Ustica sape

Ustica, distributore di carburante –  grave errore “svendere un gioiello di famiglia”


Il distributore doveva rimanere al Comune e non regalato all’attuale gestore che con i prezzi che pratica ottiene margini di guadagno esorbitanti.

Personalmente mi sono opposto alla vendita in quanto la valutazione dell’impianto e stata fatta con una semplice moltiplicazione (litri 800.000 di carburante venduto per un numero pescato dove non si sa). Risultato: regalato.

Inoltre, l’impianto prima della consegna è stato completamente rimodernato con fondi della IP dati al Comune.

Il Comune, inoltre, con i prezzi praticati ora avrebbe avuto risorse da spendere a più non posso. Esempio: con un milione di litri venduti e con un aggio di 0,50 centesimi a litro l’utile lordo sarebbe stato di 500.000 euro l’anno e quindi netto 100, 200 mila euro l’anno. Questo il danno procurato al Comune con l’irresponsabile vendita.

Non mi dilungo oltre e lascio a quanti non si sono opposti alla vendita di esprimere il loro punto di vista.

Gaetano Caserta ex Consigliere Comunale.

Gaetano Caserta

 

Calogero in aula consiliare pensieroso e incredulo dopo la (s)vendita del distributore di carburante


Calodero in aula consiliare
Calodero in aula consiliare

Si continua nella “svendita” dei gioielli di famiglia

distributore carburanteApprendiamo in questo momento che giorno 29/12 è stato”svenduto”, senza vergogna, il distributore di carburante per la modica cifra di Euro 136.000,00 (centotrentaseimila), quando in precedenza era stato aggiudicato (sic!)  per più di Euro 200.000,00 (duecentomila).

Facciamo presente che giorno  29/12, più o meno alla stessa ora (ore 10,00), era stato convocato il Consiglio Comunale, andato deserto per mancanza del Segretario Comunale.

Il 4 Dicembre scorso avevamo suggerito di verificare:

  • il perché “dell’annullamento della gara del 29 Settembre;
  • la “tempistica” della pubblicazione del bando di gara;
  • se il bando era stato “pubblicizzato”, come per legge;
  • se i consiglieri comunali erano propensi a vendere i “gioielli di famiglia”…

Purtroppo, ai sudditi,  nessun ragguaglio è stato fornito…

Facciamo notare che i bandi di gara, per l’alienazione degli immobili comunali, devono essere pubblicati all’Albo Pretorio del Comune per un termine non inferiore a quindici giorni  e, per il medesimo periodo, devono essere visionabili anche sul sito Internet dell’Amministrazione;     devono altresì essere pubblicati, per estratto, su almeno un quotidiano a diffusione locale.

Ove ritenuto opportuno dal responsabile del procedimento, potrebbero essere adottate altre forme di pubblicità…

Basterebbe la mancanza di uno dei suddetti requisiti, senza andare oltre…, per invalidare un bando di gara…

Il Comune svende i “gioielli di famiglia”

Ustica 04-12-2009

Distributore di benzinaIl Capo Ufficio Tecnico rende noto che il giorno 22 del mese di Dicembre 2009 alle ore 10, presso la sede del Comune di Ustica dinanzi ad una commissione dallo stesso presieduta, si procederà ad uno esperimento della pubblica asta per l’alienazione a terzi dell’impianto distribuzione carburante sito nel Comune di Ustica nella Cala Santa Maria, a causa  “dell’annullamento della gara del 29 Settembre 2009 – determinazione n. 591 del 3 dicembre 2009”.

Il termine per la presentazione delle relative offerte di acquisto scade il 21 del mese di Dicembre 2009 alle ore 13.30.

Il prezzo a base d’asta è di Euro 122.000,00 (centoventiduemila).

Chiosa:

Si è attribuito a questo “gioiello” il valore di Euro 122.000,00 quando il valore di mercato è di gran lunga superiore (almeno il doppio), anche in considerazione dell’aumento del numero delle imbarcazioni che si fermeranno ad Ustica, una volta ampliato e messo in sicurezza il porto, così come promesso, e sicuramente mantenuto, dall’assessore Porretto…

Ma a parte il valore economico, si tratta di conservare un patrimonio che appartiene ad una conquista raggiunta tanti anni fa e che appartiene all’Isola, alla Sua gente e alla Sua economia.

È vergognoso svendere un  distributore di carburante per “incapacità di gestione” o imperizia…

Sconsigliamo di non far fronte all’ordinarietà delle spese di gestione, che potrebbero essere facilmente contenute, con mezzi straordinari e riteniamo un grave errore la svendita di un “gioiello” per coprire normali esigenze di bilancio.

È da verificare intanto:

– il perché “dell’annullamento della gara del 29 Settembre 2009;

– la “tempistica” della pubblicazione del Bando di gara;

– se il bando è stato “pubblicizzato”, come per legge,

– e per ultima, ma forse la più importante, capire la “volontà a vendere” i gioielli di famiglia da parte del Consiglio Comunale. (vedi lettera del Consigliere Caserta)

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