Ustica sape

Ustica, il diritto allo studio non può essere negato e peggio ancora calpestato. 


QUESTO IL DOCUMENTO APPROVATO ALL’UNANIMITÀ IN CONSIGLIO COMUNALE CHE VERRÀ INVIATO AL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA, PRESIDENTE DEL CONSIGLIO, MINISTRO DELL’ISTRUZIONE, PRESIDENTE REGIONE SICILIA, ASSESSORE REGIONALE ALL’ISTRUZIONE, ANCIM (ASSOCIAZIONE NAZIONALE COMUNI ISOLE MINORI, CONFERENZA STATO-CITTÀ’ E AUTONOMIE LOCALI.

Ustica è una piccola isola nel Mar Tirreno distante 36 miglia marine dal nostro capoluogo Palermo. Siamo soggetti alle condizioni meteo marine e alla effettiva distanza dalla terra ferma per cui, a volte, anche organizzare un’attività extrascolastica o addirittura scolastica, diventa un serio problema. Siamo privi di un cinema, di una struttura polisportiva, di un parco giochi adeguato, per non parlare di scuole di danza , scuola di musica, palestra; tutto ciò insomma che serve a sviluppare un’adeguata crescita fisica e psichica, stimolando e potenziando le attitudini personali di ciascuno. 

L’unico punto di riferimento che abbiamo è la scuola che dovrebbe garantire il diritto allo studio. Oggi questo diritto ci viene negato.

Da qualche anno ci ritroviamo ad iniziare le attività didattiche con un terzo del corpo docente e addirittura quest’anno non sono ancora iniziate.

Da genitori non possiamo e non vogliamo che i nostri figli siano trattati come studenti di serie B per colpa di un sistema scolastico nazionale che non si cala nelle problematiche del territorio. 

Docenti non del luogo che a volte vengono nominati tardi e che cambiano annualmente, docenti nominati con completamento di cattedra in provincia, soggetti quindi a svolgere la didattica quando e se le condizioni meteomarine lo permettono, graduatorie d’istituto a cui non si può attingere per chiamare i supplenti finché il Provveditorato non termina le nomine, e nel caso specifico di quest’anno, personale ATA mancante a causa delle graduatorie esaurite e dall’impotenza da parte del Dirigente scolastico di poter ottemperare al disagio viste le attuali normative vigenti.

Siamo stanchi di dover combattere, la nostra isola merita di più, i nostri figli non devono essere costretti ad andarsene per godere delle stesse opportunità di chi vive sulla terra ferma. 

Le piccole isole, come le zone montane, sono una realtà a parte e per questo hanno bisogno di leggi mirate che ci sleghino dalla burocrazia regionale e nazionale. Molti genitori si trovano a dover lasciare la nostra piccola comunità proprio perché non gli viene garantito questo fondamentale diritto costituzionale. 

Siamo al punto di non ritorno non  vogliamo che Ustica diventi un’isola fantasma senza adolescenti e senza futuro. 

Serve un decreto legislativo ministeriale che incentivi i lavoratori del settore scolastico, docenti e non.

Siamo stanchi e in ginocchio, ci serve l’aiuto di tutti ed è il momento che il Ministero e tutte le Istituzioni attenzionino questa realtà facendosene carico.

Il diritto allo studio dei nostri figli, dei nostri nipoti e di tutte le generazioni future non può essere negato e peggio ancora calpestato. 

Chiediamo l’istituzione di un tavolo tecnico nazionale permanente con tutte le categorie interessate fino al compimento di una bozza di legge.

Diritto allo studio senza se e senza ma.

Rispondi con il tuo Commento

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Pregiudiziale Mussolini

Spett.le USTICA SAPE c.a.  Pietro Bertucci                  Mi sembra proprio che i paragoni calcistici rendano bene l’idea di quest’isola (Ustica) che continua a ballare sul

Read More »

Buon Compleanno

a    Natale Pecora a   Antonina Tranchina a   Rosa Martello e a   Sebastiano Spampinato i Migliori Auguri di Buon Compleanno ^^^^^^^^^^^^^ Oggi si

Read More »