“Le nostre vite cominciano a finire il giorno in cui stiamo zitti di fronte alle cose che contano.”
MARTIN LUTHER KING
È necessario unirsi, non per stare uniti, ma per fare qualcosa insieme.
(Goethe)
Carissimi amici usticesi tramite questo blog voglio porgere a tutti quanti Voi i migliori auguri di un buon ferragosto , che possiate trascorrerlo in allegria e serenità. Il mio grande rammarico è di non poter essere li’ con Voi a festeggiare. Ustica è sempre nei miei pensieri, isola meravigliosa che ha lasciato un segno speciale e incancellabile sulla mia anima.
Colgo l’occasione per fare una riflessione su questa frase di Ovidio .
Stare zitti per non essere tacciati di troppo protagonismo. Stare zitti per essere osservatori migliori . Stare zitti per non emettere giudizi troppo impulsivi e basati esclusivamente sul proprio modo di vedere le cose. Stare zitti per non essere tacciati di incompetenza e superficialità. Stare zitti per dare spazio e modo di lavorare ai propri avversari per vedere finalmente il loro grado di capacità, idoneità e autorità di trattare e risolvere determinate questioni.
Stare zitti a volte non è indicazione di poco coraggio bensì di un predisporsi all’ascolto e dare la giusta attenzione agli altri , per poi essere in grado di giudicare avendo tanti elementi su cui basare il proprio giudizio che alla fine gli usticesi sapranno dare sapientemente e intelligentemente.
E’ bello stare un po’ in silenzio ma non troppo e non per sempre.
Una grande amica di Ustica.
Ornella Picetti
Ci sono dei momenti in cui uno vorrebbe dire talmente tante cose che forse l’unico modo per dirle tutte è stare zitto.
(Dal film Il ciclone)
Con ritardo sono venuto a conoscenza di quanto scritto dal sindaco Licciardi nel suo “giornale” di parte e di partito, in merito alle “bandiere strappate, sfilacciate e mal posizionate” esposte all’esterno del comune di Ustica.
In quella occasione, lui scrive, su www.usticasape.it io l’avrei accusato di “scarso rispetto per le Istituzioni”.
Non posso non far rilevare che ancora una volta il sindaco ha perso una buona occasione per starsene zitto, mentendo, sapendo di mentire.
È innegabile che il sindaco di Ustica, per qualsiasi “fallo” da lui compiuto con la sua amministrazione, ha una forte tendenza a dare sempre la colpa ad altri, non assumendosi mai le proprie responsabilità, dicendo spesso cose non vere a sua discolpa!
È uno strumento usato per rinsaldare le fila ormai sfilacciate dei pochi rimasti a suo fianco, per denigrare chi non la pensa come lui e/o per diffondere, purtroppo, ignoranza, che è l’origine dei tanti mali che affliggono la nostra Isola.
Riporterò, di seguito, quanto da me scritto in merito alle bandiere e mi scuso se, per fare chiarezza, mi dilungo un po’.
In data 28 Gennaio 2016 ho notato che all’esterno del nostro comune le bandiere erano strappate, sfilacciate e posizionate male.
Ricordandomi di una nota, del Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio Gianni Letta del 26 gennaio 2011 – prot. n. UCE 0000331 P-2.11.4.10 – indirizzata alle Istituzione (quindi anche al nostro comune), che “invitava i Prefetti ad inviare alla Presidenza del Consiglio un periodico riscontro sul rispetto dei requisiti di decoro delle bandiere, avendo cura di controllare che non si presentassero logore, scolorite,strappate, sporche o male avvolte attorno all’asta”, ho postato su www.usticasape.it una nota dal titolo: “Ustica l’immagine di un paese in disfacimento” ricordando che:
Il giorno dopo le bandiere, comprese le aste, sono state tolte.
Il 7 Febbraio (domenica), dopo 10 giorni, vedendo ancora il comune privo dei simboli distintivi dell’autorità pubblica ho sollecitato il ritorno delle bandiere scrivendo che:
“ ancora oggi notiamo una brutta immagine del nostro comune rappresentativo della cattiva politica locale.”
“ Una bandiera strappata simboleggia l’inefficienza amministrativa”;
“ Un comune (istituzione) privo di bandiera simboleggia assenza di identità e di valori.
“ Cosa direbbe il Prefetto qualora venisse informato dell’accaduto?”
Quindi ho scritto ben altro e non “scarso rispetto per le Istituzioni”.
Sindaco ora a me e ad altri piacerebbe sapere se:
– entrando al comune hai mai sollevato lo sguardo verso l’alto, verso le bandiere?
Se la risposta è “SI”, ti sei attenuto o attivato a far rispettare quanto disposto dalla direttiva menzionata?
-hai dato disposizioni agli uffici di tenere delle bandiere di riserva qualora venissero richieste dal “flag man” che è il responsabile, retribuito, dell’ esposizione corretta delle bandiere?
P.S. Sindaco, piuttosto che rispondere in modo risentito, sarebbe stato preferibile chiedere scusa, non a me, ma a tutta l’Isola per quanto accaduto e ricorda che www.usticasape.it non fa mai “polemica” ma muove critiche, segnala inefficienze e disservizi accompagnati sempre da inconfutabili documenti e/o immagini, che non sono “fotosciop…”, al solo scopo di vedere un’Isola sempre più bella e accogliente.
Ora, come allora concludo con la stessa considerazione:
“Ovviamente, occorre riconoscere che sono altri i problemi seri di Ustica, ma se non si riescono a risolvere piccoli problemi di ordinaria amministrazione come possiamo pensare di risolverne altri molto più delicati ed importanti come: – trasporti, scuole, cimitero ecc. ?”
Pietro Bertucci