Ustica sape

Tre domande a… Salvatore Militello da Mario Oddo


(Seconda domanda)

 D) Secondo te quali riflessi potrà avere nei confronti dell’Amministrazione attiva la recente mancata convocazione sui futuri lavori della Commissione Portualità?

 

 R) Prima di tutto bisogna tenere bene a mente del perché è stata costituita tale Commissione: non certo per dare voce allo scrivente, ma solo per l’inefficienza amministrativa della Giunta nell’affrontare e risolvere alcune problematiche. Per la stessa ragione è nato il “gruppo dei Commercianti” che si stanno facendo carico direttamente ed anche economicamente di alcuni problemi organizzativi nell’Isola.

Ora tutto ciò ( Commissione e Gruppo) non avrebbe avuto ragione di nascere se le cose fossero andate per il verso giusto. Questo mi sembra un fatto inconfutabile ed una ulteriore dimostrazione, non demagogica, che l’Amministrazione Pubblica non funziona.

A riguardo i futuri lavori della Commissione Portualità posso dire quale sarà il mio futuro comportamento e sono certo sarà anche di tutta la Commissione: continuare a lavorare, quando e se richiesto, sempre nell’interesse della Comunità e mai secondo gli interessi solo di qualcuno.

Devo dire che la dichiarazione sul mancato invito della Commissione all’ultimo incontro presso gli Assessorati regionali in merito alla problematica catenarie ( “ … non è stata una distrazione, ma una scelta del Sindaco” …) mi ha lasciato molto perplesso e mi fa convincere ancor di più che tutto ciò che non viene “partorito” dall’Amministrazione attiva non è “buono”, anzi osteggiato e si finisce come adesso … in un bel niente!!!

E’ normale che i Cittadini non abbiano più fiducia nella “politica”, parola apparentemente astratta ma significativamente molto “personale” : sono le persone che creano le scelte in ogni azione politica e analogicamente si può dire che dietro ad ogni scelta errata o discutibile c’è una “classe dirigente politica” errata o discutibile. Questo vale nel piccolo come nel grande contesto politico. In definitiva sono le persone che sbagliano e non la politica (da polis, Arte del governare le città).

Nel piccolo è ancor più grave rispetto al contesto nazionale, proprio per la rapidità nel capire, individuare e vivere un “problema” , quando questo non si riesce a risolverlo.

Il problema catenarie, di cui si è fatto carico la Commissione Portualità, è un esempio tangibile di ciò che affermo: si è passati dalla inoperosità di anni da parte dell’Amministrazione attiva – tra l’altro inoperosità candidamente e pubblicamente dichiarata dal Sindaco in un Consiglio Comunale – alla richiesta di “blocco” di tutta la procedura che si era messa in atto tramite la Commissione con il Ministero in quanto a detta del Sindaco “ si erano trovati i fondi per la realizzazione dell’opera”… salvo poi chiedere l’area in questione per ritornare come l’anno precedente in quanto la “cordata privata” forse ha fatto un passo indietro.

Non dovrebbe avere importanza chi risolve il problema, l’importante è risolverlo: ma questo evidentemente non per tutti è così!

Quindi analizziamo i fatti – tutti documentabili – e traete voi le conclusioni sull’argomento catenarie:

1) Nel 2006 il Comune conscio del problema si fa predisporre un progetto per le catenarie dall’Ing. Bartholino;

2) Per anni seguono comunicazioni varie tra Capitaneria di Porto e Comune in merito a tale problema;

3) A Giugno del 2011, quando tutto sembrava avere un risvolto negativo, viene delimitata una zona con 4 boe gialle entro la quale era consentito l’ormeggio anche con i corpi morti già esistenti in attesa che entro la stagione 2012 il tutto fosse regolamentato e sistemato burocraticamente;

4) Il 02/3/2012 la Commissione si fa carico di tale problema ed in seno alla stessa si discute in merito alla notizia che a giorni l’area sarà oggetto di “attività di Polizia” e si trova una possibile soluzione all’annoso problema: “ … la Commissione all’unanimità dopo aver valutato diverse ipotesi e diverse soluzioni ha deciso di suggerire al Consiglio Comunale di “dare mandato all’Area Marina Protetta” di provvedere direttamente al reperimento dei fondi, alla fase progettuale, a quella tecnica operativa (posizionamento catenarie e boe) sui luoghi mentre per la gestione di tale opera venga successivamente effettuato dal Comune di Ustica un bando pubblico con relativo regolamento che preveda sia l’utilizzo, sia le tariffe e quant’altro necessario per il corretto utilizzo e funzionamento. La Capitaneria, quale Ente gestore, si dovrà altresì fare carico di intervenire affinché le eventuali procedure in corso ( rimozione e sequestro dell’area) vengano sospese sino a quando l’opera non verrà compiutamente realizzata. …”

5) Il 05/3/2012 il Consiglio Comunale all’unanimità approva : “ Autorizzare l’Amministrazione attiva a fare istanza all’AMP di chiedere uno storno di una somma giacente da diversi anni presso le casse comunali per la realizzazione delle catenarie e/o corpi morti contestualmente la Commissione Portualità unitamente all’amministrazione attiva si farà carico di interessarsi del problema presso l’Assessorato Territorio ed Ambiente …” Sempre in tale Consiglio Comunale, delibera n° 15 del 05/3/12, si sentono delle accuse di inoperosità da parte della Giunta e delle affermazioni da parte del Sindaco: … “ in effetti ciò che dice Baiata è corretto, abbiamo sempre preso una serie di impegni che non abbiamo mai mantenuto. “ …

Nel contempo il Sindaco dichiara che questa soluzione è “ l’unica possibilità …”

