Ustica sape

Una video rubrica per valorizzare le bellezze di Ustica


Da oggi Stefano Coco  inaugura una VideoRubrica che si chiama “Ustica da scoprire”.
E’ una serie di video volti a valorizzare e promuovere le bellezze e le peculiarità dell’isola di Ustica (Sicilia), terra in cui sono nato.
Il primo video è dedicato al “Ballo della Cordella“!
Per essere informati sui prossimi video basta iscriversi alla playlist youtube da me creata.

Auguri Stefano

PB

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E’ indispensabile valorizzare il mare, l’ambiente e i prodotti enogastronomici


Vorrei ricordare e sottolineare l’importanza e la responsabilità che investe coloro i quali andranno ad amministrare Ustica per i prossimi 5 anni.
Per rendere nuovamente l’isola appetibile è indispensabile valorizzare quello che di più prezioso già possediamo, come il Mare, l’ambiente incontaminato e i prodotti enogastronomici che caratterizzano l’alta qualità della vita di chi decide di trascorrere le vacanze ad Ustica e di chi vi abita.
È anche indispensabile far funzionare i vari servizi comunali, quelli che ormai dovrebbero essere, “ordinaria amministrazione”.
Gli amministratori hanno e avranno tutti gli strumenti per poter valorizzare e vendere il prodotto Ustica, quindi dipenderà solamente da queste persone il destino di un intera comunità. Persone che verranno elette da noi elettori, Usticesi, responsabili, tanto quanto gli amministratori che verranno eletti.

Voluta dagli Usticesi l’Area Marina Protetta (AMP) è ritornata ad essere gestita dai nostri amministratori.
Ora tutti si chiedono se saremo capaci di sfruttare al meglio questo strumento, con il quale sarà possibile ridare dignità e lustro alle bellezze dell’isola.
Il mio ottimismo, se consideriamo gli strumenti oggi disponibili, mi fan ben sperare.
Rivedere un nuovo modo di pensare servirà a diminuire i costi di una politica che fino a ieri ha sperperato soldi pubblici senza però creare ricchezza, ma solo a garantire tutto quello che oggi sappiamo.
La nostra è l’ultima possibilità per un ventennio di rinascita, altrimenti il baratro e la mediocrità sarà il nostro destino.
Le finanze pubbliche oggi sono quasi zero, ma la dignità e la solvibilità di un Comune ha accesso a svariate possibilità che un normale privato non potrà mai avere.
Questo binomio (dignità e solvibilità) ha ancora un grande potenziale se usato da persone diligenti, creative, altruiste e illuminati.
Per rilanciare l’isola di Ustica occorre solamente interagire sulle tante iniziative Statali (Università) enti governativi e non governativi, associazioni e enti pubblici, (Provincia e regione) quest’ultimi spesso neanche tenuti in considerazione, ma che concorrono alla formazione di uno stato.
Voglio con questo dire che non servono milioni, ma buone idee e buoni propositi per ridare speranza e dignità ad una comunità.

Vincenzo Pizzurro

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Da Palermo Francesco Menallo

I finanziamenti a pioggia non creano sviluppo ma solo l’illusione che ci sia…..pensate cosa e’ successo con l’agricoltura: l’assistenzialismo senza criterio l’ha distrutta…è più conveniente economicamente NON coltivare e prendere contributi in modo più o meno lecito che produrre.
Sono le idee innovative ed il lavoro che fanno la differenza.

 

PESCA: ODDO (PD), Valorizzare Artigiani in Aree Protette in Sicilia


[ id=6854 w=320 h=240 float=left] Il vicepresidente dell’ Ars Camillo Oddo (Pd), ha presentato un disegno di legge mirante a valorizzare la pesca artigianale nelle Aree marine protette siciliane: Isola di Ustica, Isole dei Ciclopi, Isole Egadi, Capo Gallo-Isola delle Femmine, Isole Pelagie, Plemmirio. In questi contesti, infatti, operano piccole marinerie che esercitano attivita’ di pesca artigianale con strumenti quali il tremaglio (la comune rete), il palangaro, le nasse, la posta fissa. Sono strumenti compatibili con l’habitat marino che insiste delle riserve. Col disegno di legge, afferma Oddo, “si vuole riconoscere un contributo di 3.000 euro per compensare i minori ricavi di dette imprese derivanti dalla previsione nelle Amp di zone di riserva integrale, interdette all’attivita’ di pesca. Si tratta -continua il vicepresidente dell’Ars- di circa 150 imprese operanti nelle sei aree marine protette, composte da piccole unita’ i cui marittimi spesso sono componenti di un medesimo nucleo familiare e che rivestono un’importante funzione sociale e di presidio di questi contesti”. Questi pescatori fungono anche da attrattori turistico-culturali anche per la localizzazione in territori del tutto peculiari e per la valenza della pesca artigianale, attivita’ a forte rischio di estinzione a causa della pesca di frodo, la crisi del settore e l’oggettiva diminuzione delle specie ittiche.

Fonte: AGI – Agenzia Giornalistica Italia

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