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Coronavirus. Vietato fare passeggiate e jogging. Il Tar Campania respinge il ricorso


Il giornale “la  Repubblica” evidenzia il ricorso vinto dalla Regione Campania in relazione al divieto imposto, con relativa ordinanza, di passeggiate e jogging. Questo al fine di specificare che in nessun DPCM è prevista o espressamente vietata la pratica sportiva, ma tutto si rifà all art 1 del DPCM 8.3.2020.

Sul vademecum del Ministero dell’interno era stata indicata come possibile l’attività sportiva purché fatta in solitaria ma lo stesso documento non è un atto “ufficiale”.

SI CONSIGLIA DI STARE A CASA.

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Scrive la Repubblica di Napoli

“Rigettata l’opposizione ad ordinanza del presidente della Campania De Luca

Il Tar Campania ha respinto il ricorso presentato contro l’ordinanza del presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, con la quale viene fatto divieto, per contenere il contagio, di passeggiare e fare jogging.

Il Tar Campania, con il decreto cautelare monocratico depositato oggi, ha respinto l’istanza cautelare di sospensione dell’ordinanza del Presidente della Regione (del 13 marzo) e del Chiarimento (del 14 marzo) che non consentono, tra l’altro, l’attività sportiva all’aperto ritenendola non compatibile con esigenze sanitarie, perché visto “il rischio di contagio, ormai gravissimo sull’intero territorio regionale” e il fatto che i “dati che pervengono all’Unità di crisi istituita con Decreto del Presidente della Giunta regionale della Campania dimostrano che, nonostante le misure in precedenza adottate, i numeri di contagio sono in continua e forte crescita nella regione” va data “prevalenza alle misure approntate per la tutela della salute pubblica”.

I giudici amministrativi hanno fissato la trattazione collegiale per “la camera di consiglio del 21 aprile 2020”.

 

 

Vietato disturbare il manovratore


 

L'isola 1

 

Gruppo Consiliare di Minoranza

Così si leggeva un tempo nelle targhette dei tram o dei filobus perché in caso contrario si potrebbe mettere a rischio la conclusione del percorso. Oggi questi divieti non si leggono più ma, ad Ustica il tempo sembra essere tornato indietro e tra gli assordanti silenzi e le minacce esplicite, a chi liberamente decide di farsi carico di informare la gente, è vietato disturbare il manovratore anche se, ci sta portando a sbattere più o meno consapevolmente. Il riferimento, per chi non lo avesse compreso è a quanto sta avvenendo in merito alla vicenda del collegamento integrativo Ustica/Palermo dove attoniti stiamo assistendo ad una commedia surreale a puntate. Ed allora facciamo un breve riassunto delle puntate precedenti. Durante la seduta dell’ultimo Consiglio, richiesto con procedura d’urgenza da noi consiglieri di minoranza, abbiamo visto bocciare la nostra mozione che rivolgeva un appello alle forze politiche affinché, superando gli ostacoli tecnico/burocratici, fosse ripristinato il servizio di collegamento. Di contro la maggioranza ha votato, approvandolo, un documento di ringraziamento e di plauso, per il lavoro svolto e l’impegno profuso, sia ai funzionari della Regione Siciliana che ai politici che, a loro dire, si sono interessati alla vicenda. In una precedente nota avevamo manifestato il nostro stupore e la nostra meraviglia per quanto avvenuto in Consiglio e sinceramente non riuscivamo a capirne le ragioni. Oggi per fortuna abbiamo le idee più chiare e lo dobbiamo alla sensibilità della corrispondente da Ustica della testata giornalistica Buongiorno Ustica che ha sagacemente ricostruito i passaggi della vicenda portando alla luce il fatto che tutto meritavano i nostri solerti funzionari della regione tranne che un plauso visto la loro incapacità a redigere un bando ad evidenza europea. Bugie dietro bugie per nascondere la verità che come sempre è più semplice del previsto. Avevamo questo sospetto e non fidandoci di quanto riferito in Consiglio dal Sindaco abbiamo deciso di muoverci in autonomia incontrando in delegazione il Comandante Morace, armatore della Ustica Lines, per capire le ragioni che stanno alla base della rinuncia a partecipare al bando di gara. Incontri che proseguiranno con il Dott. Lauro, armatore della Compagnia delle Isole, e con l’Assessore Regionale ai Trasporti portando a conoscenza di tutti gli usticesi i reali motivi che hanno portato alla interruzione del servizio che per la nostra isola è di vitale importanza. Lo facciamo in sostituzione a chi, investito della massima responsabilità, sembra infastidito da tutta questa vicenda dimostrando di non avere a cuore i disagi dei suoi concittadini.

Il Gruppo “L’Isola”

 

ORDINANZA – Accesso Vietato a Cala Sidoti


Accesso vietato Cala SidotiAccesso vietato Cala Sidoti 1

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