Molti mi chiedono maggiori informazioni in merito alle “responsabilità dello scempio delle villette” del centro storico di Ustica. Cercherò sinteticamente, per quanto possibile, di trascrivere quanto a mia conoscenza in modo che ognuno, alla fine, si farà la propria opinione.
PREMESSA
Il comune di Ustica era/è beneficiario di un finanziamento, da parte del Ministero Affari Regionali Turismo e Sport del 20-02-2012, per l’attuazione del “Progetto di riqualificazione urbana mediante il rifacimento delle pavimentazioni stradali, degli impianti interrati e opere di arredo urbano – I° stralcio funzionale: Largo Armeria e aree limitrofe”.
FATTI ed ATTI e non parole!…
La passata amministrazione, sindaco Aldo Messina, ha approvato il citato progetto – con le deliberazioni di Giunta n. 60 del 22/11/2012 e n. 62 del 23-11 – redatto dall’arch. Vita Giostra che così concludeva la sua relazione generale: “L’intervento mira alla salvaguardia dell’ambiente, sceglie materiali e tecniche costruttive compatibili con le condizioni locali, tenendo conto del valore estetico, delle prestazioni in termini di residenza e sicurezza e dell’economicità di manutenzione e gestione, e costituisce miglioramento alla fruizione turistica del patrimonio monumentale, storico-artistico e ambientale”.
Il RUP era l’Arch. Vincenzo Rubbio.
L’attuale amministrazione, sindaco Attilio Licciardi aveva la possibilità, a seguito di reiterate note di protesta, osservazioni, commenti negativi, incluso un dettagliato ricorso al T.A.R. di Palermo che, tra l’altro, evidenziava gravi irregolarità progettuali e di controllo degli organi preposti, di trovare soluzioni alternative, prima di intraprendere i lavori, nel rispetto delle disposizioni di legge, così come è stato fatto per il depuratore, variando il progetto da pennello a mare a riutilizzo delle acque reflue a scopo irriguo, senza manifestare alcuna preoccupazione di perdere il finanziamento. Ma,il sindaco Licciardi, purtroppo per noi, considera ogni suggerimento, ogni proposta, che non arriva dalla sua “parte”, una lesa maestà e pur di difendere, nel tempo, le sue posizioni inanella sproloqui incomprensibili…
In merito ai “lavori” nelle piazzette, riportiamo, di seguito, quanto il sindaco Licciardi disse nell’assemblea cittadina del 17-10-2014:
“Per quanto concerne le opere pubbliche non sto qui a difendere il progetto architettonico delle piazzette. Io voglio dire una cosa, il progetto e la gara l’abbiamo già trovato appaltato. Io non voglio entrare nel merito della parte architettonica, se è bella o se è brutta, ma una cosa la voglio dire… L’anno scorso, dopo che l’appalto è stato fatto, il comune di Ustica ha avuto due ricorsi e in entrambi i casi il comune ha avuto ragione e quindi questo ha rafforzato la necessità di realizzare l’opera. Molti hanno detto che il progetto faceva schifo… possiamo essere d’accordo, ma tornare in dietro sulla progettazione e sui nulla osta, dopo un anno e mezzo, si rischiava di perdere il finanziamento. Io mi sono assunto comunque la responsabilità della scelta fatta, che quel cantiere andava aperto perché 5, 6, 7, 8 posti di lavoro non si potevano perdere. Sarebbe stato inspiegabile, dopo che il comune aveva vinto pure i ricorsi, perdere quel lavoro… Anzi la via maestra di questa amministrazione è che ogni qualvolta che c’è l’occasione di creare un posto di lavoro si cercherà di farlo, perché il primo dei problemi è la disoccupazione dei cittadini…”
Il sindaco Licciardi ha mentito quando ha parlato di “due ricorsi vinti che rafforzavano la necessità di realizzare l’opera”: – Il comune, in merito alle villette, ha ricevuto tante critiche e suggerimenti dissuasivi dall’intraprendere la “faraonica opera” e ha avuto un solo ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale per la Sicilia di Palermo che, con la sentenza n. 01651/2013, ha dichiarato “irricevibile il ricorso per tardiva (oltre la scadenza dei 60 giorni) impugnazione delle deliberazioni della Giunta Comunale di Ustica n. 60 del 22.11.2012 e n. 62 del 23.11.2012, nonché del nulla osta della competente Soprintendenza. Le spese infatti sono state compensate (ripartite in parti uguali).”
Un sindaco che dice di essere (forse diceva?… incontro al settebello con Realacci-Legambiente) ambientalista non avrebbe mai dovuto far smantellare quei piccoli polmoni verdi fatte di alberelli e siepi per far posto a simili brutture che offendono l’ambiente e la sensibilità dei cittadini, solo allo scopo di “rischiare” di perdere il finanziamento e conseguentemente qualche posto (temporaneo) di lavoro.
