Il tempo massimo fissato a questo fine è 20 minuti”. Appare evidente come tale iniziativa risulti ben lontana dai tempi di attesa delle isole minori siciliane sprovviste di un distaccamento permanente dei vigili del fuoco;

considerato infine che la problematica risulta acuita dall’entrata in vigore del decreto legislativo 29 maggio 2017, n. 97, ai sensi del quale i vigili del fuoco volontari hanno dovuto scegliere se iscriversi a uno di due elenchi: il primo, che contiene i nominativi dei vigili destinati a coprire le necessità dei distaccamenti volontari del Corpo nazionale; il secondo, relativo alle necessità delle strutture centrali e periferiche del Corpo nazionale. Solamente il personale volontario iscritto in questo secondo elenco può essere oggetto di eventuali assunzioni in deroga, con conseguente trasformazione del rapporto di servizio in rapporto di impiego con l’amministrazione. Come è comprensibile, la stragrande maggioranza dei vigili volontari ha scelto l’iscrizione in questo secondo elenco, determinando, di fatto, l’impossibilità di prevedere distaccamenti volontari presso isole come Ustica,

si chiede di sapere:

quali iniziative il Ministro in indirizzo intenda prendere al fine di dare piena attuazione alle norme richiamate, finora rimaste lettera morta per alcune delle isole minori della Sicilia;

se intenda compiere una valutazione complessiva, con la partecipazione di tutti i soggetti interessati, delle necessità relative alla presenza di distaccamenti permanenti di Vigili del fuoco presso le isole minori che ne risultano sprovviste, e celermente pubblicare i relativi bandi.

 

Ustica, risanamento plessi scolastici – interrogazione Senatori Campanella Bocchino


Senato della Repubblica

Legislatura 17 Atto di Sindacato Ispettivo n° 4-06289
Atto n. 4-06289

Pubblicato il 13 settembre 2016, nella seduta n. 676

CAMPANELLA , BOCCHINO – Ai Ministri dell’istruzione, dell’università e della ricerca, delle infrastrutture e dei trasporti e dello sviluppo economico. –

Premesso che, a quanto risulta agli interroganti:

ustica-plessi-scolastici-e1acon delibera del 30 giugno 2014, registrata presso la Corte dei conti con n. 2891 in data 18 settembre 2014, il CIPE ha finanziato l’importo di 4.330.000 euro per l’intervento di recupero e risanamento conservativo dei plessi scolastici del Comune di Ustica (Palermo);

in relazione alle offerte pervenute, così come si evince dal verbale di gara redatto in data 31 dicembre 2014, è risultata affidataria la ditta Spallina Lucio Srl, avente sede a Ganci (Palermo), con un ribasso del 36,6974 per cento per l’importo di 2.676.949,39 euro, oltre IVA;

al momento dell’approvazione del verbale di procedura negoziata ed affidamento dei lavori (C.U.P. E21E13000220001 e C.I.G. 6049928E82) le procedure di verifica dei requisiti del primo e del secondo classificato sul sito dell’ANAC (Autorità nazionale anticorruzione) risultavano ancora in corso;

considerato che:

a quanto risulta agli interroganti, a fronte dei 17 mesi previsti (luglio 2016), ad oggi i lavori risultano fermi;

i ritardi, oltre che per i tempi di erogazione delle somme da parte del Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca, sarebbero da imputare ad una serie di criticità relative alla realizzazione delle opere indicate in una relazione del 3 agosto 2016, a firma del direttore dei lavori, per la quale viene richiesta una perizia di variante dell’importo di 650.000 euro;

in data 2 settembre 2016, durante il Consiglio comunale di Ustica, il geometra Caserta, nella qualità di RUP (responsabile unico del procedimento) dell’opera e di capo dell’Ufficio tecnico facente funzioni, avrebbe relazionato che in corso d’opera, una volta portate a nudo le parti della struttura, si erano trovate delle carenze, dovute, a suo dire, ad una poco attenta vigilanza dell’Ufficio tecnico, che circa 40 anni fa aveva gestito la realizzazione dell’opera oggetto di recupero;

a parere degli interroganti, per l’entità dei lavori e per le criticità riscontrate, appare anomalo che il CIPE abbia finanziato un’opera di ristrutturazione più costosa di un’integrale ricostruzione;

ulteriore criticità appare essere, in violazione delle indicazioni ANAC, la mancata previsione nel progetto di stralci funzionali, al fine di favorire la partecipazione delle imprese locali, che sono state così estromesse di fatto dalla possibilità di partecipare,

si chiede di sapere:

se il Governo sia a conoscenza di quanto esposto;

se non ritenga, per quanto di propria competenza, di dover intraprendere le opportune iniziative presso le amministrazioni competenti, al fine di accertare la congruità e la rispondenza dell’iter autorizzativo alle norme di legge e l’eventuale sussistenza dei presupposti di revoca delle somme erogate;

quali iniziative intenda assumere, per quanto di propria competenza ed in raccordo con le amministrazioni interessate, per verificare eventuali irregolarità ed incongruenze relative ai lavori di recupero e risanamento conservativo dei plessi scolastici del Comune di Ustica.

 

Vertenza Ustica Lines in Senato: assenti compagnia e Regione –

 

 

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Non c’erano né i rappresentanti di Ustica Lines né quelli della Regione all’audizione convocata dalla commissioni trasporti del Senato per discutere dei collegamenti marittimi veloci fra la Sicilia e le isole minori.

L’audizione era stata convocata proprio in seguito alla crisi denunciata dalla stessa Ustica Lines che per alcuni giorni ha sospeso le corse dei propri aliscafi.

“L’assenza dell’assessore Pizzo, oggi in Commissione al Senato, testimonia la precarietà del sistema trasportistico isolano, l’incapacità della Regione e dello Stato di migliorarlo, la totale mancanza di rispetto dell’amministrazione regionale nei confronti degli elettori”, tuona il senatore di Forza Italia, Enzo Gibiino al termine della riunione che si è tenuta a Roma.

Secondo il coordinatore regionale forzista i servizi espletati sino ad oggi da Ustica Lines “sono fondamentali per mantenere viva l’economia dei nostri arcipelaghi e la Regione ha il dovere di rispettare quanto previsto dal bando” divenuto il terreno di scontro e confronto fra l’ente e la compagnia.

Allargando la questione dal mare alla terra ferma fino ai cieli con le recenti polemiche su costi altissimi dei biglietti aerei da Roma per Catania (in seguito all’incendio di Fiumicino), Gibiino aggiunge: “I trasporti e le infrastrutture siciliane fanno acqua da tutte le parti, Crocetta e il Pd si assumano la responsabilità di questa debacle assoluta, che non potrebbe che peggiorare ulteriormente con l’uscita di scena di Ustica Lines”.

Domani, però, è in programma un incontro a Palermo fra la compagnia marittima e i rappresentanti del governo regionale. 

Fonte : Blog Sicilia
12-05-2015

Ustica: Risultati elezioni 2013 – Camera e Senato

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