La lanterna spegne la bugia e spunta a rilento l’alba mia.
L’ arso tropicale da me sostò, sedotta e assetata mi lasciò.
Saltuarie tragedie qui avvertii passiva fui alle sventure così.
Mercenari ribelli feroci pirati, strage volante e coatti creati.
Piene di dolore son le ferite, che mi creano piaghe infinite.
Sembro una vedova solenne, piango col mio velo perenne.
Scorre lento il tempo tiranno, avvilita sono e tutti lo sanno.
Lieta rimango pei nativi figli, triste sono quando me li pigli.
L’unguento tempo mi medica, col mio sole è l’acqua amica.
Stoica son pronta ad oppormi e a creare felice gioie enormi.
Fiera nel tuo cuore io rimarrò, piacque il mio mare e lo gridò
Tanto che un’esile parte di me rimarrà per sempre lì con te.
Pietro Fiorito.