A tutt’oggi mi presento al tuo cospetto sempre umile ma diverso;
e mi concederò a te solo per dovere, però di certo sarò sentimentalmente perso.
Le tue incantatrici onde, i tuoi seducenti cieli e i tuoi ammalianti venti;
volteggeranno come dei satiri danzanti e lo faranno con sane armonie avvenenti.
Volutamente parco dovrò esibirmi dimesso, ma ahimè commosso dal tuo amore;
sarò sempre pronto, Dio lo voglia, a recepire i tuoi pensieri con tanto onore.
ORBENE TI ASCOLTO
Non essere crudele come il solco di una lacrima, che scivola senza ostacoli dentro lo strazio della passione.
Ma sii di proposito felice e sereno, come quando la parola che nutre il tuo grembo, si trasforma in parabola e prova affetto.
Non essere disumano come il grido tormentato della sofferenza, che fugge via dai meandri della mente.
Ma sii inesorabile contro la falce della morte, che taglia e toglie vite da rigogliose terre ben feconde.
Non essere feroce come il fallimento della ragione, e rimani sempre in equilibrio sopra la pazzia.
Quindi sii cavaliere virtuoso contro le furiose forze dell’umano odio, e arrenditi solo al tuo grande amore.
Pietro Fiorito