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Ustica, sono gli amministrati intelligenti che fanno una buona amministrazione


Ho atteso molto tempo prime di esprimere il mio pensiero sulla gestione amministrativa della nostra Isola. Ho voluto riflettere, cercare di capire, leggere e sentire attentamente i pensieri della gente, valutare le loro emozioni, sensazioni ed i loro acuti e imbarazzanti commenti.
In questo momento non riesco a trovare parole capaci di esprimere il loro sdegno ed il rammarico verso una classe “politica” che, da più lustri, ha avuto l’impudenza di distruggere aspirazioni, motivazioni, potenzialità e soprattutto le tradizioni che erano le nostre primarie attrazioni e cultura.
Convinto che noi usticesi non possiamo aver perso la capacità di giudicare e soprattutto quella di indignarci
nel vedere un’Isola condannata sempre di più ad una lenta morte di tutte le sue potenzialità culturali, sociali ed economiche.

Un’Isola trascurata e abbandonata a sé stessa senza stimoli e idee, dove la cultura viene emarginata ed osteggiata scientificamente.
Un’Isola dove non esiste un centro di aggregazione per giovani (che dovrebbero essere la futura classe dirigente) ed anziani e che offre loro, solo nelle belle giornate, come unico ritrovo, la piazza dove stare malinconicamente “ancorati”…

Giunti al punto in cui siamo, con una vita comunitaria in esagerata disarmonia e con un comune in dissesto finanziario, con più di 5 milioni di euro di debito causato dalla cattiva gestione della cosa pubblica, le prospettive future dell’Isola, a parte il commissario, potrebbero essere tre:

  1. Continuare a combattere, con i vecchi sistemi “democratici”, coloro che sono stati, in un certo senso, i responsabili principali di questa situazione e, come sempre, senza tangibile e significativo esito.
  2. Unire tutte le forze “sane”, disponibili e produttive in un “abbraccio plebiscitario” per scegliere, di comune accordo, amministratori capaci ai quali affidare l’incarico di gestire le sorti della nostra martoriata Isola.
  3. Far capire a “QUALCUNO“ l’importanza dell’UNIONE, specie in questo particolare momento, in una piccola comunità come la nostra (assimilabile ad un medio condominio), puntando egoisticamente ancora sulla “DIVISIONE”, potrebbe essere sfiduciato dagli aventi diritto con l’astensione dal voto.

La prima soluzione, a nostro modesto avviso, riserverebbe sicuramente l’ennesima delusione, poiché conoscendo di che pasta sono fatti i nostri “politici” possiamo già immaginare i risultati…

La seconda soluzione, invece, è certamente la più idonea per cercare di tirarci fuori da questa difficile e complicata situazione, diventata ormai insostenibile.

La terza soluzione avrebbe la forza, finalmente, di far capire che su quella poltrona i “politici” si siedono con l’adesione al voto degli elettori, ignorando che sono gli amministrati intelligenti che fanno una buona amministrazione

Ma, per giungere alla giusta soluzione, ognuno di noi dovrà rinunciare alle proprie manie di grandezza ma, soprattutto, dovrà sapere dominare le proprie antipatie, i vecchi rancori e quella forma di ostilità verso chi ha differenti ideologie.

Inoltre, si dovrebbe rinunciare, proprio in questo particolare e difficile momento, alla competizione politica che il più delle volte lascia profonde ed incurabili ferite e, di comune accordo, trovare una persona di alto profilo e autorevolezza, possibilmente con radici Usticesi e/o che abbia fatto qualcosa di rilevante per Ustica senza chiedere niente in cambio. Questi dovrebbe essere affiancato da giovani e meno giovani in possesso di capacità, preparazione, competenza e con tanta voglia di fare con la consapevolezza che il futuro dell’Isola è nelle loro mani.

Noi sogniamo un patto unitario di governo dell’Isola ed un territorio accogliente e perfettamente organizzato, che sappia trarre il miglior rendimento dalle ricchezze che la natura ha donato.
Certamente non sarà la divisione a fornire mezzi e competenze per tutto questo.

Pietro Bertucci

 

Una risposta

  1. Salve,
    Il miglior modo per NON realizzare un SOGNO, e’ quello di non provarci.

    Il 28 e 29 Maggio, la nostra Comunita’ (facilitata dal FALLIMENTO del Comune) ha la possibilita’ di realizzare quel SOGNO tanto atteso, ovvero il CAMBIAMENTO (in meglio)!
    Iniziamo dalla Classe politica… potremmo prendere ad esempio l’esperienza della Baronessa, Donna Anna Notarbartolo in Favaloro; anche quelli furono anni difficili; da li’ infatti inizio’ un Sano cambiamento per la nostra Isola, per la nostra Comunita’!
    Oggi sarebbe auspicabile avere una Donna come Sindaco di Ustica.

    Ogni usticese dia il proprio contributo, tenendo a mente il momento difficile come non mai, che la nostra Comunita’ sta’ attraversando; facciamolo nell’interesse ESCLUSIVO (con tutto cio’ che comporta) della nostra Isola, ma soprattutto per i nostri Giovani.

    Con Spirito collaboativo,
    Jose’ Zagame usticese non residente

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