La Repubblica di Salvo Palazzolo
In comunicato, il primo cittadino Salvatore Miltello cita la circolare della presidenza del Consiglio dei ministri. La manifestazione animata dal centrosinistra, che ha deposto una corona di fiori davanti alla casa dove dimorò Gramsci al confino
“A seguito della circolare della presidenza del Consiglio dei ministri del 22/4 con la quale si proclamano cinque giorni di lutto nazionale (…) nonché alla nota della prefettura di Palermo, in attuazione del lutto nazionale, questa Amministrazione ha scelto di non celebrare la consueta manifestazione del 25 Aprile ancorché possibile in modo sobrio e consono alla circostanza”. Con quattro righe di comunicato, il primo cittadino di Ustica Salvatore Militello, di Fratelli d’Italia, ha liquidato la festa della Liberazione nell’isola simbolo in cui vennero confinati diversi intellettuali ed esponenti storici della sinistra italiana, come Antonio Gramsci, durante il regime fascista.
L’opposizione insorge: “Ritengo assurdo e irrispettoso – dice Diego Altezza – che l’amministrazione non partecipi. Oggi più che mai sarebbe stato doveroso ribadire i valori della democrazia e dell’antifascismo. Invece, è triste constatare che continuino ad esserci amministratori pubblici che sembrano non riconoscere questi valori”. Il sindaco e la giunta non hanno dunque partecipato alla consueta manifestazione che il 25 aprile si svolge in ogni parte d’Italia La manifestazione, silenziosa, è stata animata soltanto dal centrosinistra, che ha deposto una corona di fiori davanti all’abitazione dove dimorò Gramsci.
Fonte: La Repubblica
Non è la prima volta che la giunta diretta da Salvatore Militello si rende protagonista di un episodio eclatante: nel marzo dell’anno scorso, l’opposizione aveva chiesto di cancellare la cittadinanza a Benito Mussolini. “Dopo molte polemiche – accusa il consigliere Altezza – si preferì revocare la cittadinanza a tutti i defunti, piuttosto che prendere una posizione netta”.