MOTIVAZIONI RICORSO RELATIVAMENTE A PIAZZA ARMERIA (a conoscenza del sindaco Licciardi).
Violazione e falsa applicazione del Piano Territoriale Paesistico dell’Isola di Ustica – Violazione e falsa applicazione dell’Art. 75 delle norme tecniche di attuazione del P.R.G. del Comune di Ustica – Violazione e falsa applicazione della L. 14 Gennaio2013 n. 10 – Eccesso di potere sotto il profilo dello sviamento – Illogicità manifesta.
Il Piano Territoriale Paesistico dell’Isola di Ustica, prevede alla scheda n. 47M che in centro storico (ove si trova Largo Armeria – con “sensibilità di paesaggio” valore medio-alto) possano essere realizzati solamente “interventi finalizzati a mantenere inalterato l’impianto urbano e ad assicurare una migliore fruizione collettiva dello spazio e delle attrezzature urbane, salvaguardando i valori ambientali dell’architettura e i caratteri che definiscono e qualificano il tessuto urbanistico e il rapporto con il contesto paesistico”. I lavori effettuati, quindi, appaiono in palese contrasto con le prescrizioni contenute nel P.T.P.di Ustica in quanto: a) hanno snaturato tale area all’interno del centro urbano; b) hanno abolito il verde; hanno variato le quote creando volumi abnormi di calcestruzzo armato.
In concreto: a) la villetta è stata smantellata, in contrasto con la prescrizione di “mantenimento inalterato” (scheda 47M del P.T.P.), cambiando la destinazione d’uso da zona a verde ad area attrezzata per la vendita del pesce ed altro; b) l’intervento non è stato effettuato su marginali aree a verde degli assi stradali ma smantellando una villetta in centro storico (zona V5), svuotandola dal verde in tutta la zona centrale e sostituendo le siepi e una palma d’alto fusto, con lastrico di pietra lavica, in contrasto con l’Art. 75 delle Norme Tecniche di Attuazione del P.R.G. che prevede la “riqualificazione dell’impianto a verde”.
Tra l’altro la L. 14 gennaio 2013 n. 10 “Norme per lo sviluppo degli spazi verdi urbani” impone ai Comuni di incrementare e valorizzare il patrimonio arboreo delle aree urbane, imponendo una serie di attività di monitoraggio e di prevenzione per il recupero.
Dall’esame del progetto, l’area di Largo Armeria viene presentata, erroneamente, “come un’area marginale che versava in stato di abbandono” quando è stata oggetto di continui interventi di mantenimento del verde da parte dell’amministrazione comunale (le foto scattate in periodi differenti lo dimostrano).
AUTORIZZAZIONI
La Soprintendenza rilascia le autorizzazioni di cui all’Art. 7 della L. 1497/39 accertando la conformità dei progettati interventi alle disposizioni del Piano Territoriale Paesistico.
Il progetto esecutivo dei lavori di “radicale trasformazione delle villette” hanno ottenuto il N.O. n. 249/VIII del 18/1/2012 da parte della Soprintendenza BB.CC.AA di Palermo con il quale veniva approvato il progetto dei “Lavori di ripavimentazione, rifacimento rampe pedonali, servizi a rete e intermenti di arredo urbano” per l’area di intervento delle tre villette, in quanto “conforme alle finalità del piano”. Tuttavia, tale nulla osta riporta degli articoli del Piano Territoriale Paesistico dell’Isola di Ustica non applicabili alle aree di intervento, in quanto esso richiama testualmente “gli articoli 6/b1, 7/d e 27 delle Norme di attuazione del piano” e non riporta la scheda 47M del piano stesso, articoli che considerano il centro storico come territorio rurale dell’Isola di Ustica.
Quanto riportato per Largo Armeria vale anche, in larghissima parte, per le altre due piazzette.
Pietro Bertucci
Ustica, riqualificazione centro urbano (sic!) – Non posso tacere!…
Molti mi chiedono maggiori informazioni in merito alle “responsabilità dello scempio delle villette” del centro storico di Ustica. Cercherò sinteticamente, per quanto possibile, di trascrivere quanto a mia conoscenza in modo che ognuno, alla fine, si farà la propria opinione.
PREMESSA
Il comune di Ustica era/è beneficiario di un finanziamento, da parte del Ministero Affari Regionali Turismo e Sport del 20-02-2012, per l’attuazione del “Progetto di riqualificazione urbana mediante il rifacimento delle pavimentazioni stradali, degli impianti interrati e opere di arredo urbano – I° stralcio funzionale: Largo Armeria e aree limitrofe”.
