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Ustica – Motonave A. Da Messina in balia delle onde


Nave Antonello Da MessinaAbbiamo ricevuto una dettagliata nota di protesta da parte di cittadini indignati per quanto è accaduto ieri a bordo della Motonave Antonello da Messina che collega  Ustica Palermo che volentieri pubblichiamo.

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A Sua Ecc. il Prefetto di Palermo
Al  Sindaco di Ustica
Alla Capitaneria di Porto Palermo
e, p.c.  Alla Spett/le  SIREMAR
www.usticasape.it

OGGETTO: Motonave  Antonello Da Messina in balia delle onde… Stavamo per toccare il fondo!!!

Alle ore 16,25 di Giovedì 25 Febbraio 2010 la M/N A. Da Messina in viaggio da Ustica a Palermo, improvvisamente si ferma e comincia a rullare in continuazione – quasi senza controllo. Passano i minuti ma nessuna comunicazione giunge ai passeggeri, se non un avviso per il nostromo che deve recarsi con urgenza nel ponte di comando, poi niente più. I passeggeri cominciano a preoccuparsi in quanto neanche l’equipaggio presente nel salone della nave sa darsi una spiegazione di quello che sta succedendo. Intorno alle 16,45  la nave traballa pericolosamente, quasi a capovolgersi… è in balia delle onde; si sente all’improvviso un rumore di piatti e bottiglie rotti proveniente dal bar; il vano contenente le cinture di salvataggio  si spalanca e per poco non si rompono i vetri; una carrozzina sulla quale dorme una bambina, viene scaraventata sulle poltrone adiacenti. I passeggeri sono in preda al panico in quanto circola voce che un motore della nave è in avaria (cosa che può  succedere!) e, una volta riparato, occorre spegnere anche l’altro motore per ripartire. Da notare che in questi momenti la nave è priva di controllo!      Fortunatamente, dopo 30 minuti di panico, la nave alle 17,55, dopo ben TRE ore e 35 minuti di navigazione attracca al porto di Palermo, con  i passeggeri salvi ma visibilmente scossi e spaventati.

A questo punto la domanda sorge spontanea.

1) Se fosse successo in mattinata, andando ad Ustica, quando il mare era più mosso e con i camion carichi?

2) Se si fosse rotta qualche catena che tiene fermi gli automezzi?

3) Se fosse successo in alto mare una cosa del genere, quali sarebbero state le conseguenze?

4) Quanto bisogna aspettare per fare qualcosa?

5) Occorre necessariamente aspettare che succeda la disgrazia, prima di correre ai ripari? (come succede spesso, anche ultimamente, in Italia).  Facile poi dire: “si poteva tranquillamente evitare”.

Alla luce di quanto sopra si chiede alle Autorità in indirizzo, ciascuno per la parte di propria competenza, di intervenire con estrema urgenza, essendo ancora in tempo,  a salvaguardia dell’incolumità dei passeggeri e del personale e garantire una traversata sicura con un mezzo SICURO e  affidabile. Occorre anche tenere presente  che negli ultimi due mesi la stessa nave non ha effettuato  tantissimi collegamenti (facilmente riscontrabili!), mentre viaggiavano regolarmente  aliscafo e catamarano! Crediamo sia giunta l’ora di valutare attentamente se la nave è ancora in possesso dei requisiti previsti per garantire collegamenti sicuri.

Ustica 26 Febbraio 2010

Lettera  firmata

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