Ustica sape

Ustica accoglie parte delle reliquie di San Bartolomeo (7° gruppo foto)


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Le Confraternite – nella tradizione geracese

Nei secoli, le confraternite, anticamente chiamate congregazioni, sempre timorate di Dio, hanno rappresentato la massima espressione della solidarietà umana fra gli appartenenti. Si raccontano episodi di grande mutualità fra i confrati. Se un confrate era in difficoltà, per esempio, nel periodo della mietitura o della raccolta delle olive o nel governo degli armenti, i confrati esercitanti lo stesso mestiere, si riunivano, sotto la guida illuminata del Superiore, oggi governatore, ci si organizzava per fornire ogni tipo di assistenza alla famiglia, si organizzavano i turni per i lavori in campagna fino al rientro in attività del confrate in quel momento impedito. In caso di morte di un confrate la cui famiglia si trovava in condizioni economiche disagiate, e non era difficile, la confraternita si faceva carico di tutte le spese per il funerale e provvedeva, nell‘immediatezza a fornire l‘aiuto necessario, sempre nel rispetto assoluto della dignità della persona. Esisteva pure una sorta di assistenza finanziaria per chi si trovava nell‘indigenza o in gravi difficoltà, il tutto con la massima discrezione e con uno spirito sinceramente cristiano. Le confraternite hanno rappresentato e ancora rappresentano un valido supporto e una presenza fattiva a tutte le attività parrocchiali di carattere religioso e non. Ogni confraternita,tranne quelle di recente costituzione, è titolare di sepoltura. I confrati hanno diritto alla sepoltura per lo stesso, per la moglie, per i figli minori e per le figlie nu-bili; il tutto è regolato da apposita normativa, recentemente aggiornata.

Domenica delle Palme. SI PRENDE PACE.

Le confraternite, partendo dalla rispettiva chiesa, formano due cortei, uno che parte dalla chiesa di san Bartolomeo, salendo verso la chiesa Madre si aggiunge prima la confraternita di Santa Maria la Porta e salendo ancora quella di San Francesco. Il secondo corteo parte dalla chiesa di San Giacomo, scendendo si aggiunge la confraternita di Santo Stefano e oggi anche quella del SS. Sacramento e insieme arrivano alla chiesa Madre dove tutti i confrati prendono pace baciando il Crocifisso.

GIOVEDI‘ SANTO:

tutte le confraternite partecipano alla Messa in Coena Domini e al rito della lavanda dei piedi.

VENERDI‘ SANTO:

Adorazione del SS. Sacramento a cura di tutte le confraternite.

Prof. Stefano Neglia

 

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