“Usticino. ABC Braille e Arte tattile” da sabato 13 agosto a lunedì 15 agosto 2022
Estate, mare, giochi… ma anche laboratori di Braille e Arte tattile illustrata a Ustica dal 13 al 15 agosto presso l’Area Marina Protetta di Ustica.
I sei puntini di Louis Braille, l’ideatore del linguaggio universale che oggi permette alle persone non vedenti di leggere e scrivere, sono i cardini della Rassegna “Usticino. ABC Braille e Arte tattile”. Tre giornate dedicate al Braille e all’arte dell’apprendere attraverso il tatto, con i bambini usticesi e con i piccoli turisti per scoprire l’isola, per imparare questa lingua e per riscoprire i cinque sensi.
Non dimentichiamo che questo sistema di scrittura inventato dal francese Louis Braille nel 1829 ha permesso ai ciechi di tutto il mondo di leggere, illuminando così anche la strada del riscatto dei non vedenti.
La rassegna organizzata nell’ambito dell’VIII edizione di “Libro Fest 2022” è a cura di Leonardo Sutera Sardo, Maria Concetta Cusimano, Anna Russolillo e Franco Foresta Martin.
I laboratori gratuiti inizieranno sabato 13 agosto con il racconto della vita di Louis Braille, fino ad arrivare al Braille e all’arte tattile, con i dott. tiflologi Ferdinando Sutera Sardo e Maria Concetta Cusimano. Poi si proseguirà con il racconto della storia geologica dell’isola con tavole illustrate tattili realizzate grazie ai contributi dell’artigiano Pasquale Palermo, gli architetti Cinzia Caminiti e Anna Russolillo, il geologo Franco Foresta Martin e la direttrice della collana ScuolArt Licia Corsale.
I bambini durante i laboratori per la realizzazione delle tavole tattili saranno muniti di tavoletta Braille, punteruolo, foglio e testo della favola scientifica “Usticino”, già donata a novembre dello scorso anno da Villaggio Letterario a tutti i bambini dell’Istituto Saveria Profeta di Ustica. . I materiali utilizzati per la costruzione della tavola illustrata saranno tutti di riciclo.
Per il Sindaco di Ustica Salvatore Militello: “questa manifestazione culturale con un forte legame con Ustica presta grande attenzione alla lettura e all’inclusione sociale. É questa anche un’occasione per riflettere su un’invenzione che ha cambiato il modo di vivere di milioni di persone con disabilità visiva. Un metodo imprescindibile per l’integrazione nel tessuto sociale, scolastico, lavorativo e culturale di qualsiasi comunità”.
Per il Direttore dell’AMP di Ustica Davide Bruno “La realizzazione di libri tattili ABC Braille oltre ad avere dei presupposti educativi rappresneta un importante percorso per percepire lo spirito di gruppo ed è la prima forma di percezione dell’accessibilità fisica e cognitiva del patrimonio culturale” L’idea dei laboratori di Braille e di realizzazione di libri tattili ecologici scientifici dedicati a Ustica è nata pensando al grande successo del Campus estivo con oltre venticinque ragazzi non vedenti e ipovedenti realizzato nel 2018 allo Spalmatore organizzato dal presidente regionale UICI Sicilia prof. Gaetano Minincleri. Un campus rimasto davvero nel cuore di tutti” afferma Leonardo Sutera Sardo.
“Non c’è dubbio che il Braille vada promosso ad ogni livello per garantire alle persone con disabilità visiva l’accesso alla conoscenza e alla fruizione della cultura” sostiene Anna Russolillo presidente di Villaggio Letterario.
Per Franco Foresta Martin, direttore del Laboratorio Museo Scienza della Terra di Ustica: “l’arte tattile può diventare un eccellente strumento per comunicare la scienza. in passato abbiamo trasformato le costellazioni in tavole a rilievo, ora sperimenteremo la comunicazione tattile per spiegare i vulcani e le eruzioni che modellano la superficie terrestre”.
Il tatto è considerato il senso più importante per il non vedente ed è la mano l’organo eletto alla conoscenza del mondo esterno. Toccare gli oggetti ci permette di conoscerli, di apprezzare le loro differenze come la forma, la consistenza, il peso, la temperatura etc. Quando tocchiamo qualcosa, la mano ci rimanda delle sensazioni piacevoli o sgradevoli, ecco perché nel cieco la mano deve essere informata per prima. Riuscire a toccare e riconoscere il Braille è una capacità aptica raffinatissima e vi si arriva grazie all’educazione specifica” sottolinea la dottoressa tiflologa Mariaconcetta Cusimano.
Per l’artigiano usticese Pasquale Palermo che sta preparando i materiali di riciclo raccolti in spiaggia e in campagna “la mia presenza in questa manifestazione è motivo di grande gioia e soddisfazione. Ho lavorato per 4 anni a Ustica con i bambini di ogni età con l’intento di far riscoprire loro proprio i cinque sensi con creazioni tattili”.
Questa iniziativa solidale “Usticino. ABC Braille e Arte tattile” organizzata da Villaggio Letterario, dal Centro Studi e documentazione e dal Laboratorio Museo scienza della Terra di Ustica ha il patrocinio morale dell’Assessorato Regionale dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana e del Comune di Ustica e ha la collaborazione dell’ Area Marina Protetta di Ustica.