6) Viene fatto modificare (dall’amico Compagno) il progetto “Bertholini” secondo le nuove indicazione dell’Autorità marittima in merito ai “canali di sicurezza”;

7) Il 17/3 approfittando della presenza ad Ustica ( per l’intitolazione della Caserma Carabinieri ) dell’Ammiraglio Carpinteri e dell’Ammiraglio Pace si chiede un incontro in Comune alla presenza del Presidente del Consiglio, del Comandante Baiata e dello scrivente al fine di essere confortati sull’azione intrapresa chiedendo, di fatto, un grosso aiuto sia presso l’Assessorato, sia presso il Ministero;

8) Il 17/3 si riunisce ancora la Commissione che viene informata sia dell’incontro avuto con gli Ammiragli sia del fatto che, secondo una dichiarazione del Sindaco, la gestione dell’AMP sta nell’immediato ritornando al Comune di Ustica e ciò preoccupava per il semplice fatto che tale eventuale cambio gestionale poteva inficiare tutta l’operazione “catenarie” e siccome non potevamo permetterci il lusso di perdere ancora tempo si decideva di proporre al Consiglio di fare slittare, qualora nulla-osta al passaggio, il passaggio stesso alla fine di Settembre ( praticamente a “opera” ultimata);

9) Il Consiglio Comunale la sera del 17/3 con delibera n° 22 approva tale proposta ed invia al Ministero tale decisione;

10) Il 19/3 con prot. N° 019/2012 l’ AMP invia nota al Ministero chiedendo …” il nulla-osta acchè questa AMP si faccia carico del problema.” ….

11) Il 24/3 si chiede al Comune di Ustica, per le vie brevi, di fare firmare il progetto (rimodulato dal Signor Compagno) all’ Ufficio tecnico comunale facendolo proprio onde presentarlo all’Assessorato – netto rifiuto da parte del Vice Sindaco -;

12) Il 26/3 veniamo invitati dal Sindaco a partecipare ad un incontro presso l’Assessorato Lavori Pubblici in cerca di “possibili finanziamenti” sia per la messa in sicurezza sia per le catenarie della Cala S.Maria, con esiti negativi;

13) Lo stesso 26/3 si scopre, per caso, non essendo stati direttamente invitati, che vi è un altro incontro presso l’Assessorato Territorio ed Ambiente per l’argomento catenarie e, procuratoci indirettamente l’invito, partecipiamo, consegniamo, seppur senza firma, il progetto catenarie e verifichiamo che l’Ammiraglio Carpinteri strappa una promessa al Dr. Arnone (Direttore generale del settore demanio del predetto assessorato): il problema “catenarie” di Ustica avrà priorità sul resto e provvisoriamente, anche in assenza di tutta la documentazione di rito, l’A. M. P. sarebbe autorizzata a mettere dei “corpi morti” sempre secondo le previsioni progettuali ( progetto da noi predisposto che racchiude anche le osservazioni fatte dall’Autorità Marittima).

14) il 28/3 il Sindaco si reca a Roma presso il Ministero e scrive : “La dottoressa Giarratano – prosegue Messina – dopo avere ulteriormente evidenziato che in bilancio sono presenti per tutte le Amp d’Italia circa 3 milioni e 600 mila euro, ha dato lettura della delibera del Consiglio comunale di Ustica con la quale si chiedeva la proroga a settembre dell’affidamento. Ho ribadito che non è intenzione dell’Amministrazione attiva di Ustica chiedere proroghe e si è concordato per l’approvazione, senza rinvii, del documento del ministro.” … ed in diversi altri articoli il Sindaco dichiara di essere contrario a tale volontà del Consiglio Comunale.

15) Il 02/4 vi è l’occupazione dell’aula consiliare da parte dei pescatori locali ( per le note vicende) ed in una assemblea pubblica il Sindaco, oltre che creare un “clima di sospetto” dichiara che “… qualcuno rema contro … e che ora non posso dire …” non è dato capire a chi si riferisse.

16) Il 19/4 il Sindaco e componenti della Giunta hanno un incontro con dei privati al fine di trovare possibili finanziatori … si legge in un articolo : “ Nel corso della riunione, il sindaco, che in questi giorni aveva avuto diversi contatti con gli operatori del settore (ormeggiatori, pescatori, barcaioli, diving), nonché con alcuni privati cittadini naturalizzati usticesi, e avendo avuto, solo ieri sera, sia garanzie di tipo economico che gestionale, si è dichiarato disponibile a chiedere lo specchio acqueo in gestione, sì da poter mettere in sicurezza gli ormeggi, secondo alcune progettualità sottoposte all’attenzione dell’Amministrazione. … Ed intanto cosa si fa? …

17) il 20/4 prot. N° 1331 il Sindaco ha una riunione presso l’Assessorato Regionale Ambiente su “problematiche porto di Ustica” – senza invitare la Commissione portualità … “non è stata una distrazione, ma una scelta del sindaco …” – ed in tale incontro ha comunicato, più di una volta, all’Ammiraglio Pace di bloccare la pratica ministeriale in quanto la Giunta ha trovato i fondi per realizzare l’opera delle catenarie;

Questi sono gli atti a me noti, ora alle conclusioni arrivateci da soli anche se mi sembra palese un cosa:

Ciò che non si è capaci a partorire si osteggia!

Il resto lo vedremo, e mi auguro con tutto il cuore di sbagliarmi e sperare che non sia troppo tardi.

Continua …

^^^^^^^^^^

COMMENTO:

Da Montecosaro Mariangela Militello

….E aggiungerei, di barche nella Cala non se ne vedono ancora…..

Grazie Salvatore!!

Mariangela Militello

 

 

Una risposta

  1. ….E aggiungerei, di barche nella Cala non se ne vedono ancora…..
    Grazie Salvatore!!

    Mariangela Militello

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