Ustica sape

Ustica non può restare sprovvista dei Vigili del Fuoco


La scorsa settimana è stato lanciato un appello, davanti ai tre segretari generali dei vigili del fuoco, ed alla presenza del comandante provinciale e del vice comandante dei vigili del fuoco, affinché Ustica non restasse sprovvista, da questa figura professionale. Salve a tutti, mi chiamo Palmisano Pasquale, e sono un vigile discontinuo di Ustica. Sono anche un abitante della stessa isola, e mi trovo qui, quest’oggi, per sensibilizzare le signorie vostre, verso il problema che si è venuto a creare. L’isola di Ustica è un’isola del mar tirreno distante circa 67 chilometri a nord-ovest di Palermo, è di origine vulcanica ed ha una superficie di 204, 37 Ha con una circonferenza di 12 km L’isola ospita una delle 20 riserve marine naturali presenti in Italia e la rende un vero paradiso per i sub. La vegetazione naturale è piuttosto scarna, è stata comunque ampiamente stravolta dalla presenza dell’uomo e dalle sue coltivazioni. Tra le specie di flora più rappresentate troviamo macchia Artemisia arborea, Lentisco, Calicotome spinosa e Ginestra. Meno diffusa la presenza di piante da frutto come ulivi, mandorli e viti. È presente anche una diffusa steppa mediterranea. Ustica è anche nota per essere l’habitat naturale dell’Apis mellifera sicula. A Ustica si trova la riserva naturale orientata Isola di Ustica che occupa 2/3 della intera superficie dell’Isola in tutta continuità con la parte di territorio edificabile e già interessato da civili abitazioni. Per la sua particolare conformazione non esistono strade interpoderali percorribili da mezzi, ragione per cui la parte boschiva della riserva terrestre può essere raggiunta solo a piedi attraverso sentieri pedonali. Appare di tutta evidenza che un incendio, nella parte boschiva, può trovare ragione solo attraverso un tempestivo intervento di squadre di vigili del fuoco che raggiungendo il sito nel più breve tempo possibile restano a circoscrivere l’evento mettendo in sicurezza sia il patrimonio boschivo che le civili abitazioni che come abbiamo detto si trovano a diretto contatto con l’area di riserva terrestre e da quest’ultima per larga parte non separate da linee tagliafuoco né naturali né artificiali. Per quanto sopra esposto la presenza di un distaccamento di vigili del fuoco, almeno, stagionale che copra i mesi da maggio ad ottobre, in modo particolare maggio, mese in cui la maggiore frequenza di venti da sud espone ad incendi difficilmente controllabili per la rapidità di diffusione. Incendi che se tardivamente limitati e circoscritti, ad opera di personale presente in loco pronto ad intervenire attraverso un attacco diretto da terra con mezzi manuali, renderebbero inutile ed inservibile ogni e diverso intervento sia dall’alto (mezzi aerei antincendio) che da terra (automezzi). Ustica dal 2005 è stata coperta, dal servizio dei vigili del fuoco volontari, e nel periodo estivo, grazie anche alla presenza di più persone e con la stagione secca, ricoprivamo il servizio, come vigili discontinui. Con il decreto legge n.97 del 29 maggio 2017, in cui si evidenzia la separazione delle liste tra volontari e discontinui, tutti e venti abbiamo scelto di fare parte della lista dei discontinui in quanto si ha la possibilità di venir riconosciuto lo stato di precario della pubblica amministrazione con successiva stabilizzazione. Ma con questo si è venuto a creare un buco, nel servizio al cittadino. Difatti, con l’approssimarsi della stagione secca, e con l’aumento demografico, dovuto all’arrivo dei turisti e dei molti sub, che ricordiamo arrivano sull’isola da Aprile ad Ottobre, tutto il territorio è privo del servizio che un vigile del fuoco può dare. Facendo sentire ancora di più la lontananza dalla terra ferma e dalle istituzioni. Dal 2005 ad oggi abbiamo effettuato quasi tutte le tipologie di intervento, dal semplice incendio sterpaglie; incendio cassonetti; incendio deposito rifiuti; incendio deposito attrezzi; incendio autovetture; incendio barche; pulizia del manto stradale da fango e detriti; rimozione dal manto stradale da massi; rimozione alberi che intralciavano la circolazione; pulizia del manto stradale da olio motore; pulizia del manto stradale di liquami; fuga di gas; apertura porta; trasporto infermo avente una lesione spinale tramite la medesima barella; recupero salme di due ragazzi caduti in mare; recupero salma di una persona portata dal mare; salvataggio di un natante finito in acqua che a causa delle avverse condizione meteo marine; recupero animali di vario genere; recupero autovettura finito fuori dal manto stradale. Ricordo che Ustica è un’isola, e come tale è separata dal mare dalla terra ferma, e pertanto risulta alquanto difficoltoso per qualsiasi squadra di intervento, che non sia presente in loco, dare una risposta tempestiva al problema. Noi ha dal 2005 che facciamo la partenza, siamo del luogo, conosciamo i posti, pertanto vi chiediamo di poter continuare a servire la nostra isola e la nostra gente come vigili del fuoco.

Pasquale Palmisano

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COMMENTO

Da Ustica Pasquale Palmisano

Signor Buglino è sempre un piacere sentirla. Ma come si evince dall’articolo, i volontari non ci sono più, e dicendola in maniera politicamente corretta, dobbiamo sensibilizzare le istituzioni. Rosario Ferrante tante grazie per il tuo appoggio

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Da Rosario Ferrante

È inaccettabile .
Il servizio di prevenzione in un isola così distante dalla terra ferma ha il diritto di avere massima copertura , i vigili del fuoco svolgono attività di soccorso tecnico urgente ed è indispensabile un distaccamento sul posto.

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Da Francesco Buglino

Tutto vero quello che citi…..ma c’è un ma….Non gliene frega niente a nessuno

 

3 risposte

  1. Tutto vero quello che citi…..ma c’è un ma….Non gliè ne frega niente a nessino

  2. È inaccettabile .
    Il servizio di prevenzione in un isola così distante dalla terra ferma ha il diritto di avere massima copertura , i vigili del fuoco svolgono attività di soccorso tecnico urgente ed è indispensabile un distaccamento sul posto.

  3. Signor Buglino è sempre un piacere sentirla. Ma come si evince dall’articolo, i volontari non ci sono più, e dicendola in maniera politicamente corretta, dobbiamo sensibilizzare le istituzioni. Rosario Ferrante tante grazie per il tuo appoggio

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