Ustica sape

Ustica, un bel modo per ritrovarsi in parrocchia, per stare bene insieme in allegria


Ustica, Un bel modo per ritrovarsi in parrocchia, per stare bene insieme in allegria

Aforisma, Citazione, Proverbio… del giorno


“Le nostre vite cominciano a finire il giorno in cui stiamo zitti di fronte alle cose che contano.”
MARTIN LUTHER KING

Aforisma, Citazione, Proverbio… del giorno


È necessario unirsi, non per stare uniti, ma per fare qualcosa insieme.
(Goethe)

Ustica, momenti per condividere ricordi con tanta voglia di stare insieme

“Niente è meno faticoso che stare zitto”


Carissimi amici usticesi tramite questo blog voglio porgere a tutti quanti Voi  i migliori auguri di un buon ferragosto , che possiate trascorrerlo in allegria e serenità. Il mio grande rammarico è di non poter essere li’ con Voi a festeggiare. Ustica è sempre nei miei pensieri, isola meravigliosa che  ha lasciato un segno speciale e incancellabile sulla mia anima.

Colgo l’occasione per fare una riflessione su questa frase di Ovidio . 

Stare zitti per non essere tacciati di troppo protagonismo. Stare zitti per essere osservatori migliori . Stare zitti per non emettere giudizi troppo impulsivi e basati esclusivamente sul proprio modo di  vedere le cose. Stare zitti  per non essere tacciati di incompetenza e superficialità. Stare zitti  per dare spazio  e  modo di  lavorare ai propri avversari  per vedere finalmente il loro grado di capacità, idoneità e autorità di trattare e risolvere determinate questioni.

Stare zitti  a volte non è  indicazione di poco coraggio bensì di un predisporsi all’ascolto e dare la giusta attenzione agli  altri , per poi essere in grado di giudicare avendo tanti elementi su cui basare il  proprio giudizio che alla fine gli usticesi sapranno dare sapientemente e intelligentemente.

E’ bello stare un po’ in silenzio ma non troppo e non per sempre.  

Una grande amica di Ustica.

Ornella Picetti

Ustica, ogni eventomera una bella occasione per stare insieme


Ustiaca, ogni eventomera una bella occasione per stare insieme

Ustica, giovani e anziani ed il piacere di stare insieme


Giovani e anziani, il piacere di stare insieme

Ustica, ogni occasione era buona per la gioia di stare insieme.j


Ustica, ogni occasione era buona per la gioia di stare insieme.j

Ustica 1962 – il piacere di stare insieme


Ustica, il piacere di stare insieme 1962

Aforisma, Citazione, Proverbio… del giorno


Ci sono dei momenti in cui uno vorrebbe dire talmente tante cose che forse l’unico modo per dirle tutte è stare zitto.
(Dal film Il ciclone)

Ustica, l’importanza di stare insieme in allegria


Ustica, importanza, stare, insieme, allegria
Ustica, importanza, stare, insieme, allegria

Il piacere di stare insieme… e ciattare


Il piacere di stare assieme durante le feste


Il piacere di stare insieme durante le feste
Il piacere di stare insieme durante le feste

Giovani di Ustica, una gita in campagna quando era un piacere stare insieme


Giovani di Ustica, una gita in campagna quando era un piacere stare insieme
Giovani di Ustica, una gita in campagna quando era un piacere stare insieme

Il piacere di stare insieme e divertirsi


(Frances Barraco) Si è tenuta ieri, 10 gennaio, un’importante seduta del Consiglio comunale di Ustica, nella quale, tra l’altro, è stato sottoposto alla discussione e all’approvazione il conto consuntivo 2015.  A questa riunione consiliare erano assenti due membri del gruppo di minoranza – D’Arca e Bellavista -, la consigliera Lupo, indipendente, e il consigliere Zanca, del gruppo di maggioranza.  Non erano presenti il revisore dei conti né il segretaio comunale, ma, devastante, è da considerarsi la quasi totale assenza di pubblico: solo tre i presenti, compreso chi scrive.  Erano quattro i punti all’ordine del giorno, di cui due in agenda – consuntivo 2015 e regolamento case popolari – e due a integrazione, su richiesta del gruppo di minoranza: orari dei collegamenti veloci e lodo impianto sportivo.  Il primo punto esaminato riguardava il consuntivo 2015, corredato del parere del revisore dei conti, Bruno, che, da una parte, attesta che il rendiconto 2015 formulato è conforme alle scritture dell’Ente, dall’altro dice che “risulta incontrovertibile che l’Ente, oltre ad essere strutturalmente deficitario, sia anche in condizioni di squilibrio finanziario”.  Il 2015 si è chiuso con un disavanzo di gestione pari a 355.730,81 euro, che sarà ripianato negli esercizi finanziari successivi, non oltre la durata dell’attuale consiliatura, attraverso un aumento dei tributi; quindi le tariffe relative ad acqua, spazzatura, suolo pubblico e tassa sulla pubblicità subiranno un aumento che dovrà andare a coprire in toto i costi.  Secondo quanto scrive il revisore dei conti, quanto annotato a latere del consuntivo 2015 come elementi di criticità concretizzatisi nel 2016, rappresenta dei veri e propri debiti fuori bilancio, che ammontano a 599.104,83 euro e che, unitamente al disavanzo di gestione 2015, devono trovare integrale copertura nel bilancio di previsione 2016, ancora da predisporre.  Il consuntivo 2015, ad ogni modo, è stato approvato dal gruppo di maggioranza, mentre ha votato contro il gruppo di minoranza.  Le notizie relative al disastroso stato delle finanze del Comune erano già ampiamente trapelate, ma che i cittadini usticesi abbiano disertato quest’ultimo Consiglio comunale nel quale si avrebbe avuto contezza della portata del problema e delle sue conseguenze lascia attoniti. Disertare i Consigli comunali, come disertare le assemblee cittadine, denuncia una profonda sfiducia nell’attività politica di questa Amministrazione, è un rinchiudersi in se stessi che porta soltanto a subire, e l’unico sfogo restano le chiacchiere di piazza che denunciano grande ignoranza di cose e fatti. Sembra quasi che tutti abbiano deciso di aspettare la fine di questa sindacatura, come se la prossima, quale essa potrà essere, possa portare cambiamenti. Ma, in una piccolissima comunità quale quella usticese, dove, giocoforza, ognuno è protagonista di quanto accade, è un controsenso chiamarsi fuori dal gioco.  Advertisements
Il piacere di stare insieme e divertirsi

