Ustica sape

Eolie, Lontani&Vicini

Cari eoliani lontani,

da vent’anni giornalisticamente mi sono battutto con tutte le amministrazioni delle Eolie per evitare che alle biglietterie delle navi ed aliscafi, i nostri emigranti si sentissero forestieri. Mi sono messo nei panni di chi puntualmente torna nella terra d’origine da eoliano e si trova davanti ad una biglietteria con la targa “forestiero”. Tanti sì politici, mai sono diventati sì nei fatti.

Devo riconoscere che qualche intervento è stato fatto negli anni passati dall’attuale sindaco Mariano Bruno, poi concretizzatosi con la spedizione in Australia e con la consegna degli attestati agli “eolian-australiani” che almeno sugli aliscafi della Ustica Lines al loro rientro nelle isole, hanno la possibilità di pagare il biglietto come “Figli di questi Scogli”. Ma come si può notare, alla luce anche delle continue segnalazioni che sono giunte da Torino, Bologna, Roma… (tanto per menzionarne qualcuna), ci sono gli eoliani che vivono nel nord Italia che ancora sono costretti a pagare il ticket e anche il biglietto come…turisti.  Questi – quindi – ancora oggi sono i risultati. Il sindaco Bruno ha comunque già preso un impegno pubblicamente che “rimedierà”. Saremo vigili ed eventualmente assegneremo un “Totanò D’Oro” che tra l’altro sono pure in fase di preparazione…

Se – poi – come promesso dal nuovo assessore agli affari generali del Comune di Lipari Mimma Sparacino a “Il Notiziario” verrà organizzata la  giornata dell”‘Emigrante Eoliano”, ci sentiamo di chiedere a tutte le amministrazioni comunali delle isole Eolie di ringrazziare tutti questi eoliani che ogni anno tornano nei loro scogli e che in questi anni con continue rimesse di denaro hanno anche aiutato le loro famiglie che vivono in queste isole. Si tratta di un atto dovuto per la fede e l’equilibrio morale di questa eolianità che non dovrà mai tramontare. Dal sole libero delle Eolie, buon Notiziario a tutti Voi lontani e vicini.

B. Leone di Lipari

Ticket ingesso nativi non residenti

Caro direttore,

sono un assiduo visitatore del Suo giornale online e leggendo il “simpatico” articolo rivolto agli Eolie, Lontani&Vicini, ho provato quel senso di sollievo che deriva dallo scoprire di non essere solo a rappresentare  una questione che umilia i nativi non residenti delle Isole. Come Lei sa, ho già affrontato la problematica in oggetto indirizzando una lettera al Sindaco di Lipari (Mariano Bruno) e al il Sindaco di Ustica (Aldo Messina) ed ai loro rispettivi Consigli Comunali, purtroppo  senza  risposta.
È deprimente dover lottare per far comprendere ai nostri rappresentanti politici che  la  richiesta ha un contenuto esclusivamente “morale” fondato sull’orgoglio di appartenenza allo “stesso scoglio” alle proprie radici e alla propria cultura.
Ogni isolano vive con particolare fierezza il senso di appartenenza alla propria  terra:  vicende personali, ricordi ed emozioni che solamente un’Isola riesce a dare.
Gli isolani usticesi che vivono “oltre il mare” si uniscono alla Sua richiesta per evitare  ai nativi non residenti e al proprio nucleo familiare l’umiliazione di pagare il ticket di ingresso per entrare a casa loro. Agevolare, quindi,  un turismo di “ritorno”, occasione d’incontro fra individui che hanno il supporto di comuni radici culturali, per tramandare con orgoglio ai propri familiari le loro emozioni.

Ustica  20 giugno 2009

Pietro Bertucci

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