FATTI ed ATTI e non parole!…
La passata amministrazione, sindaco Aldo Messina, ha approvato il citato progetto – con le deliberazioni di Giunta n. 60 del 22/11/2012 e n. 62 del 23-11 – redatto dall’arch. Vita Giostra che così concludeva la sua relazione generale: “L’intervento mira alla salvaguardia dell’ambiente, sceglie materiali e tecniche costruttive compatibili con le condizioni locali, tenendo conto del valore estetico, delle prestazioni in termini di residenza e sicurezza e dell’economicità di manutenzione e gestione, e costituisce miglioramento alla fruizione turistica del patrimonio monumentale, storico-artistico e ambientale”.
Il RUP era l’Arch. Vincenzo Rubbio.
L’attuale amministrazione, sindaco Attilio Licciardi aveva la possibilità, a seguito di reiterate note di protesta, osservazioni, commenti negativi, incluso un dettagliato ricorso al T.A.R. di Palermo che, tra l’altro, evidenziava gravi irregolarità progettuali e di controllo degli organi preposti, di trovare soluzioni alternative, prima di intraprendere i lavori, nel rispetto delle disposizioni di legge, così come è stato fatto per il depuratore, variando il progetto da pennello a mare a riutilizzo delle acque reflue a scopo irriguo, senza manifestare alcuna preoccupazione di perdere il finanziamento. Ma,il sindaco Licciardi, purtroppo per noi, considera ogni suggerimento, ogni proposta, che non arriva dalla sua “parte”, una lesa maestà e pur di difendere, nel tempo, le sue posizioni inanella sproloqui incomprensibili…
In merito ai “lavori” nelle piazzette, riportiamo, di seguito, quanto il sindaco Licciardi disse nell’assemblea cittadina del 17-10-2014:
“Per quanto concerne le opere pubbliche non sto qui a difendere il progetto architettonico delle piazzette. Io voglio dire una cosa, il progetto e la gara l’abbiamo già trovato appaltato. Io non voglio entrare nel merito della parte architettonica, se è bella o se è brutta, ma una cosa la voglio dire… L’anno scorso, dopo che l’appalto è stato fatto, il comune di Ustica ha avuto due ricorsi e in entrambi i casi il comune ha avuto ragione e quindi questo ha rafforzato la necessità di realizzare l’opera. Molti hanno detto che il progetto faceva schifo… possiamo essere d’accordo, ma tornare in dietro sulla progettazione e sui nulla osta, dopo un anno e mezzo, si rischiava di perdere il finanziamento. Io mi sono assunto comunque la responsabilità della scelta fatta, che quel cantiere andava aperto perché 5, 6, 7, 8 posti di lavoro non si potevano perdere. Sarebbe stato inspiegabile, dopo che il comune aveva vinto pure i ricorsi, perdere quel lavoro… Anzi la via maestra di questa amministrazione è che ogni qualvolta che c’è l’occasione di creare un posto di lavoro si cercherà di farlo, perché il primo dei problemi è la disoccupazione dei cittadini…”
Il sindaco Licciardi ha mentito quando ha parlato di “due ricorsi vinti che rafforzavano la necessità di realizzare l’opera”: – Il comune, in merito alle villette, ha ricevuto tante critiche e suggerimenti dissuasivi dall’intraprendere la “faraonica opera” e ha avuto un solo ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale per la Sicilia di Palermo che, con la sentenza n. 01651/2013, ha dichiarato “irricevibile il ricorso per tardiva (oltre la scadenza dei 60 giorni) impugnazione delle deliberazioni della Giunta Comunale di Ustica n. 60 del 22.11.2012 e n. 62 del 23.11.2012, nonché del nulla osta della competente Soprintendenza. Le spese infatti sono state compensate (ripartite in parti uguali).”
Un sindaco che dice di essere (forse diceva?… incontro al settebello con Realacci-Legambiente) ambientalista non avrebbe mai dovuto far smantellare quei piccoli polmoni verdi fatte di alberelli e siepi per far posto a simili brutture che offendono l’ambiente e la sensibilità dei cittadini, solo allo scopo di “rischiare” di perdere il finanziamento e conseguentemente qualche posto (temporaneo) di lavoro.
MOTIVAZIONI RICORSO RELATIVAMENTE A PIAZZA ARMERIA (a conoscenza del sindaco Licciardi).
Violazione e falsa applicazione del Piano Territoriale Paesistico dell’Isola di Ustica – Violazione e falsa applicazione dell’Art. 75 delle norme tecniche di attuazione del P.R.G. del Comune di Ustica – Violazione e falsa applicazione della L. 14 Gennaio2013 n. 10 – Eccesso di potere sotto il profilo dello sviamento – Illogicità manifesta.
