Questa è una di quelle rare circostanze in cui il piacere di scrivere diventa “sofferenza”…
Hai davanti a te un foglio bianco e non riesci a scrivere, non riesci a trovare le giuste parole, la giusta concentrazione…
Alle 12,30 di ieri il corteo funebre per Salvatore Famularo, è partito dal comune dove, su proposta di un consigliere comunale, era stata allestita la camera ardente.
I funerali sono stati celebrati dal Parroco Padre Lauro Vattuone davanti ad una chiesa gremita di gente.[ id=2277 w=175 h=131 float=right]
Incredulità, sbigottimento, infinita tristezza e tanta commozione fuori e dentro la chiesa per rendere omaggio ad un uomo di 52 anni cordiale, riservato, sempre disponibile, con le sue idee oneste e concrete. Non ci sono altre parole per descrivere lo stato d’animo di chi lo conosceva.
[ id=2278 w=175 h=131 float=left]Forte il suo legame con la Sua terra e con il calcio ed in particolare con la Sua Inter.
Al termine della celebrazione tanta gente, Amici, Parenti, Conoscenti e Persone che hanno voluto “esserci”, hanno accompagnato Salvatore al cimitero, per la sepoltura.
[ id=2279 w=175 h=131 float=right]Salvatore era questo… un uomo giusto e leale, ricco di valori che mal si sposano col nostro tempo dove conta in ogni modo apparire e vincere ad ogni costo ed in ogni modo, un uomo di altri tempi…
Noi tutti lo ricorderemo sempre come zelante ed infaticabile lavoratore, punto di riferimento [ id=2280 w=175 h=131 float=left]per chi ha avuto il piacere di lavorare accanto a Lui.
Alla mamma, ai Figli, ai Fratelli e Sorelle le più sentite condoglianze.
Pietro Bertucci
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P.S.
Come precedentemente comunicato per ieri sera, alle 21,30 era stato convocato il consiglio comunale di Ustica, ma la seduta è andata deserta…
Alle 21,30 in sala consiliare erano solamente presenti il presidente del consiglio ed il sindaco, non usticesi…
Domanda: non era il caso di proclamare, avendo deciso di allestire la camera ardente in comune nella sala consiliare, lutto cittadino e rinviare di qualche giorno il consiglio comunale?…
Come pretendere/pensare/credere che “veri usticesi” potevano sedersi sugli stessi banchi dove qualche ora prima giaceva il corpo di un loro Amico e Compagno di tante venture?
Spero che la motivazione vada ricercata, solamente, nella “scarsa sensibilità” per i nostri morti…