Chi di noi, almeno per una volta, non si è trovato a dire “Ah!, potessero parlare quelle pietre” o “quegli alberi” o “quelle statue”. Nella realtà, lo sappiamo bene, ciò è possibile solo nell’immaginazione. Ed è proprio facendo ricorso alla fantasia che Franco Foresta Martin e Patrizia Polizzi, geologi di formazione, propongono una favola scritta apposta per i bambini di Ustica, una via di mezzo tra il dilettevole e l’utile, un gioco scientifico in cui ciò che in natura è inanimato per eccellenza, ossia le pietre, incredibilmente si animano e raccontano…Che cosa raccontano? Lo chiediamo al primo autore dell’originale favoletta.
Franco, abituati a leggere i tuoi articoli scientifici e divulgativi ora, in una diversa forma, vediamo nascere una tua nuova “fatica”, condivisa con una collega geologa.
Abbiamo voluto concepire la prima favola scientifica per bambini dedicata espressamente alla geologia e alla vulcanologia della nostra piccola ma straordinaria isola. Il titolo rivela subito l’identità e il ruolo del personaggio-chiave della storia: “Usticino. Un ciottolo racconta la storia geologica di Ustica”.
Come ogni pubblicazione, anche questa nasce da un progetto. Quale in questo caso?
Le favole, si sa, sono il primo approccio dei piccoli al mondo della lettura ed è per questo motivo che abbiamo voluto trasmettere le prime nozioni di Scienze della Terra attraverso una favola in cui le pietre, testimoni del lungo passato geologico, assumono sembianze quasi umane e cominciano a parlare. Questa metamorfosi che, a prima vista, potrebbe sembrare un parto della fantasia, in realtà per noi geologi assume il senso di metafora. Perchè, di fatto, nei laboratori, con l’aiuto della tecnologia, noi siamo in grado di compiere un prodigio, nel senso che facciamo effettivamente parlare le pietre: infatti le sottoponiamo ad analisi che rivelano la travagliata vicenda della loro nascita e delle loro lente trasformazioni. Dunque questa favola si basa su un lavoro di fantasia ma anche di comunicazione scientifica, che ho avuto la fortuna di sviluppare assieme a un’entusiasta collega geologa come Patrizia Polizzi.
Com’è evidente, in “Usticino” c’è l’utile e il dilettevole: l’istruzione e il divertimento.
E’ così. Noi due autori abbiamo dedicato la favola scientifica ai bambini delle scuole elementari, con l’intento di accendere precocemente la loro passione per la natura e il rispetto per il pianeta Terrra. “Usticino” è un racconto scientifico in cui le rocce di Ustica si animano, diventando personaggi che raccontano la storia della nascita e dell’evoluzione dell’isola di natura vulcanica, oggi del tutto inattiva, che mette in bella mostra crateri, cuscini di lava, depositi di tufi, ceneri e lapilli, esplorabili in totale sicurezza. Si tratta di un espediente, ci auguriamo divertente e istruttivo, attraverso cui bambini e ragazzi possono apprendere come si forma e cresce un monte vulcanico sottomarino, fino ad emergere dal mare e diventare un’isola piccola ma ricca di testimonianze geologiche e vulcanologiche, tanto da essere definita dagli studiosi “Un museo di Scienze della Terra a cielo aperto”.
Il sasso arrotondato di nome Usticino, protagonista della favola, a suo modo, è un piccolo Cicerone. Giusto?
Ben detto. Nella favola, magistralmente illustrata da Fiammetta Foresta Martin, che ha dato un volto fantasioso alle rocce di Ustica, il protagonista principale è Usticino, un sasso di lava arrotondato dalle onde del mare spettatore della formazione geologica dell’isola. Ma Usticino non è solo. Da buon padrone di casa, egli introduce la storia e presenta tutti gli altri personaggi-rocce che sono i co-protagonisti della favola: Lavino, Cuscì, Pomicina, Cipollino, Tufetto e Tufina, ognuno dei quali racconta un capitolo avvincente della storia naturale di Ustica. Insomma, un racconto corale, che si articola in una successione di storie ricche di colpi di scena, scritte con l’intento di stimolare la fantasia e l’innata creatività dei bambini.
Franco, una tua riflessione conclusiva sul tempo che ami dedicare alla divulgazione per i giovanissimi.
Svolgiamo da anni attività di divulgazione scientifica, quindi conosciamo bene le domande e le curiosità dei piccoli. Il libro è concepito con l’intento di anticipare alcune domande e fornire, sia pure in chiave favolistica, risposte corrette sotto il profilo scientifico. Non è un caso che la consegna della favola ai bambini della scuola elementare di Ustica sia stata preceduta da una lunga escursione che abbiamo fatto, assieme alle insegnanti, lungo i sentieri del Boschetto, per fare la conoscenza diretta dei vari tipi di roccia presenti nell’affascinante e vario paesaggio usticese.
In chiusura ringrazio Franco Foresta Martin al quale, è scontato, arriderà un ennesimo successo letterario che naturalmente condividerà con la co-autrice Patrizia Polizzi e con la illustratrice Fiammetta Foresta Martin.
Informo infine che il libro “Usticino” sarà donato in omaggio a tutti i bambini e agli insegnanti della scuola elementare dell’isola di Ustica dall’Editore Villaggio Letterario/Collana ScuolArt.
Mario Oddo – odmar@libero.it