Il Piano Territoriale Paesistico dell’Isola di Ustica, prevede alla scheda n. 47M che in centro storico (ove si trova Largo Armeria – con “sensibilità di paesaggio” valore medio-alto) possano essere realizzati solamente “interventi finalizzati a mantenere inalterato l’impianto urbano e ad assicurare una migliore fruizione collettiva dello spazio e delle attrezzature urbane, salvaguardando i valori ambientali dell’architettura e i caratteri che definiscono e qualificano il tessuto urbanistico e il rapporto con il contesto paesistico”. I lavori effettuati, quindi, appaiono in palese contrasto con le prescrizioni contenute nel P.T.P.di Ustica in quanto: a) hanno snaturato tale area all’interno del centro urbano; b) hanno abolito il verde; hanno variato le quote creando volumi abnormi di calcestruzzo armato.
In concreto: a) la villetta è stata smantellata, in contrasto con la prescrizione di “mantenimento inalterato” (scheda 47M del P.T.P.), cambiando la destinazione d’uso da zona a verde ad area attrezzata per la vendita del pesce ed altro; b) l’intervento non è stato effettuato su marginali aree a verde degli assi stradali ma smantellando una villetta in centro storico (zona V5), svuotandola dal verde in tutta la zona centrale e sostituendo le siepi e una palma d’alto fusto, con lastrico di pietra lavica, in contrasto con l’Art. 75 delle Norme Tecniche di Attuazione del P.R.G. che prevede la “riqualificazione dell’impianto a verde”.
Tra l’altro la L. 14 gennaio 2013 n. 10 “Norme per lo sviluppo degli spazi verdi urbani” impone ai Comuni di incrementare e valorizzare il patrimonio arboreo delle aree urbane, imponendo una serie di attività di monitoraggio e di prevenzione per il recupero.
Dall’esame del progetto, l’area di Largo Armeria viene presentata, erroneamente, “come un’area marginale che versava in stato di abbandono” quando è stata oggetto di continui interventi di mantenimento del verde da parte dell’amministrazione comunale (le foto scattate in periodi differenti lo dimostrano).
AUTORIZZAZIONI
La Soprintendenza rilascia le autorizzazioni di cui all’Art. 7 della L. 1497/39 accertando la conformità dei progettati interventi alle disposizioni del Piano Territoriale Paesistico.
Il progetto esecutivo dei lavori di “radicale trasformazione delle villette” hanno ottenuto il N.O. n. 249/VIII del 18/1/2012 da parte della Soprintendenza BB.CC.AA di Palermo con il quale veniva approvato il progetto dei “Lavori di ripavimentazione, rifacimento rampe pedonali, servizi a rete e intermenti di arredo urbano” per l’area di intervento delle tre villette, in quanto “conforme alle finalità del piano”. Tuttavia, tale nulla osta riporta degli articoli del Piano Territoriale Paesistico dell’Isola di Ustica non applicabili alle aree di intervento, in quanto esso richiama testualmente “gli articoli 6/b1, 7/d e 27 delle Norme di attuazione del piano” e non riporta la scheda 47M del piano stesso, articoli che considerano il centro storico come territorio rurale dell’Isola di Ustica.
Quanto riportato per Largo Armeria vale anche, in larghissima parte, per le altre due piazzette.
Pietro Bertucci
Ustica, Pino e Italia – foto ricordo 1981
Comune di Ustica – DISCARICO CARTELLE ESATTORIALI NON COATTIVE EMESSE DALL’AGENZIA DELLE ENTRATE – SERVIZIO RISCOSSIONE RIFERITE AI RUOLI TARI ANNI DAL 2018 AL 2022
Comune di Ustica – Interrogazione al Sindaco. Quali iniziative urgenti al fine di garantire un presidio permanente di Vigili del Fuoco.
Comune di Ustica – Nomina Assessore Comunale
Ustica, processione di San Bartolo. quanti Amici che non ci sono più.. quanti ricordi
Ustica, raccolta velelle miliddi) ottima esca per pescare le occhiate
CONTATTAMI
WEBCAM - USTICA PORTO
WEBCAM SPALMATORE
WEBCAM USTICA PORTO
WEBCAM USTICA PORTO
WEBCAM PORTO PALERMO
VENTI
VENTI
NAVI
Link
Privacy
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione 3.0 Unported.
TRADUTTORE
Trova articoli
COME RAGGIUNGERE USTICA
Il Libro per tutti i genitori!
Hanno detto sul blog
ASD Ustica