[ id=11730 w=320 h=240 float=left]Giorni scorsi si è letto un articolo relativo a “ la Regione scopre buco.. tagli ai collegamenti”.
E’ davvero inverosimile come ad Ustica, una piccola isola, si è assistito per anni ad uno sperpero di denaro pubblico ( alias = soldi dei Contribuenti) salvo poi scoprire i buchi!
Collegamenti ,talvolta, inutili che nel periodo invernale sono stati effettuati con 2 navi e 2 mezzi veloci (Servizi statali e regionali) quando sarebbe bastato rimodulare i servizi esistenti ( dovuti per Legge, alle Isole Minori) con quelli implementati tenendo sempre in mente la vera necessità della Comunità.
E’ stato semplice pensare “ tanto me lo danno e me lo prendo”, anche se poi non mi serve.
Ma questo modo di ragionare non è da “corretto “ Amministratore Pubblico: ad esempio nel periodo invernale sarebbe bastato ( per la nostra realtà) diminuire i viaggi della nave (servizio statale) a 4 viaggi settimanali e fare gli altri 3 ( sempre statali, con la stessa nave) come se fossero regionali ( cioè adibiti principalmente al trasporto delle merci pericolose o speciali) e fare le doppie corse di aliscafo quando non è previsto il servizio nave (adibita al trasporto merci).
Si sarebbero risparmiati per ben 8 mesi i soldi dei Contribuenti per il servizio “nave regionale” e magari con tale risparmio si sarebbe potuto implementare il servizio quando l’Isola ne ha davvero la necessità (periodo estivo) magari con un collegamento, oltre che su Napoli, anche per le Eolie.
Invece no; tutto viene mantenuto inalterato da anni senza guardare e senza porre attenzione al periodo che si vive, alle esigenze e le richieste del mercato che di anno in anno cambiano. Ma a chi è demandata la conoscenza di questi problemi e delle necessità territoriali e turistiche ?
Certamente non solo alla Regione ma in primo luogo al Comune che conosce la realtà e le esigenze della popolazione.
Tra alcuni giorni ad Ustica assisteremo ad un altro sperpero di denaro pubblico: allo stesso orario ( 14,30) partiranno 2 mezzi veloci ( entrambi catamarani ) per Palermo. Che dire?! Prenderemo un giorno l’uno ed un giorno l’altro per non creare disparità … oppure a testa o croce con una bella monetina.
Eppure lo scrivente l’anno scorso ha inviato una comunicazione privata agli attuali Amministratori proprio per una “rimodulazione” degli orari di partenza da Palermo e da Ustica, ma non è successo niente!
E’ normale, se si ragiona in questo modo, che alla fine “spuntano i buchi” ma così facendo diventano voragini e dopo si hanno i tagli di quei servizi utili al Turista ed all’economia dell’Isola.
Per non parlare poi delle varie “coincidenze” con le navi: se la nave resterà l’A. da Messina ( 3 ore circa di tragitto) e per come previsto partirà da Ustica alle 17,00… a rischio il proseguimento sulla Palermo/Napoli.
Ma chi si deve occupare di queste cose ?
Salvatore Militello
Ustica collegamenti marittimi: emblema sperpero denaro pubblico
[ id=11730 w=320 h=240 float=left]Giorni scorsi si è letto un articolo relativo a “ la Regione scopre buco.. tagli ai collegamenti”.
E’ davvero inverosimile come ad Ustica, una piccola isola, si è assistito per anni ad uno sperpero di denaro pubblico ( alias = soldi dei Contribuenti) salvo poi scoprire i buchi!
Collegamenti ,talvolta, inutili che nel periodo invernale sono stati effettuati con 2 navi e 2 mezzi veloci (Servizi statali e regionali) quando sarebbe bastato rimodulare i servizi esistenti ( dovuti per Legge, alle Isole Minori) con quelli implementati tenendo sempre in mente la vera necessità della Comunità.
E’ stato semplice pensare “ tanto me lo danno e me lo prendo”, anche se poi non mi serve.
Ma questo modo di ragionare non è da “corretto “ Amministratore Pubblico: ad esempio nel periodo invernale sarebbe bastato ( per la nostra realtà) diminuire i viaggi della nave (servizio statale) a 4 viaggi settimanali e fare gli altri 3 ( sempre statali, con la stessa nave) come se fossero regionali ( cioè adibiti principalmente al trasporto delle merci pericolose o speciali) e fare le doppie corse di aliscafo quando non è previsto il servizio nave (adibita al trasporto merci).
Si sarebbero risparmiati per ben 8 mesi i soldi dei Contribuenti per il servizio “nave regionale” e magari con tale risparmio si sarebbe potuto implementare il servizio quando l’Isola ne ha davvero la necessità (periodo estivo) magari con un collegamento, oltre che su Napoli, anche per le Eolie.
Invece no; tutto viene mantenuto inalterato da anni senza guardare e senza porre attenzione al periodo che si vive, alle esigenze e le richieste del mercato che di anno in anno cambiano. Ma a chi è demandata la conoscenza di questi problemi e delle necessità territoriali e turistiche ?
Certamente non solo alla Regione ma in primo luogo al Comune che conosce la realtà e le esigenze della popolazione.
Tra alcuni giorni ad Ustica assisteremo ad un altro sperpero di denaro pubblico: allo stesso orario ( 14,30) partiranno 2 mezzi veloci ( entrambi catamarani ) per Palermo. Che dire?! Prenderemo un giorno l’uno ed un giorno l’altro per non creare disparità … oppure a testa o croce con una bella monetina.
Eppure lo scrivente l’anno scorso ha inviato una comunicazione privata agli attuali Amministratori proprio per una “rimodulazione” degli orari di partenza da Palermo e da Ustica, ma non è successo niente!
E’ normale, se si ragiona in questo modo, che alla fine “spuntano i buchi” ma così facendo diventano voragini e dopo si hanno i tagli di quei servizi utili al Turista ed all’economia dell’Isola.
Per non parlare poi delle varie “coincidenze” con le navi: se la nave resterà l’A. da Messina ( 3 ore circa di tragitto) e per come previsto partirà da Ustica alle 17,00… a rischio il proseguimento sulla Palermo/Napoli.
Ma chi si deve occupare di queste cose ?
Salvatore Militello
Ustica Festa della liberazione 2018
Ustica, squadra di calcio anni ’60
Molta, molta incertezza nei collegamenti oggi da e per Ustica
P.S. 0re 06,10 Ricevo comunicazione che la nave alle 06,30 parte P.S. ore 07.45 – L’aliscafo Carmen parte con riserva per Ustica P.S. P.S. ore
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“Mi si sono aperti gli occhi e ho visto fin dove arriva la sua depravazione, e adesso so che non è capace di amare, di dare o ricevere amore. Le mie peggiori paure si
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