Il piacere di stare vicini… vicini…


Il piacere di stare vicini... vicini
Il piacere di stare vicini… vicini

Ancora una volta il sindaco di Ustica ha perso una buona occasione di starsene zitto!


Con ritardo sono venuto a conoscenza di quanto scritto dal sindaco Licciardi nel suo “giornale” di parte e di partito, in merito alle “bandiere strappate, sfilacciate e mal posizionate” esposte all’esterno del comune di Ustica.

In quella occasione, lui scrive, su  www.usticasape.it io l’avrei accusato di “scarso rispetto per le Istituzioni”.

Non posso non far rilevare che ancora una volta il sindaco ha perso una buona occasione per starsene zitto,  mentendo, sapendo di mentire.

È innegabile che il sindaco di Ustica, per qualsiasi “fallo” da lui compiuto con la sua amministrazione, ha una forte tendenza a dare sempre la colpa ad altri, non assumendosi mai le proprie responsabilità, dicendo spesso cose non vere a sua discolpa!
È uno strumento usato per rinsaldare le fila ormai sfilacciate dei pochi rimasti a suo fianco, per denigrare chi non la pensa come lui e/o per diffondere, purtroppo, ignoranza, che è l’origine dei tanti mali che affliggono la nostra Isola.

Riporterò, di seguito, quanto da me scritto in merito alle bandiere e mi scuso se, per fare chiarezza, mi dilungo un po’.

Bandiera strappate -In data 28 Gennaio 2016 ho notato che all’esterno del nostro comune le bandiere erano strappate, sfilacciate e posizionate male.
Ricordandomi di una nota, del Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio Gianni Letta del 26 gennaio 2011 – prot. n. UCE 0000331 P-2.11.4.10 – indirizzata alle Istituzione (quindi anche al nostro comune), che “invitava i Prefetti ad inviare alla Presidenza del Consiglio un periodico riscontro sul rispetto dei requisiti di decoro delle bandiere, avendo cura di controllare che non si presentassero logore, scolorite,strappate, sporche o male avvolte attorno all’asta”, ho postato su www.usticasape.it una nota dal titolo: “Ustica l’immagine di un paese in disfacimento” ricordando che:

  • La bandiera dovrebbe essere il simbolo dell’orgoglio  nazionale e invece sempre più spesso rappresenta, nel nostro caso, l’immagine di un paese in “disfacimento” e politicamente condizionato…”
  • “Un amministratore che non si accorge del pessimo esempio che quei simboli in quello stato danno,  soprattutto ai giovani, non è degno di sedere su quegli scranni!.”

Il giorno dopo le bandiere, comprese le aste, sono state tolte.

F.C.7276 Comune senza bandiereIl 7 Febbraio (domenica), dopo 10 giorni, vedendo ancora il comune privo dei simboli distintivi dell’autorità pubblica ho sollecitato il ritorno delle bandiere scrivendo che:
“ ancora oggi notiamo una brutta immagine del nostro comune rappresentativo della cattiva politica locale.”
Una bandiera strappata simboleggia l’inefficienza amministrativa”;
“ Un comune (istituzione) privo di bandiera simboleggia assenza di identità e di valori.

“ Cosa direbbe il Prefetto qualora venisse informato dell’accaduto?”

Quindi  ho scritto ben altro e nonscarso rispetto per le Istituzioni”.

Sindaco ora a me e ad altri piacerebbe sapere se:

entrando al comune hai mai sollevato lo sguardo verso l’alto, verso le bandiere?
Se la risposta è “SI”,  ti sei attenuto o attivato a far rispettare quanto disposto dalla direttiva menzionata?
-hai dato disposizioni agli uffici di tenere delle bandiere di riserva qualora venissero richieste dal “flag man” che è il responsabile, retribuito, dell’ esposizione corretta delle bandiere?

P.S. Sindaco, piuttosto che rispondere in modo risentito, sarebbe stato preferibile chiedere scusa, non a me, ma a tutta l’Isola per quanto accaduto e ricorda che www.usticasape.it non fa mai “polemica” ma muove critiche, segnala inefficienze e disservizi  accompagnati sempre da inconfutabili documenti e/o immagini, che non sono “fotosciop…”, al solo scopo di vedere un’Isola sempre più bella e accogliente.

Ora, come allora concludo con la stessa considerazione:
“Ovviamente, occorre riconoscere che sono altri i problemi seri di Ustica, ma se non si riescono a risolvere piccoli problemi di ordinaria amministrazione come possiamo pensare di risolverne altri molto più delicati ed importanti come: – trasporti, scuole, cimitero ecc. ?” 

Pietro Bertucci

 

Il pacere di stare insieme e… chattare/giocare con lo smartphone


il pacere di stare insieme e... chattare

Donne dell’Azione Cattolica – il piacere di stare insieme


[ id=20782 w=320 h=240 float=center]